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Autore: keytvd    03/03/2012    6 recensioni
Questa fanfiction vede come protagonisti Damon, Stefan ed Elena e parte dalla fine della 3x14.
La storia di TVD, gli originari, sacrifici vari ecc. farà solo ed usclusivamente da sfondo alla storia, non mi occuperò di Klaus e co. ma solo di questo triangolo amoroso.
Elena deve affrontare i suoi sentimenti per i fratelli Salvatore, e questo la porterà inevitabilmente ad una scelta.
Questa finction è ad impronta Delena, ve lo dico già, ma essendo appunto un triangolo vedrete anche molto Stelena.
Dal #1 capitolo
"Muoio ogni volta che i tuoi occhi mi guardano, lo capisci? Se ami Stefan, se è vero che vuoi solo lui, allora spiegami perchè ti sento fremere ogni volta che ti sfioro" disse e mi accarezzò un fianco.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3

-Pov. Stefan-

Erano giorni che facevo fatica a dormire, troppi pensieri mi tormentavano, sembrava così lontano il tempo in cui non avevo nessun problema, facevo fatica a ricordare l'ultima volta in cui mi ero sentito veramente felice.

Un'immagine fece capolino nella mia mente. Elena. Cercavo di nasconderlo a me stesso, ma la realtà era che solo con lei avevo trovato la pace, e sapevo bene che l'unico modo per tornare ad essere felice era permettere ad Elena di tornare nella mia vita, perchè ciò che stavo facendo, torturarmi per starle lontano, mi stava distruggendo.

Volevo lei, solo lei,  dentro di me sapevo che rientrare nella sua vita era una scelta egoista, ma d'altra parte io nella sua vita ero comunque presente, oramai le nostre vite, compresa quella di Damon erano legate inevitabilmente.

Già, Damon. Un altro pensiero che mi tormentava.
La sera in cui gli avevo detto di parlare con Elena, l'avevo sentito rientrare in casa e sbattere a terra tutto ciò che si trovava davanti.
Non so cosa si fossero detti, so solo che da quella sera Elena non era più venuta a casa, e Damon sembrava essere tornato ad essere il vecchio lui, non era mai a casa, e quando rientrava la notte, era talmente ubriaco che non provavo nemmeno ad avvicinarmi a lui.

I miei pensieri furono interrotti da dei passi che scendevano le scale di casa. Alzai lo sguardo e la vidi.

"Buongiorno Stefan" disse sorridente Rebekah

"Hey" risposi poco convinto

Non mi piaceva questa nuova relazione di Damon, nonostante io e Rebekah in passato eravamo stati qualcosa di molto simile ad una coppia,  adesso era diverso, la sua famiglia era il nemico, e Damon poteva evitare di portarsela a letto.

"Non essere sempre scontroso la mattina, prendi esempio da tuo fratello, lui è sempre così" rise senza finire la frase

"Vedrò cosa posso fare" risposi alzandomi dal divano "Il tuo ragazzo non ti accompagna alla porta?" chiesi

"No, stamattina è stanco, non gli è ancora passata la sbornia di ieri sera" disse infastidita "Ci vediamo Stefan" e chiuse la porta alle sue spalle lasciandomi solo.

Forse non era il caso di parlare con mio fratello mentre non era completamente lucido, ma per com'era la situazione in quel periodo, chissà quando non l'avrei trovato ubriaco.

Salii le scale e bussai alla sua porta cercando di essere educato, erano giorni che non parlavamo.

"Dolcezza sei tornata per il bis?" chiese oltre la porta e a quel punto entrai

Lo sguardo di Damon si fece perplesso per un attimo, poi roteò gli occhi sospirando infastidito

"Avrei preferito la mia tentazione bionda" disse sbuffando e alzandosi dal letto

"Quella ce l'hai avuta tutta la notte, adesso dedica un po' di tempo a me"

"Stefan, non sono nelle condizioni di parlare con te, in realtà penso di non essere mai pronto ai tuoi noiosi discorsi"

Il vecchio Damon era decisamente tornato

"Mi dispiace per te, non sarà una lunga conversazione" dissi mentre lui cercava di sviare il discorso girando per la camera

"Inizia a parlare allora, fra 10 minuti devo uscire"

"Che intenzioni hai con Rebekah?" chiesi velocemente

"Mi stai prendendo in giro, vero?" chiese fermandosi di colpo

"Mai stato più serio" risposi incrociando le braccia

"Cioè, tu mi stai chiedendo che intenzioni ho con una ragazza?" sbarrò gli occhi

"Non con una ragazza qualsiasi, ma con lei, il nemico"

"Per me a letto non ci sono ruoli, amici o nemici, non fa la differenza, per me lei è Rebekah"

"Proprio per questo ti chiedo di trovartene un'altra, visto che per te non fa differenza"

Damon mi si parò davanti velocemente

"Mettiamo in chiaro una cosa Stefan, per me la differenza c'è, esiste una sola donna al mondo con cui vorrei fare l'amore, ma indovina un po'? E' innamorata di te, quindi fammi il fottuto piacere di non immischiarti nella mia vita sessuale, pensa alla tua e lasciami in pace!"

Rimasi in silenzio ad ascoltare le sue parole, soprattutto perchè di tutto quel discorso l'unica frase che mi aveva colpito era stata "fare l'amore". non andare a letto, o fare sesso.
Se volevo vedere il lato umano di mio fratello, dovevamo parlare di Elena, e questo mi faceva male, perchè lei al contempo era la nostra gioia, ma anche il nostro dolore.

"Va bene, fa come vuoi" dissi voltandogli le spalle ma lo sentiii chiamarmi

"Stefan" disse

"Si?" rimasi fermo sulla porta

"Le ho detto addio, ho rinunciato a lei"

Restai in silenzio senza saper bene che cosa rispondergli

"Perchè me lo dici?" chiesi infine

"Perchè l'ho fatto per te. Per te e per lei"

Di nuovo la sua umanità

"Damon"

"No, ora mi fai parlare. Ho rinunciato a lei perchè so che con te sarà più felice, perchè so che è con te che vuole stare e visto che so che anche per te è così, fammi il favore di smetterla di torturarti con le tue paranoie e torna da lei"

"Sappiamo bene entrambi che stare con un vampiro non è un bene per lei"

"Ah no? E questo chi l'ha deciso?"

"Damon non sono stabile, paradossalmente tu gestisci molto meglio di me il sangue umano"

"Cazzate, questa volta ne sei uscito da solo, non hai avuto bisogno di torture atroci per disintossicarti"

Forse aveva ragione, forse.

"Damon tu la ami"

"Me ne farò una ragione, passerà, non amerò per sempre una donna che non mi vuole" rispose ma i suoi occhi dicevano altro

"Disse l'uomo che ha amato Katherine per 145 anni"

"Appunto, poi mi è passata, Katherine non significa più nulla per me" si girò voltandomi le spalle

"Non so se posso rinunciare a mio fratello per una donna"

"Non stai rinunciando a nessuno, e poi non è una donna qualsiasi, è la tua donna" continuava a tenermi le spalle mentre parlava "Hai la mia benedizione fratello, ma ti prego, non parliamone più, tu tornerai con Elena, io continuerò a portarmi a letto chi voglio e vissero tutti felici e contenti" la sua voce suonava piena di rabbia ma cercai di non pensarci troppo

"Buona giornata Damon"

Uscii dalla sua stanza, cercando di sbrigarmi, prima che la mia ragione mi facesse cambiare idea.




-Pov.Elena-

*SMS STEFAN: Vieni a cena da me stasera? P.S. Damon non c'è*

Rilessi il messaggio una decina di volte per  essere sicura di aver capito bene.
Stefan mi stava invitando a cenare con lui?
Doveva essere successo qualcosa, per forza.
Erano giorni che non mettevo piede a casa Salvatore, fondamentalmente perchè non ne avevo motivo.

Da quando Damon era stato a casa mia e mi aveva baciato le cose erano inevitabilmente cambiate, e non tanto per quel bacio, oramai ero abituata ai suoi scatti improvvisi, e non potevo nemmeno fingere che non mi facessero piacere.
Ciò che era cambiato era l'ammettere che lo amavo, dalla mia bocca era uscito quel -ti amo- senza che me ne rendessi conto, e oramai non potevo più tornare indietro.

Nonostante questo lui mi aveva lasciata andare, aveva detto che mi sarebbe rimasto amico, e da una parte sapevo che quello era il giusto ordine della mia vita. Stefan il mio ragazzo e Damon il mio amico.
Già, amico, anche anche il mio subconscio gioco di me, erano oramai tre notti consecutive che mi svegliavo si soprassalto per colpa dei sogni che facevo.
Erano sempre gli stessi, Damon che lambiva il mio corpo di baci roventi, il mio corpo in fiamme sotto le sue mani, e poi... buio.
Mi svegliavo con la fronte intrinsa di sudore e riprendere sonno era impossibile.

Dovevo smetterla di pensarci, lui stava andando avanti con la sua vita, e io dovevo andare avanti con la mia.
Saremmo rimasti amici, forse, e tutto sarebbe tornato alla normalità.

Risposi al messaggio di Stefan

*Va bene, alle 20 sono da te*

E chiusi il telefono, cercando di respirare profondamente. Con l'ansia che avevo addosso non sarei arrivata a fine serata.
Forse Stefan aveva preso una decisione riguardo al nostro futuro? Lo speravo fortemente.


Alle 20 come previsto mi trovai davanti casa e Stefan mi aprì subito la porta.

"Ciao, Elena" disse facendomi cenno di entrare

"Ciao" risposi timidamente

Odiavo il fatto di essere in imbarazzo, prima era tutto così semplice, baciarci, parlare, era facile come respirare con lui.

Trascorremmo la serata tranquillamente, e forse complice la bottiglia di vino che avevamo finito, riuscii perfino a rilassarmi senza pensare a nulla se non a lui, a noi.

"Sono felice che tu mi abbia chiesto di venire qua stasera" disse timidamente sedendomi sul divano

Lui abbozzò un sorriso e mi porse un bicchiere di vino sedendosi accanto a me.

Quando le nostre dita si sfiorarono passandoci il bicchiere, un brivido percorse tutto il mio corpo.

"E' stata una bella serata" disse quasi per riempire quel silenzio che ci stava divorando.

Non sapevo cosa dire, cosa fare, come muovermi, nemmeno al nostro primo appuntamento era stato così difficile, ma d'altra parte quello per noi era un primo appuntamento, ci stavamo ritrovando dopo tanto tempo, eravamo due nuove persone.

"Elena"- "Stefan" dicemmo contemporaneamente e sorridendo imbarazzati subito dopo

"Vai, parla tu" dissi

"Non è facile" si fermò, quasi per trovare le parole "Io ti amo, Elena" disse tutto d'un fiato pietrificandomi

"Stefan" cercai di parlare ma il mio cuore minacciò di scoppiare

"No, lasciami parlare, ti prego" appoggiò una mano sulla mia gamba e rimasi in silenzio per ascoltare ciò che aveva da dire

"Sono cambiate tante cose fra noi, troppe, ma ciò che non è cambiato è quello che provo per te. Volevo scappare da questo sentimento, perchè mi vergognavo per tutto ciò che ti ho fatto, ma la verità è che più cerco di fuggire e più sento il bisogno di avvicinarmi a te"

I miei occhi si riempirono di lacrime, per quanto tempo avevo sperato di sentire quelle parole?

"Io so che anche per te sono cambiate molte cose" continuò "Damon ti è stato molto vicino in questi tempi e tu ti sei legata molto a lui"

Deglutii ripendando a ciò che era successo fra me e Damon, non l'avrei mai dimenticato, mai. Ma non era quello il momento per pensarci, dovevo andare avanti.


"Io voglio provare a tornare con te, Elena, se anche tu lo vuoi, voglio tornare ad essere felice e so che solo con te posso esserlo. Non sei obbligata a risponder.."

Non lo lasciai finire, non avevo bisogno di sentire altro, ciò di cui necessitavo era ritrovare quelle labbra che mi erano mancate più dell'aria.

Lo baciai come non avevo mai fatto prima, come se fosse la cosa più preziosa al mondo, lui, di nuovo mio.

Stefan ricambiò quel bacio con dolcezza, mi prese il volto fra le mani e senza accorgermene mi ritrovai sotto il suo corpo marmoreo, distesa sul divano.

Sentivo la pelle ardere di passione, avevo sognato quel momento, avevo desiderato di perdermi fra le sue braccia per mesi e stava accadendo.

In quel momento la porta di casa si aprì e di scatto io e stefan ci staccammo.

Ciò che i miei occhi videro, rovinarono inevitabilmente il momento.

Damon e Rebekah che si baciavano con passione, che perdevano pezzi di vestiti per casa, troppo presi a spogliarsi per accorgersi della nostra presenza.

"Un po' di contegno" urò infastidito Stefan e Damon si bloccò di colpo.

Si staccò da Rebekah e i suoi occhi passarono velocemente da Stefan a me, stesa sotto di lui.

L'unica cosa che volevo in quel momento era sprofondare nell'abisso più profondo e non riemergere mai più.

Damon rimase in silenzio, completamente spiazzato dalla situazione, i nostri occhi si intrecciarono per un breve istante, tanto breve perchè io non riuscii a reggere quello sguardo di ghiaccio che riusciva a spogliarmi, che riusciva a farmi perdere il senso di ogni cosa.

Mi alzai in piedi velocemente

"Stefan, devo andare" dissi e corsi via da casa senza voltarmi nemmeno per un istante.

Sapevo che stavo sbagliando, avrei chiesto scusa a Stefan, ma non potevo restare la, il mio cuore non poteva reggere.



Arrivata a casa mi spogliai velocemente e mi buttai sul letto, priva di forze, erano successe troppe cose quel giorno, troppe emozioni per una sola persona.

In quel momento qualcuno bussò alla porta della mia camera, e mi odiai per non aver sperato subito che fosse Stefan, ma aver pensato che potesse essere Damon.

Aprii la porta e me lo trovai davanti, senza pensarci mi buttai fra le sue braccia

"Stefan" non riuscii a trattenere le lacrime

"Non dire nulla, non ce n'è bisogno"

"Mi dispiace, non dovevo andare via così"

"E io non dovevo entrare in casa senza permesso, ma volevo evitarti di scendere le scale"

Risi

"Mi dispiace, davvero" aggiunsi

"Sta tranquilla, so che per Damon provi qualcosa, è chiaro, ma lo supereremo, se tu lo vuoi"

"Si" mi strinsi più forte a lui

"Posso dormire con te stanotte" chiese timidamente e lo guardai negli occhi

"Certo" accennai un sorriso



Quella notte dormii fra le sue braccia, mi lasciai scaldare dal suo corpo che mi teneva stretta.
Avrei tanto voluto essere la con lui, completamente, eppure, la mia testa era lontana, fissa ad un solo pensiero.
In un'altra casa, un'altra stanza, in quell'esatto momento Damon stava facendo l'amore con una donna che non ero io.



Spazio commenti:

Intanto vi chiedo scusa per il ritardo, ma non ho veramente avuto tempo di scrivere.
Intanto grazie per le recensioni e per aver messo la storia fra i preferiti/seguite, mi fa davvero tanto tanto piacere :)

Per la prima volta mi sono cimentata nello scrivere dal punto di vista di Stefan. Come vi ho già detto l'altra volta per me è davvero difficile scrivere "con i suoi occhi", non è come scrivere Damon che lo faccio ad occhi chiusi,  mi ci devo proprio impegnare ecco, e beh, spero che non sia stato un totale disastro >.<

Oltretutto scrivere questo capitolo per me è stato stra difficile anche perchè da Delena, descrivere scene Stelena è un'impresa, ma da una parte sono contenta, è una sfida con me stessa :)

Come avete visto, anzi letto, c'è stato il ritorno di fiamma Stelena, ma le cose non sono semplici perchè oramai i sentimenti di Elena non sono più come una volta, o meglio ama ancora Stefan come prima, ma il suo cuore è anche di Damon.

E a proposito di Damon, questa volta lui l'ho lasciato in pace, ma non vi preccupate, dal prossimo capitolo torno alla vita facile e scrivo dal suo punto di vista, di conseguenza il capitolo arriverà molto prima di questo :)

Aspetto i vostri commenti!


Key


  
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