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Autore: Lilith82    22/02/2012    8 recensioni
Questa storia è stata "necessaria" per me. Necessaria da scrivere. Necessaria da condividere. E' la prima fan fiction che abbia mai scritto in vita mia. L'ho cominciata quasi due anni fa. Rileggerla ora, mi fa un certo effetto, lo ammetto. Ma la amo come il primo giorno! Ed anche se, probabilmente, farò delle piccole modifiche, la lascerò intatta il più possibile. E' il mio seguito di Breaking Dawn, necessario, appunto, perché non sapevo rassegnarmi alla fine della saga. E' la storia di Renesmee, di Jacob, di Edward e di tutti gli altri.
Spero vi piaccia. Fatemi sapere.
dal primo capitolo:
"Poi riuscii a muovere le dita di una mano, non che lo avessi voluto, ma quel piccolo movimento mi permise di riprendere contatto coi miei confini fisici, sentii le gambe sfiorate da gambe infuocate, sentii il petto vicino ad un altro torace, grande e ardente, sentii le guance tenute in due grandi mani brucianti, sentii le mie labbra contro le sue grandi labbra scure, come ghiaccio avvolto dal fuoco e capii:
Jacob Black mi stava baciando!"
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Jacob Black, Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Intact world'
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Ssssera bambine *_*
lo so: ho due giorni di ritardo!
Credetemi sono stati due giorni altamente distruttivi, nel senso che stavano per distruggermi... sul serio!:,(
però in questo momento sono altamente orgogliONA di me stessa:
all'inzio di questo capitolo c'è uno SPECIAL, una scena che ho immaginato mentre scrivevo Imprinting ma che poi non ho avuto modo di scrivere, rileggendo mi è tornata in mente ed ho deciso di buttarla giù, al volo... stasera!
Parla dei miei due personaggi preferiti (Ed <3 e Jakc <3 ) e del loro incontrarsi e scontrarsi in perenne duello per l'Amore di una donna... ;-)
Detto questo, questo capitolo 42 è veramente importante...
Sia perché mette in evidenza come, ancora una volta, prima Bella e poi Nessie siano state capaci di "umanizzare" questa famiglia di vampiri cristallizzati nel loro mondo e nella loro condizione... sia perché si parla di uno degli eventi clou della nostra storia e della saga.
Indovinate un po' qual'è?! =P
vi ricordo il gruppo per gli spoilers

http://www.facebook.com/#!/groups/281106931902704/
Inoltre la settimana scorsa ho iniziato a postare una mini long in tre parti, riprendendo un personaggio a me caro *_*
perciò se vi va di farci un giro...

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=958290

Buona Lettura ^_^ e fatemi sapere!
e ancora graziegraziegrazie per il sostegno, l'affetto e le recensioni! *_*
Love U
Lilla <3




SPECIAL: Historia de Amor

Correva, correva a perdifiato.
El hijo de p...
Jacob Black o anche l’unico bastardo al mondo che mi provocasse fino a farmi imprecare in sette lingue differenti!
Otto...
Nove...

Correva ed era già lupo.
Bestia... come da sua stessa definizione.
Una bestia le cui luride zampe puzzolenti avevano osato...
Jacob Black o anche l’unico bastardo al mondo in grado di farmi insultare qualunque specie vivente anche lontanamente imparentata con la sua.
E di rendermi cieco... e lento...
Purtroppo per lui, non abbastanza lento!

Riacquistata la lucidità, in poche falcate l’avrei raggiunto.
Ed allora gli avrei strappato gli arti a morsi come gli avevo promesso.
Tutti e cinque!
E avrei lasciato per ultima la testa, da servire su un piatto d’argento a... a...
Jacob Black o anche l’unico bastardo al mondo che non posso ammazzare!

Ancora due passi e l’avrei assalito alle spalle mentre lui scorazzava nel bosco come un cucciolo.
Spensierato e felice
Quasi senza badare a me.
I suoi pensieri totalmente assorbiti da... da lei!
Ringhiai di rabbia, ringhiai fino a temere che mi si staccasse la mandibola.
LUI NON POTEVA...
Ma lo scorrere delle immagini e delle sensazioni nella mente e nelle membra del lupo era talmente impetuoso da essere travolgente, come un fiume in piena...
Stava rivivendo tutto, ogni cosa fin dal loro primo sguardo: il senso di appartenenza, l’istinto di protezione e la tenerezza che erano mutati spontaneamente in passione e... amore!
Lui l’amava... di un Amore che a memoria di vampiro avrebbe goduto di un solo rivale.
E quel rivale ero ancora una volta io!
Jacob Black o anche l’unico bastardo al mondo che abbia mai sentito così diverso e così simile...
Pietrificai davanti a quella constatazione, perché davvero mai avevo pensato di potermi specchiare in qualcun’altro.
Quando lui aveva amato Bella, quell’amore mi era sembrato così diverso dal mio, dal nostro.
Ed ora che lui amava Renesmee, di un amore così diverso dal mio, dal nostro, nemmeno ora mi sarei detto meno distante da lui eppure... per qualche strano scherzo del destino eravamo di nuovo contrapposti ed uniti, legati a forza da un sentimento più potente di noi, e persino del Destino!
Fu allora che realizzai che nessuno mai avrebbe amato mia figlia come l’amava lui...
Fu allora che...
Saettò nella mia direzione facendo in modo che nel balzo la grossa coda mi sfiorasse il viso.
Per schernirmi.... per prendersi gioco di me!
Riconobbe il fremito prima ancora che quello mi avesse attraversato tutta la colonna vertebrale e si ri.lanciò nella fuga.
Ma non era abbastanza veloce.
Né lo sarebbe stato mai....
Jacob Black o anche l’unico bastardo al mondo a cui non potrò mai staccare la testa...
Peccato che..
. -a volte sembra un’idea affascinante-.
Eclipse.cap22GhiaccioeFuoco

CAPITOLO 42: MADRE


Casa Cullen era in ordine, come al solito.
Ma nessuno, vedendo le loro facce, avrebbe potuto pensare che quello fosse un giorno come un altro.
Erano evidentemente tesi, e tristi. E preoccupati, naturalmente. Per me.
L’unico ad avere il sorriso smagliante dipinto sulla faccia era lui: il mio lupo!
Appena mi vide entrare mi avvolse tra le sue braccia.
“Mi sei mancata” disse tuffando il muso nei miei capelli.
Mio padre ringhiò dietro di lui.
Fu allora che mi accorsi di una cicatrice sul collo di Jacob.
Denti! Di vampiro!
“Lo hai morso!” ringhiai a mia volta.
“Gli ho risparmiato il veleno” appuntò il vampiro in un sibilo.
Davvero misericordioso!
Non poté evitare di sorridere: era evidentemente soddisfatto!
Vedremo per quanto ancora riderai!
“Oh... oh! Adesso sei la sua guardia del corpo?” disse inarcando un sopracciglio.
Guardia... corpo... affascinanti pensieri ripresero a popolare la mia mente...
“Renesmee!” si lamentò.
Arrossii ma... Ben ti sta! pensai.
“Le passerà” disse lui rispondendo a un altro pensiero.
Non al mio, né a quelli di Jacob che ci fissava solo dubbioso.
Né a quelli di Nahuel che se ne stava ritto, accanto al divano con un espressione di assoluta disinvoltura.
Ma bravo! Era quello il suo modo di risolvere i problemi?! Ignorarli!
Mio padre non stava rispondendo a lui comunque, mio padre rispondeva all’espressione d’ansia di suo fratello, del più grosso dei suoi fratelli, di quello che aveva sempre il sorriso sulle labbra!
“Zio, che succede?” chiesi, avvicinandomi.
Prima che potesse parlare lo notai: lei non c’era!
Tutta la famiglia era in salotto, ma lei non c’era!
“La zia.. dov’è?” chiesi perplessa.
“E’ in camera sua” fece lui amareggiato “ a spazzolarsi i capelli!” disse alzando braccia e occhi al cielo.
Era in camera sua? A spazzolarsi i capelli!?
Rosalie era di certo la miglior rappresentante della vanità femminile, ma pettinarsi mentre io stavo per partire senza alcuna certezza di tornare...
“E’ molto turbata, Renesmee” spiegò dolce mio padre.
Certo! D’altra parte la conoscevo bene: avrei dovuto immaginare che avrebbe reagito così!
Senza pensarci imboccai le scale, decisa.
Nessuno mi seguì e nessuno mi fermò.
Raggiunsi la porta della sua camera e bussai.
“Zia?”
Niente
“Rosalie?”
Niente
Esitai.
Era dunque quello il modo in cui voleva ci salutassimo?!
Ma se doveva essere un addio, io avevo ancora qualcosa da dire.
“Sei stata come una madre per me” dissi piano alla porta bianca della sua stanza.
Niente
Sospirai e mi apprestai a tornare in salotto.
Al terzo gradino sentii un uscio aprirsi, piano.
“Sei stata come una figlia per me” la sua voce decisa e melodiosa insieme.
Mi voltai verso di lei, senza fiato.
Era bellissima, come sempre, ma ora quella sua perfezione era diversa... come incrinata, come maturata, come... una madre.
La dea Diana con in volto l’apprensione e la premura.
“L’unica figlia che io abbia mai potuto avere” sospirò “ma la più speciale di tutte!”
Volai fra le sue braccia. Mi accolse e mi strinse per un po’.
“Renesmee, tu non devi...” provò a dire.
“Sì, zia! Io devo. E’ la nostra unica possibilità”
Restò a fissarmi per un secondo.
“Sei testarda come tua madre!” disse infine sorridendo.
“Io ho un’altra versione” fece Bella raggiungendoci.
“E sarebbe?” chiesi io.
“Che sei cocciuta come tua zia!” mi rispose.
Scoppiammo a ridere. E ci ritrovammo tutte e tre abbracciate, sedute su un gradino.
“Zia, mi racconti una cosa?” domandai.
“Dimmi”
“Della prima volta... insomma della prima volta in cui Jacob ed io...”
“Della prima volta in cui il cane ti ha visto?” fece lei.
“Zia...” la rimproverai, non che lei e Jake non avessero familiarizzato ormai, solo non riuscivano a non darsi dei “soprannomi gentili”.
“Oh... ero così intenta a badare a te, non mi ero accorta di lui. Ma quando mi voltai... praticamente ringhiava!”
“E poi...”
“E poi ti vide e...”
“E?”
“E cambiò espressione! Era come... era come fulminato! Ipnotizzato... Incantato... Insomma aveva quella faccia... quella faccia che fa sempre quanto ti vede!”
“La fa sempre?”
“Certo che la fa!” fece lei dandomi una leggera spallata “Non fare la tonta!”
Abbassai lo sguardo.
“Forse un po’” ammisi senza poter evitare di sorridere.
“Aspetta! E poi che è successo?”

“Ah! Pretendeva di averti in braccio. Ma io gli dissi che avrebbe dovuto passare sul mio corpo”
“Oh... e come l’avete... risolta?”

Scosse leggermente la chioma dorata, quindi mi carezzò una guancia.
“Hai risolto tutto tu”

“Io?”

“Te ne stavi tranquilla nella tua copertina, dopo aver mangiato, e poi... hai cominciato ad agitarti... era come se... come se ti stessi sporgendo... è stato così che mi sono accorta del cane!”
La fissavo immobile, quasi senza respirare.
“E poi l’hai visto” disse dolce “e mi hai mostrato. Era la prima volta che mi mostravi qualcosa! Era la prima volta che mostravi qualcosa a qualcuno!” precisò con enfasi.
“E mi hai mostrato lui! Mi hai fatto vedere che lo stavi cercando. E che l’avevi trovato!” concluse.
“E lo guardavi come lo guardi ogni volta” disse intensa.
“Come?” la mia voce era meno che un sussurro.
“Come se lo riconoscessi”
Nella mia testa nemmeno l’ombra di un pensiero.
“Sai, Bella, non ti ho mai ringraziato davvero” disse mentre io ancora provavo a riprendermi.
Mia madre la fissò interrogativa.
“Senza di te, lei non sarebbe mai entrata nella nostre vite” spiegò la dea bionda.
“Beh...” fece la dea mora “senza di te, lei non sarebbe mai entrata nella mia vita!”
“Grazie”
“Grazie”
“Grazie a entrambe” dissi abbracciandole.
“Mai nessuno che pensi a quel povero vampiro paziente di Emmett!” esordì lo zio dal fondo della scalinata.
Gli saltai in braccio: “Grazie zio!”
“Di nulla, nipotina!” disse stringendomi forte.
“Grazie” gli sussurrò la zia all’orecchio, maliziosa.
“Tu dovrai ringraziarmi per bene!” la ammonì lui, malizioso.
Era un sollievo sapere che, nonostante le circostanze, le indoli dei vampiri resistevano intatte!
“Noi andiamo” fece la mamma.
Tutte le indoli!
“Sta attenta” si raccomandò la zia, prendendomi il viso fra le mani.
“Anche tu” le risposi.
“E proteggilo” aggiunsi indicando il suo colossale compagno.
“Promesso” sorrise lei portando una mano su quel petto da orso.
“Ehi!” si lamentò lui “Non ne ho bisogno!”
Li osservai allontanandomi, mentre la loro schermaglia prendeva la solita piega.

SPOILER CAPITOLO 43: FAMIGLIA
“Io ho bisogno che tu temporeggi... ho bisogno che aspettiate... il mio ritorno” non riuscii a finire la frase senza che mi si incrinasse la voce.
“Certo, piccola” mi rassicurò “Andrà tutto bene”
Se lo diceva lui, quando lo diceva lui, riuscivo a crederci.

  
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