CAP
2: “La sua vita per la tua”
SMS
“ Ciao Tyler, credo sia il milionesimo messaggio che ti
scrivo… ehm, dove sei?
Ho bisogno di parlarti. Caroline.”
Premette
invio e poi gettò malamente il cellulare nella
borsetta. Si portò le mani alle tempie tentando di calmarsi.
Quel giorno a
scuola era stato infinitamente lungo e difficile, per non parlare della
fatica
che aveva fatto per evitare in tutti i modi Bonnie o Elena.
Accese
la radio della macchina e si mise alla ricerca di
una stazione che desse musica
decente.
Si rendeva conto che la sua splendida e meravigliosa vita iniziava a
sfuggirle
un tantino di mano, precisamente da quando era stata trasformata in un
vampiro!
Sospirò
e socchiuse gli occhi tentando di calmarsi, era
tremendamente in ansia per Tyler, temeva che Klaus avesse
già messo in pratica
le minacce di qualche sera prima. Ci pensò su e decise che
la cosa migliore era
provare ad andare a casa di lui, anche se non lo avesse trovato poteva
sempre
chiedere informazioni alla madre o a qualche domestica.
Lanciò
veloce un’occhiata allo specchietto della
macchina, si sistemò qualche ciocca di capelli biondi fuori
posto, infilò la
chiave nel cruscotto e diede gas. Nello stesso istante sentì
la porta del
passeggerò aprirsi e senza rendersene conto si
ritrovò Klaus seduto al suo
fianco.
Tale
fu la sorpresa che non ebbe nemmeno il fiato per
lanciare qualche insignificante minaccia, poi si guardò
attorno più preoccupata
del fatto che Elena o Bonnie fossero nei paraggi e la vedessero in
macchina con
lui
“Nessuna
doppelganger in vista!” commentò lui notando la
sua agitazione
“Non
puoi stare assolutamente qui, vattene! Scendi!”
“Caroline…
non c’è bisogno che ti ricordi la nostra
chiacchierata, vero?” rimase un secondo in silenzio, giusto
per darle il tempo
di rimembrare la loro breve conversazione, poi quasi le
ringhiò “Andiamocene
via di qui!”
Lei
gli lancio un’occhiata poi capì che la cosa giusta
da
fare era seguire il suo ordine. Uscì dal parcheggio
dell’istituto e iniziò a
guidare senza una meta precisa.
Lo
spiò con la coda dell’occhio, poteva scorgere il
profilo da dio greco contornato da una leggerissima barba incolta,
indossava un
gilet aperto sul davanti che scopriva la gola deliziosa
Guardò
la strada e poi nuovamente verso di lui quasi
fosse ammaliata. Sentiva il suo profumo, simile alle fragranze dei
legni del
Nord America, che le riempiva la testa e le ricordava quella sera.
Poi
lo vide muoversi, le dita tamburellarono sulla radio,
sentiva le stazioni scorrere in una panoramica di successi commerciali,
poi
Klaus si risistemò sul sedile, incrociò le
braccia al petto e si mise a
guardare fuori.
La
musica che ora riempiva l’abitacolo era dolce, una
melodia classica e piena d’armonia.
Fu
sorpresa ancora una volta da lui, incredula che tanta
poesia potesse accompagnare quell’ibrido che nulla bramava se
non il potere e
la vendetta.
Poi
, come ogni volta che si concentrava su Klaus, il
pensiero di Tyler le tornava alla mente con la stessa
intensità di un uragano.
Si guardò attorno, si assicurò di essere lontana
dalla scuola e dal centro
abitato e decise di accostare la macchina al bordo della strada.
Lui
la guardò sorpreso
Lei
spense il motore e battendo le mani sul volante
disse:“Dai, avanti Klaus, dimmi dove di trova Tyler!
Perché è da quella sera
che non lo sento e non lo vedo, sono terribilmente
preoccupata!”
Lui
sorrise, scoprendo i denti bianchi e perfetti “
Caroline” il suo nome,detto da quella bocca suonava
così sensuale “Perché credi
che sia io a non permetterti di vedere Tyler? Ti è mai
passato per la mente,
anche solo per un secondo, che sia lui a non voler avere più
a che fare con te?
Infondo tu sei stata molto chiara quella sera…”
“Ci
hai spiato?” urlò scioccata
Sorrise
divertito “Credi davvero che non abbia niente di
meglio da fare? Purtroppo i miei sensi di ibrido sono sorprendenti e mi
sono
semplicemente ritrovato ad ascoltare una sciocca conversazione tra
ragazzini”
Caroline
si morse il labbro mentre lasciava il volante e
abbandonava la testa all’indietro “Non vuole
vedermi…” constatò ad alta voce.
Klaus
si voltò verso di lei e rimase ad osservarla in
silenzio, sentiva i suoi occhi che percorrevano ogni linea del suo
profilo.
Le
armoniose note della melodia erano l’unico suono che udivano,
entrambi rimasero per un tempo infinito in silenzio, poi Caroline
iniziò:“Perché
quella sera hai scelto Tyler? Perché lo hai fatto diventare
un ibrido?”
“Per
nessuno motivo, era semplicemente il licantropo più
vicino a me in quel momento” fece lui scrollando le spalle
“Avresti
potuto ucciderlo”
“Già…
ma così non è stato”
“Me
l’hai portato via lo stesso…” lei
spostò il suo
sguardo verso di lui e per una frazione di secondo rimasero a guardarsi
negli
occhi.
“Ti
sei mai soffermato a pensare che ogni tua azione può
avere una conseguenza devastante per chi ti sta attorno? Ad esempio, se
Tyler
fosse morto, a te non sarebbe importato nulla, non te ne saresti
nemmeno
accorto, ma per me… per sua madre…”
“Hai
ragione Caroline… non me ne sarebbe importato un bel
niente di te e del tuo sciocco ragazzo, ho il mio obiettivo e ti
assicuro che
nulla potrà farmi avere anche un solo e misero senso di
colpa!” gli occhi di
Klaus si fecero due fessure e la voce divenne indescrivibilmente gelida.
Lei
abbassò lo sguardo, si sentiva impotente e
arrabbiata. Non poteva credere a quello che le diceva, soprattutto
perché aveva
cominciato a pensare che forse lui non era così cattivo, che
le sue azioni
erano comandate da qualcosa di molto più grande, era quasi
sicura che ci fosse
qualcosa che lui tentava in tutti i modi di nascondere distruggendo
tutto
quello che lo circondava.
“Avanti
Klaus, dimmi cosa vuoi.” bisbigliò arrendendosi
“è
una cosa molto semplice…” si fece serio
“Credo che tu
sappia che mi sono state rese solo tre delle quattro bare
legittimamente mie,
quindi voglio che tu scopra dove Damon ha nascosto la
quarta…”
“Hai
deciso di minacciare la vampira sbagliata!” fece
Caroline scuotendo la testa mentre sorrideva nervosamente “Io
non vengo mai resa
partecipe di nessun fatto o decisione, probabilmente non si fidano di Caroline la
chiacchierona”
Klaus
rise
“Sono
così divertente?” rispose lei facendosi scappare
un
sorriso
“Sei
quella meno sospettabile, se mi fossi messo a
minacciare la strega… beh mi avrebbero scoperto poco dopo.
Tu sei perfetta!”
“Te
lo ripeto! Damon preferirebbe morire piuttosto che
dirmelo…”
“Riuscirai
ad essere convincente!”
“
Mi stai chiedendo di tradire i miei amici…”
constatò
“
Vedilo come un sacrificio per quell’amore così
grande,
che tanto ti strugge”
Caroline
si sentiva totalmente impotente, l’aveva in
pugno! Non poteva pensare alla vita senza Tyler e sapeva, ne era
sicura, che se
non avesse fatto quello che Klaus le ordinava, lui avrebbe messo in
pratica le
sue minacce.
“Ho
bisogno d’aria” veloce scese dalla sua macchina e
fregandosene di sporcare i jeans si sedette sul cofano della vettura.
Si
sentiva con le spalle al muro mentre la testa si faceva pesante.
“Ti
sottovaluti troppo Caroline” fece lui mentre le si
avvicinava “Vedo un sacco di cose in te, doti che forse non
sai nemmeno di
possedere”
“Ad
esempio?”
“Il
perdono! Quale ragazza avrebbe perdonato il suo fidanzato
che ha quasi rischiato di ucciderla?”
“Glielo
hai ordinato tu!” ringhiò questa volta esausta
Lui
le si parò davanti. I loro volti erano a pochi
centimetri l’uno dall’altro, poteva sentire in
maniera ancora più intensa il
suo profumo , lui posò le mani sul cofano circondandola con
le sue braccia.
“Se
stiamo parlando di vero amore…” le fece
sussurrandole
all’orecchio “Credo che vada oltre questi limiti!
Oltre i miei ordini!”
La
vista le si annebbiò per le lacrime. Ad essere sincera
l’aveva pensato, si era chiesta quanto forte e potente
potesse essere l’amore
di Tyler nei suoi confronti se si era ridotto a non saper opporsi agli
ordini
di Klaus. Fin da piccola aveva letto nei libri di favole che
l’amore vinceva su
ogni cosa, quindi si era ritrovata a domandarsi perché
quello tra lei e Tyler
non poteva fare altrettanto?
“Vuoi
sapere quale sarebbe stata la scelta giusta da
parte di Tyler?” esitò un attimo, la
guardò ancora insistentemente negli occhi,
poi continuò. ”Nel momento in cui gli chiesi di
morderti… avrebbe dovuto
ammazzarsi, la sua vita per la tua…”
Una
lacrima le contornò la guancia. Klaus
l’asciugò con
la punta delle dita “Vuoi un consiglio? Trova quella bara e
liberati da questo
branco di persona che chiami amici!” e così
scomparve.
La
porta della camera di Tyler era socchiusa, Caroline
bussò mentre pian piano l’apriva leggermente e
spiava all’interno. Lo trovò steso
sul letto a torso nudo. Lui appena la vide chiuse la rivista che stava
leggendo
e si alzò in piedi
“Cosa
ci fai qui?” le chiese irritato mentre si
avvicinata a lei
“Avevo
bisogno di vederti… è da un paio di giorni che
non
rispondi alle mie chiamate” fece sorridendo in modo nervoso
Lui
rimase in silenzio ma con un cenno della mano la
invitò a sedersi sul letto mentre andava a chiudere la porta
della stanza.
Caroline
era inquieta, ciò che era successo nel
pomeriggio la spaventava a morte e nonostante quello che avesse detto
Klaus,
fosse vero, non riuscì ad opporsi all’idea di
andare a vedere come stava Tyler.
“è
da un paio di giorni che non vieni a scuola” rimase
vaga lei
“Beh,
il motivo lo sai…” rispose freddo mentre si sedeva
al suo fianco
“
Sai… credo di aver detto un sacco di
stupidaggini… io
senza di te mi sento tremendamente sola” gli occhi di lei
scorsero veloci per
la stanza fino ad appoggiarsi sul ragazzo. La luce che proveniva
dall’abajure
rendeva l’atmosfera ovattata e tranquilla, si udiva solo il
rumore dell’ambiente
esterno dovuto alla finestra ancora aperta nonostante la tarda ora.
“
Non avrei mai creduto di poterlo dire ma… non ci fa
bene stare assieme ora. Sembra quasi che Klaus con il suo ordine abbia
voluto
dimostrare qualcosa”
Caroline
scosse il capo pensando che quella supposizione
fosse ridicola. Klaus aveva voluto lanciare una semplice sfida a
Stefan, non ci
poteva trovare un fine nascosto.
“Mi
sembra passata un’eternità da quando passavamo le
serate chiusi in questa camera con la scusa di guardare qualche
film…” fece
Tyler tentando di cambiare discorso
“Invece
si finiva sempre col fare l’amore…”
sorrise dolce
lei ripensando a loro
“già…
e che acrobazie pur di non fare un solo rumore che
potesse svegliare mia madre” anche lui sorrise.
In
quella camera il tempo era come se si fosse fermato,
accadeva spesso e questa era una cosa che Caroline adorava. Non sapeva
come, ma
Tyler riusciva a scacciare ogni cattivo pensiero o timore.
Sospirò
pensando che adesso lui non era più in grado di
fare quella “magia”. Avrebbe voluto mandare al
diavolo tutti, Klaus compreso e
abbandonarsi a lui ma l’ansia la stava davvero distruggendo
“Tyler
ho paura!” si lasciò sfuggire con la voce tremante
“Lo
so! Sono terrorizzato anche io! Sono spaventato al
pensiero di perderti, al pensiero di essere una marionetta nelle mani
di un
pazzo”
“Vorrei
che tutto questo non fosse mai successo” fece
incerta mentre appoggiava la testa alla spalla del ragazzo.
Sentì il tepore
della pelle nuda e il profumo del suo uomo “Mi piacerebbe
essere una normale
ragazza… che è innamorata di un semplice
giocatore di football”
Lui
le affondò la mano nei capelli ed incominciò ad
accarezzarle la testa. Lei si lasciò trasportare dalle
carezze e dalle premure
che le stava riservando.
“Vedo
che qualcuno ha
avuto la mia stessa idee” fece Tyler
indicando il dono di Klaus
“è…stato…
mio padre” Caroline sparò la prima persona che
le venme in mente mentre si scrollava il polso, come se quel gesto
potesse
liberarla dal suo aguzzino.
Poi
d’improvviso Tyler le afferrò il mento e
avvicinò labbra
di lei alle sue. Si era dimenticata quanto morbide potessero essere, si
sentì
letteralmente sciogliere sotto il tocco della sua pelle. Piano
schiusero la
bocca entrambi lasciandosi trasportare dal bacio che si faceva sempre
più
intenso. Circondò il collo del ragazzo con le mani tremanti
mentre risaliva la
nuca e affondava le dita nei capelli mori.
Incerta
gli permise di baciarle il collo, mentre le
tornavano alla mente le immagini della notte del suo compleanno,
aggrottò la
fronte incerta ma incapace di resistere alla passione.
Lui
aveva già iniziato a sbottonarle la camicetta,mentre
lei percorreva le linee perfette degli addominali del torace
“Forse”
biascicò lei “non è la cosa giusta da
fare questa…
noi abbiamo rotto…”
“è
sicuramente la cosa più giusta da fare in questo
momento” e così dicendo la fece stendere sul letto
Grazie
a tutti coloro che hanno letto il primo capito e
si sono impegnati nel leggere il secondo. Probabilmente il cap non
sarà
piaciuto alle sostenitrici della coppia Klaus e Caroline,
però credo che sia un
percorso che Caroline debba fare. Infondo Tyler e Caroline si amavano
prima che
Klaus si divertisse a mettere zizzania e credo che per quanto una
persona ti
faccia soffrire sia duro dimenticarsi di lei in fretta se le vuoi bene.
Cmq sia
continuate a seguirmi, vi ringrazio!
Petra:
Sono contenta che appoggi il mio punto di vista,
ricordiamoci che Klaus rimane pur sempre un pazzo omicida :) ovviamente
spero
che il capitolo sia di tuo gradimento e spero che continuerai a
seguirmi.
Grazie
CinderNella:
Mi lusinga il fatto che sia proprio la mia
ff la prima che leggi su di loro, ovviamente spero di essere
all’altezza del
compito! In questo capitolo Klaus ci mostra che ovviamente
l’essersi avvicinato
a Caroline era qualcosa di premeditato, ma credo che lui esiti sempre
un po’ a
staccarsi da lei, inoltre è come se si sforzasse sempre di
aprirle gli occhi. Staremo
a vedere! Grazie.
Anna
Veronica: Una recensione come la tua mette
estremamente di buon umore lo scrittore! Ti ringrazio tanto spero che
il
secondo cap sia all’altezza delle tue aspettative. Continua a
seguirmi! Grazie
Coccinellanna:
Ed ecco a te il secondo capito, spero che
l’ultima parte riguardante Tyler non ti abbia delusa, ma
credimi è necessario
per arrivare dove voglio arrivare. Infondo Caroline sa già
cosa vuol dire
amare, con Tyler l’ha provato, ma con Klaus vorrei che fosse
una cosa molto più
intensa, fuori dalla sua concezione. Ti ringrazio.