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Autore: Carnilie    26/09/2006    0 recensioni
La storia si svolge dopo il Torneo Tre Maghi, e Barty Crouch jr. viene portato di nuovo ad Azkaban. Invece di ricevere il Bacio del Dissennatore, viene rinchiuso nella sua vecchia cella e avrà ancora a che fare con una persona che lavora nella prigione come guardiana.....
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Con questo capitolo comincerà un flashback che durerà tre capitoli. Ho deciso di farlo per spiegare il rapporto che lega i due personaggi e per fare chiarezza sul passato di Eirin. L'unica cosa è che non sono molto convinta della fine...


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"McLean Eirin!" Sentendo chiamare il suo nome, la ragazzina fece un respiro profondo, e si avvicinò allo sgabello col cuore che le batteva talmente forte che sembrava quasi volesse uscirle dal petto.
Si sedette e si guardò intorno: la Sala Grande era immersa nel silenzio totale e tutti gli studenti la stavano fissando.
Abbassò gli occhi. Era a disagio, non le piaceva stare al centro dell'attenzione. Il tocco delicato ma fermo della Professoressa McGrannit sulla sua spalla, la fece improvvisamente ricordare perché si trovava lì. Eirin alzò la testa e il Cappello Parlante le fu calato sopra. Dopo qualche secondo, una voce sconosciuta le risounò nelle orecchie.
"Sono indeciso... Serpeverde potrebbe essere la tua strada, sei ambiziosa e hai sangue puro.... Ma la tua voglia di conoscenza e il tuo cervello ti potrebbero guidare a Corvonero..."
Per un attimo, Eirin pensò alle parole del Cappello: le sembrava strano che avesse dei dubbi; aveva dato quasi per scontato che sarebbe finita tra Serpeverde, visto che tutta la sua famiglia ne aveva fatto parte, e d'altra parte, non riteneva di essere così intelligente da poter finire tra i Corvonero....
"CORVONERO!"
Applausi si levarono dal tavolo di Corvonero. Sorpresa per quella decsione, Eirin scese dallo sgabello e si diresse verso i suoi nuovi compagni.

La mattina seguente cominciarono le lezioni. Corvonero e Serpeverde avrebbero trascorso insieme la prima lezione, Pozioni.
Su decisione del loro insegnante, le coppie vennero formate da uno studente di Corvonero e uno di Serpeverde. Eirin si sedette al banco in fondo alla classe, aspettando di essere scelta. Non le importava molto con chi avrebbe lavorato, le bastava che non fosse un tipo a cui piaceva chiaccherare. Per ingannare l'attesa, si mise a leggere il libro di testo di Pozioni.
"Posso sedermi qui?" chiese una voce gentile.
Eirin alzò gli occhi dalla sua lettura e fissò il suo interlocutore da sopra gli occhiali azzurri. era un ragazzino alto, dai capelli biondi, due allegri occhi blu e lentiggini sul naso.
Lei non rispose, si limitò a fare cenno di sì con la testa. Il ragazzo si sedette, disponedno davanti a sé l'attrezzatura per la lezione.
"Sono Barthemuis Crouch jr., ma puoi chiamarmi Barty." fece lui, tendendole la mano con un gran sorriso.
"Io sono Eirin...." disse lei a voce bassa e stringendogli la mano.
Ci fu un attimo di silenzio, durante il quale Eirin tornò al suo libro, lasciando Barty a sorridere da solo come un idiota.
"Uhm... forse è meglio se ci mettiamo al lavoro....??" chiese lui con voce incerta, e indicando la lavagna dov'erano scritti ingrdienti e dosi.
"Bene..." rispose lei,riponendo il libro. Poi si alzò e si diresse verso la dispensa per prendere gli ingredienti.
Una volta tornata al proprio posto, i mise a tritare le foglie d'ortica, mettendo tutto il suo impegno in quello che sembrava compoto da poco.
Barty la osservò a lungo cercando di capire se fosse stato il caso di riprovare ad iniziare una conversazione con lei; non sembrava decisamente una a cui piaceva parlare, ma forse... se avesse insistito un poco, sarebnbe riuscito a strapparle qualche parola.
"Guardato abbastanza?" fece lei ad un certo punto, stavolta con voce sicura e stizzita. Lo guardò con i suoi freddi occhi castani, come se avesse voluto fulminarlo sul posto. "Sarebbe meglio se tu pensassi al tuo lavoro invece di fissarmi!"
Barty distolse lo sguardo e non si azzardò né a guardarla né a parlarle per il resto della lezione.
Appena suonò la campanella, Eirin si alzò in fretta ed uscì correndo.

Fu una giornata lunga per lei; nonostante le lezioni tenessero la sua mente occupata per la maggior parte del tempo, spesso ripensava a quello che era successo quella mattina e non poteva fare a meno di sentirsi in colpa...
A cena non mangiò molto. continuava a sentirsi in colpa, e non l'aiutava molto il fatto che, ogni volta che sbirciava verso il tavolo di Serpeverde, vedeva un pò di tristezza negli occhi del biondino.
"In fondo voleva solo essere gentile... fare amicizia... Non avrei dovuto comportarmi così.... Maledetto il mio carattere del cavolo!!" pensò lei, scuotendo la testa. "Dovrei scusarmi... Cosa che mi risulta difficile, però..."
Continuò a fissare il suo piatto, come se quello fosse stato in grado di suggerirle cosa fare. Alla fine si alzò, determinata ad andare da Barty e chiedergli scusa. Dopo aver fatto qualche passo però, il suo orgoglio la bloccò. Il tavolo di Serpeverde era ancora parecchio affollato, ed era sicura che, non appena si fosse allontanata, le avrebbero riso dietro, e questo non poteva sopportarlo.
All'improvviso, un'idea le s'insinuò nella testolina, così uscì di corsa dalla Sala Grande, diretta verso la Torre di Corvonero.
Entrò nella Sala Comune ancora vuota, visto che i suoi compagnio erano sempre a cena. Si sistemò ad un tavolo e tirò fuori pergamena ed inchiostro dalla borsa. Dopo aver fissato il foglio per qualche minuto, cominciò a scrivere. una volta finito, lesse ciò che aveva scritto e si ritenne abbastanza soddisfatta:

"Ciao Barty, sono Eirin. Mi dispiace per come mi sono comportata oggi.... Il fatto è che per me è tutto così nuovo... e non conosco nessuno... E non sono molto brava a fare amicizia, come avrai notatato. Spero tu non ci sia rimasto troppo male, non mi scuserò mai abbastanza per la mia reazione. se ti va ancora di fare conoscenza, io sono disponibile. Mi piacerebbe avere almeno un amico.... Eirin"

Arrotolò la pergamena e andò alla Guferia, col cuore che le batteva forte. Notò con felicità che il suo barbagianni, Tyto, non era ancora uscito per la caccia. Appena la vide, Tyto le volò incontro e le si posò su una spalla. Eirin gli acarezzò il dorso soffice, poi gli legò la pergamena a una zampa.
"Devi consegnarla a Barty Crouch, Serpeverde."
Fu allora che le venne un dubbio atroce: la Casa di serpeverde si trovava nei sotteranei e non aveva la minima idea se i sotteranei fossero provvisti o meno di finestre. Come se le avesse letto la mente, Tyto le dette un colpetto con la testa, come per assicurarla che avrebbe consegnato la lettera in ogni modo. Poi volò fuori, nella notte.
Eirin sospirò e se ne tornò alla Sala Comune, adesso piena delle risate e del chiacchericcio dei suoi compagni. Salutò alcuni studenti del suo anno e si diresse al dormitorio. Si sedette sul suo letto con le tende tirate, ed aspettò paziente nel buio che il suo barbagianni tornasse con una risposta. Dopo quella che sembrava un'eternità, un leggero picchiettare contro il vetro della finestra la fece saltare giù dal letto. Aprì, e di nuovo Tyto le si posò su una spalla, e le porse una zampetta.
Eirin prese la pergamena con mani tremanti e la lesse:

"Ciao Eirin! Mi ha fatto piacere ricevere la tua lettera. In effetti ci sono rimasto un pò male, ma capisco anche il tuo carattere.... e mi scuso anche io per averti messo a disagio. Sarei davvero felice di fare amicizia con te! Beh, a domani!" Barty"

La ragazza sorrise sollevata. Dette qualche croccantino a Tyto, che la ringraziò beccandole delicatamente una guancia, poi volò fuori dalla finestra. Eirin mise la lettera sotto il cuscino e si sistemò sotto le lenzuola. Non passò molto tempo prima che il sonno l'avvolgesse, concedendole il meritato riposo.
  
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