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Autore: maryc    24/02/2012    10 recensioni
Tratto dal capitolo 1:
“Ciao.” Ecco qualcuno mi ha tolto dall’imbarazzo. Sposto lo sguardo sul folletto che mi rivolge un sorriso abbagliante. Lei sa, e sa che io so. Almeno io suo sorriso furbo mi conferma tutto. Le sorrido di rimando.
Ora che fa? Saltella sul posto e batte le mani? Per poco non cado a terra. Ma che le prende? È per caso pazza?
Ora la guardo confusa, ma lei saltella ancora di più. Oddio, ma dove sono finita.
Ciao ragazze, una mini ff che avevo in mente in questi giorni e che oggi mi sono decisa a mettere nero su bianco. Spero vi piaccia!
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isabella Swan, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Diario

“Perché hai mentito?”

“Se avessi detto la verità loro avrebbero fatto l’impossibile per impedirmi di venire da te. come ne sarebbero usciti?”

“Tutti morti.”

“Preferisco sapere che sono vivi e mi odiano piuttosto che saperli morti per cercare di salvarmi la vita.”

“Che grande spirito di sacrificio.”

“Dacci un taglio Aro, quando mi trasformerai?”

“Ora.” Non riesco a vedere i suoi movimenti, sento solo delle lame affilate che mi trapassano il collo, poi solo buio.

 

POV EDWARD

10 ANNI DOPO

Siamo qui a Forks, sempre in questa maledetta villa.

Non siamo tornati per viverci di nuovo, no.

Credo che qui non ci verremo più. Questa è l’ultima volta.

Siamo qui per prendere alcuni effetti personali che abbiamo lasciato nella fretta di abbandonare questo posto.

Pochi giorni dopo quel giorno, siamo andati via di qui in tutta fretta. Ci faceva troppo male stare qui.

Avevamo troppi ricordi.

Avevamo troppo dolore.

Avevamo perso tanto.

La mia piccola stella.

La odio e la amo.

La odio per il dolore che ci ha causati.

La odio per averci preso in giro.

La odio per avermi fatto innamorare di lei.

La odio per lo stato in cui sono i miei genitori e i miei fratelli.

Ma la amo. La amo perché lei è e sarà l’unica.

Siamo fermi tutti davanti la porta.

Nessuno ha il coraggio di entrare.

L’ultima volta nella furia Rose ha rotto tutti i mobili.

Io sono stato in uno specie di stato comatoso per qualche ora, una specie di shock causato dal troppo dolore.

Tanya mi è stata molto vicina in questi dieci anni.

Vicina come amica, nulla di più.

Non posso pensare di stare insieme ad un’altra donna che non sia lei.

Alice ha provato un po’ di volte a convincermi ad iniziare una vera relazione con Tanya ma non voglio e non posso. Inoltre Tanya non è tipo da relazione stabile.

Jasper è diventato ancora più taciturno.

Alice ha perso parte della sua allegria e spensieratezza.

Emmett non è più il solito giocherellone.

Rosalie è ancora più acida e indisponente.

Esme è spesso silenziosa e si perde nei pochi ricordi che ha di sua figlia.

Carlisle ha perso interesse per tutto, anche per il suo lavoro. Da quando lei è andata via ha smesso di esercitare. Passa tutto il suo tempo con Esme. Si sono chiusi nel loro dolore.

“Dai entriamo, via il dente via il dolore.”

Apriamo la porta e ritroviamo tutti i mobili rotti e a terra, proprio come li abbiamo lasciati.

Iniziamo a sistemare nel più assoluto silenzio.

Riempiamo buste e buste di spazzatura e a turno io e i miei due fratelli andiamo a buttarla.

Abbiamo sistemato tutta la casa in poche ore.

C’erano sospiri e singhiozzi trattenuti. Ringhi espressi e dolore taciuto.

Resta solo una camera, la sua.

Rosalie apre con timore la porta ed entriamo.

Se mi concentro posso ancora sentire il suo odore.

È tutto come quel giorno.

Cd spaccati, libri strappati, foto stropicciate, vestiti a terra.

“Dai sistemiamo e andiamo via.” In assoluto silenzio iniziamo a sistemare la camera.

Qui mia madre non riesce a trattenere i singhiozzi e corre via, subito seguita da mio padre.

Sospiriamo e il mio sguardo si blocca su una foto. Lei sulle spalle di Jasper. Era il giorno prima che accadesse l’irreparabile.

Quella sera è andata dai lupi, è stata con uno di loro, è stata via tutta la notte ed io ero come una bestia in gabbia sul confine. La mattina, in quel bar, abbiamo litigato.

Dopo qualche minuto i miei genitori rientrano.

“Scusate ragazzi, io…”

“Non hai da chiedere scusa mamma. Stai tranquilla.”

“Ehi guardate un po’ qui. Ho trovato qualcosa di interessante. Il suo diario.” Jasper ci sventola un libricino rosso dalla pelle consunta.

“Dove l’hai trovato?” Chiede curiosa sua moglie. Ora non sbircia neanche più il futuro.

“Era sotto il letto, incastrato con la testiera.”

“Puoi anche bruciarlo.” Ringhia Rose.

“Invece credo proprio che lo leggerò. Non ho mai scoperto cosa si sono realmente detti lei e Aro, spero di scoprirlo qui, e se le mie supposizioni sono esatte, correrò a riprendermela.” Deglutisco a vuoto, non ho mai sospettato nulla da Jasper.

15 Gennaio

Un altro Natale passato senza di loro. Mi chiedo se ne passeremo mai uno insieme.

La tristezza è il sentimento predominante del mio cuore.

 

 

28 Febbraio

Un articolo di giornale mi ha portata qui a Londra. Un altro buco nell’acqua? Non lo so, ma la speranza è l’ultima a morire. Voglio trovarli, devo trovarli. Se mi vogliono veramente bene, anche io avrò una famiglia. La mia famiglia.

 

 

31 Marzo

Sono qui a Londra già da due settimane ma nulla mi riconduce a loro. Almeno nulla di attuale. Ho ricercato tra gli archivi, l’ultima presenza dei Cullen qui risale ad anni fa. Quelle iniziali in quell’articolo si riferivano a qualcun altro. Starò qui qualche altro giorno. Londra è bella, mi piacerebbe viverci un giorno.

 

 

2 Aprile

Strano personaggio Aro. Pensavo volesse uccidermi, ma non l’ha fatto. Certo mi ha indotto a promettergli la mia fedeltà alla guardia in cambio della vita della mia famiglia, però in qualche modo sopravvivrò.

Probabilmente sono una stupida, mi sono offerta al posto loro, li amo, mentre loro mi hanno abbandonata.

No, non sono una stupida, è la mia famiglia e anche se loro non mi hanno voluta e non mi volessero in futuro, almeno saranno vivi.

Mi ha proposto un patto Aro, ma non ho accettato. Ne ho proposto un altro io, ovviamente tutto a mio discapito, e l’avvoltoio ha accettato subito. Mi ha detto dove sono. Forks. Washington.

 

 

23 Maggio

Oggi ho sostenuto l’ultimo esame, i primi di giugno mi laureo. Nel fine settimana parto per Forks. Sono emozionata ma ho paura. Se non mi volessero? Se mi cacciassero? Forse dovrei ripensarci e vivere come ho sempre fatto. Mi laureo e poi vado da Aro. Forse è meglio lasciare le cose come sono.

No, no, no maledizione. Ho passato una vita a cercarli e ora mi dovranno dire in faccia che non mi vogliono.

 

 

27 Maggio

Ci siamo parlati. Ci siamo visti. Come sono belli i miei genitori. Gli ho sputato addosso tanto veleno. Volevo che capissero cosa ho passato. Volevo che capissero e basta. Ora sono in questa camera d’albergo. Mi hanno chiesto di stare con loro. Ero tentata, volevo accettare, ma il mio orgoglio me l’ha impedito, e non solo…

 

 

30 Maggio

Sono a casa. Sono a casa mia con mia madre e mio padre. Con i miei fratelli.

Sono felice. Come farò a tener fede al patto con Aro? Come?

Mi piacciono i miei fratelli, a parte lo stronzo rosso, ovviamente.

Jasper è il mio preferito. Una specie di amore a prima vista. È il fratello che tutte vorrebbero ma che solo io ho. Tiè. Prrrr.

Emmett è una forza della natura, è un simpaticone nato. Mi diverte un mondo.

Alice e Rose, sono sorelle con la S maiuscola. Sono fortunata.

Mamma e papà, bhè loro sono mia madre e mio padre, le persone che più amo al mondo.

Poi c’è lo stronzo. Mi è entrato nella pelle, nelle ossa, nel cuore. Cazzo mi sono innamorata e per lui neanche esisto…

 

Sono sconcerto. Nessuno sa cosa dire.

“Cosa significa?” Sussurra mia madre.

“Lo sapevo. Lo sapevo, quella ragazza è una grandissima stronza. Ha mentito. Ha fatto un patto con Aro. Sicuramente le ha chiesto o lei o noi, lei ha rifiutato e si è offerta spontaneamente. Ha mentito quel giorno, sicuramente ha pensato che se si fosse fatta odiare non l’avremo cercata. Sapeva che sicuramente avremo dichiarato guerra ai Volturi e avremo perso. Si è sacrificata per noi, non una volta, ben due volte. Sono stato uno stupido. Sentivo che le sue emozioni erano strane quel giorno. Come diavolo ho fatto a non capirlo prima? Come!” Urla disperato Jasper mentre inizia a rompere i pochi mobili che sono rimasti in piedi.

“Jazz amore, calmati, quel giorno anche tu come noi eri sconvolto.”

“L’ho cacciata e le ho detto che se avesse incornato il mio cammino l’avrei uccisa, mentre per lei sono una sorella perfetta.”

Ed io? Io cosa dovrei dire? Dovevo capirlo dannazione. Dovevo scandagliare bene i pensieri di Aro, dovevo interpretare quelle parole non dette.

Ringhio ferocemente.

“Guardate è caduto questo. Sembra una lettera.”

Mia cara famiglia,

se state leggendo questa lettera vuol dire che state smontando la mia camera ed avete trovato il mio diario.

Sicuramente non siamo più insieme, probabilmente da pochi giorni, forse da tanti anni.

Non so perché vi sto scrivendo queste poche righe. Non ho voluto dirvi nulla sul reale accordo fatto con Aro, non voglio che corriate inutili rischi per me.

Avete vissuto tanto tempo senza di me e dovete continuare a farlo. Fatelo per me.

Quel giorno Aro mi propose la trasformazione. Io non ci avevo neanche pensato, non era tra i miei piani. Però era un accordo poco convincente. Se voi, di vostra spontanea volontà, per l’amore che provavate per me, avreste voluto trasformarmi, allora lui non si sarebbe fatto vivo, in caso contrario, voi sareste morti ed io sarei stata trasformata da lui per entrare a far parte della guardia. Non potevo accettare un accordo simile. Per quanto abbia sofferto per il vostro abbandono, questi giorni sono stati i migliori che abbia mai vissuto. E tutto grazie a voi.

Gli ho fatto un’altra proposta, io mi sarei ugualmente unita a lui, di mia spontanea volontà, dopo la laurea. Avrei finto di voler fare un viaggio intorno al mondo da sola, avrei inscenato un incidente e sarei morta per voi. In cambio a voi non verrebbe torto neanche un capello da qui all’eternità.

Come si dice mors mea vita tua, in questo caso, vita vostra.

Non so perché vi sto dicendo tutto questo. Forse inconsciamente voglia che sappiate che io non morirò, voglio che mi teniate con voi, ma so che non è possibile, amo ognuno di voi e voglia sapervi in vita. Il dolore che proverete con la mia presunta morte, con il tempo, si affievolirà, fino a sparire.

Sappiate che ho amato ogni singolo istante passato con voi.

Amo ognuno di voi, anzi Edward lo amo più degli altri, si alla fine mi sono innamorata dello stronzo.

Con amore e nella speranza che voi non troviate mai il diario e la lettera, vostra

Isabella Marie Cullen.

Ps. sarò per sempre una Cullen, pure quando entrerò nella guardia, io sarò sempre fiera di essere una Cullen.

 

“Preparate le valigie, si parte.”

“Dove andiamo Carlisle?”

“A riprenderci la mia amata.” Esclamo tornando in vita.

 

POV CARLISLE

Sapevo che la mia bambina non diceva sul serio.

Lo sapevo.

“Carl amore, finalmente riabbracceremo nostra figlia. E se Aro le avesse fatto del male? Se qualcun altro nella guardia le avesse fatto del male?”

“Li ucciderò con le mie mani. Mia figlia tornerà ad esser nostra a costo di morire.” Fisso mia moglie con determinazione e dal suo sguardo capisco che anche lei morirà pur di salvare sua figlia.

Aro mai mettersi contro una madre e il suo dolore.

Hai le ore contate.

 

POV JASPER

Abbiamo preso il primo aereo disponibile per Roma, siamo atterrati da poco, per fortuna è notte e non abbiamo problemi con il sole.

Affittiamo due macchine sportive e veloci. Guidiamo io ed Edward. Affondiamo il piede sull’acceleratore. Dobbiamo riprenderci nostra sorella.

Come sono stato sciocco e stupido. Dovevo capirlo prima, dovevo capirlo quel giorno, le sue emozioni erano chiare, ma le sue parole non mi hanno fatto ragionare. Stringo i pugni sul volante e lo sento spaccarsi.

“Jasper, fratello, calmati altrimenti rompi tutto. Non preoccuparti appena arriviamo a Volterra potrai sgranchirti le ossa con tutta la Guardia.” Noi vinceremo, abbiamo un motivo per vincere.

“Alice prova a vedere Bella.”

“Mi dispiace Jazz, ma ci sto provando da quando abbiamo letto il diario. Non la vedo. Le possibilità sono due o il suo scudo la copre completamente mostrandomi un buco nero, oppure…” Lascia la frase in sospeso, mentre dall’altra macchina sentiamo il ringhio di Edward.

“Lei.è.viva.” Ringhia tra i denti.

Si lei è viva.

Arriviamo a Firenze in poche ore, è quasi l’alba e non c’è nessuno in giro. Lasciamo le macchine e ci avviamo verso il tombino che ci porterà al cospetto degli stronzi.

Probabilmente qualche guardia ci ha visto. Felix ci sta aspettando.

“Seguitemi.”

“Se le avete torto un capello, farò di te la mia pelliccia.” Ringhia Rose.

Attraversiamo vari cunicoli fino ad arrivare nella sala dei troni.

“Carlisle, amico mi…”

“Bando ai convenevoli Aro, rivoglio mia figlia. Dove si trova.” Mai ho visto mio padre così arrabbiato.

“Cosa ti fa credere che te lo dirò?”

“Aro non scherzare. Dimmi dove si trova mia figlia e subito.” Gli ringhia contro. Jane sta per scattare ma una sua mano la ferma.

“Ci avete impiegato dieci anni per capire. Vi aspettavo molto tempo prima. Comunque non è qui.”

“Bene aspetteremo il suo ritorno.”

“Non è più qui. Le ho dato il permesso di andar via dopo due anni. Non è portata per essere una sanguinaria, però è comunque una splendida vampira ed anche molto forte, ma è come te, è buona e dolce.”

“Dove si trova?”

“Non lo so.”

“Mi stai mentendo?”

“No, papà è sincero.” Confermiamo sia io che Edward.

“Bene, andiamo.” Ci voltiamo per andar via quando Aro ci blocca di nuovo.

“Quella ragazza è una gemma rara, non lasciatela andar via. Ha bisogno della sua famiglia.”

Con queste ultime parole chiudiamo il portone alle nostre spalle.

 

Allora ragazze, comunico che la storia è conclusa, nel senso tra i miei appunti è conclusa, ci sarà un altro capitolo, in cui sapremo cosa ha fatto Bella in questi dieci anni e poi l’epilogo. Allora che mi dite del capitolo? Aspetto i vostri commenti. A presto, un bacio Mary.  

   
 
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