“Perché
hai mentito?”
“Se
avessi detto la verità loro
avrebbero fatto l’impossibile per impedirmi di venire da te.
come ne sarebbero
usciti?”
“Tutti
morti.”
“Preferisco
sapere che sono vivi e
mi odiano piuttosto che saperli morti per cercare di salvarmi la
vita.”
“Che
grande spirito di sacrificio.”
“Dacci
un taglio Aro, quando mi
trasformerai?”
“Ora.”
Non riesco a vedere i suoi
movimenti, sento solo delle lame affilate che mi trapassano il collo,
poi solo
buio.
POV
EDWARD
10
ANNI DOPO
Siamo
qui a Forks, sempre in questa maledetta villa.
Non
siamo tornati per viverci di nuovo, no.
Credo
che qui non ci verremo più. Questa è
l’ultima
volta.
Siamo
qui per prendere alcuni effetti personali che
abbiamo lasciato nella fretta di abbandonare questo posto.
Pochi
giorni dopo quel
giorno, siamo andati via di qui in tutta fretta. Ci faceva troppo male
stare
qui.
Avevamo
troppi ricordi.
Avevamo
troppo dolore.
Avevamo
perso tanto.
La
mia piccola stella.
La
odio e la amo.
La
odio per il dolore che ci ha causati.
La
odio per averci preso in giro.
La
odio per avermi fatto innamorare di lei.
La
odio per lo stato in cui sono i miei genitori e i
miei fratelli.
Ma
la amo. La amo perché lei è e sarà
l’unica.
Siamo
fermi tutti davanti la porta.
Nessuno
ha il coraggio di entrare.
L’ultima
volta nella furia Rose ha rotto tutti i
mobili.
Io
sono stato in uno specie di stato comatoso per
qualche ora, una specie di shock causato dal troppo dolore.
Tanya
mi è stata molto vicina in questi dieci anni.
Vicina
come amica, nulla di più.
Non
posso pensare di stare insieme ad un’altra donna
che non sia lei.
Alice
ha provato un po’ di volte a convincermi ad
iniziare una vera relazione con Tanya ma non voglio e non posso.
Inoltre Tanya
non è tipo da relazione stabile.
Jasper
è diventato ancora più taciturno.
Alice
ha perso parte della sua allegria e
spensieratezza.
Emmett
non è più il solito giocherellone.
Rosalie
è ancora più acida e indisponente.
Esme
è spesso silenziosa e si perde nei pochi ricordi
che ha di sua figlia.
Carlisle
ha perso interesse per tutto, anche per il
suo lavoro. Da quando lei è
andata
via ha smesso di esercitare. Passa tutto il suo tempo con Esme. Si sono
chiusi
nel loro dolore.
“Dai
entriamo, via il dente via il dolore.”
Apriamo
la porta e ritroviamo tutti i mobili rotti e a
terra, proprio come li abbiamo lasciati.
Iniziamo
a sistemare nel più assoluto silenzio.
Riempiamo
buste e buste di spazzatura e a turno io e i
miei due fratelli andiamo a buttarla.
Abbiamo
sistemato tutta la casa in poche ore.
C’erano
sospiri e singhiozzi trattenuti. Ringhi espressi
e dolore taciuto.
Resta
solo una camera,
la sua.
Rosalie
apre con timore la porta ed entriamo.
Se
mi concentro posso ancora sentire il suo odore.
È
tutto come quel giorno.
Cd
spaccati, libri strappati, foto stropicciate,
vestiti a terra.
“Dai
sistemiamo e andiamo via.” In assoluto silenzio
iniziamo a sistemare la camera.
Qui
mia madre non riesce a trattenere i singhiozzi e
corre via, subito seguita da mio padre.
Sospiriamo
e il mio sguardo si blocca su una foto. Lei
sulle spalle di Jasper. Era il giorno prima che accadesse
l’irreparabile.
Quella
sera è andata dai lupi, è stata con uno di
loro, è stata via tutta la notte ed io ero come una bestia
in gabbia sul
confine. La mattina, in quel bar, abbiamo litigato.
Dopo
qualche minuto i miei genitori rientrano.
“Scusate
ragazzi, io…”
“Non
hai da chiedere scusa mamma. Stai tranquilla.”
“Ehi
guardate un po’ qui. Ho trovato qualcosa di
interessante. Il suo diario.” Jasper ci sventola un libricino
rosso dalla pelle
consunta.
“Dove
l’hai trovato?” Chiede curiosa sua moglie. Ora non
sbircia neanche più il futuro.
“Era
sotto il letto, incastrato con la testiera.”
“Puoi
anche bruciarlo.” Ringhia Rose.
“Invece
credo proprio che lo leggerò. Non ho mai
scoperto cosa si sono realmente detti lei e Aro, spero di scoprirlo
qui, e se
le mie supposizioni sono esatte, correrò a
riprendermela.” Deglutisco a vuoto,
non ho mai sospettato nulla da Jasper.
15
Gennaio
Un
altro Natale passato senza di
loro. Mi chiedo se ne passeremo mai uno insieme.
La
tristezza è il sentimento
predominante del mio cuore.
28
Febbraio
Un
articolo di giornale mi ha
portata qui a Londra. Un altro buco nell’acqua? Non lo so, ma
la speranza è l’ultima
a morire. Voglio trovarli, devo trovarli. Se mi vogliono veramente
bene, anche
io avrò una famiglia. La mia famiglia.
31
Marzo
Sono
qui a Londra già da due
settimane ma nulla mi riconduce a loro. Almeno nulla di attuale. Ho
ricercato
tra gli archivi, l’ultima presenza dei Cullen qui risale ad
anni fa. Quelle iniziali
in quell’articolo si riferivano a qualcun altro.
Starò qui qualche altro giorno.
Londra è bella, mi piacerebbe viverci un giorno.
2
Aprile
Strano
personaggio Aro. Pensavo volesse
uccidermi, ma non l’ha fatto. Certo mi ha indotto a
promettergli la mia fedeltà
alla guardia in cambio della vita della mia famiglia, però
in qualche modo
sopravvivrò.
Probabilmente
sono una stupida, mi
sono offerta al posto loro, li amo, mentre loro mi hanno abbandonata.
No,
non sono una stupida, è la mia
famiglia e anche se loro non mi hanno voluta e non mi volessero in
futuro,
almeno saranno vivi.
Mi
ha proposto un patto Aro, ma non
ho accettato. Ne ho proposto un altro io, ovviamente tutto a mio
discapito, e l’avvoltoio
ha accettato subito. Mi ha detto dove sono. Forks. Washington.
23
Maggio
Oggi
ho sostenuto l’ultimo esame, i
primi di giugno mi laureo. Nel fine settimana parto per Forks. Sono
emozionata
ma ho paura. Se non mi volessero? Se mi cacciassero? Forse dovrei
ripensarci e
vivere come ho sempre fatto. Mi laureo e poi vado da Aro. Forse
è meglio
lasciare le cose come sono.
No,
no, no maledizione. Ho passato
una vita a cercarli e ora mi dovranno dire in faccia che non mi
vogliono.
27
Maggio
Ci
siamo parlati. Ci siamo visti. Come
sono belli i miei genitori. Gli ho sputato addosso tanto veleno. Volevo
che
capissero cosa ho passato. Volevo che capissero e basta. Ora sono in
questa
camera d’albergo. Mi hanno chiesto di stare con loro. Ero
tentata, volevo
accettare, ma il mio orgoglio me l’ha impedito, e non
solo…
30
Maggio
Sono
a casa. Sono a casa mia con mia
madre e mio padre. Con i miei fratelli.
Sono
felice. Come farò a tener fede
al patto con Aro? Come?
Mi
piacciono i miei fratelli, a
parte lo stronzo rosso, ovviamente.
Jasper
è il mio preferito. Una
specie di amore a prima vista. È il fratello che tutte
vorrebbero ma che solo
io ho. Tiè. Prrrr.
Emmett
è una forza della natura, è
un simpaticone nato. Mi diverte un mondo.
Alice
e Rose, sono sorelle con la S
maiuscola. Sono fortunata.
Mamma
e papà, bhè loro sono mia
madre e mio padre, le persone che più amo al mondo.
Poi
c’è lo stronzo. Mi è entrato
nella pelle, nelle ossa, nel cuore. Cazzo mi sono innamorata e per lui
neanche
esisto…
Sono
sconcerto. Nessuno sa cosa dire.
“Cosa
significa?” Sussurra mia madre.
“Lo
sapevo. Lo sapevo, quella ragazza è una
grandissima stronza. Ha mentito. Ha fatto un patto con Aro. Sicuramente
le ha
chiesto o lei o noi, lei ha rifiutato e si è offerta
spontaneamente. Ha mentito
quel giorno, sicuramente ha pensato che se si fosse fatta odiare non
l’avremo
cercata. Sapeva che sicuramente avremo dichiarato guerra ai Volturi e
avremo
perso. Si è sacrificata per noi, non una volta, ben due
volte. Sono stato uno
stupido. Sentivo che le sue emozioni erano strane quel giorno. Come
diavolo ho
fatto a non capirlo prima? Come!” Urla disperato Jasper
mentre inizia a rompere
i pochi mobili che sono rimasti in piedi.
“Jazz
amore, calmati, quel giorno anche tu come noi
eri sconvolto.”
“L’ho
cacciata e le ho detto che se avesse incornato il
mio cammino l’avrei uccisa, mentre per lei sono una sorella
perfetta.”
Ed
io? Io cosa dovrei dire? Dovevo capirlo dannazione.
Dovevo scandagliare bene i pensieri di Aro, dovevo interpretare quelle
parole
non dette.
Ringhio
ferocemente.
“Guardate
è caduto questo. Sembra una lettera.”
Mia
cara famiglia,
se
state leggendo questa lettera
vuol dire che state smontando la mia camera ed avete trovato il mio
diario.
Sicuramente
non siamo più insieme,
probabilmente da pochi giorni, forse da tanti anni.
Non
so perché vi sto scrivendo
queste poche righe. Non ho voluto dirvi nulla sul reale accordo fatto
con Aro,
non voglio che corriate inutili rischi per me.
Avete
vissuto tanto tempo senza di
me e dovete continuare a farlo. Fatelo per me.
Quel
giorno Aro mi propose la
trasformazione. Io non ci avevo neanche pensato, non era tra i miei
piani. Però
era un accordo poco convincente. Se voi, di vostra spontanea
volontà, per l’amore
che provavate per me, avreste voluto trasformarmi, allora lui non si
sarebbe
fatto vivo, in caso contrario, voi sareste morti ed io sarei stata
trasformata
da lui per entrare a far parte della guardia. Non potevo accettare un
accordo
simile. Per quanto abbia sofferto per il vostro abbandono, questi
giorni sono
stati i migliori che abbia mai vissuto. E tutto grazie a voi.
Gli
ho fatto un’altra proposta, io
mi sarei ugualmente unita a lui, di mia spontanea volontà,
dopo la laurea. Avrei
finto di voler fare un viaggio intorno al mondo da sola, avrei
inscenato un
incidente e sarei morta per voi. In cambio a voi non verrebbe torto
neanche un
capello da qui all’eternità.
Come
si dice mors mea vita tua, in
questo caso, vita vostra.
Non
so perché vi sto dicendo tutto
questo. Forse inconsciamente voglia che sappiate che io non
morirò, voglio che
mi teniate con voi, ma so che non è possibile, amo ognuno di
voi e voglia
sapervi in vita. Il dolore che proverete con la mia presunta morte, con
il
tempo, si affievolirà, fino a sparire.
Sappiate
che ho amato ogni singolo
istante passato con voi.
Amo
ognuno di voi, anzi Edward lo
amo più degli altri, si alla fine mi sono innamorata dello
stronzo.
Con
amore e nella speranza che voi
non troviate mai il diario e la lettera, vostra
Isabella
Marie Cullen.
Ps.
sarò per sempre una Cullen, pure
quando entrerò nella guardia, io sarò sempre
fiera di essere una Cullen.
“Preparate
le valigie, si parte.”
“Dove
andiamo Carlisle?”
“A
riprenderci la mia amata.” Esclamo tornando in
vita.
POV
CARLISLE
Sapevo
che la mia bambina non diceva sul serio.
Lo
sapevo.
“Carl
amore, finalmente riabbracceremo nostra figlia. E
se Aro le avesse fatto del male? Se qualcun altro nella guardia le
avesse fatto
del male?”
“Li
ucciderò con le mie mani. Mia figlia tornerà ad
esser nostra a costo di morire.” Fisso mia moglie con
determinazione e dal suo
sguardo capisco che anche lei morirà pur di salvare sua
figlia.
Aro
mai mettersi contro una madre e il suo dolore.
Hai
le ore contate.
POV
JASPER
Abbiamo
preso il primo aereo disponibile per Roma,
siamo atterrati da poco, per fortuna è notte e non abbiamo
problemi con il
sole.
Affittiamo
due macchine sportive e veloci. Guidiamo io
ed Edward. Affondiamo il piede sull’acceleratore. Dobbiamo
riprenderci nostra
sorella.
Come
sono stato sciocco e stupido. Dovevo capirlo
prima, dovevo capirlo quel giorno, le sue emozioni erano chiare, ma le
sue
parole non mi hanno fatto ragionare. Stringo i pugni sul volante e lo
sento
spaccarsi.
“Jasper,
fratello, calmati altrimenti rompi tutto. Non
preoccuparti appena arriviamo a Volterra potrai sgranchirti le ossa con
tutta
la Guardia.” Noi vinceremo, abbiamo un motivo per vincere.
“Alice
prova a vedere Bella.”
“Mi
dispiace Jazz, ma ci sto provando da quando
abbiamo letto il diario. Non la vedo. Le possibilità sono
due o il suo scudo la
copre completamente mostrandomi un buco nero,
oppure…” Lascia la frase in
sospeso, mentre dall’altra macchina sentiamo il ringhio di
Edward.
“Lei.è.viva.”
Ringhia tra i denti.
Si
lei è viva.
Arriviamo
a Firenze in poche ore, è quasi l’alba e non
c’è nessuno in giro. Lasciamo le macchine e ci
avviamo verso il tombino che ci
porterà al cospetto degli stronzi.
Probabilmente
qualche guardia ci ha visto. Felix ci
sta aspettando.
“Seguitemi.”
“Se
le avete torto un capello, farò di te la mia
pelliccia.” Ringhia Rose.
Attraversiamo
vari cunicoli fino ad arrivare nella
sala dei troni.
“Carlisle,
amico mi…”
“Bando
ai convenevoli Aro, rivoglio mia figlia. Dove si
trova.” Mai ho visto mio padre così arrabbiato.
“Cosa
ti fa credere che te lo dirò?”
“Aro
non scherzare. Dimmi dove si trova mia figlia e
subito.” Gli ringhia contro. Jane sta per scattare ma una sua
mano la ferma.
“Ci
avete impiegato dieci anni per capire. Vi aspettavo
molto tempo prima. Comunque non è qui.”
“Bene
aspetteremo il suo ritorno.”
“Non
è più qui. Le ho dato il permesso di andar via
dopo due anni. Non è portata per essere una sanguinaria,
però è comunque una
splendida vampira ed anche molto forte, ma è come te,
è buona e dolce.”
“Dove
si trova?”
“Non
lo so.”
“Mi
stai mentendo?”
“No,
papà è sincero.” Confermiamo sia io che
Edward.
“Bene,
andiamo.” Ci voltiamo per andar via quando Aro
ci blocca di nuovo.
“Quella
ragazza è una gemma rara, non lasciatela andar
via. Ha bisogno della sua famiglia.”
Con
queste ultime parole chiudiamo il portone alle
nostre spalle.
Allora
ragazze, comunico che la storia è
conclusa, nel senso tra i miei appunti è conclusa, ci
sarà un altro capitolo,
in cui sapremo cosa ha fatto Bella in questi dieci anni e poi
l’epilogo. Allora
che mi dite del capitolo? Aspetto i vostri commenti. A presto, un bacio
Mary.