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Autore: FediPurple    01/03/2012    1 recensioni
Questa è la storia di Lexy,una ragazza che ha un enorme segreto da custodire e che non può rivelare a nessuno.
Una ragazza che si trasferisce in una cittadina,Stratford,con suo fratello Damon dopo la morte dei suoi genitori.
La ragazza decide di frequentare il liceo e fare tutto quello che fanno le persone normali, per non dare nell'occhio.
Ma poi un gruppo di ragazzi la nota, di cui uno in particolare, Justin.
E sarà disposto a tutto per capire chi è lei,o meglio,cos'è lei.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando tornai dalla caccia andai subito a dormire e la mattina mi sveglia piena di energie.
Mi svegliai presto visto che dovevo fare un paio di cose mooolto importanti.
La prima era sicuramente bere sangue umano.

Andai di sotto a cercare Damon ma non lo trovai. Strano.
E' ancora a letto?!?! Andai in camera sua e... era ancora sommerso dalle coperte.

-Damon.- dissi ma lui non rispose.
-Damon svegliati dobbiamo andare a scuola!- dissi alzando la voce.

-Mmmm.- disse lui assonnato.
-Damon!!!!!! Alzatiiiii!!!!!- lo scrullai urlando.
-Ehi! Ma che diavolo fai? Non ho voglia di andare a scuola!-
-Bene! Il primo giorno e già non hai voglia. Come arriverai alla fine dell'anno?!-
chiesi mettendo le mani sui fianchi.

-Mmmm. Adesso mi alzo!-
-Si infatti alzati!- dissi prima scoprendolo completamente e
poi aprendo le tende facendo entrare la luce che gli arrivò dritta in faccia.

-Noooo!! Il sole nooo!!- disse girandosi dall'altra parte.
-Su dai che ti aspetta una bella sacca di sangue e una tazza di caffè fumante di sotto.-
-Mi avevi già convinto quando hai detto sacca di sangue...- disse alzandosi molto velocemente.
-Hahahahaha.- sorrisi scendendo le scale con un cadavere ambulante affianco a me.
Quando arrivammo in cucina gli porsi la tazza di caffè e me lo versai anche a me.

-Grazie.- disse sbadigliando.
-Non c'è di chè.- dissi sorridendo felice.
-Mi spieghi come fai ad essere così di buon umore la mattina alle 6.15?-
-Non lo so! Oggi mi sento in forma. Mi sento benissimo!-
-Lo vedo!- disse ridendo.
Finii velocemente il caffè, mentre Damon lo bevve lentamente per svegliarsi per benino,
ed intanto appoggiai i gomiti sul bancone e le mani sotto il mento e
lo guardavo con un piccolo sorriso stampato in faccia.
Lui mi guardò stranito.

-Vado a prendere il sangue così magari la smetti di fissarmi e pensi a mangiare.-
disse alzandosi.

-Che ci posso fare se mi rendi così tanto felice e sei figo?-
Urlai per farmi sentire visto che era già arrivato nell'altra stanza.

Appoggiai la schiena al bancone aspettando che Damon tornasse di sopra.
Tenevamo il sangue in cantina perchè lì era più freddo e
in più era un posto in cui andavamo poco.

-Eccomi.- disse entrando dalla porta della cucina.
-L'ultima cosa... mi incanto sempre quando ti guardo perchè mi piacciono i tuoi occhi fratellone!- dissi fissandolo di nuovo.
-Sisi come vuoi!- disse facendo scivolare la sacca di sangue sul bancone, verso di me.
-Grazie. E comunque è vero!- dissi guardando la sacca tra le mie mani.
-Ehi! Tutto bene?- disse fissandomi.
-Sisi scusa ma questa cosa del sangue umano mi mette un po' in agitazione.-
dissi preoccupata.

-Hai paura di perdere il controllo?- 
-Si.- dissi guardandolo.- Ma è necessario, quindi... a noi due!- dissi guardando il sangue.
Aprii la sacca e cominciai a bere come mio fratello.
Sentii il sangue invadermi la bocca e poi la gola. All'inizio ero un po' titubante ma poi quando sentii il mio corpo e la mia mente sciogliersi mi lasciai andare.
Finii tutto il sangue in pochi minuti.

-Va meglio?- chiese mio fratello che lo aveva già finito da un po'.
-Si.- dissi più tranquilla ed energica.
-Forza andiamo a vestirci che sono le 7.OO.- disse guardando l'orologio
appeso alla parete e poi confrontandolo con quello da polso.

-Si andiamo.- mi diressi in camera ed aprii l'armadio.
-Ed ecco che si fa avanti l'indecisione!- dissi triste.
Sentii mio fratello ridacchiare.

-Non ridere idiota!- dissi ridendo anche io.
Alla fine scelsi un paio di Jeans blu chiaro, una maglietta bianca a maniche corte
con un orsetto azzurro e una scritta glitterata nera, guanti lunghi fino ai gomiti grigio scuro, converse americane con le borchie su un fianco (queste :
http://www.google.it/
imgres?q=converse+american+con+borchie&hl=it&sa=X&biw=1024&bih=667&tbm=isch&prmd=imvns&tbnid=z1IAZFL-CfqVMM%3A&imgrefurl=http%3A%2F%2Fwww.block60.it%2F&docid=7g05IcNnQEpVAM&imgurl=http%3A%2F%2Fwww.block60.it%2Fsites%2Fdefault%2Ffiles%2Fimagecache%2Fbig%2Ffango%2FIMG_1998.JPG&w=900&h=672&ei=Oh4CT9KVF8z24QTHz72NCA&zoom=1) e cappello marroncino chiaro.
Mi lavai, mi truccai, preparai lo zaino ed ero pronta.
- Ehi! Io ci sono!- urlai a mio fratello.

-Anche io!!- urlò lui. Uscimmo contemporaneamente dalle porte delle rispettive camere
e tutti e due esclamammo un :

-Wow!- a occhi spalancati.
-Lexy... se non fossi tuo fratello ti verrei dietro!- disse stupito.
-Si anche io!- dissi con la stessa sua faccia.-Forse è meglio se andiamo
altrimenti arriviamo in ritardo.-

-Si. Forse hai ragione.- dissi tornando alla realtà.
Uscimmo di casa, prendemmo la Porche rossa fiammante e decappottabile di Damon e ci preparammo per un' intensa giornata di studio.
  
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