Anime & Manga > Yu degli spettri
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Autore: Pineapple__    11/03/2012    2 recensioni
Oddio, che emozione la mia prima fanfiction! Spero vi piaccia! Sakura, una ragazzina di 14 anni, dopo la morte dei genitori si trasferisce a Yamazuki dai suoi nonni, dove vivono anche i nostri quattro eroi. Cosa succederà quando la timida Sakura si ritroverà a combattere al loro fianco? Leggete e recensite!
Genere:[Avventura, Romantico, Song-fic]
Personaggi:[Nuovo Personaggio, Hiei, Kurama, Yusuke Urameshi, Kazuma Kuwabara, Un po' tutti]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci arrivati al secondo capitolo! Spero vi piaccia!
Capitolo 2: Un incontro color del sangue

La macchina dei nonni sfrecciava per le strade della città. Svoltò a destra e imboccò una viuzza, fermandosi davanti a un palazzo verdino. "Siamo arrivati!" la voce del nonno distolse Sakura dai suoi pensieri. Scese dal mezzo e diede un'occhiata intorno a sè; la via era deserta, avvolta da una pace surreale che metteva quasi i brividi. Entrarono in casa e la nonna scomparve un attimo per andare in camera sua. Quando tornò stringeva tra le mani un pacco dalla carta beige con una coccarda rossa. Lo porse alla ragazza "E questo?" fece lei incuriosita, scuotendo leggermente l'oggetto in questione. "Un piccolo regalo tutto per te" disse l'anziana strizzandole l'occhio. Lei lo scartò e, con sua grande sorpresa, all'interno trovo un bellissimo e... grigissimo PC portatile. La nonna estrasse dalla tasca una chiavetta USB  "E qui c'è un mese di Internet tutto per te!". Gli occhi le si illuminarono e abbracciò i nonni "Grazie! Grazie! Grazie mille a tutti e due!" urlò euforica. Da dietro un muro dello spazioso appartamento sbucarono un paio di orecchie e un simpatico musetto, per vedere l'origine di tutto quel trambusto. La ragazza se ne accorse ed esclamò "O mio Dio! Ci sei anche tu, Kyoko!". L'Akita, dopo averla riconosciuta, trotterellò festosa verso la quattordicenne. Le saltò addosso con il suo dolce peso di 40kg, dimenando allegramente la coda. "Ehi, basta, mi fai il solletico!" rise la castana, visto che il cane aveva incominciato a leccarle la faccia. Era da molto che non vedeva Kyoko, ma non si aspettava di vederla così cresciuta. L'aveva sempre considerata come una sorella ed erano davvero inseparabili. "Vado a sistemarti le cose in camera?".  "No, no. Grazie, faccio io" tagliò corto lei, sciogliendo 'l'abbraccio' del cane. Prese le sue valigie e si diresse verso la sua camera, seguita a ruota da Kyoko. Sempre la stessa; prima del bagno, in fondo al corridoio. Aprì la porta ed entrarono. L'Akita si stese pacifica in un angolo, senza perdere di vista la 'sorellina'. La camera era sempre la stessa. Il letto, la scrivania, la libreria e l'enorme armadio a muro. Sulla parete erano ancora attaccati i poster dei suoi cantanti preferiti. 'Bene, non hanno toccato niente' pensò sollevata la ragazza. Inizio a sistemare i vestiti nell'armadio, sotto lo sguardo attento della sua inseparabile amica. Sembrava che danzasse, così innocente e pura. Quando febbe finito, spostò lo sguardo sul letto e vide un'uniforme composta da camicetta e gonna azzurre;sopra di essa stava un foglietto con il nome della scuola media della città e una classe. Spostò il completo sulla sedia e notò che sulla scrivania erano impilati dei libri di testo "Hanno pensato proprio a tutto, non trovi?" domandò, rivolgendosi alla CAGNOLINA. Si stese sul letto, fissando il soffitto. Iniziò a pensare di nuovo di nuovo ai suoi genitori. Non voleva ricominciare a piangere. Kyoko, sentendo la tristezza che stava assalendo l'amica, si alzò e andò ad appoggiare la testa sul bordo del letto fissandola, con occhi preoccupati "Ehi, che c'è?" chiese lei, accarezzandole dolcemente il capo "Adessi vado a farmi una doccia e poi andiamo al parco, d'accordo?" affermò Sakura, prendendo l'accappatoio e dirigendosì in bagno. Una volta lì si spogliò e si buttò sotto il getto calcdo ed inebriante della doccia. L'acqua le scendeva impetuosa lungo il corpo snello, appiccicandole i lunghi capelli castani alla schiena. I vetri della doccia erano già appannati. Fermò l'acqua e iniziò a insaponarsi con il bagnoschiuma. Un buonissimo odore di frutti di bosco si diffuse in tutto il bagno. La schiuma cremosa le accarezzava le curve perfette del corpo. "'Cause I remember it clearly the day you slipped away..." sfuggì alla ragazza, mentre riapriva l'acqua per togliersi la schiuma di dosso. Restò un altro po' sotto il getto poi usci dal bagno con l'accappatoio verde muschio addosso, in una nuvola di vapore. Si diresse in camera, si asciugò e si vestì con una canottiera arancione, un paio di jeans attillati e un paio di scarpe da ginnastica. "Andiamo?" fece la castana, mentre prendeva il guinzaglio e l'amata pallina del cane. Si recò in soggiorno "Io porto Kyoko a fare una passeggiata" annunciò agganciando il guinzaglio al collare dell'animale. "Va bene, ma torna per il pranzo" si raccomandò il nonno. "Certamente!" esclamò lei, uscendo.
Hiei stava seduto sul ramo più alto di un albero del parco comunale. Scrutava il cielo con fare annoiato. Diede un'occhiata sotto di lui e vide tanti stupidi bambini Ningen, che correvano e giocavano spensierati. Se solo la sua infanzia fosse stata così serena... Decise di scendere dall' albero. Appena i suoi piedi toccarono terra una pallina rossa rotolò vicino ai suoi piedi. La raccolse e la guardò incuriosito. Si guardò intorno, cercando di capire di chi fosse l'oggetto. Riuscì solo a vedere una grande palla di pelo che gli saltò addosso, scaraventandolo con violenza a terra. "Ehi, buono! Stai giù!" lo intimò il demone, cercando di rialzarsi. Non ci riuscì. L'Akita lo tratteneva per la tunica, ma non aveva intenzione di attaccarlo, anzi voleva giocare con lui. "Kyoko!! Dove sei?!". Una voce femminile. Una figura stava correndo verso di loro. Quando fu abbastanza vicina, youkai riuscì a mettere a fuoco; una ragazza non troppo alta (più o meno la sua altezza), lunghi capelli castani e due bellissimi occchi azzurri: Sakura. "Oddio! Scusami, mi dispiace! Kyoko lascialo subito!". A quell'ordine il cane mollò la presa e andò ad appostarsi al fianco della ragazza. Lei protese la mano "Tutto bene?". Lui le lanciò un'occhiata raggelante "Dovresti insegnare al tuo cane a stare più tranquillo!" ringhiò pericolosamente, mentre si rialzava senza nessun aiuto. Sakura vide che il ragazzo aveva due occhi stranissimi. Erano... rossi??!! I loro sguardi si incrociarono per un attimo. Rubini Vs zaffiri. I due arrossirono. Ma che era successo? Perchè avevano queste razioni? "Tsk..." fece Hiei, prima di sparire nel nulla. La ragazza restò scioccata e per tutta la giornata pensò solo e unicamente ai quei magnifici occhi rossi che l'avevano stregata. Lo youkai del fuoco non riusciva a scrollarsi di dosso il pensiero di quei due oceani puntati per quei pochi istanti su di lui. Si sentiva bene, ma perchè?
  
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