Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: SimonaArrivo    06/02/2012    2 recensioni
Questa è la storia di una ragazza che, dopo essere stata scaraventata al fondo della piramide sociale, decise di avere la sua rivincita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sento qualcuno entrare nel bagno e trattengo il respiro.

-Abby... E' una voce familiare.

-Sono io, Erika! Fammi entrare. Giro la chiusura ed Erika entra.

-Senti... non entrerà nessuno! Rich sta facendo la guardia alla porta. Dice.

Erika è davvero una grande amica, non riesco ad immaginarmi una vita senza di lei che mi fa ridere, che mi aiuta. Non me la merito.

Continuo a piangere.

-Stai tranquilla... Le persone che ti conoscono sanno che non è vero. Dice.

-Ma il resto della scuola penserà che sono una... continuo a piangere soffocando quelle parole.

Erika mi alza la testa è mi sorride.

-Ma guardati. Nemmeno una settimana fa, nessuno ti conosceva. Ora... sei molto più forte! Pochi giorni e ne hai passate tante. Guardami. Le punto gli occhi addosso. Sorrido.

-Sei splendida ragazza! Chi se ne frega di quello che penseranno gli altri! I tuoi amici sono qui conte, hai un ragazzo che è un angelo! Mi fa l'occhiolino.

-Sei solo una persona da stimare Abby! Ora, alzati, sistemati l'eye-liner ed esci a testa alta. Continua.

Tiro su con il naso. Lei mi asciuga le guance con le mani. Mi alzo e usciamo dal piccolo bagno. La campanella suona in quel momento. Dovremmo tornare in classe, ma non ci pensiamo nemmeno tanto. Lei mi aiuta a sistemarmi il trucco tutto sbavato. Mi soffio il naso e aspetto che gli occhi si sgonfiano. Sono tornata “normale”. Sentiamo sbattere sulla porta del bagno.

-Veronika, Vattene! Sentiamo urlare da Richard.

Il mio cuore inizia a battere forte per il timore della persona che sta cercando di entrare.

Mi stupisco del fatto che Richard non riesca trattenerla perché, infatti, lei riesce ad entrare. Veronika.

-Oh... ma ciao s*****a! Esorde nella stanza.

-Cosa vuoi Veronika? Non ti basta quello che hai già fatto? Dice Erika cercando di difendermi.

-Lascia stare, Erika! Dico mettendomi davanti a lei. Ora è solo la mia battaglia. -Tocca a me, devo difendermi da sola. Continuo orgogliosa.

-Oh... la piccola p*****a diventa grande! Esclama Veronika.

-Senti, se per sentirti più importante devi ferire le altre persone, trovati un altro hobby, perché questo tuo dominio non durerà più tanto! Ora ci sono io! Hai avuto la tua possibilità per essere una brava persona. Una volta eravamo pure amiche. Cosa è cambiato? Che noi siamo diventate migliori, tu sei diventata così: Dico, sicura, facendola diventare piccola piccola.

-Una p*****a! Conclude il mio discorso Erika.

Anche se io non sono una da parolacce Erika ha proprio colpito il punto.

Entrambe le sorridiamo e ci avviamo verso l'uscita. Lei è rimasta a bocca aperta. L'avevo colpita e forse, ora, qualcosa era scattato in lei, magari cambierà, prima o poi...

Richard era ancora li fuori ad aspettarci. Nessun professore l'aveva beccato a saltare le lezioni. È il mio angelo personale; stiamo insieme, sempre SE stiamo insieme, solo da un giorno e fa già tutto questo per me. Ogni volta che lo guardo, fin dalla prima volta che l'ho guardato, il cuore inizia a battermi forte e sento una fitta allo stomaco, arrossisco e mi viene istintivamente da sorridere, la testa inizia a girarmi e inizio a pensare alle sue labbra che sfiorano le mie. Improvvisamente divento rossa.

-Abby, stai bene? Mi chiede dolcemente il mio angelo.

-Sì, è solo il mio Angelo... Dico. Lui mi sorride e mi bacia.

-Mi è venuta la nausea, troppa dolcezza! Io e Ciccio non siamo così caramellosi! Dice Erika con una voce inappropriata che fa ridere sia me che Rich ancora con le labbra incollate.

-Dobbiamo andare in classe. Mormoro staccandomi.

-E già... Risponde Rich. Erika non risponde, è troppo occupata a fare gesti di disgusto. La fulmino con lo sguardo e smette.

Tutte le ore successive le passo a pensare a Rich, sono tutti pensieri stupendi: le sue labbra, il suo sorriso, il suo corpo, la sua dolcezza... Ad un certo punto, però, durante la lezione di storia, mi viene alla mente che le stesse labbra che desidero e che bacio le ha baciate e desiderate Veronika. Faccio una smorfia di disgusto senza nemmeno accorgermene, ma il professore se ne accorge e interrompe la mia nuvola di pensieri cono:

- Hamilton! Ci può ripetere l'ultima affermazione che ho fatto riguardo al filosofo Carl Marx?

Oh mamma! Penso. Io non seguo le lezioni di storia da un mese! È la materia più noiosa che esista, è la mia “ora di riposo”, tant'è che a volte dormicchio e non se ne è mai accorto il professor. Schubert. Fino ad ora me la sono cavata senza studiare, tanto non interroga mai!

-Emm... sì... Inizio sentendo bisbiglii e risate soffocate.

-Carl Marx era un filosofo... e ha fatto una filosofia... su cui lei è... Cosa sto' farneticando?

-D'accordo! Esclamo. Tutti iniziano a ridere e Schubert dissentisce con la testa.

-Emm... intendevo dire... in disaccordo! Cerco di salvarmi con un enorme sorriso.

-La teoria del comunismo, signorina! Esclama con una nota di disaccordo.

-Se continua così dovrà frequentare il corso estivo... Mormora come se parlasse fra se e se ma volesse far sentire a tutti per mettermi in imbarazzo, infatti tutti si voltano verso di me con facce stupite, ma anche godute. Che avrò fatto loro di tanto male? A si... sono una s*****a!

Alla fine dell'ora di storia vado al mio armadietto dove l'Angelo mi aspetta. Li sorrido. Lo bacio.

-Ciao... dico con voce moscia.

-Mmm... cosa c'è che non va? Mi chiede. E ora come gli dico che per colpa delle sue labbra non ho risposto ad una domanda e forse verrò rimandata?

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: SimonaArrivo