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Autore: Enkai D Higan    19/02/2012    8 recensioni
< NO! LASCIAMI IN PACE! NON MI TOCCARE! >
< Sta un po' zitta terrestre! > Ordinò l'omone, per farla gridare di più. Infatti aveva mentito, le urla delle sue vittime lo eccitavano solo di più.
< VA BENE! VERRO' CON TE! MA TI PREGO AIUTAMI! >
FF SOSPESA *** PER IL MOMENTO*** MI SCUSO PER IL DISAGIO***
Genere: Drammatico, Erotico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Freezer, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'VegetaXBulma '
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Salve a tutti! Prima FF in cui Vegeta non sarà OOC... O almeno cercherò di non farlò essere OOC ç_ç Ma comunque è più che oggettivo Vegeta IC...Passiamo ad altro va...ù_ù (Yeah!)...Ho riletto questa storia con il sottofondo di musica, e devo dire che l'effetto, a volte, rende di più, perciò vorrei provare a farvi fare la stessa cosa. Quando dovrete "startare" la canzone ci sarà un asterisco e quando finirà ce ne saranno due! se leggerete al ritmo di musica, sarà molto più bella questa storia! La canzone in questione è quella dei Linkin Park "What i'v done"! A presto
 
 
 
 
Nella navicella dell'omone grosso e muscoloso, comparve l'ologramma di un piccolo schermo, che raffigurava un ragazzo, evidentemente molto più giovane di lui e più minuto, dai capelli nero pece e a forma di fiamma, alzati all'insù.
 
< Napa! Idiota svegliati! Mancano solo pochi minuti all'arrivo su quel misero pianeta! >
< Sì, sì! Lasciami in pace! >
< Umpf! Non osare parlarmi a quel modo! >
 
Per tutta risposta, il Principe, ricevette un grugnito, probabilmente traducibile in una parola affermativa.
 
Vegeta era nervoso ed affamato, tanto da desiderare più di tutto di atterrare e banchettare con qualcosa.
 
Una voce metallica iniziò il conto alla rovescia: " Atterraggio sul pianeta Terra tra cinque, quattro, tre, due, uno... "
Un forte boato, accompagnato da una potente scossa, segnò l'arrivo.
 
Il braccio forte del guerriero aprì il portellone, facendo affiorare la capigliatura alta e ribelle.
L'enorme omone che stava alla sua destra, non si fece troppi scrupoli: afferrò un'auto e subito la gettò tra i presenti, stupiti e spaventati dall'accaduto.
 
< Dove sarà Karoth...? >
 
La prima domanda, affiorò tra i pensieri del bel tenebroso, che non aspettò oltre e spiccò il volo, da solo, per poi atterrare in un bosco.
 
La ricerca di qualche animale, da uccidere e dilaniare, per sfamarsi, non tardò a dare i suoi frutti.
Il Principe dei Saiyan si lecco le labbra: un cinghiale grasso e assetato, era fermo, ignaro, a bere l'acqua di un ruscelletto.
Ma solo pochi secondi dopi quell'acqua si tinse di rosso, accompagnata dal grido dell'animale martoriato.
 
La fame era talmente tanta, da non poter nemmeno aspettare che l'animale si cuocesse. 
Infatti, banchettò con quella carne, dal sapore selvaggio e crudo.
 
Sazio, si recò in una radura, non molto distante, a oziare e ad aspettare il compagno di viaggio che dopo nemmeno due minuti si riunì al Principe.
 
*
 
Gli avversari terrestri non tardarono.Tra di loro c'era anche un alieno, tutto verde e un bambino, che solo poi si scoprì un mezzosangue.
 
< Napa! Disfati di questi buoni a nulla! > Ordinò.
< Con piacere... >Rise.
 
Un ghigno sadico comparì sul suo volto, dopodichè, uno ad uno, li eliminò, continuando a ridacchiare e a insultarli.
 
Un terrestre moro, con vistose cicatrici, venne trapassato da un'onda, insieme a un ragazzo basso e pelato e ad un uomo con tre occhi.
L'alieno verde venne bruciato e il piccolo bambino venne massacrato.
 
Poi si voltò, divertito.
 
Si voltò tanto per riuscire a vedere una ragazza, che gli fece subito mutare espressione, dietro alle rocce.
 
*Flashback*(parla Vegeta)
 
Durante l'allenamento, mi compare nella mente, l'immagine di una ragazza, dalla pelle nivea e gli occhi blu, come i capelli. Sorridente.
 
*Fine Flashback*
 
"No...Non può essere lei... " Continuava a ripetersi nella testa, fissandola un po' sconcertato.
 
Il corpo gli suggeriva di andare, la testa il contrario.
Non ci penso su un altra volta, e si precipitò in volo, dall'altra parte del campo di battaglia.
 
Le piombò davanti, con un ghigno. All'improvviso, tanto da farla cadere all'indietro. Constatato il soggetto con cui stava parlando venne invasa da terrore e tremore.
 
< Non preoccuparti, non voglio ucciderti... Oh almeno, non ora... >
 
Con il solito sorrisetto pronunciò quelle parole, enfatizzando l'ultima frase, rendendola tagliente.
Tiratasi su, lui la guardò negli occhi.
Subito la ragazza si irrigidì, impaurita, cercando di indietreggiare, ma venne fermata da una domanda del Saiyan.
 
< Cos'è quello? > Chiese con una calma inquietante.
< E'-è un radar... >
< E come mai una persona insignificante come te ne possiede uno? >
< Io non sono insignificante! Sono una delle scienziate più conosciute al mondo! >
< In questo caso, credo ti affibbierò il ruolo di riparatore di bordo, e verrai con me nello spazio! >
< Perchè?! N-non intendo ve-venire... >
 
Una mano le cozzò il collo, e in pochi secondi si ritrovò sollevata da terra.
 
< Come hai detto? > Sogghignò.
< I-io re-resto qui! > Balbettò decisa, sforzandosi di parlare e respirare.
< Se vuoi esplodere con il tuo pianetuncolo, fa pure! >
< Il mi-mio amico Go-Goku... > 
< Karoth puoi considerarlo già battuto! >
 
Con quelle poche parole taglienti, la zittì e le fece abbassare lo sguardo.
 
Napa incominciava ad annoiarsi, aveva infatti già brutalmente eliminato tutti gli avversari.
Non appena vide Vegeta parlare con qualcuno, una ragazza, si posizionò di fianco a lui.
 
< Vedo che hai già trovato una puttana... Il primo giro è mio! > Sghignazzò, catturando l'attenzione della ragazza, che lo guardò disgustata.
< Fa pure...Sempre se non cambia idea... > Spronò il Principe, lasciandola cadere senza troppa cura.
 
L'enorme Saiyan si precipitò letteralmente sulla sua preda, come farebbe una tigre.
 
< NO! LASCIAMI IN PACE! NON MI TOCCARE! >
< Sta un po' zitta terrestre! > Ordinò l'omone, per farla gridare di più. Infatti aveva mentito, le urla delle sue vittime lo eccitavano solo di più.
< VA BENE! VERRO' CON TE! MA TI PREGO AIUTAMI! >
< Mi dai la tua parola che non ti ucciderai durante il viaggio? >
< SI' SI'! MA FERMALO TI PREGO! >
< Napa... Calma i tuoi istinti, ti rifarai sul pianeta di Freezer. >
< Non credo proprio! >
 
Un sorrisetto sadico comparve sul volto del Principe, che non esitò a buttarlo a terra, a massacrarlo e a spezzargli tutte le ossa, mentre rideva divertito e lo disprezzava.
Finalmente un occasione per eliminarlo.
Non l'aveva mai detto, ma nella sua testa l'aveva sempre odiato. Un leccapiedi di Freezer, pronto a tutto pur di entrare nelle sue grazie.
 
L'omone perse la vita dopo qualche colpo, non potendo confrontarsi con potenza del Saiyan più minuto.
Fatto ciò, si voltò verso la bluetta che fissava quel corpo esanime disgustata, ma allo stesso tempo con un ghigno stampato sulle labbra.
 
< Qual è il tuo nome? >
< Bulma... >
< Ciao Bulma! E tu devi essere Vegeta! >
< Go-Goku... GOKU! >
< Finalmente... >
 
Urlando di gioia e correndo, andò ad abbracciare il tanto atteso amico.
 
< Karoth! Un Saiyan non si abbassa a simili smancerie, MAI! >
< Bulma! Va via da qui, te lo consiglio! >
 
 
< Non andartene. Non assisti alla lenta agonia del tuo amico? Ma non morire. Non serviresti più a nulla. >
< Non ho mica accettato... > Sussurrò impercettibile, ma all'udito del Principe non sfuggiva nulla.
< Sei fuori strada donnaccia! Hai dato la tua parola. Ma anche se dovessi usare la forza, che ti piaccia o no verrai con me. Mi servi. >
< Bulma...Va via adesso, altrimenti salti in aria! > Le suggerì l'amico.
< Ok ok! Vado! Buona fortuna Goku. >
Allontanata la ragazza, non restava altro che iniziare il combattimento.
< E ora, a noi, Vegeta! >
 
Il Principe ghignò, verso il Saiyan cresciuto sulla Terra.
Iniziò la lotta, tra calci pugni e onde energetiche.
Durante gli scontri corpo a corpo, Goku non fece altro che alimentare le risate di Vegeta, volendo dimostrare a tutti i costi, al Principe, di essere il più forte.
Ma perchè, gli tornavano in mente quegli occhi azzurri e maledetti? Non voleva che ripopolassero nuovamente i suoi pensieri. Ciò lo faceva solo irritare ulteriormente.Lui provava solo rabbia, odio e vendetta. Non aveva tempo da perdere a pensare alle donne.
 
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