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Autore: hipstah    27/02/2012    0 recensioni
I know I won't be the first one giving you all this attention Baby, listen
I just need somebody to love...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Inizio Flashback*
Era una bella giornata in Liverpool. Il sole illuminava il prato verde su cui mi aveva portato mia madre. Mi vergognavo troppo a stare lì. Non conoscevo nessuno e mi sembrava di essere subito al centro dell’attenzione di tutti i bambini che si trovavano lì. Certo. Ero nuova da quelle parti. Mi ero appena trasferita da New York con mia madre e mio padre per il lavoro. Per fortuna il trasferimento non era stato tanto tragico per me. Riportai la testa al presente quando mia madre mi diede una leggera spinta come per incoraggiarmi e disse: “ Su, coraggio. Farai tante amicizie.”. Feci un passo insicuro in avanti e iniziai a osservare i bambini uno ad uno. Per essere una bambina di quattro anni pensavo troppo ed ero troppo seria, me lo dicevano spesso. Mio padre scherzava su questo fatto dicendo “Quando crescerai, diventerai Einstein versione femminile”. Io gli sorridevo ma infondo pensavo che ci fosse qualcosa di sbagliato in me. Certe volte mi chiedevo se la mia mente e quella dei miei coetanei funzionavano nello stesso modo o no. Facendo piccoli passi in avanti mi avvicinai ad altalena e ne trovai una libera per miracolo. Il parco era colmo di bambini che giocavano, chi da solo chi in compagnia di qualcuno. Per lo più l’ultima opzione. Così pensai che sarebbe stato più facile avvicinarmi ai ragazzi o ragazze che stavano da soli e facendoci caso ce n’erano ben pochi. Il mio sguardo cadde su un ragazzino che giocava nella sabbia, da solo. Un ragazzino dagli occhi color azzurro cielo e capelli di un biondo scuro. Mi alzai dall’altalena e sotto gli occhi di mia madre mi avvicinai al ragazzino. Protesi la mano e la poggiai sulla sua spalla perché mi notasse. Il biondino si girò di scatto come se lo avessi spaventato.
-Ciao- dissi cercando di fare il sorriso più amichevole che mi riuscì.
-Stai parlando con me? – disse il ragazzo.
-Certo perché? – chiesi confusa.
-Nessuno mi parla. Ogni volta che vengo qua mi sento solo perché tutti mi ignorano, neanche avessi la peste. – disse il ragazzino abbassando il capo.
-Beh a me non importa cosa pensano gli altri. Sono Ashley. – tesi la mano aspettando che lui me la stringesse. Lui dopo qualche secondo si riprese e la strinse.
-Niall. – disse sfoderando un sorriso bellissimo.
-Posso giocare con te? – chiesi.
-Tieni. – mi tese una delle sue macchinette con le quali giocava facendole scontrano una con l’altra. Mi sedetti al suo fianco e lanciando un’occhiata a mia madre che stava già parlando con qualche altra madre abbassai il capo facendo scontrare la mia macchinetta con quella di Niall.
*Fine Flashback*
 
-Ma sei cretino? Ti avevo detto di portare un film horror, non d’azione! – dissi sospirando. Quel ragazzo non sarebbe mai cambiato.
-Dettagli! Ti accontenti. Io volevo vedere un film d’azione. – gridò Niall dal piano di sotto. Sospirai un’altra volta e scesi le scali una ad una. Entrai nel salotto e mi ritrovai quel cretino seduto sul divano con la gambe poggiate al tavolino che si ritrovava davanti. Il tavolino era già riempito di patatine, popcorn, coca-cola e schifezze varie. Quel ragazzino che conobbi 14 anni fa su quel prato solare non sarebbe mai cambiato. – e comunque ho portato anche un film horror. – disse Niall prendendo dalla borsa un altro cd. – si hai capito bene, resto qui a dormire e ti romperò le palle tutta la sera e tutta la notte perché mia madre è partita per il lavoro e non mi va di stare da solo a casa.
-Della serie: Come autoinvitarsi a casa altrui. – dissi buttandomi sul divano accanto a lui. – non hai altri amici a cui rompere?
-Questa non è casa altrui, questa è casa della mia migliore amica, quasi sorella. Vorrei specificare. – disse Niall sorridendo e girando la testa verso di me.
-Lecca culo. – dissi girando a mia volta la testa verso di lui. – però resti comunque il mio migliore amico cui voglio un mondo di bene. - Niall mi sorrise, si girò e premette play per far partire il film. Durante il film si sentiva solo me e Niall che mangiavamo.
-Fa schifo. – dissi.
-Non è vero! E’ bello. – disse Niall fermandosi per un secondo di masticare.
-Sai che odio i film d’azione!
-Lo so. – disse come se non gli fregasse nulla di quello che gli avevo appena detto.
-Cazzo ma questo ha il sangue che gli esce da per tutto, l’hanno picchiato si e no in venti persone e ancora si muove? – dissi scioccata riferendosi al protagonista.
-Deve muoversi! Se no chi salva la sua moglie e la figlia? – disse Niall con ovvietà e riprese a mangiare. Sospirai e continuai a mangiare anche io in silenzio. Quando finalmente il film finì, erano le otto e un quarto e di solito a quest’ora mia madre era già a casa. La chiamai.
-Hei amore! –rispose.
- Mà, dove sei?
-Ah giusto, mi sono dimenticata di avvertirti che restavo fuori a cena con delle amiche che ho conosciuto al corso d’estetica. Torno tardi, se vuoi puoi invitare qualche amico o amica. Chiama Niall per esempio.
-Niall sta già qui. Non ti preoccupare è tutto a posto. A dopo. – attaccai e subito dopo Niall gridò: -Soli a casa?
-Sì. Papà è partito stamattina e mamma torna tardi.
-Evvai. –esclamò Niall.
-Ordiniamo le pizze? Non mi va di cucinare. – dissi sedendomi su una delle sedie in cucina.
-Ma infatti non voglio morire avvelenato. Vado a ordinare la pizza. – disse andando in salotto per prendere il telefono di casa.
-Ma è successo una volta sola! Me lo ricorderai per sempre? – dissi scocciata. Una volta la cucina andò quasi a fuoco mentre tentavo di preparare la lasagna. Per fortuna Niall sentì che bruciava qualcosa e andò in cucina giusto in tempo per spegnere il forno.
-Si. Te lo ricorderò a vita. – disse con un sorriso soddisfatto componendo il numero della nostra pizzeria preferita.
-Buonasera. Vorrei ordinare tre pizze. Una con i funghi porcini, una margherita e una con il salmone. – disse l’indirizzo e attaccò.
-Una e mezza per ognuno? – chiesi.
-Pensavo di mangiarne due io e una tu ma se vuoi possiamo fare a metà. – disse. La pizza arrivò venti minuti dopo. Ci misimo a vedere “The messangers” mangiando la pizza. Era uno dei miei film horror preferiti. Aprii la bocca per ringraziarlo di aver portato quel film ma lui m’interruppe.
-Si lo so. Sono stato bravo a portare questo film. – disse togliendomi le parole dalla bocca.
-Telepatia is the way. – dissi sorridendo. Continuammo a guardare il film in silenzio. Una volta finito Niall sbadigliò e disse che aveva già sonno. Salimmo su e ci mettemmo a dormire nello stesso letto. Ormai, dopo 14 anni di amicizia, Niall era diventato come un fratello che non ho mai avuto.
  
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