Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Emmy_Nerisse    11/03/2012    7 recensioni
“Chissà dove sei adesso...” pensò. Arrossì lievemente. Ora la malinconia si era fatta più forte, ma questa volta era ricca di un sapore nuovo, dolce, che sarebbe alloggiato permanente nel suo cuore, almeno finché non sarebbe arrivato quel giorno, quel bellissimo giorno che sapeva sarebbe giunto. Il giorno del loro ritorno, del suo ritorno sulla Terra. Adesso sapeva cosa le mancava da un anno. Era freddo come il ghiaccio. Ma era lui che le mancava da impazzire: Pai. Il suo Pai.
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Ed eccomi qui con la mia prima FanFiction dedicata alla mia coppia preferita, Lory e Pai, ma anche ricca d'azione ed avventura. Quindi spero che vi piaccia!^^
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pai Ikisatashi, Retasu Midorikawa/Lory, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Capitolo II – Il Riavvio Del Progetto Mew E Il Ritorno Degli Avversari Passati

  Il mattino seguente era finalmente sereno dopo giorni di piogge incessanti.
Stranamente, Strawberry era arrivata molto presto, addirittura prima di Mina, e fu Lory a prendere il suo posto come ritardataria. Tutta colpa degli incubi che aveva avuto dopo la piccola tregua che seguiva la “visita” dello spirito della Neofocena. Aveva dormito veramente poco e quando finalmente era riuscita a riprendere sonno si era svegliata mezz'ora dopo l'orario di apertura del locale.
<< Lory! Non è da te arrivare in ritardo. Cos'è capitato stanotte? Parla, di' la verità. >> Paddy si era momentaneamente travestita da Sherlock Holmes e stava indagando sul suo ritardo. La ragazza dai capelli verdi stava per risponderle, ancora col fiatone, quando Paddy spostò la sua attenzione su Strawberry. << Strawberry! Non è da te arrivare in anticipo. Cos'è capitato stanotte? Parla, di' la verità. >> non diede il tempo nemmeno a lei di formulare qualche parola che si gettò su Kyle, appena uscito dalla cucina. << Kyle! Non è da te presentarti la mattina senza una torta in mano. Cos'è capitato stanotte? Parla, di' la verità. >>
Kyle guardò la “Paddy Holmes” che si ritrovava davanti, con tanto di lente d'ingrandimento, berretto, impermeabile e pipa vuota, con faccia stranita << Ma che diamine stai dicendo, Paddy? Guarda che la torta è già pronta in cucina. >> continuò lui sornione.

<< Davvero? >> chiese Paddy con sguardo indagatore guardandolo attraverso la lente, poi si catapultò in cucina a controllare: la torta era sul tavolo. Si leccò i baffi << Buonaaa! Bene, mistero risolto >>.
Dalla porta di ingresso, spuntò una Pam sorridente e indossante abiti sportivi ed eleganti che non ebbe neppure il tempo di salutare le amiche che Paddy Holmes le saltò al collo. << Pam! Non dovresti essere in Italia a girare un film? Cos'è capitato stanotte? Parla, di' la verità. >>
<< Oh insomma! La vuoi piantare, Paddy!?! >> le sbraitò contro Mina.
<< Mi dispiace, ma Pam non è mica una pianta. >> Paddy la guardò interrogativa.
<< Ma io, cara Paddy, intendevo dire... LA VUOI SMETTERE DI FARE L'INVESTIGATRICE!?! >> ora si era inferocita a tal punto che persino Ryan era dovuto intervenire per fermarla altrimenti avrebbe di sicuro spennato viva la cinesina.
<< D'accordo, la smetto. Ah, ciao Pam! Com'è andata in Italia? >> riprese la bimba come se poco prima non avesse fatto niente.
<< Bene Paddy, grazie. Ryan e Kyle mi hanno richiamata qui dall'Italia, ma non ho capito perché. >> rispose Pam con un bel sorriso naturale e le labbra coperte da un leggero velo di gloss, poi lanciò un'occhiata ai due ragazzi come per chiedere delle informazioni in più riguardo alla loro richiesta di farla tornare con urgenza in Giappone.
Lory stava andando ad aprire il locale, ma fu fermata da Kyle. << No, oggi non apriamo >>
La ragazza lo guardò stupita << Perché? >>
A quel punto, Ryan e Kyle erano al centro dell'attenzione di tutti. Fu Ryan a parlare per primo: << Tutti in cantina, subito. >>
 
Arrivarono nell'enorme stanza-laboratorio segreta, illuminata dai giganteschi monitor dei computer.
<< Allora, Ryan. Perché ci hai fatto venire qui? >> chiese Strawberry.
<< Perché abbiamo brutte notizie. >> Ryan le guardò una ad una << La Terra è di nuovo in pericolo >>
Paddy lo guardò con un misto di preoccupazione e di speranza << Ancora gli Alieni? >>
Questa volta fu Kyle a rispondere << No. Questa volta non sono loro. Ora a mettere in pericolo l'intero Pianeta sono un gruppo di terroristi pazzi... e sono esseri umani. >> tutte le ragazze rimasero col fiato sospeso. Umani? No, non poteva essere.
<< Uffaaa!! Avrei nettamente preferito se fossero tornati gli Alieni! Così avrei rivisto il mio Tart! >> esclamò Paddy decisamente delusa.
Ryan continuò ignorando la bimba << Si fanno chiamare “A.D.T.-C.R.A.Z.Y.”, ovvero “Associazione Del Terrore”, mentre C.R.A.Z.Y. non sappiamo per cosa voglia stare. E' un'altra sigla, questo è sicuro, ma non sappiamo altro. Nemmeno il loro scopo. >>
<< Quindi che facciamo? >> domandò Pam.
<< Per ora possiamo solo aspettare altre notizie. A proposito, i vostri poteri da Mew Mew si sono riattivati. >> alle parole di Kyle si buttarono tutte a controllare i propri segni: erano riapparsi.
<< Oh mamma! Allora quello che mi ha detto la Neofocena stanotte era vero! >> Lory lo gridò talmente forte che la sentirono tutti. La fissarono con gli occhi sgranati, cosa che trasformò la “lattuga” in un peperone. << Ma che avete tutti da fissarmi? Che ho detto?!? >>
<< Come sarebbe a dire che una Neofocena ti ha parlato stanotte? >> Kyle la guardò incuriosito.
<< Già, Lory. Ci potresti spiegare un po' meglio? >> anche Mina era sorpresa da quello che aveva appena gridato l'amica.
Senza via di scampo, Lory abbassò lo sguardo << E va bene, vi racconterò tutto... >>
 
Sopra il tetto del Caffè Mew, una figura alta, molto magra e forte se ne stava a volteggiare con lo sguardo ambrato perso nel vuoto, immerso in chissà quali pensieri. I capelli verde scuro raccolti nelle due solite codine laterali mosse ritmicamente dal vento mentre ciuffi scomposti gli ricadevano sul viso.
<< Cosa diavolo ci fai qui? >> la voce di un bimbo lo distrasse.
<< Ah, ciao. >> lo salutò l'altro con noncuranza.
<< Non hai ancora risposto alla mia domanda! Che ci fai qui? >> il bimbo si stava innervosendo un po'.
<< La sento, la mia Micetta è qui >> sorrise il ragazzo dai capelli verdi mentre si sedeva sul tetto, ora osservando l'entrata del Caffè.
<< E lascia stare la Vecchia Befana, Quiche. Ti ricordo che siamo tornati qui per un altro motivo, non di certo per vederti tutto il giorno qui a sognare. >>
<< Da quando parli come Pai? >> Quiche gli rivolse un sorrisino furbo.
<< Da quando non ti sopporto >> fu la risposta secca di Tart.
<< Da sempre, quindi? >> ora Quiche lo stava prendendo in giro e Tart se n'era accorto.
<< Oh insomma! Adesso abbiamo altri problemi a cui pensare, e ben più seri dei tuoi problemi d'amore con quella tua Gattaccia! >>
Quiche si girò di scatto e lo afferrò per la casacchina rossa.
<< Come l'hai chiamata, scusa?! Strawberry non è una “Vecchia Befana” e tanto meno una “Gattaccia”! >> lo sguardo pieno d'odio dell'Alieno dagli occhi ambrati si poteva mettere a confronto con uno di quelli agghiaccianti e viola di Pai. Ma di sicuro avrebbe perso...
Dopo aver mollato il fratello, Quiche concentrò nuovamente la sua attenzione verso l'orizzonte.
<< Ehi, guarda là! C'è la tua scimmietta! >> disse Quiche girandosi verso Tart e indicando con la mano un punto sulla strada.
<< Dov'è, dov'è? >> chiese il giovane Alieno sporgendosi dal tetto per osservare dove aveva puntato il dito Quiche. Ma quando si accorse che Paddy non c'era capì l'enorme errore che aveva fatto.
<< Ahahahah!! Avresti dovuto vederti, Tart! >> il fratellastro gli tirò uno scappellotto sul fondo schiena e gli fece perdere l'equilibrio facendolo scivolare giù. << Ci sei cascato in pieno! Quindi vuol dire che anche tu in fondo in fondo sei cotto per quella Mew Mew! >>
<< Senti chi parla! E comunque non è vero che mi piace, no no, assolutamente no! E' solo simpatica, punto e basta >> cercò di rimanere il più impassibile possibile, ma il colorito delle sue guance testimoniava il contrario. Dopo la loro partenza, Tart sentiva terribilmente la mancanza di Paddy perché si era reso conto di provare per lei qualcosa di più di una semplice amicizia. Era riuscito a tenere duro fino a quel momento, ma sapeva di essere appena stato smascherato. << E va bene, è vero. Ma sta' zitto con Pai, altrimenti quello sai cosa mi fa se scopre che pure io mi sono innamorato di un'umana...>>
<< D'accordo, sarò muto. Ma perché si dovrebbe arrabbiare solo con te e non con me? >>  continuò l'Alieno dai capelli verdi alzando un sopracciglio.
<< Perché tu sei un caso a parte: sei un pervertito amoroso e questo lui lo sa, tutto qui. >> rispose Tart accennando ad un ghigno.
<< Non è vero che sono un pervertito! >> fece la faccia da arrabbiato, ma poi scoppiarono a ridere entrambi.
<< Comunque, cambiando argomento, mi è sorto un dubbio... Perché siamo venuti a difendere la Terra? >> azzardò Quiche.
<< Boh, Pai ha detto che è minacciata da una certa Associazione Terroristica. >> la buttò lì il bimbo.
<< Sì, ma... Perché? Insomma, ora che il nostro Pianeta si è ristabilito che motivo c'era di tornare sulla Terra e mettere il naso nei suoi problemi? >>
<< E chi lo sa? Dovresti chiederlo a Pai... >> i due fratelli si guardarono negli occhi. Gli era brillato lo stesso lampo, nello stesso istante.
<< Pai! >> esclamarono all'unisono. Risero sotto i baffi, poi si smaterializzarono.
 
Riapparvero nel covo improvvisato che avevano allestito al loro arrivo, circa tre giorni prima, in una fitta pineta vicino alla spiaggia, in un punto impenetrabile circondato da rovi e arbusti spinosi. In realtà la tana non era altro che la loro navicella, piuttosto piccola, ma grande abbastanza per permettere a tutti a ognuno di avere il proprio spazio. Non avendo porta,  l'unico modo per entrarvi era teletrasportarvisi all'interno per far si che solo i tre Alieni potessero avervi accesso. Un efficace sistema di sicurezza realizzato dal genio del gruppo.
Pai si stava dando da fare cercando di scoprirne di più sull'Associazione Terroristica di cui era venuto a conoscenza la settimana prima e, dopo aver avvisato i fratelli della situazione, avevano deciso di tornare sul Pianeta Azzurro. Ma metà dei suoi pensieri erano rivolti ad altro...
<< Ehi, cervellone! >> la voce squillante di Tart lo distrasse dai suoi pensieri facendolo sussultare. Era talmente immerso nei suoi pensieri che non si era nemmeno accorto del loro arrivo.
<< Ma sei impazzito?! Che diavolo vuoi ora? >> quella era una precauzione che il piccolo Alieno si era dimenticato di prendere. Era la regola numero uno che lui e Quiche avevano stabilito nel loro regolamento immaginario ancora da quando erano più piccolini: mai spaventare Pai mentre è indaffarato, altrimenti le pene dell'Inferno non sarebbero state nulla in confronto.
<< Allora? Cosa cavolo c'è?! >> il maggiore dei tre Ikisatashi era furibondo.
<< Volevamo chiederti, Pai... Perché siamo tornati qui sulla Terra? >> questa volta fu Quiche a parlare.
<< Perché voglio studiarla meglio. Ci sono alcuni aspetti che mi sono ancora sconosciuti e che voglio approfondire il prima possibile. Poi, ho scoperto che c'era questa A.D.T. e ho preferito tornare qui per capire meglio in cosa consistesse: potrebbe essere un qualcosa di molto pericoloso anche per il nostro Pianeta, più avanti. Te l'ho ripetuto almeno venti volte, Quiche, e con questa siamo a ventuno >> spiegò Pai cercando di calmarsi.
<< Poi??? >> Tart e Quiche lo guardavano con occhi furbi.
<< “Poi” cosa? >> domandò l'Alieno dai capelli viola scuro non capendo dove volessero arrivare.
<< Oh, avanti Pai, a noi puoi dircelo >> Quiche fece una smorfia molto somigliante ad un ghigno di sfida.
<< Dirvi cosa? >> Pai stava ricominciando a infastidirsi.
<< Che ti sei innamorato di una delle cinque Mew Mew >> fu Tart a versare la goccia che fece traboccare il vaso...
<< MA CHE INSULSERIE VI PASSANO PER LA TESTA!?!?!?!?!?!?! POSSIBILE CHE VOI DOBBIATE SEMPRE FARVI GLI AFFARI DEGLI ALTRI?! >> sbraitò Pai più inferocito che mai.
<< Avanti, rilassati. Che male c'è anche se una delle cinque ha fatto centro sul sasso che ti ritrovi al posto del cuore? Basta guardare me e Tart. >> a sentire il suo nome, Tart lo fulminò con lo sguardo sapendo che sarebbe arrivato il rimprovero di Pai. Ma questi non sembrò farci caso.
<< Io non sono tipo da fare il cascamorto pervertito con le ragazze come te. Tanto meno con le nostre ex-nemiche, che sono delle tipe odiabili. >> sapeva di stare mentendo a se stesso, ma doveva mantenere salda la barriera.
<< Allora perché sei rosso? >> Quiche se la stava ridendo di gusto.
Solo dopo che il fratellastro gliel'aveva fatto notare, Pai si era accorto del calore che gli aveva invaso le guance che aumentava man mano che sentiva le risate dei fratelli. Si sentiva così umiliato!
<< Perché non ne posso più di sentire le vostre scemenze!! Adesso o filate fuori di qui con i vostri sederi o ve li fulmino tutti e due! >> li minacciò facendo comparire il suo Ventaglio.
I fratelli smisero di ridergli dietro, ma Quiche tornò a parlare << D'accordo. Comunque, seriamente, Pai. Non c'è nulla di male ad essere innamorati. >> adesso era serio veramente, ma Pai continuava a vederlo come un insulto. E quando perdeva sul serio le staffe rischiava sempre di uscirgli qualcosa di troppo, piccolo difetto che non era mai riuscito a tenere a bada. Stava cercando di trattenersi il più possibile dal ribattere sull'affermazione di Quiche, ma non ci riuscì.
<< Oh, basta così, adesso! Vi ho detto che non mi sono innamorato di nessuna, tanto meno di Lory! >> se ne accorse troppo tardi. Perché non era stato zitto?! Sapeva di essere arrossito fino alla punta delle orecchie a punta perché le sentiva in fiamme e si arrabbiò ancora di più, con se stesso, però.
<< Allora è vero che ti piace una di loro! >> Tart stava ridacchiando sotto i baffi, ma quando si ritrovò il Ventaglio di Pai a un millimetro o forse meno dal naso smise immediatamente.
<< Non-aprire-quella-tua-maledetta-boccaccia, Nanetto >> Pai lo congelò con il suo sguardo ferreo e terribilmente agghiacciante mentre scandiva lentamente le parole.
Tart si smaterializzò subito dopo per evitare conseguenze più gravi. Quiche invece rimase lì, fermo, a fissarlo.
<< Vattene anche tu. Ora. >> l'Alieno maggiore si girò verso i monitor per non incontrare le sicure risate del fratellastro. Ma stranamente non arrivarono.
<< Pai... E' per lei che hai voluto tornare, non è vero? >> gli domandò Quiche serio come non lo era mai stato. Il diciannovenne non rispose, ma Quiche continuò << Non credevamo che ti fossi veramente innamorato, volevamo prenderti solo in giro un pochino... >>
<< Lasciami solo. E comunque non mi sono innamorato, per niente. >> disse con voce ferma e sicura, ma con una nota di imbarazzo. Quella era una tremendissima bugia, ma avrebbe dovuto resistere almeno finché Quiche non se ne fosse andato.
Un increspamento dell'aria dietro di sé gli fece capire che il ragazzo se n'era andato. Si lasciò cadere sulla sedia tenendosi la testa tra le palme delle mani.
“Mi dispiace, Lory... Se ti avessi ascoltato sin da subito quella sciocca guerra l'avremmo potuta evitare veramente, ma non volevo darti retta. Credevo che combattere sarebbe stato il modo migliore e più rapido per riportare la speranza di vita al mio popolo, ma se avessimo collaborato, magari avremmo risolto ancora prima e senza spargimento di sangue... E d'ora in avanti ogni volta che penserai a me lo farai ricordandoti un nemico, sempre che tu pensi a me...”  si trovava in una vera e propria crisi interiore. Da un certo lato voleva cancellarla dalla sua vita, mentre dall'altro voleva almeno riuscire a chiederle scusa... e qualcosa di più, lo doveva ammettere almeno a se stesso. Quella ragazza lo aveva riempito di dubbi e sensazioni che non aveva mai provato: una specie di solitudine e paura verso i suoi confronti, ma non quella paura. Era diversa, era timore nel parlare, nell'esprimersi con lei, una sorta di timidezza estranea a lui. E anche un qualcosa di simile a una gioia sofferta, che creava una crepa nel muro di ghiaccio attorno a lui, che gli faceva formicolare la pancia ogni volta che riportava alla mente il ricordo dei suoi occhi blu oceano. Cosa poteva essere tutto quello? Amore? Una specie di amore triste e infondato, perché sapeva che lei non lo avrebbe mai ricambiato. Ma in fondo a sé continuava a sperare, a pregare, che un qualcosa nel cuore di lei si fosse acceso verso di lui; ma la realtà crudele che lo aveva circondato sin da bambino gli faceva capire duramente che non vi era la minima possibilità per quel sentimento.
 
<< E questo è tutto... Lo so, è una cosa molto strana, ma vi posso giurare che è la verità! >> Lory aveva appena terminato di raccontare alla Squadra Mew Mew il sogno avvenuto la sera precedente, lasciando tutti di sasso.
<< Ti crediamo, Lory. O almeno per me è così. Non ci si dovrebbe meravigliare più di tanto poi: pur Strawberry riesce a trasformarsi in un gatto e a comprendere i felini e anche Mina riesce a parlare il linguaggio degli uccelli, quindi può essere un effetto collaterale dovuto al DNA della Neofocena. >> le spiegò con dolcezza Ryan.
<< Ma vi rendete conto?! Se quello che ha sognato Lory fosse vero, significherebbe che Tart è tornato! E anche Quiche e Pai! >> esultò raggiante la piccola Paddy.
<< NOOO!!! >> urlò Strawberry facendo sussultare tutti quanti << Vuol dire che il Maniaco Alieno è tornato! Ora non mi lascerà in pace con Mark nemmeno un nano secondo!! E il Nanetto continuerà a chiamarmi “Vecchia Befana” e il Signor Iceberg starà sempre fermo lì come una statua a guardare tutti con quello sguardo di agghiacciante! >> continuò la ragazza dai capelli rossi sbattendo la testa contro il muro.
<< Be', almeno non rompe più di tanto le scatole, a parte farti sentire osservato sempre >> contestualizzò Mina.
<< Già... >> mormorò assente Lory. Con tutto quel chiacchiericcio stava tornando a rifletterci sopra. Se si fossero rincontrati, cosa avrebbero pensato di loro? Cosa avrebbe pensato di lei? Amiche o nemiche? Amica o nemica?
<< E se gli chiedessimo di allearsi con noi? >> domandò Pam << Insomma, non sappiamo come sarà questo nuovo nemico, potrebbe essere molto potente e se gli Alieni sono tornati sulla terra per il motivo che ha detto la Neofocena a Lory, perché non provare? >> il suo ragionamento non faceva una piega.
Dopo un attimo di silenzio, Ryan si alzò dalla sedia su cui stava seduto << Si può fare, sempre che loro siano d'accordo. >>
<< Sììì! Io sono d'accordissimo! >> Paddy iniziò a saltellare raggiante intorno a Ryan.
<< Intendevo dire se sono d'accordo gli Alieni, Paddy. Non noi. >> spiegò meglio il biondo.
<< Ma scusa, ci può essere anche chi non è d'accordo tra di noi. Io per esempio. >> irruppe Mina << Perché dovremmo fidarci di loro? Volevano distruggere la Terra! Ve lo siete già scordato?! >>
Kyle si alzò << Chi è a favore di un'alleanza? >>
Alzarono la mano lui, Ryan, Pam, Paddy, Lory e Strawberry. Mina invece rimase immobile.
<< Be', la maggioranza vince. Ora resta solo da entrare in contatto con loro... >> continuò Ryan.
<< Nessun problema, li ho già localizzati: si trovano al centro di una fitta pineta sulla spiaggia, verso est. Possiamo metterci in comunicazione con loro quando vogliamo. >> affermò Kyle con un bel sorriso stampato in faccia.
<< Allora facciamolo ora >> disse decisa Strawberry, puntando un dito contro il computer principale.



Ciao a tutti, sono tornata con il secondo capitolo! ^^ Non sono andata molto avanti, ve ne sarete accorti, ma ho cercato di sviluppare lo svolgimento in modo un po' più lento per evitare di saltare subito da un estremo all'altro.
Spero vi sia piaciuto e recensite, per favore, non importa con che valutazione. Ho bisogno di sapere il vostro parere! ^^

Ringrazio molto Toshira_Chan, Danya, black rose92, _Slashe_ e Selene Krystal per aver commentato il capitolo precedente. Grazie mille, ragazze e continuate a recensire!^^
E grazie anche a chi si limita a leggere^^

 Ciao ciao
    Emmy_Nerisse 

 

  
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