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Autore: buffy_91    07/03/2012    9 recensioni
"“Sei bellissima” disse sporgendosi in avanti e piazzandole un bacio sulla tempia.
In tutta risposta il braccio magro di lei gli cinse il fianco. "
[b]Spoiler generici 4 stagione [/b]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Nel futuro
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Si svegliò all'improvviso. Un suono confuso al piano di sopra, probabilmente Alexis.

Aprì gli occhi, ma la luce accecante che passava dalle finestre glieli fece richiudere all'istante.

Castle si rese conto di essersi addormentato sul divano. Sulle sue labbra aveva ancora il sapore dello scotch. E delle labbra di lei. Inebriante sapore.

Dopo la loro discussione era tornato a casa e si era piazzato sul divano con una bottiglia. Ne aveva bisogno per anestetizzare il dolore e la voglia di lei.


Il rumore confuso dal piano di sopra si fece più definito. Era una canzone.

I don't know why I love you

I just know I can't stop thinking of you

Gli sfuggì una risata amara. Il potere della musica. Ancora si stupiva di quanto spesso le canzoni riuscissero a rispecchiare i suoi stati emotivi.

In fondo era stata una canzone a convincerlo a chiamarla a Chicago la prima volta...



Chicago, 5 mesi prima. Ore 19.30


Rispose al secondo squillo.

Beckett.”

Detective, volevo denunciare un omicidio. Sono un testimone, forse non troppo attendibile, ma ho visto chi è stato.”

Castle? Di cosa stai parlando?” il tono era perplesso, forse un po' irritato.

Sei colpevole di omicidio, Beckett. Mi manchi da morire.”il tono era leggero, quasi scherzoso.

Castle” la voce di lei si abbassò, dolce “Sono partita tre giorni fa.” Castle era abbastanza sicuro che Kate stesse sorridendo.

Come ti trovi nella fredda Chicago? Sei già stata alla ricerca del Pronto Soccorso di ER?”

E' una città decisamente gelida. Ma ho dei colleghi simpatici.” disse “E ho già un appuntamento con il Dr. Kovak”scherzò, lasciandosi sfuggire una risata che riempì le orecchie di Castle.

Posso ancora competere con un dottore, vero?”

Kate rimase in silenzio. I ricordi del loro ultimo incontro occuparono la sua mente.

Ok,ricevuto, dovrò prendere una laurea in medicina” se era rimasto deluso,di sicuro non lo fece trasparire “Raccontami qualcosa, Kate.”

Con un sospiro la donna si rilassò e gli descrisse il suo nuovo appartamento, la sua nuova squadra e quello che per ora aveva visto della città. Evitò di dirgli che ancora le veniva spontaneo di cercarlo, seduto sulla sedia a fianco della sua scrivania. E allo stesso modo evitò di fargli sapere che in fondo anche lui le mancava.




Oggi


Kate entrò in un negozio di scarpe dopo aver fissato la vetrina per qualche minuti. Un paio di scarpe alte color tortora stavano esercitando su di lei il loro richiamo.

La detective e Lanie avevano programmato di passare la mattinata sperperando il loro stipendio dandosi allo shopping, ma poco prima di uscire il medico legale era stata chiamata per un caso.

Kate aveva deciso di andare da sola.

Stava girando tra sandali e stivali immersa nei suoi pensieri, quando una voce la riportò sulla terra.

Detective Beckett!”

Kate si girò. A pochi passi da lei vide l'amichetta bionda di Castle.

Perfetto, tra tutti gli abitanti di New York proprio la sciacquetta dovevo incontrare.

La salutò con un sorriso di circostanza.

Non mi aspettavo di rivedere così presto la famosa collega di Rick”

Partner. Io e Castle siamo partner” puntualizzò Kate, stizzita. Stava ponderando l'idea di piantarle un tacco a spillo nella coscia. Si chiese se Linda sapesse dell'incidente della sera prima.

Mi sembrava di aver capito che non lavoraste più assieme” rispose ironica Linda.

E' un allontanamento temporaneo” disse in fretta “Tornerò a New York tra qualche mese e Castle tornerà al distretto.”

Sperando che Rick non trovi di meglio da fare, nel frattempo.”

Kate si rese conto che nessuna delle due stava realmente parlando della loro situazione lavorativa.

Beh, Rick è sempre stato attratto dal mio lavoro.”

Certo. Dal suo lavoro” sorrise la donna “Senta, Kate, ho intuito che le cose tra lei e Richard sono complicate,diciamo.” sembrava stesse pesando ogni parola “Non lascerò che tutto ciò influisca su quello che io e lui stiamo costruendo.”

Evidentemente Castle non le aveva detto nulla.

Tra me e Castle le cose sono complicate, è vero. Ma tra noi non c'è mai stato nulla.”

Per colpa mia.



4 mesi prima, Chicago


Il telefono di Kate squillo. Non aveva bisogno di guardare lo schermo per sapere di chi fosse la chiamata.

Castle.

Si erano sentiti cinque o sei volte da quando era partita; a dire la verità lui aveva provato a chiamarla spesso, ma Kate rifiutava le chiamate o fingeva di essere occupata.

Quelle chiamate la turbavano. La sua voce calda la turbava. Ma la causa principale del suo turbamento era se stessa. Quando riagganciava si sentiva leggera, sollevata.

Kate si sentiva egoista; sentiva di usarlo. Ogni parola di Castle era accompagnata da speranza, anche se lei era a chilometri di distanza, a giorni, mesi di distanza. Non sapeva se il suo incarico a Chicago avrebbe potuto subire prolungamenti. Sapeva solo che non poteva continuare così. Non poteva continuare a farlo aspettare.

Decise quindi di rispondere.

Beckett”

Ehi, Kate. Indovina?” quell'entusiasmo da bambino la sorprendeva sempre.

Il tuo loft è stato invaso da formiche giganti?” si chiese perchè, dopotutto, continuasse sempre a stare al gioco.

No, solo dagli studenti di mia madre” rispose lui, scocciato “Ma non è questa la novità. Mi è stato commissionato un ulteriore libro su Nikki Heat. Potrei mandarla a Chicago, stavolta.”

Anche io ho una novità” Kate rispose d'impulso. Sapeva che se non lo avesse detto in quel momento avrebbe continuato il gioco delle telefonate.

Spara, Kate. Ma sicuramente non sarà migliore della mia. A meno che non sia che torni a New York domani.” fece una pausa “In quel caso sarei decisamente un uomo felice.” la dolcezza della sua voce la colpì come un pugno nello stomaco.

Uno dei miei colleghi mi ha invitata fuori a cena. Si chiama Malcom. Ho accettato” sputò fuori.

Silenzio dall'altro capo del telefono.

Senti, Castle, 18 mesi sono un tempo lunghissimo. Corre voce che potrebbero raddoppiare. Le nostre vite vanno avanti lo stesso. Non è giusto per nessuno dei due aspettare.”

Magari non è giusto per te, Beckett” il tono di lui si era fatto più basso, grave “La scelta è tua. Hai sempre deciso tu. Sappi però che io continuerò ad aspettare.”

Non farlo. Non te lo meriti.” detto questo agganciò.

Aveva inventato la storia di Malcom. Non sapeva nemmeno quale fosse il vero motivo per cui lo aveva fatto.

Castle continuò a chiamarla nelle due settimane successive,ma Kate non rispose mai.




Angolo dell'autrice: beh, chiedo scusa per il ritardo,ma l'ispirazione ha deciso di andare in vacanza. E' tornata solo oggi, ma la trovo cambiata. Questo capitolo non mi piace. L'ho riscritto parecchie volte, ma non riesco ad essere soddisfatta. Nella mia testa l'ultima telefonata aveva perfettamente senso. Per come l'ho scritta invece non ce l'ha. Vedrò di sistemare nel prossimo capitolo.

Se qualcuno è interessato la canzone citata è “You Always Make Me Smile” di Kyle Andrews. Un gioiellino,per quanto mi riguarda.

Vi chiedo un immenso favore. Se avete voglia di lasciare un commentino scrivetemi se secondo voi questo capitolo può avere senso.

Saluti a tutti, alla prossima..

buffy_91


ps: sempre grazie a chi legge e lascia un commentino. Me happy. :D

  
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