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Autore: maxiex5453    17/02/2012    0 recensioni
Premessa: Questa fanfiction è stata scritta nell'anno 2005, quando ancora le mie nozioni di italiano rasentavano lo zero assoluto. Possono due anime unite per l'eternità, essere divise dalla morte? Può colei che è rimasta in vita, accettare la fine della vita terrena della compagna? Buona lettura!
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Gabrielle, Un po' tutti, Xena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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APPRESTARSI A SCRIVERE UN SECONDO CAPITOLO? PERCHE’ NO… INFONDO MI E’ STATO RICHIESTO… ALLORA DIAMOCI DA FARE PERCHE’ LE IDEE PARE CHE AFFIORNINO SOLO SCRIVENDO IN QUESTO PERIODO… SULLE MUSICHE DELLA CANZONE DEL TAMAGOCHI (LA PIU’ MONGOLA CHE IO ABBIA MAI SENTITO) INIZIO UN NUOVO CAPITOLO.
 
UN MESSAGGIO DI PACE
 
Alcuni giorni dopo durante una pausa vicino a un lago…
Xena: così tu sei partita con quella donna praticamente sconosciuta diretta chissà dove…
Olimpia: si lo so che probabilmente la ritieni la cosa più imprudente che io abbia mai fatto… ma non mi va di parlarne, infondo è andato tutto bene no?
Xena: si ma… era una sconosciuta… una guerriera… una…
L’espressione mista tra l’imbarazzato e l’offeso della guerriera lascia intendere mille cose…
Olimpia: non dirmi che sei gelosa… potrebbe essere mia figlia!!
Xena: beh… come età effettiva si, ma come età fisica avreste solo pochi anni di differenza… in qualsiasi caso, non sono gelosa…
Olimpia: la tua espressione lascia intendere tutt’altro…
La guerriera si sforza di cambiare espressione peggiorando soltanto la situazione… provocando una risata di Olimpia…
Xena: si tu continua pure a ridere io cerco di pescare qualcosa per pranzo… cosa preferisci?
Olimpia: mmm… salmone…
L’espressione finalmente cambia da imbarazzata ad alterata…
Xena: beh se vuoi possiamo seguire il corso della loro migrazione finchè non li troviamo… oppure cambi specie… perché qui i salmoni ci sono solo in autunno e ora siamo in primavera se non sbaglio…
Olimpia: oh per gli dei come la fai lunga… pesca quello che trovi… andrà benissimo.
Xena si gira avviandosi verso il lago…
Olimpia: come hai intenzione di pescare? Buttandoti nel lago e prendendo i pesci con le mani?
Xena si gira e lancia uno sguardo al bardo misto tra il fulminante e lo scaz…(scusate)zato.
Xena: no Olimpia… costruirò una canna… non sono una donna primitiva.
Olimpia: ah no?
Xena: NO…
Alcuni minuti dopo Olimpia è stesa a terra a godersi i tiepidi raggi del sole primaverile, mentre Xena sta impazzendo perché un pesce alquanto scaltro riesce a mangiare l’esca senza rimanere attaccato all’amo… tutto ciò è gia successo sette volte nel giro di pochi minuti e per la guerriera questo è un affronto terribile.
Xena: adesso basta!!!
Dopo essersi tolta l’armatura si getta in acqua e sparisce sotto le onde, il bardo si alza svogliatamente ad osservare la scena…
Olimpia: prevedibile… andrò a raccogliere della legna per il fuoco intanto che lei si diverte…
Dopo una mezz’ora Olimpia torna all’accampamento si guarda in giro… di Xena neanche l’ombra.
Dopo poco riemerge dall’acqua…
Xena: aaaah maledetto!!!
Olimpia: Xena… lascia perdere quel pesce… ho fame… pesca qualcos’altro…
Xena: questo mai!!! Piuttosto vieni a darmi una mano…
Olimpia: cosa??? Non ci penso neanche!!! Quell’acqua sarà gelida!!!
Xena: effettivamente… non importa finchè non avrò preso quel pesce non mi muoverò da qui!
Olimpia: incredibile… la sua è una vera ossessione, non solo il frutto di un sortilegio…
Dei rumori provengono dalla boscaglia il bardo estrae i sais e si mette in posizione di difesa.
Uomo: scusate cercavo Xena…
Olimpia: Xena ti cercano!
Xena: non è il momento…
Uomo: devo consegnare una lettera da parte di Evi la messaggera di pace.
Olimpia: Xena e’ una lettera di tua figlia!!
Xena: ho detto che non è il momento!!!
Olimpia: …. Dalla a me…
Lettera: io e altri seguaci di Belur siamo stati catturati alle porte di Roma… vogliono impedirci di portare il nostro messaggio. Saremo giustiziati insieme ad altri innocenti la prossima luna piena.
Olimpia: complimenti Evi… dirci almeno dove vi hanno portati?
Uomo: so che sono in una prigione sotterranea sotto un palazzo importante ma non so quale…
Olimpia: ti ringrazio.
Xena: aaaahaaaa!!!! Preso!!!!
Il bardo si volta verso la guerriera che sta lanciando il pesce a riva e per poco non viene travolta da quest’ultimo…
Olimpia: hei fa attenzione!!! Ma questo non è un pesce è un mostro!!
Xena: è un pesce spada…
Olimpia: e cosa ci fa un pesce spada in un lago?
Xena: ah non lo so…
Olimpia: strano di solito hai sempre una risposta per tutto… temo che non potrai goderti il tuo mostruoso pesce…
Xena: perché?
Olimpia: tua figlia sarà giustiziata a Roma alla prossima luna piena…
Xena: e cosa ci fa Evi a Roma?
Olimpia: è la seconda domanda della giornata che non trova una risposta… non è un buon segno.
Xena: gia… andiamo a Roma.
Olimpia: addio vacanza…
Xena: riprenderemo la nostra vacanza dopo aver liberato Evi…
Olimpia: si, e dopo aver salvato qualche villaggio dai tiranni della zona, aver sventato qualche complotto… potrei andare avanti per giorni ma Roma non ci aspetta…
Un giorno di viaggio le porta nei pressi di Atene.
Xena: domattina ci imbarcheremo, ma dormiremo qui.
Olimpia: ancora per terra… da quanto tempo ormai i miei occhi non vedono un letto vero?
Xena: sempre dietro a lamentarti… pensa a dormire.
Olimpia: sai viaggiare con te o con Alexia non fa molta differenza…
La frase scatena l’ira della principessa guerriera…
Xena: davvero??? Bene allora viaggia con lei!!!
In seguito si allontana nel fitto della boscaglia. Olimpia da tempo abituata a dormire sola non si fa tanti problemi e si addormenta. Ma dopo pochi minuti viene svegliata da dei rumori… Xena? No erano più persone… con una mano afferra un sai.
…: buona sera… chi non muore si rivede… anche se tutti e due siamo gia morti almeno una volta…
Il bardo spalanca gli occhi…
Olimpia: Pompeo… no non puoi essere tu… Xena ti ha ucciso…
Pompeo: spiacente di deluderti, proprio la tua amica cercavo…
Olimpia: lei non è qui… e prima di poterla trovare dovrai passare sul mio corpo.
Pompeo: con molto piacere… soldati prendetela…
Olimpia si trova sola contro una ventina di uomini, chiaramente ha la peggio e nel giro di pochi minuti si ritrova a terra piena di lividi e ferite.
Pompeo: bene, ti lascerò per il momento in vita perché devi dare il mio messaggio a Xena, ho sua figlia prigioniera e molto presto… avrò anche lei.
Passa qualche ora e Xena torna dopo aver fatto sbollire la rabbia… la scena che le si presenta è agghiacciante, Olimpia a terra in una pozza di sangue… dopo un attimo di smarrimento la guerriera si getta sul corpo della compagna cercando di rianimarlo.
Xena: Olimpia… ti prego rispondi… chi ti ha fatto questo…
Olimpia: Xena…
Xena: grazie al cielo sei viva… cosa è successo?
Olimpia: Pompeo…
Xena: Pompeo? Ma com’è possibile l’ho ucciso io… ma cosa combinano nell’Ade??? Devo curarti queste ferite.
Olimpia: Xena… lui… ha preso Evi.
Xena: la pagherà per tutto…
La sera… un fuoco acceso.
Olimpia: Xena…
Xena: non avrei mai dovuto lasciarti da sola… avevi ragione… sono gelosa di Alexia, ma avrei dovuto immaginare che tu… non avresti voluto… restare sola.
Olimpia: non hai capito nulla… sono partita con lei… solo per avere la possibilità di rivederti…
Xena: ma lei…
Olimpia: tra me e lei non c’è stato nulla, in qualsiasi caso non ci sarebbe stato nulla.
Il viso della guerriera si rilassa visibilmente… una notte di sogni la attende. La mattina seguente all’alba…
Xena: bene domani ci imbarcheremo.
Olimpia: domani? Ma sarà tardi!
Xena: devi esserti rimessa del tutto…
Olimpia: sto benissimo, piuttosto non vorrai arrivare tardi a Roma e vedere tua figlia appesa a una croce!
La guerriera non può far altro che acconsentire alla partenza… le parole non possono essere fermate da una spada…
Il secondo giorno di viaggio…
Capitano: voglio il doppio dei denari che ti ho chiesto.
Xena: bello stratagemma chiedere denari in aggiunta a viaggio quasi terminato, mi dispiace non avrai un denaro in più di quelli pattuiti alla partenza.
Capitano: io dico che non ti conviene discutere con me e i miei uomini.
Xena: anche se volessi assecondare la tua richiesta, non potrei perché non ho altri denari con me.
Capitano: sarà bene che tu li trovi perché altrimenti tu e la tua amica farete una brutta fine.
Xena: bene… volevo evitare a Olimpia un combattimento in mare aperto ma temo non ci sia altra scelta…
Quattro uomini si avventano sulla guerriera, quest’ultima quasi giocando li atterra e poi li butta in mare, mentre il bardo fatica a combattere a causa delle ferite riportate alcuni giorni prima…
Xena: hai bisogno di aiuto?
Olimpia: mah se ti va…
Alcuni minuti dopo le due donne si ritrovano sole su un’enorme nave…
Xena: temo che toccherà a me portare questa galea a destinazione.  
Soldato: ferme, solo ai soldati e all’Imperatore Pompeo è consentito entrare in città.
Allontanatesi dall’entrata…
Olimpia: qualche brillante idea?
Xena: visto che farci strada alla vecchia maniera ci attirerebbe addosso centinaia di soldati… direi che l’unica soluzione è vestirci da soldati anche noi…
Olimpia: e dove le troviamo delle armature da soldati?
Xena: lascia fare a me… ho un piano.
La sera nei pressi di una taverna parecchi sono i soldati ubriachi che si addormentano… non approfittarne sarebbe stupido… la mattina seguente…
Soldato1: passate.
Soldato2: da quando Pompeo arruola soldati donne?
Soldato1: eeee… questi imperatori…
Olimpia: bene… ora che siamo entrate come la troviamo Evi?
Xena: cerchiamo prima un’altra persona… seguimi…
Olimpia: certo principessa guerriera… ai tuoi ordini…
Xena: non mi sembra il  momento di fare dell’umorismo…
Olimpia: ah… giusto… io devo rischiare la mia pelle ogni giorno per stare al tuo fianco senza neppure sapere cosa ti passa per la testa!!!
Xena: ma cosa ti prende? Non è da te parlare così.
Olimpia: io sono cambiata.
Xena: senti ne possiamo parlare con calma in un altro momento?
Olimpia: certo… quando troverai 5 minuti…
…: Xena!
Xena: ah, ecco il nostro uomo… Virgilio!
Virgilio: benvenute a Roma!
Sul volto di Olimpia appare un sorriso e si precipita ad abbracciare e salutare l’amico.
Olimpia: Virgilio!! Da quanto tempo non ci vediamo!! Ma cosa ci fai qui a Roma?
Virgilio: quando ho saputo che Evi era stata fatta prigioniera mi sono arruolato nell’esercito romano, in modo da potervi aiutare una volta arrivate.
Olimpia: tu sapevi tutto fin dall’inizio… vero Xena?
Xena: più o meno… piuttosto hai scoperto dove Evi è tenuta prigioniera?
Virgilio: si… nelle prigioni sotto l’arena.
Xena: non ci voleva…
Olimpia: scusate potreste spiegare anche a me comune mortale?
Xena: quelle prigioni sono le meglio sorvegliate di Roma. Dovremo ideare una strategia… ma non possiamo farlo qui all’aperto.
Virgilio: gia… e per voi è pericoloso entrare e uscire dalle mura, i soldati potrebbero insospettirsi. C’è una locanda nel centro della città, mentre io cerco di trovare altre informazioni voi potreste stare la…
Xena: si… buona idea, ma cerca di non dare nell’occhio.
Il trio si divide, alla locanda Xena chiede una camera, le viene consegnata la chiave, le due spariscono in camera.
Olimpia: allora cosa pensi di fare?
Xena: riposiamoci, quando Virgilio arriverà vedremo cosa fare.
Da un’altra parte della città nei pressi dell’arena…
Soldato: dove sei diretto?
Virgilio: alle prigioni dell’arena.
Soldato: l’accesso è consentito solo ai soldati che le sorvegliano, domani all’alba i prigionieri verranno giustiziati.
Virgilio: come domani? Non dovevano essere giustiziati fra tre giorni?
Soldato: si ma è giunta voce che Xena la principessa guerriera era diretta a Roma, l’Imperatore così ha anticipato l’esecuzione, ma perché sei tanto interessato?
Virgilio: no nulla, la mia è solo curiosità.
Virgilio si allontana… il soldato non convinto riferisce il dialogo ad un suo superiore, a voce arriva sino all’Imperatore.
Pompeo: ah è cosi… devo ammetterlo Xena è davvero intelligente, ma non quanto me… seguite quell’uomo, lui ci condurrà da lei, allora la cattureremo e la mia vittoria… sarà schiacciante.
Alla locanda… Virgilio entra nella camera di Xena Olimpia, deserta…
Virgilio: Xena!
Pompeo: prendetelo…
La battaglia dura solo pochi istanti, prima che Virgilio sia sopraffatto e catturato, fuori sotto la finestra della stanza…
Olimpia: e adesso che lo hanno catturato che facciamo?
Xena: abbiamo un alleato all’interno…
Le due rientrano nella stanza…
Xena: dovrebbe avermi lasciato un messaggio con tutte le informazioni…
Dopo aver cercato con lo sguardo alcuni istanti individua un foglietto piegato, lo prende in mano e inizia a leggere…
Xena: no… non è possibile!!
Olimpia: cosa c’è?
Xena: hanno anticipato l’esecuzione a domani all’alba.
Olimpia: cosa??? Ma non c’è tempo da perdere allora! Potrebbe gia essere tardi!!
Xena: dammi tempo per pensare…
Da un’altra parte…
Pompeo: maledetta!!! È riuscita a sfuggirmi di nuovo!!! Ma prima o poi la prenderò… e allora le toglierò quel sorriso diabolico dalla faccia!!!
Virgilio: è difficile prendere Xena… se non impossibile… non sarai certo tu a farcela.
Pompeo: zitto tu!! Verrai giustiziato insieme agli altri prigionieri domani!! Soldati rinchiudetelo!!!
Nella sua mente l’Imperatore non è tranquillo, sa che Xena non può essere sottovalutata e lui l’aveva fatto, un errore imperdonabile. In un punto imprecisato della città…
Xena: dobbiamo cercare di liberarli stanotte…
Olimpia: io sono pronta…
Xena: no tu non verrai… non ti sei ancora ripresa del tutto.
Olimpia: cosa???
Xena: ucciderò Pompeo e poi mi occuperò delle guardie della prigione.
Olimpia: sei uscita di senno?!?!? Ti uccideranno!!! Lascia che sia io ad andare alla prigione.
Xena: non sei nelle condizioni di combattere!
Olimpia: so badare a me stessa!! Ho dovuto imparare.
Xena disarmata dalla testardaggine della compagna accetta poco convinta.
Xena: d’accordo… ma andrai da Pompeo, ci saranno molte meno guardie… e lo bloccherai li, in modo che non possa dare ordini.
Olimpia: va bene.
Xena: ci divideremo tra qualche ora… cerchiamo di rilassarci un po’ nel frattempo.
Nel cuore della notte, due ombre si muovono nell’oscurità silenziose. Un cenno d’intesa e poi si dividono, una diretta all’arena e l’altra al palazzo imperiale.
Davanti al palazzo, il bardo si fa strada tramortendo un paio di guardie, all’interno però la situazione precipita.
Pompeo: sapevo che una di voi due sarebbe arrivata, anche se mi aspettavo Xena, ma non c’è problema,le mie guardie cattureranno anche lei.
Sola contro 50 guerrieri, troppi anche per una guerriera sana… e lei chiaramente non lo era. Tentare non costa nulla… la lotta dura pochi minuti… Olimpia ha la peggio.
Pompeo: forse ti sarebbe convenuto arrenderti subito… non importa, infondo è solo peggio per te. Rendetela inoffensiva.
L’imperatore si allontana seguito da due guardie, mentre altre quattro si occupano di Olimpia, picchiandola per diversi minuti.
Nei pressi dell’arena…
Xena: cosa ci fanno qui tutte queste guardie?
Soldato: siamo qui per catturarti… UOMINI ATTACCATE!!!!
La guerriera si trova circondata da un centinaio di guardie, dopo aver tenuto testa a ognuna di esse per diversi minuti si accorge che altre due stanno trasportando un corpo apparentemente privo di vita nelle prigioni dell’arena. Dopo aver lanciato il suo classico urlo di battaglia spicca un salto atterrando lontano dalle guardie che l’avevano attaccata. Ma le due guardie che aveva visto poco prima erano sparite… presa come da un flash scatta in direzione del palazzo imperiale. Dopo essersi arrampicata sul muro entra nella stanza dell’Imperatore che dorme beatamente.
Xena: buona sera Pompeo… quanto tempo…
Pompeo: buona sera Xena ti va se chiamo un paio di amici?
La guerriera estrae la spada e la punta alla gola dell’Imperatore.
Xena: io non lo farei se fossi in te…
Pompeo: in cosa ti posso essere utile?
Xena: dove sono Olimpia e mia figlia?
Nelle prigioni dell’arena… i soldati mettono Olimpia in una cella.
Uomo: questa è ferita…
Evi: Olimpia!!!
La ragazza si avvicina …
Evi: chi ti ha ridotta così… presto servono delle bende qui!!
Uomo2: a quale scopo? In qualsiasi caso siamo tutti destinati a morire tra poche ore.
Evi: no… c’è ancora una possibilità. Allora arrivano le bende?
Tornando al palazzo imperiale…
Pompeo: credevo tu lo sapessi… una tempo eri più sveglia sai?
Xena: tu sei destinato a morire… non mi interessa per mano di chi… ma ti prometto che domani non vi sarà alcuna esecuzione se non la tua…
Nel frattempo sopraggiunge una guardia nella stanza e dopo aver visto la scena da l’allarme. Ma i soldati che raggiungono la stanza non trovano altro che un Imperatore furibondo.
Pompeo: che avete da guardare!!! Inseguitela!!!
La guerriera però è gia sparita nell’oscurità della notte. Nella prigione…
Olimpia: hai visto tua madre?
Evi: no… purtroppo. Tu come ti senti?
Olimpia: tutto sommato, non troppo male… ma perché ti sei tornata a Roma? Non eri diretta a oriente?
Evi: si ma l’Imperatore mi mandò un messaggio con il quale mi richiedeva di tornare il prima possibile a Roma per portare il mio messaggio, dopo di che siamo stati tutti catturati e fatti prigionieri.
Olimpia: ti ha condotta qui con l’inganno… c’era da aspettarselo… da un ex alleato di Cesare.
Evi: Cesare? Cosa centra con Pompeo?
Olimpia: un tempo erano alleati… poi vi fu una sfida, tra tua madre Cesare e Pompeo… non so neppure io come andò esattamente, so solo che tua madre uccise Pompeo.
Evi: si certo… ora ogni cosa inizia ad avere un senso.
Fuori dall’arena una figura si muove silenziosa, atterra alcune guardie e sottrae le chiavi a una di esse, in seguito si dirige nei pressi dell’arena ove trovano collocazione le finestre delle prigioni.
Xena: Virgilio…
Virgilio: sono qui Xena!
Xena: shhhttt, parla piano… tieni… queste sono le chiavi delle catene che vi legano.
Virgilio: bene dimmi cosa devo fare.
Xena: libera tutti, domattina dovrete fingere di essere ancora incatenati, fino a che non apriranno le celle, a quel punto attaccherete tutti insieme… io mi occuperò di Pompeo davanti al popolo… hai visto mia figlia e Olimpia?
Virgilio: no… mi dispiace.
Xena: non importa, le troveremo… dobbiamo trovarle! A domani.
La guerriera sparisce nuovamente nell’oscurità, mentre Virgilio slega i prigionieri e comunica il piano.
Evi: hai sentito? Mia madre ha trovato una soluzione!
Olimpia: perché ne dubitavi?
Evi: certo che no… dovrò trovare il modo di portarti in salvo… puoi camminare?
Olimpia: non preoccuparti per me… io me la caverò, tu devi metterti in salvo.
Evi: non potrei mai lasciarti qui in balia dei soldati, mia madre non me lo perdonerebbe mai.
Olimpia: ci salveremo tutti non temere.
Nel frattempo Xena ha trovato un nascondiglio e riflette sul piano migliore da attuare.
Xena: se solo non ci fossero tutte quelle guardie a proteggerlo…
Una figura appare dal nulla.
Marte: ciao Xena, che piacere rivederti viva!
Xena: ciao Marte… peccato che io non possa dire lo stesso…
Marte: tu non cambi mai vero? Ho sentito dire che hai dei problemi qui… potrei darti una mano… se tu solo me lo chiedessi…
Xena: no grazie, penso di potermela cavare da sola.
Marte: d’accordo… allora pensi di poter ancora uccidere le divinità?
Xena: sai bene che ho perso il mio potere.
Marte: beh temo di doverti dare una brutta notizia… Pompeo è una divinità.
Xena: come? Ma com’è possibile?
Marte: credo abbia rubato l’ambrosia delle amazzoni… purtroppo non sono molto informato… potrei esserlo maggiormente se ricevessi qualcosa in cambio…
Xena guarda il Dio della guerra con aria di disprezzo.
Xena: so abbastanza… e non ho bisogno del tuo aiuto.
Marte: allora io mi ritiro, ma tu morirai di nuovo, e lascerai Olimpia ancora sola… chissà se ti perdonerà anche questa volta.
Il Dio scompare nell’oscurità.
Xena: non c’è limite al peggio…
Le poche ore che dividono la notte dall’alba passano veloci e inesorabili.
Olimpia: non sono tranquilla…
Evi: non c’è nulla di cui preoccuparsi, mai madre ha la situazione sotto controllo! La conosci meglio tu di me!
Olimpia: gia… l’ultima volta che aveva la situazione sotto controllo è morta…
Guardia: signore e signori è il vostro momento!
Guardia2: avanti aprite le celle e portate fuori i prigionieri!!
Nel frattempo fuori l’Imperatore parla all’arena gremita di popolani.
Pompeo: mio popolo!!! Oggi verranno giustiziati molti seguaci di Belur, per il vostro piacere e per il mio vostro Imperatore e vostra nuova divinità!!!
Detto questo scaglia una palla infuocata dalla mano destra verso il centro dell’arena.
Pompeo: chinatevi a me o comuni mortali!!!
L’intera arena si china al cospetto della nuova divinità, mentre all’interno della prigione…
Olimpia: ma se è una divinità Xena non avrà alcuna possibilità di sconfiggerlo!!!
Evi: l’unica soluzione è pregare Belur perché le restituisca il potere di uccidere gli Dei.
Xena nel frattempo è nascosta dietro a una statua nuova di zecca raffigurante l’Imperatore, attende il momento giusto per attaccare.
Nelle prigioni vengono aperte le celle, dopo alcuni istanti di esitazione i prigionieri si scagliano contro le guardie dando vita ad una vera e propria battaglia, le guardie non sono sufficienti per fermare l’avanzata dei detenuti, che riescono a farsi strada verso l’esterno.
Virgilio: avanti andiamo vi proteggerò io!!
Evi: ti ringrazio…
Tutti fuggono tranne Olimpia Evi e Virgilio che rimangono sulla soglia del portone dell’arena ad osservare ciò che sta inevitabilmente per accadere.
Pompeo: cosa sta succedendo? Perché non hanno ancora portato qui i prigionieri?
Guardia: mio Imperatore… qualcuno ha fornito ai prigionieri le chiavi per liberarsi dalle catene… e quando abbiamo aperto le celle ci hanno assaliti e… non siamo stati in grado di fermarli.
Pompeo: aaaaaaaaaarrrrrrgggggh!!!! Xena maledetta!!! Guardia il tuo destino è segnato!!! Sarai giustiziato se non mi riporti indietro la messaggera di pace e l’amica di Xena!!!
Guardia: si mio Imperatore.
Alcune guardie partono alla ricerca di Evi e Olimpia.
Virgilio: dobbiamo andare via da qui o ci troveranno!!
Olimpia: voi andate!!! Io non posso lasciare qui Xena!!!
Evi: neppure io posso andarmene, mettiti in salvo almeno tu…
Nel frattempo Xena inizia a muoversi in direzione dell’Imperatore, tramortendo una guardia dopo l’altra, finchè non arriva esattamente dietro a Pompeo.
Pompeo: salve Xena… ce ne hai messo di tempo per arrivare… le guardie sono state abbastanza cordiali?
Xena: il tuo umorismo oltre ad essere fuori luogo è scontato e banale.
Pompeo: mi rincresce che tu la pensi così… pensavo di essere migliorato avendo passato più di 30 anni all’inferno… ma in fondo ti devo ringraziare… se non fosse stato per te ora non sarei qui.
L’imperatore spicca un salto e atterra esattamente al centro dell’arena.
Pompeo: avanti Xena non fare la timida, raggiungimi e affrontami davanti al popolo di Roma!
Xena cercando di dare meno spettacolo possibile si lancia nell’arena atterrando a pochi metri da Pompeo.
Pompeo: ah ma possibile che devo insegnarti tutto? Se fai così il popolo non si diverte… devi iniziare con un’entrata un po’ più spettacolare, magari con il tuo urlo di battaglia.
Xena: per quello c’è ancora tempo.
Pompeo: mio popolo!! Vi presento l’unica donna così folle da sfidare una divinità!! Forse questo particolare ti era sfuggito principessa guerriera?
Xena: oh no… ne sono pienamente consapevole.
Il volto di Pompeo da divertito si fa cupo, così dopo pochi istanti attacca la guerriera che schiva facilmente il colpo,le spade vengono sguainate e inizia la lotta vera e propria senza esclusione di colpi. Dopo diversi minuti due si ritrovano a dover affrontare una sfida di forza.
Pompeo: pensi che ti stancherai prima tu o una divinità come me?
Xena: tu… perché per quanto forte tu possa essere fisicamente, resterai sempre un debole nell’anima!!!
L’ira dell’Imperatore non tarda ad arrivare, scaraventando Xena a terra, ma quest’ultima subito si rialza.
Pompeo: tu sei destinata a morire!!!
Xena: non mi importa di morire, l’importante è che tu mi segua!!!
Da un’altra parte…
Olimpia: è fermamente intenzionata a farsi uccidere!!!
Evi: l’unico che può aiutarla è Belur!
La ragazza si inginocchia a terra e inizia a pregare.
Virgilio: le guardie stanno arrivando qui!!
Olimpia: ci penseremo noi a tenerle a bada, Evi ha bisogno di concentrazione!!
Guardia: eccoli!! Li abbiamo trovati!!!
Dal centro dell’arena Xena scorge la sagoma della figlia circondata dai soldati, distratta da quella visione viene colpita alla spalla da Pompeo.
Pompeo: che ti succede Xena!!! Stai perdendo colpi!! Non dirmi che sei gia stanca!
Xena: non preoccuparti, il bello deve ancora venire!!!
La battaglia continua con Xena che subisce sempre più i colpi dell’avversario, preoccupata e deconcentrata.
Virgilio: non possiamo tenerli a bada ancora per molto!!
Olimpia: dobbiamo farcela…
La battaglia dura ancora pochi istanti, poi la guerriera cade a terra esausta.
Pompeo: a quanto pare siamo arrivati all’atto finale. Quindi non è vero che i cattivi perdono e i buoni vincono sempre…
Xena: non è ancora detta l’ultima parola…
La guerriera raccoglie le ultima forze nel tentativo di colpire la divinità, con scarso risultato e di nuovo si ritrova a terra.
Pompeo: chissà perché le donne vogliono sempre avere l’ultima parola… non importa tu non l’avrai. Lo ammetto Xena sei abile ma non come mi pareva di ricordare… ma è passato tanto tempo…
Xena: spero vivamente che qualcuno ti mandi all’inferno a bruciare per l’eternità!!
Pompeo: divertente… davvero… per un po’ ci sono stato ma non faceva per me, sai devo ringraziare Marte per avermi dato la possibilità di tornare sulla terra e trovare l’ambrosia delle amazzoni.
Xena: avrei dovuto immaginare che un inetto come te non avrebbe potuto fare tutto da solo…
Pompeo: oh… così mi offendi. Ma che m’importa tu in ogni caso sei morta.
L’Imperatore impugna la spada… dopo un’istante colpisce a morte la guerriera all’altezza del cuore rigirando la lama all’interno della ferita.
Il corpo senza vita cade a terra.
Olimpia: Xenaaaaaaaaa!!!!!!!!!
Pompeo: bene la parte più importante della mia vendetta è stata compiuta… ora non mi resta che occuparmi della biondina.
Nel frattempo Evi continua impassibile a pregare.
L’imperatore si avvicina al trio, Virgilio troppo provato dalla precedente battaglia con le guardie non tenta neppure i reagire, Olimpia ridotta peggio invece tenta una disperata azione di difesa che fallisce all’istante e viene scaraventata contro un muro per poi ricadere priva di sensi a terra, sotto lo sguardo impotente di Virgilio.
Evi sempre più concentrata esce totalmente dal mondo almeno mentalmente, tanto da non accorgersi dell’arrivo del nemico.  
Pompeo: e ora completerò la mia vendetta uccidendo la figlia di Xena.
L’imperatore si avvicina a Evi, nel frattempo un’intensa luce invade l’intera arena fermandosi sul corpo senza vita di Xena.
L’imperatore distratto dal suo intento non si accorge di nulla.
Evi improvvisamente apre gli occhi e si gira verso il suo nemico.
Pompeo: addio messaggera di pace!! La guerra ha vinto!!
Una voce proviene dal centro dell’arena.
Xena: dovrai prima passare sul mio corpo!!!
Pompeo sconcertato cerca di colpire Evi che viene salvata da Virgilio.
Xena: avanti!!! Vieni a farmi vedere come combatte una divinità contro una donna folle che ha il potere di uccidere gli Dei!!!
Il Dio inizia a lanciare dalle mani palle infuocate in direzione della guerriera, questa le schiva senza fatica, pochi istanti dopo inizia un corpo a corpo. Pompeo cede sotto i colpi di Xena…
Xena: che ti succede… aver perso la tua certezza di essere immortale ti ha fatto perdere anche la tua capacità di combattere???
Pompeo ormai esausto tenta un altro attacco, fallendo miseramente e finendo faccia a terra.
Xena: avanti alzati e combatti!!
Pompeo: hai la possibilità di finirmi cosa aspetti?!?!?!?!?
Xena: non colpirei mai un uomo indifeso alle spalle.
Xena si volta un istante dalla parte opposta per controllare le condizioni della figlia, l’Imperatore ne approfitta per attaccarla nuovamente alle spalle finendo trafitto dalla sua spada.
Xena: hai fatto male… avresti fatto meglio a rimanere a terra.
Il corpo di Pompeo si tramuta in cenere e viene portato via dal vento.
Evi corre incontro alla madre.
Evi: madre!!!
Xena: che piacere vederti! Stai bene?
Evi: io si… ma non si può dire lo stesso di Olimpia…
Le due si dirigono in direzione di Olimpia.
Xena esamina il corpo e dopo aver tirato un sospiro di sollievo…
Xena: sta bene… è solo svenuta. Si riprenderà presto.
I volti di tutti si rilassano, passano alcuni giorni…
Olimpia: anche questa avventura è finita…
Xena: gia… è stata dura ma cel’abbiamo fatta.
Evi: peccato… ho sprecato tempo prezioso venendo qui… non importa ripartirò verso oriente…
Olimpia: come fai a dire che è stato solo tempo perso? Avanti vai con gli altri seguaci di Belur all’arena!
Evi: ma cos’hai in mente?
Olimpia: non preoccuparti e preparati a parlare degli insegnamenti di Belur a molte persone.
Una volta fuori…
Xena: cos’hai in mente?
Olimpia: radunare più gente possibile in città e farli andare all’arena.
Xena: e…?
Olimpia: e assisteranno ad un messaggio di pace invece del solito spettacolo violento.
Le guerriera sorride, orgogliosa della sua compagna per aver ideato un piano così geniale.
Tempo dopo all’arena inizia ad affluire gente, Evi osserva la scena stupita poi si gira verso Xena e Olimpia sorridendo, non passa molto tempo, l’arena è totalmente piena ed Evi inizia a parlare degli insegnamenti di Belur e del cammino dell’amore (n.d.a. la cosa meno riuscita degli autori di Xena è stata questa, scusate ma dovevo dirlo).
Una volta finito Evi torna da Xena e Olimpia.
Xena: bravissima… un bellissimo discorso.
Evi: ti rinrazio… beh è arrivata nuovamente l’ora di salutarci.
Olimpia: sei sempre diretta a oriente?
Evi: si certo, la il messaggio di Belur verrà ascoltato.
Virgilio: ehm… scusate…
Xena: ah eccoti! Dov’eri finito?
Virgilio: beh stavo pensando… di unirmi ai seguaci di Belur…
Evi: certo!!
Xena: cos’è questo scoppio di felicità?
Evi: è? Ma è logico… più seguaci ci sono meglio è…
Olimpia: si certo… fingiamo di crederci.
Evi: si è fatto tardi… è arrivato proprio il momento di partire…
Xena: abbi cura di te…
Un’abbraccio di gruppo poi si dividono… trascorrono alcuni minuti di silenzio tra Xena e Olimpia…
Xena: non devi più farmi prendere spaventi del genere…
Olimpia: parli proprio tu che sei addirittura morta un’altra volta?!?!?
Xena: si ma tu ci sei abituata io no!!
Olimpia: si certo… tutte scuse… dove andiamo adesso?
Xena: non so… scegli tu…
Olimpia: andiamo a pesca?
Xena: no ti prego… risparmiamelo. Perché non andiamo al villaggio termale?
Olimpia: si rilassarci un po’ non ci farà male!
 
IL PROSSIMO CAPITOLO E’ COMICO ROMANTICO… PREPARATEVI.
   
 
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