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Autore: Northern Lights    17/02/2012    1 recensioni
"Mi chiedo frequentemente quale sia il senso della vita. Quando si è giovani la si da quasi per scontato, poiché si pensa che si vivrà per sempre. Qualcuno invece non riesce a goderne a fondo perché non ha a disposizione i mezzi, oppure non glielo permette il contesto nel quale si svolgono le vicende che lo vedono protagonista. Conoscevo una persona che apparteneva alla seconda categoria." Questa è la prima storia che pubblico, è molto triste, ma spero che vi piaccia lo stesso. Grazie a coloro che leggeranno e/o commenteranno.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella serata a teatro fu piacevole. Ancora ci risuonavano nella mente le note di "Don't Cry For Me, Argentina". Sopraffatta dalla felicità, Sam iniziò a intonare la canzone più famosa del musical.
<< Don't cry for me, Argentina/The truth is I never left you/All through my wild days, my mad existence/I kept my promise, don't keep your distance... Oh! Non saprò mai come ringraziarti per questa magnifica esperienza! Grazie, grazie, grazie! Non immaginavo che qualcuno avrebbe mai speso una fortuna per me, per rendermi contenta... Grazie... >>
<< Non c'è niente per cui devi ringraziarmi, tu mi avresti donato qualcosa di ancora più bello. Anche se ammetto che ora a piangere non è l'Argentina, ma sono le mie tasche! >>
Mi sorrise divertita.
<< Ti voglio bene >>, mi disse.
<< Anch'io te ne voglio >>
E ci abbracciammo.

<< Le sorprese non sono ancora finite! >>
Feci cenno ad un cameriere veramente carino e questi si avvicinò al nostro tavolo. Ci trovavamo all'interno di una pizzeria molto gradita in città. Il ragazzo posò la torta che stava reggendo al centro della tavola. La mia amica sgranò gli occhi dalla sorpresa.
<< Oh, cavolo! Non dovevi proprio! >>
<< Sì che dovevo! È al cioccolato con tanta panna, il gusto che ti è più gradito >>
<< Parli come un autore settecentesco >>
<< Bel complimento, gli autori settecenteschi conquistavano la gente con le loro poesie ed erano ammirati per le loro composizioni >>
<< Che battuta colta, non sarai mica uscita dal romanzo Jane Eyre? >>
<< Prima eri tu quella che parlava così, ora sembra che tu abbia assorbito un po' del mio carattere ed io abbia fatto lo stesso col tuo >>
<< Sì, assorbire è il verbo esatto >>, continuò, << Come stanno Marcella & Co.? >>
<< Bene. Hanno finalmente capito l'importanza d'uscire il Sabato sera se vogliamo trovare un marito >>
<< Già pensano a queste cose? Come ti ho già detto, la vita è ancora lunga, c'è tempo a sufficienza per scoprire l'amore >>
<< Verissimo. Non si sa mai chi potrai incontrare un giorno... Ma cambiamo argomento... Questa mattina, durante l'ora d'Inglese, abbiamo dovuto ascoltare la canzone "I Say A Little Prayer" e aggiungere al testo le parole mancanti. La prof. mi ha persino chiesto di tradurla... Wow, è stupidissima! >>
<< Forever, forever, you'll stay in my heart and I will love you/Forever, forever, we never will part, oh, how I'll love you!... >>
<< Basta, basta, per carità! >>, la interruppi, << Tutta questa dolcezza finirà col cariarmi i denti! >>
Lei rise sonoramente. 

  
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