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Autore: MELINDA_1820    06/02/2012    3 recensioni
E se Alice Cullen andasse in terra straniera? Precisamente in Toscana? E se lì incontrasse un sexy cowboy? E se questo cowboy si chiamasse, "casualmente", Jasper? Che incontri scoppiettanti che avranno i nostri protagonisti!
Mi farebbe molto piacere se la leggeste! :D Mel
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao a tutti! Sono Mel e ho gia in corso un altra fic,mi farebbe molto piacere che voi la leggeste. :D   
Tutta colpa della torta al cioccolato http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=890883&i=1
 Se vi va leggete anche la mia One-shot : Un modo strano di conoscersi, un modo strano di amarsi
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=769589&i=1


Ringrazio tutti quelli che hanno letto e in particolar modo  Vampire_Girl e giova71 che hanno recensito. Grazie mille ragazze!
Un bacio a tutti. Mel

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

IL MIO COWBOY



“Allora, se aspetti due minuti che mi cambio ti preparo tutto!”
E sfodera uno di quei sorrisi capaci di stenderti. Una fila di denti bianchissimi mi abbagliano e quel sorriso lo rende ancora più affascinante.
“Sei davvero gentile. Fai pure con comodo, io intanto mi occupo di Teddy.”
“Teddy? Non avrai mica chiamato così quel povero uccellino, vero?”
“Cos’hai contro questo nome? Gli si addice molto.”  Faccio la faccina decisa e lui sembra convincersi.
“Lasciamo perdere va!”
Sale con passo fermo le scale e non posso evitare di far cadere il mio sguardo sul suo bel fondoschiena. È davvero molto molto perfetto!
 

Pov Alice
 
Mi alzo dal divano e vago un po’ per il salotto fino a quando non trovo delle foto molto carine. C’è lui da piccolo mentre
gattonava verso delle costruzioni, lui un po’ più grande che corre verso degli altri bambini, il primo giorno di scuola davanti a una grande casa con il suo zainetto sulle spalle, il suo tredicesimo compleanno e una foto di Jasper con la corona d’alloro mentre mostra felice e orgoglioso la sua laurea in economia e commercio.
“Vedo che stai sbirciando fra le mie cose!”
“Scusami, davvero, non volevo, è che ho visto delle foto e non ho potuto non guardarle. Scusa.”
“Non c’è problema, prima scherzavo.”
“Hai davvero una laurea in economia?”
“Si, certo! Cosa credi? Che sia un falso?” Scoppia a ridere e mi fa cenni di seguirlo in cucina.
È molto ordinato per essere la cucina di un uomo solo
– E cosa ti dice che è solo? Magari ha una fidanzata! –
che peccato se fosse stato così! Sembra davvero un ragazzo interessante, mi piacerebbe conoscerlo
- magari lui non vuole conoscere te!-
Ebbasta coscienza! Che palle che sei! Fammi sognare un po’!
“Cosa preferisci? The o Caffè? Mi dispiace ma non posso offrirti di più, sono un po’ sprovvisto!”
“O, non preoccuparti, va benissimo un the. Se mi dai l’occorrente lo preparo io.”
“ Non c’è n’è bisogno davvero. Credo di potermela cavare con un the!”
“Volevo solo sdebitarmi per vermi ospitato qui!”
“Non è che ti ho ospitato, diciamo che ti ho solo fatto prendere il necessario per curare Teddy – mentre pronuncia il nome dell’uccellino storce la bocca in segno di non approvazione del nome – che poi tu, ti sia accomodata è un altro condo!”
“O, scusami tanto se mi sono permessa di sedermi visto che mi avevi detto che saresti tornato! Cosa dovevo fare? Aspettarti in piedi come una fistona?!”
“Ahahah!”
“Cosa cavolo c trovi di divertente adesso!” Sono davvero incavolata con questo spocchioso. Ho assunto la classica posizione che mamma chiama da generale: mani su fianchi, schiena dritta e sguardo penetrante.
“Sei davvero… ahahah… davvero divertente quanto ti arrabbi!” mentre continua a ridere cosa che, devo ammetterlo, gli riesce molto sexy. Incomincio a pensare che, qualunque cosa faccia, questo ragazzo risulti sexy, o almeno ai miei occhi è così!
Vede che la mia posizione non è cambiata e smette subito di ridere.
“Senti Folletta, stavo scherzando ancora, devi incominciare ad apituarmi al mio senso dell’ironia!”
“Non riesco proprio a capirla questa tua ironia!”
“Capirai capirai! Mettiti pure comoda di là Folletta. In un attimo sono da te.” Mi passa di fianco e mi scompiglia i capelli.
Non so come mai, ma con Jasper mi sento molto a mio agio, sembra che ci conosciamo da anni. Mi sento in sintonia con lui.
Mi siedo sul divano dove prima avevo lasciato il mio libro e riprendo ad accarezzare Teddy. Sento dei rumori, all’inizio penso sia Jasper in cucina, ma non credo, mi avvicino alla parta. Sembra come che qualcuno stia battendo contro di essa.
Giro lentamente il pomello della porta e mentre sto per scostare la porta una voce mi frena.
“ Hey Foletta! Cosa stai tentando di fare? Vuoi scappare? Non credo di essere stato così sgradevole!” mi giro shoccata  a guardarlo e lo trovo lì, appoggiato al divisorio fra il salotto e la cucina con in mano un vassoio con due tazzine e con stampato in faccia uno dei sorrisi più belli che io abbia mai visto.
“No, non volevo scappare! – gli sorrido anche io nel modo più dolce possibile, sento che lui è “felice” di avermi qui e voglio dimostrargli che lo sono anche io – avevo solo sentito dei rumori provenienti da qui.”
“Sarà sicuramente Neve!”
“Neve?”  La stessa Neve di Rosalie?
“ Si Neve, la mia cagnona. Apri pure Alice!”  Mi ha chiamato per nome! Suona davvero bene uscito dalle sue labbra. Apro leggermente la porta tanto basta per far entrare un bellissimo esemplare di San Bernardo, proprio quella che avevo visto ieri che mi annusa e incomincia a stusciarsi sulle mie gambe.
“Strano che non ti stia abbaiando contro! Lo fa con tutti!”
“Ma io sto simpatica agli animali, ti sei forse dimenticato che faccio la veterinaria?!? Comunque non mi ha abbaiato contro perché io e questa bella cagnona ci siamo già incontrate ieri!” accarezzo la testa di Neve e lei sembra gradire molto le mie attenzioni.
“Ieri? A proposito, non ti ho ancora chiesto cosa ci fai qui nella tenuta!”
“Sono qui come ospite di mia cognata!” Sembra accigliato. Forse non capisce a chi mi riferisco.
“ Allora tu, in base alle descrizioni di Rosalie, dovresti essere la sorellina di quell’orso che si è sposata, giusto?” Orso a chi? Ma senti te questo maleducato!
“Ma come ti permetti? Quello che tu chiami orso è mio fratello Emmett! È una bravissima persona e il migliore dei fratelli quindi portagli rispetto!”
Ok che scherzi ma che insulti la mia famiglia no!
“ Hey Folletta, Orso non era nel senso dispregiativo! Io e Emm ci siamo sentiti spesso da quando è diventato mio cognato e siamo diventati molto amici!”
“Bhe, immagino che tu allora ti chiami Hale di cognome, giusto?”
“Certo! Mi sembrava ovvio ormai. Sono il fratello di quella bambola gonfiabile di Rosalie!”
“Hey, ma tu sei sempre così simpatico?”
“Mi sembra ovvio! Sempre!”
“ E come fa a sopportarti quella ragazza?”
“Quale ragazza? Io non ho una ragazza!” Sembra sorpreso e anche un po’ dispiaciuto che io abbia pensato che fosse fidanzato.
“No, io intendevo Rosalie! Ti sopporta da quando eravate bambini! Dovrebbero farla santa!”
“Hey Hey bambina! Guarda che io ho una simpatia alternativa ma sempre di simpatia si tratta!”
“Non lo metto in dubbio. Solo che io, ribadisco, non la capisco!”
“Allora Folletta, vuoi stare tutta la mattina sulla porta o torni qui a sederti e bevi il the?”
“Mmm… certo… arrivo!”
Mi riavvicino al divano e Neve mi segue fino a quando non va ad accoccolarsi ai piedi del suo padrone, lui le accarezza la testa come prima avevo fatto io e sul suo volto torna quel sorriso tenero che prima a rivolto a me. Mi siedo al mio posto e lui, gentilmente, mi versa le bevanda nella tazzina e io prendo due biscotti che erano nel piattino.
“mmmm… sono davvero buoni questi dolcetti!”
“Grazie. Li ho fatti io ieri.”
“Giura?”
“Certo che li ho fatti io! Mi sottovaluti troppo Folletta, si vede che non mi conosci, sono un ragazzo poliedrico!”
“Mi piacerebbe conoscerti.” Mi è uscito dalla bocca in modo consapevole, lo pensavo, ma forse era meglio che non lo dicevo, così sembro la solita ragazzina che pende dalle sue labbra grazie al suo fascino da Cowboy. Non che questo non sia vero, ma volevo che lui non lo pensasse.
“Anche a me Folletta, sembri una ragazza a posto!” arrossisco come un pomodoro, non per le sue parole, ma per lo sguardo che mi ha rivolto.
Continuiamo in silenzio a bere il nostro the fino a che non mi viene in mente una cosa importante.
“Hey Jasper!”
“Si?”
“Sai dirmi che ore sono?” Ho perso la cognizione del tempo a stare con lui.
“Sono quasi le nove. Perché?”
“Le nove! Oddio!” Mi alzo in piedi velocemente e Neve si alza con me.
“Dove vai?”
“Da tua sorella! Mi staranno aspettando per la colazione!”
“Ma la colazione l’hai già fatta con me!” e mi rivolge uno sguardo diverso da quello di prima, quasi malizioso.
“si, ma io sono sua ospite!”
“Si, ma la tenuta è anche mia, quindi, vale comunque!”
“Jasper, devo andare!”
“Ok ok Foletta, vai. Tanto ci rivedremo presto.” E mi fa un occhiolino da dichiarare illegale. Arrivo alla porta e prima di aprirla mi giro di nuovo verso di lui.
“Jasper, mi raccomando, prenditi cura di Teddy!”
“Non ti ricordi? Era il mio lavoro! Comunque farò del mio meglio!”
“Grazie. Grazie di tutto!”
“Di niente Folletta. È stato un piacere per me!”
“Allora alla prossima.
“A presto.”
E prima di chiudere la porta mi godo, ancora una volta, quel sorriso che mi fa impazzire.


Continua...
 
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