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Autore: Krjya    19/02/2012    0 recensioni
Quelle ombre scure gli affollavano la mente, quel angoscia non gli permetteva di legarsi a nessuno perché prima o poi la morte avrebbe colpito " i miei disegni non sono pieni d'amore, anzi l'unica cosa gli manca è proprio quello "
Genere: Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gerard un nome come tanti e una persona come pochi, ma no, lui non lo sapeva; Gerard era lì seduto sulle scale del portico o nella sua stanza solo con il suo blocco da disegno, a schizzare ad immaginare e a dare forma al suo mondo, non aveva amici e quei pochi con cui parlava non sapeva se considerarli tali, forse il suo vero e unico amico è suo fratello Mikey, che non spicca nemmeno lui per socializzazione ma a differenza sua, lui era stronzo.
- anche oggi ho dovuto far rispettare il nome dei Way - disse Mikey
- perché non ci dai un taglio, e li lasci perdere? -  - si per diventare l’altro zimbello di casa? Io lo faccio per te sai, se non ci fossi io verresti preso a botte -  - a grazie, invece le prendi tu per me!?- rispose divertito - l’occhio nero di un mese fa è stato solo un caso, dato dalla distrazione di quella bella biondina del terzo anno -
Ogni venerdì i fratelli Way a ritorno da scuola si fermavano al negozio di fumetti per le ultime novità. - buongiorno - disse Gerard,  mentre Mikey lo seguì a ruota in silenzio come un ombra
- ehy ciao Gee! - disse una vocina allegra e simpatica sbucando dal retro con una pila di fumetti da mettere a posto, e continuò - ti ho riconosciuto dalla voce - e si diresse verso lui con un fumetto portandoglielo proprio sotto al naso
- ciao Lindsey, waw questo è il samurai leggendario di cui ti ho parlato -  - mi hai riempito la testa! Così l’ho fatto arrivare per te. Hai terminato quei disegni ho visto la scorsa settimana?-  - quelli dell’eroe? -  - si -  - beh…no, cioè si ho terminato qualcosa, ma ho lasciato perdere - - ma no dai perché? Voglio vedere dove arrivi, i tuoi disegni sono bellissimi -  si prese il blocco da sotto il braccio che portava insieme con alcuni quaderni di scuola - prego eh…fa pure - disse Gerard sarcastico. Mikey intanto continuava con sue letture e spiava suo fratello impacciato.
- ne hai fatti di disegni in 7 giorni, tutti belli e pieni di passione, ribellione e anche amore…- Gerard arrossì per qualche secondo, riuscendo a mala pena a dire un flebile “grazie” - lo dico perché hai talento. Sai G…? - - dimmi - - un giorno ci sarà il tuo fumetto qui -  - si - disse una voce fuori coro, era Mikey, - proprio qui vedi, accanto a Iron mane il protagonista sarò io, l’eroe che protegge lo sfigato -  sorrise Lindsey mentre Gerard bofonchiò qualcosa di incomprensibile - vabbè grazie per Ronin, lo prendo, insieme a gli altri 2 di Wolverine -  - bene. Tu finto di leggere il primo volume di sin city?-  ridacchiò mikey - si, la prossima volta spolvera meglio -, Lindsay gli lanciò un occhiataccia - prendi il resto, alla prossima settimana Gerard. Ciao! - sorridendo a Gerard.
Appena fuori Mikey non perse tempo - quella ti sbava dietro! -  - si certo, una come lei, così carina a guardare uno come me -  - ma non ti buttare così giù, sei cieco! Non hai visto come ti dice ciao? gli s’illumina tutto il viso, spalanca gli occhi come fossero 2 fanali e poi che bei diesegni pieni di passione amore talento e bla bla bla -  facendogli il verso - gli piacciono i disegni,e poi, e logico è un appassionata di fumetti! - Mikey fermò Gerard lo prese per le spalle e dopo attimi di silenzio disse - ti piace! -  guardandolo negli occhi serio. Gerard lo guardò come un gufo impagliato e poi si mise a ridere di gusto - che hai da ridere? Ho colpito nel segno eh…- - no e la tua faccia che mi fa ridere -  
Ripresero il cammino che di li a poco li avrebbe riportati a casa - e dai seriamente -  M. non voleva mollare il discorso - no, e carina ma non mi piace in quel senso, perciò fatti pure avanti so che l’hai chiesto per questo - - ah fratellone ma cosa dici, poi anche volendo non potrei farci nulla -  lo prese per le spalle lo portò a sé e disse - gli piacciono i burrosi - e subito Gerard si irritò e si dettero la corsa fino a casa continuando a giocare e a darsi cuscinate come solo 2 fratelli possono fare.
- ragazzi la porta!!- urlò la mamma dei way e un tonfo fece tremare tutta casa, che svegliò la nonna addormentatasi sul divano -sono tornati-.  
 
Oggi niente scuola, Gerard rimaneva sempre a letto fino a tardi e suo fratello, al contrario, mattiniero usciva, non si sa dove andasse…quel giorno al ritorno corse su per le scale come un uragano aprì la porta della camera di Gerard e gli tolse il piumone aveva addosso - ma che ti prende? Ti sei rincretinito? - , disse Gerard ancora assonnacchiato e cercando con le mani la coperta, che non trovava. - guarda Gee, guarda Gee -  sventolando in faccia un volantino – cazzo -  disse Gerard costretto ad alzarsi per prendere la coperta. - ma dormi? -  - ci sei arrivato finalmente - si arrotolò nel piumone ancora in piedi e si lanciò sul letto - notte - - va bene, te lo leggo io e se dopo non ti svegli ti diseredo -  aspettò qualche secondo e poi disse tranquillo - vengono gli Iorn Maiden - - cosa -  disse Gerard, e Mikey gli sussurrò all’orecchio - gli Iron maiden -  Gerard aprì gli occhi come una porta, aperta violentemente dal vento e preso dall’entusiasmo così infagottato sembrava un vermiciattolo in preda alle convulsioni. - oddio, dobbiamo andarci subito, fammi uscire da qui -  Prese il volantino - GLI IRON MAIDEN! - provando con i suoi occhi che era tutto vero - FEAR OF THE DARK TOUR!! - continuò a leggere - a New York!? -  e lentamente il suo volto, il suo eccitamento si spense  - non ci faranno mai andare - disse - - non lo diciamo -  rispose il fratello - - si così chiamano la polizia quando non ci vedono arrivare -  - gli diciamo qualcosa dai, questo non è un problema. Ripeti con me: noi ci andiamo! -  - noi ci andiamo - - no, non così. Più forte. -  - noi ci andiamo -  - ancora + forte -  - noi ci andiamo  aaaahhhhaaa!!! - alzandosi sul letto e scaraventandosi addosso a Mikey buttandolo sul letto – waaaoouuuuH -
 
- allora siamo d’accordo vengo a casa tua … si… stasera al game, ciao - e chiuse la cornetta
-cosa? dove vai stasera?- disse mikey preoccupato. -Al concerto. Ho solo organizzato il piano che permetterà di farlo - - beh io ci entro in questo piano? Ho sentito parlavi solo di te -  - mai si! Ho detto a Matt andiamo a dormire da lui e ci ha assicurato che suo padre ci coprirà - - davvero? grande! Ma perché non può coprirci lui? - - perché viene anche lui con noi! -  - grrr - e salì per le scale a passi tonfi diretto in camera, - preferivi niente concerto? - gridò Gerard, e Mikey sbattè la porta. - come immaginavo -  e si sedette a disegnare al tavolo della cucina.
Decine di fogli sparsi pieni di disegni e 2 tavole grafiche già pronte comprese di dialoghi, mentre era intento a lavorare sul suo fumetto, qualcuno entrò dall’ingresso.
- dove sono i miei nipotini? - era la voce dolce è accogliente della nonna, G. corse subito a salutarla - ciao nonnaaa! -  dandogli un forte abbraccio - oh il mio sweethart -  si incamminarono verso la cucina - nonna attenta hai disegni quando ti prendi il caffè - ; la nonna era solita prendere il caffe e sedersi a tavola a sorseggiarlo parlando col suo nipote preferito, quando andava a trovarli, e l’ultima volta la nonna accidentalmente sporcò dei disegni. - si, non preoccuparti Gerardino - - nonna! - e risero. Di nuovo sotto a disegnare calò il silenzio, attentamente osservato dalla nonna che ammirava i disegni ai suoi occhi perfetti. La cucina era invasa dal profumo di caffè italiano che solo lei sapeva fare, lo versò nella tazzina e si sedette a tavolo. Prese alcuni disegni. -  ah questo è il disegno ho sporcato, l’hai conservato - - si nonna - disse un po seccato - non voglio buttarlo, in fondo si vede -
- però e incompleto ancora, posso continuarlo? - - voglio proprio vedere che gli combini - .
- fatto - subito prese il foglio dalle mani esposte della nonna e per un attimo esitò a proferir parola, lo osservò in silenzio e poi - beh nonna, era un super eroe a cui mancava un braccio, l’hai fatto diventare la nuova zuppa campbell’s con questa tazzina di caffè che beve! -  - lo prendo come un complimento, mi hai messo al pari di Andy Warloh -  sorrise accompagnato dal sorriso del nipote - e perché hai scritto breakfast? -  - il profumo di questo caffè mi ricorda la colazione facevo in Italia nella mia gioventù, così senza pensare lo scritto -  ad un tratto Gerard fu come ipnotizzato, era lì fermo con questo foglio in mano guardando nel vuoto.
 - Gerard -  lo chiamò la nonna, ma nulla, intanto Mikey scese come un bisonte dalle scale
 - nonnnaaaa il tuo arrivo e inconfondibile -   Gerard dal fragore si destò - grazie nonna! - - buongiorno!sei sceso a salutare la nonna -  diede un bacino alla nonna - grazie di cosa? - rispose la nonna a G. - vatti a preparare o faremo tardi -  disse Mikey - si hai ragione -  e prese velocemente tutti i fogli e l’occorrente per disegnare, posti sul tavolo, senza dimenticare di rispondere alla nonna - eh porti la fretta tu -  disse la nonna a Mikey – eheheh -  disse quasi vantandosi come fosse un pregio. - nonna grazie perchè mi hai dato l’ispirazione per il titolo del mio fumetto. - vado - - dove? E non me lo dici?-  alzandosi quasi rincorrendo il nipote, ma era già sulle scale. - no, nonna quando sarà finito te lo dirò -
 
 
  
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