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Autore: JeffreyCROW    10/03/2012    2 recensioni
Scappare di casa per seguire strade sconosciute,
mentire alle persone importanti della propria vita,
cambiare completamente identità.
Oh, cosa non si farebbe per seguire i Guns n' Roses in tour!
-I primi sei capitoli sono d'introduzione, i Guns arriveranno dal settimo.
Quindi la storia ha in un certo senso due inizi: potete inizarla dal capitolo 1 o dal capitolo 7.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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3 luglio 1987

Michelle si svegliò improvvisamente a causa delle urla provenienti dal soggiorno.

Anche Axl si era issato a sedere e stava cercando di capire chi fossero i colpevoli di una tale confusione.

I due si guardarono spaventati e si precipitarono fuori dalla stanza, infilandosi addosso i primi vestiti che trovavano.

In corridoio si scontrarono con Duff, che sembrava essere in preda alla disperazione.

"Izzy è completamente andato di testa! Bill, ti prego, chiama immediatamente un'ambulanza"

Michelle sentì una fitta al cuore; Jeffrey non avrà mica fatto del male a James?

Corse in soggiorno e la prima cosa che vide fu una chioma ossigenata incrosta di sangue. Era Steven, steso a terra.

Il sollievo iniziale nell'appurare che la vittima in questione non era James lasciò il posto all'angoscia: il ragazzo non si muoveva e non c'era traccia di Jeffrey.

"Iz! Iz!! Vieni immediatamente qui!"

Michelle era furiosa e prese in braccio Steven, privo di sensi, e lo trascinò a fatica nella cucina, stendendolo sul tavolo.

Aveva una spaccatura profonda al sopracciglio, una lesione sanguinante dietro alla testa e la caviglia era in una posizione innaturale.

Prese dal freezer una busta di ghiaccio e gliel'appoggiò sulla fronte, poi pulì la ferita e cercò di fermare lo scorrere del sangue con una benda.

Per la caviglia non c'era molto da fare, quindi andò ad accertarsi che qualcuno avesse chiamato un'ambulanza.

Duff e Axl stavano parlando con il centralino di emergenza in soggiorno e Slash stava rientrando nella suite con in mano una scatola contenente un kit di pronto soccorso ben fornito, quindi decise di andare a cercare Izzy.

Si infilò il chiodo di pelle bianca e uscì; di certo il ragazzo non si trovava più in hotel.

Camminò osservando attentamente ogni persona intorno a lei, ma lui non c'era.

Una tale con la chioma corvina e un cappello in pelle le passò vicino, ma bastò un'occhiata per capire che era una donna; una formosissima rossa la affiancò, sussurrando al suo accompagnatore: Jeffrey, grazie della splendida nottata.

Peccato che il Jeffrey in questione era un ragazzo sovrappeso, con i capelli tinti di fuxia e degli improponibili guantoni zebrati.

Stufa di cercare per la strada, Michelle entrò in un Irish Pub e si sedette al bancone, sperando in una botta di fortuna di trovare lì Izzy a bere qualcosa.

Si ordinò una birra, ma del moro non c'era ancora traccia, quindi decise di andarsene.

Uscì nuovamente nell'aria mite di luglio e prese una sigaretta da un pacchetto che aveva rubato a Duff.

Aspirò in profondità il fumo, quando sentì qualcuno appoggiarle le mani sulle spalle.

"Dunque hanno mandato te a cercarmi."

La ragazza si girò, e vide Izzy che ammiccava, gli occhi seminascosti dal cappello verde con la visiera appartenente ad Axl.

"Certo che no, sono venuta di mia volontà. Peccato che mi hai trovato prima che io trovassi te!"

Il chitarrista si mise a camminare a fianco a lei, senza rispondere.

"Mi spieghi perché hai fatto del male a Popcorn?"

"Ma sì, tutti danno la colpa a me! Ero seduto tranquillamente in soggiorno a farmi i fatti miei, strimpellando la chitarra quando è arrivato quel tale incazzato nero perché non trovava le bacchette! Io gli ho risposto male, non volevo essere disturbato proprio quando avevo l'ispirazione per un assolo, e lui si è infuriato ancor di più e mi ha tirato un destro sul naso! Guarda." Girò il viso per far vedere a Michelle una spaccatura inquietante sulla narice.

"Beh, credo che il mio punto di vista sulla vicenda sia cambiato."

"Lo spero. Come va con Bill?"

"Non lo so, sai com'è, questa mattina al risveglio non siamo neanche arrivati a parlare perché Steven era morente in salotto."

"Oh beh, non penso che il dialogo sia così importante in un rapporto. Siete almeno andati a letto insieme?"

"Hai mai sentito parlare di romanticismo Jeff? Comunque sì."

"Bene, sei a quota due! A chi tocca dopo Saul e Bill?"

Le fece l'occhiolino, e Michelle scoppiò a ridere e gli tirò un pugno sulla spalla. 

"Andiamo a vedere come sta Steven e magari a chiedergli scusa, Iz?"

  
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