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Autore: FabyWinchester94    27/02/2012    3 recensioni
Ero lì, in ginocchio, nel salone di casa mia, immobile, mentre le lacrime continuavano a scendere, fissavo il corpo di mio padre, inerme, immerso in una pozza di sangue, sentivo crescere dentro me il fuoco della vendetta.
Restai così immobile per un altra mezzora, mentre pensavo alle ultime parole che mio padre mi aveva detto, "Lux, hanno preso tuo fratello..." e con la voce strozzata dal dolore aveva continuato "trovalo, stai attenta... Io ti proteggerò... " e prima che il suo cuore smettesse di battere aveva sussurrato una frase di cui in quel momento non capii il significato... "In camera mia... Nel cassetto del comodino..."...
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non avevo una destinazione, non sapevo assolutamente dove andare, così decisi di fermarmi in un bar per mangiare qualcosa, parcheggiai l'auto ed entrai. Era il solito bar pieno di ubriaconi maleodoranti, mi sedetti ad un tavolo ed osservai tutte le persone presenti in quella stanza, non potei fare a meno di notare tre ragazzi seduti ad un tavolo, Uno dei tre era molto strano, aveva addosso un trench chiaro, sotto una camicia con sopra una cravatta blu, un viso dalla forma ovale ma dai tratti marcati, che gli davano un'aria misteriosa ed affascinante, i capelli scompigliati scuri, la pelle pallida e liscia senza imperfezioni, labbra carnose, fisico apparentemente non scolpito ma longilineo e perfetto, il secondo era molto alto, sul metro e novanta, occhi castani, capelli lunghi e lisci di colore castano, mascella squadrata e tratti giovanili e delicati nonostante l'altezza, e infine un ragazzo più basso, aveva i capelli abbastanza corti, castano chiaro, due grandi occhi espressivi tendenti al verde che risaltavano sulla sua carnagione color caramello, alto e spalle larghe, che mettevano in evidenza il petto e gli addominali scolpiti, aveva una giacca di pelle nera sopra una t-shirt grigia, dei jeans e degli scarponcini. Mentre continuavo a scrutare i tre uomini, arrivò la cameriera, facendomi spaventare, con aria divertita mi chiese:

Salve signorina, cosa vuole ordinare?”

Un hamburger e delle patatine fritte.”

Da bere?”

Una coca, grazie.”

Qualche minuto e arrivano.”

Risposi con un sorrisetto.

Mentre la cameriera si allontanava, posai di nuovo lo sguardo sui tre, ma notai che parlavano e poi guardavano me, non potei trattenere il rossore che salì alle guance, abbassando lo sguardo, presi il cellulare e feci finta di scrivere un messaggio.

Dopo un po' arrivò la cameriera con il mio Hamburger e le patatine,

Ecco a lei!” Disse porgendomi il vassoio,

Grazie mille!” Risposi io gentilmente.

E si avviò verso il bancone, iniziai a mangiare senza far caso agli sguardi che mi osservavano.

Finito di mangiare, mi alzai diretta verso il bancone,

Quanto le devo?” Chiesi prendendo il portafoglio dalla borsa.

Sette euro grazie.”

Ecco a lei.” allungai la banconota da cinque e la moneta da due.

Grazie, questo è un buono per lei, arrivederci!”

Grazie e arrivederci!”.

Mi girai e guardai il tavolo dei tre, ormai vuoto, mi diressi verso la porta, aprii e uscii fuori nel parcheggio, presi dalla borsa le chiavi dell'auto e quando alzai la testa vidi che attorno alla mia macchina c'erano i tre uomini, in quel preciso momento il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, presi la pistola dalla borsa e la infilai nei pantaloni sotto la giacca, i tre si accorsero di me e si girarono guardandomi, non feci in tempo ad arrivare all'auto che il ragazzo con la giacca di pelle iniziò a parlare:

Questa è la tua auto?”

Si... ”

Riconoscerei quest'auto da un milio di lontananza, è l'auto di Micheal! ”

Sorpresa risposi, con la voce tremante,

Tu che ne sai di Micheal, come fai a conoscere mio padre?!?!”

Tuo padre??” Rispose lui girandosi per guardare in faccia i due suoi amici, sorpresi anch'essi.

Ma voi chi diavolo siete?? Cosa volete??”

Tu sei Lux la figlia di Micheal? Sei cresciuta... ”

Vuoi rispondere alla mia domanda??... Chi diavolo siete?!?!”

Ah, scusa, abbiamo saltato le presentazioni, io sono Dean, lui è mio fratello Sam, e lui è Castiel un nostro amico, e siamo cacciatori.”

Cacciatori???”

Si, Ragazzina non ti sei lavata le orecchie oggi???”

Dean, smettila, non vedi che è spaventata? Non ci conosce, è logico che voglia spiegazioni.” Si intromise il ragazzo più alto.

Come faccio a sapere che non siete dei demoni?”

Portaci da tuo padre e vedrai che sarà felice di vederci!”

Appena sentii quella frase, le lacrime ricominciarono a scendere.

Ehi, cos'hai??” chiese Sam.

Con la voce smorzata dal pianto, risposi,

Mio... Mio padre... E' morto...”

Cosa?!?!?” Risposero i due fratelli in coro.

Cosa vuol dire è morto??” Chiese Dean.

E' morto, cazzo, è morto!” Mentre la quantità delle lacrime aumentava sempre più.

Com'è morto? Chi??”

Oggi... Sono tornata a casa... Era lì, sul pavimento, immerso nel sangue, agonizzante...” Respirai a fondo e continuai “E' riuscito solo a dirmi... Che hanno preso mio fratello!”

Wayne??? Chi l'ha preso??” Chiese Sam,

Io... Non lo so! Non so niente...”

In quel momento mi accorsi che il loro amico Castiel era sparito.

Dov'è andato?!?! Castiel?!?! Un momento fa era qui!”

E' un angelo.”

Un angelo?!? State scherzando...”

No, siamo serissimi.” Disse Sam.

Io sto sognando. Si, sto sognando. Adesso mi tiro un pizzicotto, mi sveglio e tutto sarà tornato come prima!”

Mi dispiace, questa è la realtà.”

Mentre ero lì in piedi con le gambe che mi tremavano, il cuore che batteva come se da li a poco sarebbe uscito dal petto, ritornò Castiel.

Un demone, Micheal è stato ucciso da un demone.”

Un demone? Chi?” Chiese Dean.

Forse lo stesso che stavate cacciando.”

E cosa voleva da mio padre?!? Perché hanno preso mio fratello?!?” Chiesi mentre la rabbia si faceva spazio dentro me.

Non volevano tuo fratello, volevano te!”

Cos...”

Quella fu l'ultima cosa che dissi, mi ricordo soltanto che caddi per terra, sull'asfalto freddo.

   
 
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