Fanfic su artisti musicali > Blink-182
Segui la storia  |       
Autore: Molly182    08/02/2012    1 recensioni
Prendere un aereo non era mai stato così difficile come in quell’istante! C’era in gioco tutta la mia vita, i miei sogni e la speranza di stare bene, una volta atterrata.
P.s. La maggior parte dei capitoli sono accompagnati da delle canzoni che si trovano linkate nella storia :)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chap 23
“Vieni, ti preparo una tazza di caffè”, disse entrando in cucina e accendendo la macchinetta al posto mio.
Accesi la radio e mi sedetti sul davanzale sotto alla finestra aspettando che mi porgesse la tazza. Si sedette, anche lui, al solito posto e tutto all’improvviso sembrava essere tornato normale.
“Sai, sei la prima ragazza a cui preparo il caffè”
“Non ci credo che non hai mai preparato un caffè a Jennifer”
“Ci ho provato, ma la mattina si sveglia sempre prima lei”
“Capisco”, un ghigno comparve sul suo viso. “Perché ridi?”
“Non sto ridendo”
“Si invece”
“Sei per caso gelosa?”
“Che sciocchezze dici?”, dissi cercando di sembrare il più naturale possibile ma non ci riuscii e scoppiai a ridere anch’io. “Thomas, smettila di ridere”
“Come faccio a smettere se anche te stai ridendo”
“Non ha senso il tuo discorso”, dissi voltandomi dall’altra parte cercando di tranquillizzarmi un po’.
“Ci provo”, disse tornando a sedersi composto diminuendo la risata.
Mi misi a guardare fuori dalla finestra e di come il cielo stava cambiando colore.
“Partirai di nuovo?”, gli chiesi senza rendermi conto della stupidità della domanda e di come sapessi già la risposta.
“Tra qualche giorno”, sentii il rumore della sua tazza posarsi sul tavolo e della sua sedia spostarsi di fronte a me.
Stavano passando alla radio una canzone e per distrarmi dal suo sguardo cercai di concentrarmi sulle parole della canzone ma mi accorsi che erano le stesse che lui mi stava sussurrando a meno di un centimetro dalle mie labbra.
“Kiss me beneath the milky twilight. Lead me out on the moonlit floor. Lift your open hand. Strike up the band and make the fireflies dance...”
“Silver moon's sparkling, so kiss me...”
Mi tolse la tazza di caffè dalle mani e la posò a ed in pochi secondi tirò la sua sedia verso di me e coprii la distanza tra di noi.
Appoggiò le sue mani calde attorno al mio collo e per un tempo indeterminato restammo così, incollati l'uno con l’altra. Si staccò leggermente così da permettermi di vedere un sorriso sul suo viso, un sorriso che non avrei smesso di guardare.
“Pensavo che se fossi stata tu a chiedermi di baciarti avrei potuto evitare di finire in ospedale”
“Molto gentile da parte tua”, gli dissi sorridendo ma con una nota di sarcasmo.
“Però non hai rifiutato”
“Diciamo che sei stato fortunato”
Restammo in silenzio, senza accennare niente sul bacio, sta volta però sorridevamo entrambi. Forse le voci nella mia testa stavano smettendo di urlare e si erano arrese a ciò che diceva il mio cuore. Di solito la ragione prevale sempre sull’amore, così avevo sempre pensato e così avevo sempre fatto ma questa volta qualcosa era andato diverso, non sapevo cosa ma non m’importava. Per una vota stavo bene.
“Questa volta lei non verrà con noi”, mi disse sedendosi vicino a me.
“Perché me lo dici?”
“Mi sembrava giusto fartelo sapere”, disse guardandomi negli occhi. “Questa volta, quando me ne andrò starò via per molto più tempo”
“Beh, mi mancherai”
“Dici sul serio? Non pensavo che l’avresti mai detto”
“Soltanto perché non conosco molte persone eccetto te e Nicole e Gary”
“Sta di fatto che quando ti manca qualcuno fa davvero schifo”
“Ma capisci che ci tieni davvero a una persona”
“È per caso un modo per dirmi che ti stai affezionando a me?”, disse con un mezzo ghigno sulle sue labbra.
“No... cioè... è un modo di dire”, mi si colorarono le guance. “Però se il fatto che mi mancherai ti fa ridere puoi anche...”
“Non mi fa ridere il fatto che ti mancherò ma che quando t’innervosisci diventi rossa e diventi più carina di come sei già”
“Ah bene”, dissi alzandomi ma mi blocco la mano così da farci stare in piedi in mezzo alla cucina.
“Mi piace il fatto che ti mancherò, è un motivo in più per non farti partire”
“Se sorridi in quel modo non penso proprio di poterti credere”
“Hai ragione, scusa ma è così…”
“Tieni”, gli dissi slacciandomi un braccialetto di pelle che portavo al polso. “Dovrebbe portare fortuna, non so se a me ne ha data tanto o proprio ha evitato ma spero che a te possa fare qualcosa di meglio”, glielo legai al polso. “E poi, sarà come un ricordo di me e dell’unica volta che non ti ho aggredito per avermi baciato”, gli sorrisi. “Così ogni volta che lo vedrai ti ricorderai di tornare qui, da me”, sorrise anche lui. Allacciai il braccialetto con un forte nodo così da non poterlo perdere e in pochi secondi intrecciò le sue dita con le mie. Con l’altra mano mi sfiorò i capelli.
“Sai, credo di aver proprio chiuso con le more”, disse mettendosi a ridere.
“Ma io sono mora”
“No, tu sei castana e hai dei riflessi rossi che splendono ogni volta che il sole colpisce i tuoi capelli, è ben diverso”, mi limitai a guardarlo senza aggiungere altro.
Mi sarebbe mancato davvero.
Guadai involontariamente l’orologio che segnava le otto di sera. Si era fatto tardi ed era incredibile come il tempo passasse veloce quando lui era con me.
“Vieni con me”, disse non lasciando la mia mano e uscendo da casa. Salì sulla mia macchina al posto di chi guida e partii.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Blink-182 / Vai alla pagina dell'autore: Molly182