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Autore: Dark Feder    18/09/2006    10 recensioni
[Sakura/Shaoran][Eriol/Tomoyo, verso la fine]Eriol torna dall'Inghilterra, ha scoperto che 7 carte proibite si sono liberate dal sigillo. Ma Sakura ora è così felice con Shaoran, perchè preoccuparla? Ma la situazione non può rimanere così, e naturalmente se Sakura non cerca le carte, saranno le carte a cercare lei!
Genere: Romantico, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eriol Hiiragizawa, Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Tomoyo Daidouji, Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wow! Oggi non si va a scuola, perché ha piovuto tanto e il sindaco ha dato lo stato d’allarme, e le scuole rimangono chiuse! La pioggia serve a qualcosa! Evviva la pioggia! (Un gruppo di contadini, agricoltori e simili assale la Feder, massacrandola). Ehm, innanzi tutto volevo presentarmi: Sono Dark Feder, colei che dominerà il mondo! Bè, ho esagerato? Lasciamo stare… Questa è la mia prima fan fiction su Sakura! Spero che venga bene! Mi è venuta in mente dopo il sogno che ho fatto stanotte! Buona lettura! ATTENZIONE: La storia si svolge dopo che Sakura ha trasformato tutte le carte, ed è un po’ più grande… ha 14 anni!

I SETTE PECCATI CAPITALI

CAP.1: LA PARTITA NON E’ FINITA, NE’ MANCANO SETTE!

Era una bella mattina di pioggia (Come ieri, a casa mia), e Sakura si doveva preparare per andare a scuola. Si era svegliata in ritardo, come al solito, suo fratello se ne era già andato, così come suo padre, ed ora stava facendo tutto alla velocità della luce: Stava mangiando un panino, e contemporaneamente si lavava i denti (Ma come fa O_o ? nd tutti). Preparatasi, prese la cartella ed i suoi roller, ed uscì, dimenticandosi della pioggia scrosciante. Fece per tornare in casa, ma aveva chiuso la porta, ed aveva dimenticato le chiavi! “Oh, no!” mormorò Sakura, visibilmente abbattuta, e poi suo fratello stasera tornava tardi, e il padre passava la notte fuori casa!

“Che cosa faccio?” disse Sakura, molto triste.

“Ehi, Sakura, che fai?” mormorò una voce.

“Kero!” urlò Sakura “Ma dove sei? Se sei in casa…”

“Ehm, mi sono nascosto nella tua cartella! Volevo venire con te!” rispose il peluche.

“Oh, no” disse la ragazza, ma accorgendosi che ormai era tardissimo, fu costretta ad andare a scuola senza ombrello. Arrivò completamente fradicia, inzuppata dalla testa ai piedi!

“Sakura, che ti successo?” esclamò una ragazza dai lunghi capelli neri.

“Ah, sapessi, Tomoyo!” le rispose Sakura, che incominciò a raccontarle quanto successo.

“Sei stata proprio sfortunata! Non è che, magari, è colpa di una carta?” disse Tomoyo

“Non credo… e poi comunque, che carta potrebbe essere, quella della sfortuna?” le rispose ridacchiando Sakura. Tomoyo rise a sua volta.

“No, quella carta non esiste!” rispose una vocina dalla cartella di Sakura. Tomoyo guardò incuriosita la cartella, e Sakura le spiegò che all’interno c’era Kero-chan, che la mattina l’aveva seguita!

“Lo sapevamo, Kero, era solo per scherzare…” disse Sakura, leggermente infastidita.

“Uhmf!” grugnò Kero-chan, che sparì nella cartella di Sakura.

- Non so perché, ma sento qualcosa di strano…- pensò Kero-chan.

La lezione incominciò. Non ci fu nulla di strano, a parte l’assenza di Li Shaoran.

- Che Strano…- pensò Sakura –Eppure ieri, quando l’ho chiamato, mi pareva che stesse bene…-

Le lezioni finirono, e Sakura decise di andare a trovare Shaoran.

“Vai da Shaoran?” le chiese Tomoyo, con un sorriso.

“S-s-si” le rispose lei, vagamente imbarazzata.

“Vengo anche io, non vorrei essere il terzo incomodo, ma voglio sapere cosa ha.” Disse Tomoyo “E poi… tu non hai l’ombrello, ed io si, e sta ancora piovendo molto!”

Così, Sakura e Tomoyo, si diressero verso la casa di Li Shaoran. Arrivate, Sakura era un po’ restia a suonare il campanello, ma dopo un po’ d’indecisione lo premette. Non aprì nessuno. Suonò un’altra volta, ma non cambiò nulla. Sakura incominciava a preoccuparsi, dove era Shaoran? Da poco si erano fidanzati, e lei era sempre felice di vederlo, e si preoccupava anche troppo, se non aveva sue notizie. Mentre Sakura stava lì a preoccuparsi, Tomoyo andò a chiedere informazioni alla vicina di casa di Li. Busso alla porta, ed una giovane donna aprì.

“Scusi, lei per caso sa se…Ahh!” La vista della persona sulla porta la lasciò di stucco: Nakaru Akisaki, alias Rubby Moon!

“Tu…” incominciò Tomoyo, ma fu interrotta dall’arrivo di Sakura.

“Tomoyo! Ecco dove eri finita! Non ti trovavo più! Cosa… Ahh!” La reazione di Sakura alla vista di Rubby Moon fu la stessa di Tomoyo.

“Cosa ci fai qui?” domandò lei, sapendo che la loro presenza significava guai.

“Tsk! Non si salutano più i vecchi amici?” rispose acida Rubby Moon.

“Oh, salve Rubby Moon. Potresti gentilmente dirci il motivo della tua presenza?” dissero in coro Sakura e Tomoyo.

“Così va meglio. Ciao Sakura, ciao Tomoyo. Non posso dirvi niente, fino al ritorno di Eriol” disse decisamente più contenta Rubby Moon.

“E dove è?” chiese curiosa Tomoyo.

“Oh, è andato via stamattina col ragazzo cinese, Shaoran, ma fra poco dovrebbe tornare. Entrate, vi state inzuppando!”

Le due entrarono. Nakaru le guidò fino al salotto dove c’erano delle comode poltrone ed un divano, nel quale era sdraiato Spinnel Sun. Kero-chan uscì dalla borsa di Sakura, e corse a salutare il “micetto”.

“Ciao, fatina dei boschi (Questa frase l’ho presa dal cartone animato! Troppo forte!)” disse Kero-chan.

“Non chiamarmi così!” urlò irritato Spiccino (Sempre preso dal cartone animato! Mi fa morire!)

“Non arrabbiarti, Spiccino!” gli disse ridendo Rubby Moon.

“E nemmeno Spiccino!” disse lui.

Sakura e Tomoyo, che si erano sedute su due poltrone, osservavano quella scenetta, divertite. Ad un certo punto Sakura starnutì: “Etchù!”. Le altre persone presenti nella stanza la guardarono.

“Ma tu sei completamente bagnata!” constatò Rubby Moon.

“Ora che ci penso, è da stamattina che indossi vestiti bagnati! Ti prenderai un malanno!” disse preoccupata Tomoyo.

“Io non ho vestiti della tua misura…” disse Rubby Moon, squadrando Sakura.

“Oh, per questo non c’è problema!” disse Tomoyo, e tirò fuori un pacchetto dalla sua cartella “avevo fatto un nuovo vestito per te! Mettitelo”

Sakura così indossò il vestito di Tomoyo: era un vestito da angioletto!

“Wow, checcarino!” esclamò Sakura, guardandosi allo specchio “Etchù!” disse poi.

In quel momento suonò il campanello. Rubby Moon andò ad aprire. Dalla porta entrarono due ragazzi. Anche loro erano bagnati, nessuno dei due aveva l’ombrello.

“Wow, questa pioggia non accenna proprio a smettere!” disse il primo, un affascinante ragazzo con gli occhiali. Dietro di lui c’era invece un ragazzo dai capelli castani, molto probabilmente cinese.

“Rubby Moon, porta degli asciugamani! Come sai ho dimenticato l’ombrello… non sono da me queste distrazioni!” disse il primo ragazzo, e fece un sospiro. Poi notò chi c’era in salotto.

“Eriol! Shaoran!” urlò Sakura.

“Oh” mormorò Eriol “Ed ora?”

“Sakura!” Shaoran corse ad abbracciare la sua ragazza. Doveva essersi preoccupata molto.

“Ma perché sei vestita così, Sakura?” chiese Shaoran.

“Oh!” Sakura arrossì, e dopo che tutti si furono accomodati, incominciò a raccontare cosa le era successo.

“E voi? Cosa avete fatto? E perché siete tornati dall’inghilterra?” chiese Sakura alla fine del suo discorso.

“Oh!” Eriol non sapeva che dire. Doveva spiegarglielo… oppure no? Del resto, poteva benissimo non… cosa doveva fare? “Ehm, siamo tornati perché avevamo voglia di vedervi! Non c’è nulla di strano! Shaoran è il nostro vicino di casa, così abbiamo fatto una passeggiata per ricordare i vecchi tempi… e siamo stati sorpresi dall’acquazzone! Per cui ci siamo rifugiati, aspettando che la pioggia finisse, ma non smetteva!” era una spiegazione che filava, dopotutto, pensò Eriol.

“Ah! E io che pensavo… sono contenta che siate tornati! E la professoressa Mizuki?”

“E’ rimasta in Inghilterra. Aveva una cosa da fare.” Non serviva aggiungere che la cosa da fare era per lui, pensò.

Così i ragazzi rimasero a chiacchierare. Vedendo Sakura distratta, Eriol prese da parte Kero-chan.

“Signor Clow.” Disse lui “Cosa nasconde? Di sicuro non è una visita di cortesia.”

“Hai ragione, Cerberus. Hai ragione. C’è un dubbio che mi assale.” Disse la reincarnazione di Clow.

“Quale, signor Clow?” chiese il guardiano del sole.

“Riguarda… le carte proibite.” Incominciò Eriol “So per certo che erano state tolte dal libro, per la loro potenza, malvagità e intelligenza. So che sarebbero dovute essere sigillate, ma…”

“Ma cosa, signor Clow?” chiese Cerberus, incominciando a preoccuparsi.

“Il sigillo. Non lo sento. Sento come… un vuoto. Ho deciso di venire a controllare in Giappone se il sigillo fosse a posto, ma appena sono arrivato qui… è incominciata questa pioggia. Credo che loro siano libere, e che sentano la mia presenza, e che siano loro la causa della pioggia!”

“Signor Clow… di quali carte proibite stiamo parlando?” chiese Kero-chan

“Delle 7 carte che rappresentano il lato oscuro dell’animo umano, le carte dei sette peccati capitali!” disse Eriol. Un fulmine cadde lì vicino, e in casa si spense la luce.

“Ahhh!” urlò Sakura.

“Non ti preoccupare, Sakura!” la raggiunse la voce di Shaoran, che l’abbracciò stretta, come a volerla proteggere dall’oscurità.

“Shaoran…” Sakura si strinse a lui. Il suo Shaoran…

Si riaccesero le luci. Ora tutti stavano osservando Sakura e Shaoran. I due si staccarono, un po’ imbarazzati, ma del resto erano fidanzati, che male c’era?

Rimasero a casa di Eriol per cena. Tutti parlavano un po’ tra loro. Finita la cena, andarono di nuovo in salotto. Pioveva ancora moltissimo!

“Come tornerò a casa?” disse Sakura.

“Se vuoi vieni da me, Saku…oh!” Tomoyo svenne. Sakura la soccorse subito, cercando di risvegliarla. Eriol e Li la aiutarono a metterla sul divano. Dopo un po’ si riprese.

“Tomoyo, cosa ti è successo?” chiese preoccupata Sakura.

“Nulla, era un po’ di stanchezza, credo…” rispose.

Eriol osservava preoccupato la scena. E se Tomoyo… no, non poteva essere! “E’ meglio se stanotte rimanete tutti qui. Sakura, Tomoyo, voi andate pure nella camera degli ospiti, Li, se vuoi dormi nel mio letto, ed io nel divano.” Disse infine.

“Non c’è ne bisogno. Dormo io nel divano.” Disse Shaoran.

Le due ragazze avvertirono le rispettive famiglie, e nonostante l’indignazione di Touya, Sakura ottenne il permesso.

“Speriamo che non succeda nulla…” pensò Eriol.

E tutti andarono a dormire.

Eh? Eh? Che ne dite? Vi piace? Spero di sì! Io sono abituata a scrivere cose comiche, ma ogni tanto scrivo cose un po’ più serie… anche se ogni tanto inserisco pezzi comici. Ehm, annuncio: sto anche scrivendo una demenziale/comica su Sakura. A qualcuno farebbe piacere leggerla? Commentate in tanti! Bye!

   
 
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