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Autore: Seby1993    04/03/2012    10 recensioni
Naruto Uzumaki nacque il dieci ottobre a Konoha, dove subito dopo la sua nascita diventa la forza portante del Kyuubi, un demone mostruoso che quello stesso giorno attacco il villaggio e che fu sigillata in lui per motivi del tutto sconosciuti. Il ragazzo crescerà con un nemico del suo villaggio con l'intento di raderlo al suolo, ma un giovane Kunoki proverà a fermarlo, ma ci riuscirà? E riuscirà a distogliere Naruto dal suo tentativo di vendetta? Be seguitemi e lo scoprirete....
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Orochimaru, Tenten
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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- Questa storia fa parte della serie 'La sofferenza di Naruto'
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Prologo
 
Naruto Uzumaki nacque il dieci ottobre a Konoha, dove subito dopo la sua nascita divenne la forza portante del Kyuubi, un demone mostruoso che quello stesso giorno attaccò il villaggio e che fu sigillata in lui per motivi del tutto sconosciuti. E fu cosi che iniziarono per lui tre anni di una vita di solitudine e di sofferenza, che aumentava giorno dopo giorno, a causa della solitudine e per via che i genitori vietavano ai figli di giocare con lui e di stargli alla larga. Questo faceva soffrire molto il ragazzino e ogni giorno che passava si sentiva peggio, avrebbe voluto morire solo per non provare tutto il dolore che lo faceva stare male, e ogni giorno di più il suo cuore si induriva facendolo cadere nelle tenebre dell’odio e della sofferenza, finché un giorno una bambina dai capelli castani vedendolo singhiozzare si avvicinò a lui per chiedere come stesse e perché mai piangesse.
 -Tutti mi trattano male e mi dicono mostro- disse il bambino con una voce rotta dal pianto, mentre con la piccola mano si asciugo le lacrime, la bambina era dispiaciuta gli chiese se volesse giocare con lei, e ovviamente Naruto non se lo fece ripetere due volte l'accettò gioioso sperando finalmente di aver trovato un amica, ma quando si sbaglia, in quel momento arrivo la madre della bambina chiese.
 -Tenten che fai vicino a quel mostro? Sei tu che hai importunato mia figlia, non è vero? Mostro che non sei altro, non capisco come il Sandaime possa fare restare una minaccia come te qui al villaggio- disse arrabbiata la donna, la bambina non capiva perché la madre trattasse cosi il bambino, e cerco di spiegare la situazione ma la donna non le diede tempo e cosi anche altre persone che si erano avvicinati al loro per sapere cosa il mostro avesse fatto e iniziarono a infierire su lui, lo insultarono e gli dissero andarsene dal villaggio perché non era per mostri come lui, finche non videro il bambino scoppiare a piangere, non si muoveva e ne diceva niente era semplicemente triste e anche molto stanco, e iniziando a correre scopo verso le porte del villaggio gridando –Io non sono un mostro- . In quel momento non vi erano guardie nel cancello e il bambino scappo con molta facilità dato che i cittadini non fecero niente per fermarlo. Tenten era triste, avrebbe voluto conoscere quel bambino e capire perché gli altri lo trattavano in quel modo, ma la madre le spiego che non doveva intromettersi nelle faccende degli adulti cosi la piccola non disse niente e dispiaciuta si chiese quale fosse il nome di quel ragazzino e se in futuro avesse avuto la possibilità di vederlo ancora. Nel frattempo il bambino era scappato nella foresto dove una volta accortosi di essere lontano dal villaggio inizio a gridare con tutto il fiato in corpo e a dare pugni sugli alberi finche dalle mani non usci del sangue, dopo essersi sfogato si curo le ferite delle mani e prese la decisione di rimanere nella foresta almeno li nessuno lo avrebbe maltrattato, anche se per lui non fu affatto facile procurarsi il cibo e trovarsi i ripari per la notte. Era passata una settimana dalla sua fuga dal villaggio e pareva che nessuno sentisse la sua mancanza, e purtroppo lui era allo stremo delle forze sarebbe morto se non avesse trovato un modo per sfamarsi se non fosse stato per un uomo molto alto, con una carnagione pallida con delle pupille a fessure, come quelli di un serpente. Il bambino si spavento nel vedere quell’essere e preoccupato che fosse qualcuno mandato dal villaggio per ucciderlo comincio a correre e a piangere sperando che questi non lo uccidesse, ma la sua corsa fu fermata da questi che lo prese di forza e gli disse:- Povero piccino ti hanno lasciato qui solo soletto, vero?- il bambino inarco un ciglio, era stupito era il primo che si preoccupasse per lui e la cosa lo in sospetti.
-Chi sei tu?- chiese il piccolo spaventato, dopo essere sceso dalle braccia dell’uomo.
 -Oh! Ma che maleducato che sono!- disse con un tono ironico – Mi presento io sono Orochimaru e sarò il tuo sensei se tu melo permetterai- disse il moro, Naruto rimase folgorato.
-Mi vuole dire che mi farà diventare un ninja- disse felice ed eccitato.
 -Certo, ma prima devo vedere se tu ne sei all’altezza- disse il senin, il bambino con sguardo determinato come mai in vita sua annui per poi rispondere: -Mi metta alla prova Orochimaru-sensei.- L’uomo non se lo fece ripetere due volte e formando dei sigilli con le mani allungo il suo collo fino a mordere quello del bambino per poi dirgli.
-Se sopravvivrai sarai degno di diventare mio allievo, altrimenti vorrà dire che mi sono sbagliato sul tuo conto- il bambino cadde a terra incosciente e Orochimaru penso “Forse ho fatto male ha imporre il sigillo su questo ragazzi, d’altronde era ancora piccolo e molto probabilmente morirà” disse prendendo il ragazzino in braccio -Peccato vorrà dire che prima che muoia estrarrò il Kyuubi e lo imprigionerò finche non sarò in grado di domarlo- disse prima di scomparire col bambino.
   
 
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