Storie originali > Fantasy
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Autore: Cynthia_Zizi    05/02/2012    0 recensioni
Josh, ha sedici anni, un incidente alle spalle che l'ha fatto uscire miracolasamente illeso ma confuso sull'accaduto. Solitario, tranquillo e sognatore, si trasferisce a Santa Monica per cercare di iniziare una nuova vita.
Sembra andare tutto per il verso giusto se non fosse per quell'irresistibile voglia di arrivare al cielo a cui non sa darsi una spiegazione. Con il sapore del fantasy, mescolato ad un'incatevole storia romantica, Josh farà la conoscenza di una ragazza un po' particolare che, forse, potrebbe custodire un segreto che potrebbe essere la chiave del corso della sua esistenza.
Genere: Fantasy, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dal finestrino tutto sembrava un miscuglio di colori.

Il verde si confondeva con il giallo e l’azzurro del mare,mentre il grigio di qualche scoglio si mescolava al color terra di Siena della sabbia.

Da quella schermata di vetro,Josh guardava a intermittenza il suo viso riflesso nel finestrino e il miscuglio di colori al di fuori.

Erano quasi arrivati.

Tra poco avrebbe varcato la porta di una splendida casa.

Splendida sì,ma lontano in tutto e per tutto dal luogo precedente.

Josh aveva sedici anni,alto abbastanza per la sua età,con capelli castano chiaro,dritti e col caratteristico ciuffo.Aveva occhi azzurri color oceano e sedeva sul sedile posteriore con molta malinconia.

Alla sua destra appariva una minuta figurina con un abitino rosa e un fiocco sui capelli che erano intrecciati a mo’ di coroncina.Aveva dei morbidi capelli biondi e un visino ben delineato,con dei grossi occhioni azzurro chiaro.

Rideva e scherzava con una bambola mentre Josh la guardava con la fronte corrugata.Fece una smorfia.

Dal basso dei suoi sei anni,non poteva certo capire il perché di quel trasferimento e nemmeno starci male.Tanto non gli sarebbe importato granchè,non rendendosene neanche conto.E invece a Josh interessava.Aveva dovuto lasciare tutti i suoi amici,per non parlare di quelli con cui insieme ascoltava musica.

Certo,avrebbe sempre potuto sentirli su Facebook,ma per lui non era la stessa cosa.

L’auto arrivò su un vialetto di ghiaino mentre un considerevole giardino ricopriva la villetta color crema davanti a loro.

“Eccoci” annunciò suo padre,il signor Brocken,imprenditore di una fabbrica di cellulari.

Josh aprì la porta con molta lentezza,mentre i suoi genitori erano già fuori.

“Apri la porta a tua sorella Chantal,noi cominciamo a portare i bagagli in casa”disse sua madre Sue,mentre camminava sul retro della macchina tutta sorridente.

Dopo aver fatto un’altra smorfia,Josh scese prendendo dal sedile il suo zainetto.

Poi aprì la porta a Chantal che con un balzetto saltò fuori.

“Mercì,signor Brocken”disse in tono da tipica “snob”.

Josh alzò gli occhi al cielo.Ma che aveva in testa?

Si avviò poi all’interno dell’abitazione,indugiando un po’ sull’uscio.

Fece un profondo respiro,si guardò indietro guardando i genitori indaffarati con le valigie, e poi entrò.

Trattene il fiato per un momento.

Un salone mozzafiato col pavimento in marmo si estendeva per una decina di metri davanti a lui.

Una serie di scale a mo’ di chiocciola erano state erette al centro esatto del grande salone.

Sulla rampa,c’era sua sorella che con la mano lo riportò alla realtà.

“Josh!Muoviti o la camera più grande l’acchiapperò io!”

Il ragazzo,dopo essersi ricomposto,si mise in spalla il suo zaino e corse su per le scale,mentre Chantal sparì nel grande corridoio.

Si fermò e cominciò a camminare tranquillamente alla ricerca della sua camera.

Aprì l’ultima porta che vide sul lungo corridoio.

pensò facendo un cenno di approvazione con la testa.

C’era un letto,in stile moderno,con una pratica ringhiera in ferro grigio e sopra di esso un copriletto di cotone blu,ricamato.

Josh mise lo zaino sul letto e ne estrasse I-pod e auricolari incorporati,ma non prima di essersi recato fuori nel terrazzo per ammirare il gran bel paesaggio.

Una grande distesa di acqua salata si estendeva di fronte al ragazzo.

L’orizzonte si vedeva appena ed era solcato da qualche barca a vela o qualche peschereccio.La leggera brezza marittima lo investì all’improvviso scompigliandoli il ciuffo perfetto.

“O porca miseria!” esclamò coprendosi con una mano i capelli.

Poi se ne tornò dentro e si distese sul letto con la musica a tutto volume.

ANGOLO AUTRICE
Ciao!
Per prima cosa volevo ringraziare tutti quelli che sono entrati per vedere il mio primo capitolo! :D
So che dal primo pezzo di storia non si può capire granchè ma se andrete avanti vi prego di commentare o anche di criticare il mio racconto. :)
In alternativa, vi consiglio anche il mio secondo libro, più serio e ricco di riflessioni, Last Dream.
Grazie ancora, un bacione, Cinzia. :)

  
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