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Autore: kresbiten    11/03/2012    6 recensioni
Cos'è l'amore? E' quel brivido che ti attraversa la spina dorsale nel momento in cui incroci i suoi occhi, nel momento in cui ti sfiora? No, l'amore è sofferenza, sono lacrime versate, è dolore. L'amore è solo un'illusione che ti aiuta ad andare avanti, a crescere e a diventare la persona che sei o sarai un giorno.
La professoressa Isabella Swan decide di tornare a Forks, dopo precisamente quattordici anni. Tutto è cambiato nella sua vita, lei per prima. E' convinta di essersi lasciata tutto alle spalle, anche se gli occhi di sua figlia la riportano troppe volte indietro nel tempo. Ma cosa succederà quando, in un tranquillo giorno scolastico, non saranno gli occhi di sua figlia a farle ricordare, ma il soggetto stesso dei suoi ricordi?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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mi scusi prof Sì, non è un'allucinazione. Sono davvero qui, con un nuovo capitolo di Mi scusi prof.
Lascio il monologo alla fine.
Buona lettura. <3

Eravamo rimasti qui:

- E allora?! Stanotte ti sei dato da fare, eh?- sollevò il capo e sorrise maliziosa. Scoppiai a ridere e sorrisi felice di vedere quanto il nostro rapporto, anzicchè cambiare, si rafforzava.
- Mm diciamo di sì, dai- scoppiò a ridere con me e tornò a posare la testa sulla mia spalla.
- Diciamo che... che non sei stato l'unico- disse improvvisamente stringendo le labbra.
- Eh? Cosa?- strabuzzai gli occhi e cercai di dare un senso alla sua frase. - Non penso di aver capito bene...- sussurrai, guardandola negl'occhi.
- Sono tornata poco fa, James...- abbassò lo sguardo e arrossì.
- Non capisco- deglutii a vuoto.
- James... io e Edward abbiamo passato la notte insieme-

________________



POV BELLA.

Rimasi ferma e in silenzio tra le braccia di James, in attesa di una sua risposta. Era diventato improvvisamente immobile come una statua di marmo e, a stento, si sentiva il cuore battere. Attesi un paio di minuti ma dalla sua bocca sembrava che niente volesse uscire fuori. Lo sguardo era perso nel vuoto e le labbra semiaperte. Mi staccai dal suo abbraccio, alzandomi e mettendomi di fronte a lui.
- Oh, James?- lo chiamai, scuotendogli le spalle. Le sue braccia erano rimaste ferme a mezz'aria, come se io mi trovassi tra di loro. Iniziai a sentire il nervosismo scorrermi nelle vene e un senso di irrequietezza invadermi.
Forse avevo sbagliato a dirgli tutta la verità. Forse avevo semplicemente sbagliato a dirglielo in modo così sciolto e disinvolto.
O forse hai sbagliato proprio tutto, Bella..
Il giudizio di James era sempre stato importante per me; era la mia coscienza, in un certo senso. James era un qualcosa che si avvicinava ad un fratello, ma detto così sembrava troppo semplice. Ormai lui faceva parte di me e vederlo così... immaginare i suoi pensieri mi uccideva. Sapevo già che stava pensando ciò che la mia mente si rifiutava di pensare.
Hai sbagliato...
Ma come potevo ammettere di aver sbagliato quando, attualmente, mi sembrava la miglior cosa che io avessi fatto in quindici anni?
In fondo, avevo seguito il suo consiglio, cioè di pensare a me una volta ogni tanto. Ma, forse, avevo sbagliato pensare a me così a fondo.
- James, ti prego, dì qualcosa...- deglutii, sull'orlo delle lacrime.
Calmati Bella, calmati. Hai trentatre anni, non due.  Iniziai a battere il piede a terra e a sentire caldo in viso. Stavo bollendo di rabbia per la sua reazione. Accidenti! Perchè non rispondeva?!
Sobbalzai quando sentii il campanello di casa suonare e corsi alla porta principale per aprire. Lo feci, senza nemmeno vedere chi fosse, e rimasi sorpresa di trovarmi di fronte la ragazza che prima si trovava nell'appartamento di James. Beh, la sua ragazza...
- Ciao!- salutò in fretta, come se si trovasse a disagio.
- Ciao...?- implicitamente le chiesi come si chiamava. Scommettevo che lei sapeva il mio, invece.
- Victoria. Scusa, ho dimenticato di presentarmi- mi sorrise e mi porse la mano. L'afferrai e le sorrisi altrettanto.
- Bella-
- Sì, ora so come ti chiami. Scusa per prima, ma non sapevo che fossi tu. Ti conosco solo per sentito dire-
- Figurati. Scusa tu, invece- le feci spazio. - Entra- sorrise ed entrò, guardandosi intorno.
- James?- chiese, continuando a scrutare nel buio. Mi avvicinai alle finestre, premendo l'interruttore. Le persiane, automaticamente, si alzarono e la luce entrò nell'abitacolo.
- E nella mia camera, seduto e paralizzato sul letto- scossi la testa, mentre vidi gli occhi di Victoria uscire dalle orbite.
- Cosa?-
- Tranquilla. Gli ho detto una cosa ed è come rimasto... scioccato-
- Ah...- sorrisi.
- Vieni, ti porto da lui. Speriamo che, vedendoti, si riprende- mi seguì lungo il corridoio e aprii la porta dentro cui si trovava James. Fortunatamente il letto era in ordine e i vestiti piegati nell'armadio. James era all'inpiedi, di fronte al letto e sembrava stesse avendo una conversazione mentale con se stesso, tanto era concentrato.
- James?- lo chiamai, e si girò a guardarmi. Scattò quando vide anche Victoria al mio fianco.
- Vic?-
- Ehm.. sì. Mi stavo preoccupando e sono venuta a cercarti...-
- Vogliamo andare di là?- suggerii, indicando il corridoio con la testa. Annuirono entrambi, probabilmente a disagio. Li guidai entrambi, nonostante James sapesse bene dove orientarsi in casa mia. Se ne stavano dietro di me, uno al fianco dell'altro, senza toccarsi o prendersi per mano, ma solo sfiorandosi braccio con braccio. Quando arrivammo in soggiorno mi sedetti sulla comoda poltrona, lasciando a loro il divano.
- Ragazzi... se vi sfiorate non mi scandalizzo, eh?- ironizzai, cercando di spezzare quell'imbarazzante silenzio. Mi stavo sforzando di apparire calma, tranquilla e gentile. Gli dovevo questo e molto altro a James e non volevo deluderlo. Aveva sì, frequentato altre ragazze negl'anni precedenti. Ma erano incontri, più che altro, occasionali. Questioni di giorni e poi basta. Mentre adesso, da come aveva detto, erano passate tre settimane da quando stavano insieme e potea essere ritenuto uno strabiliante record. Quindi, probabilmente, stavolta la questione era seria. L'avevo portata a casa sua, passato la notta lì, parlato di me e me la voleva anche presentare, quindi...
La mia unica paura era solo una. E cioè: come comportarmi?
Sapevo che era un ragionamento un pò da egoisti, ma James era diventato un pezzo di me. E non volevo assolutamente che il nostro rapporto cambiasse per una ragazza, come Victoria, ma anche a causa di Edward.
Sospirai.
- Vistoria ti va di rimaere a pranzo con noi, oggi?- le suggerii, sorridendole. James, che sembrava quasi essersi ripreso, mi lanciò una strana occhiata.
- Ehm... non vorrei disturbare-
- Tranquilla. Per me è un piacere, così avremmo anche l'occasione di conoscerci. No?- annuì, sorridendomi. Sembraa una brava ragazza. Forse dal suo aspetto, poteva sembrare una ragazza poco tranquilla, ma adesso mi stava mostrando tutto l'opposto. Era pacata, gentile e timida. Tutte caratteristiche che si scontravano con i suoi capelli ricci e rosso fuoco, il suo volto pallido e le piccole lentigini sul naso. Non era truccata, a parte un lucido rosso chiaro. Il suo fisico era slanciato. Era davvero molto bella e, dovendolo ammettere, era perfetta al fianco di James.
- Ehm, James... ti creo disturbo se ti chiedo un piacere?- gli chiesi, ricordandomi del dovere che incombreva su di me. Perchè, prima di essere un'amica, un'amante e una donna abbastanza frustata, ero una madre.
- No, dimmi-
- Non è che potresti andare a prendere Renesmèe a La-Push?-
- Certo, non ci sono problemi!-
- Grazie mille! Io mi metto all'opera in cucina, allora- mi alzai, dirigendomi di là. 
- Vic tu che vuoi fare?- sentii James chiederle.
- Se vuoi rimanere qui, non ci sono problemi. Anche se vuoi andare lì, naturalmente- mi sentivo in imbarazzo e, con me, anche loro due. Mi serviva assolutamente una camomilla.
- Vuoi rimanere qui?-
- Ok, per me va bene- vidi Victoria seguirmi e sperai che sapesse cucinare, così non ci sarebbe stato ulteriore imbarazzo. James uscì subito da casa. Quando arrivammo in cucina, mi avvicinai alla tv e l'accesi, mettendo subito du MTV.
- Ti dispiace se metto un sottofondo musicale?- le chiesi, per gentilezza.
- No, no. Figurati. Anche io adoro cucinare con la musica-
- Sai cucinare?-
- Mh, me la cavicchio- sorrise e anche io con lei.
- Allora, mh, ti piace la lasagna?- le chiesi, aprendo il frigo.
- Ne vado pazza, diciamo- scoppiamo a ridere, entrambe e presi gli ingredienti.
- Perfetto! Poi facciamo qualche polpetta e il pollo. Ti va di fare il pollo, mentre io inizio a fare la lasagna?- le chiesi.
- Certo!- si arrotolò le maniche e notai che indossava una maglietta elegante.
- Vuoi una maglietta da usare mentre cucini? Così non rischi di scorcarla..-
- Oh, saresti gentilissima- andai di corsa in camera e glie ne pressi una color lilla a maniche lunghe e con una scollatura a barca. Tornai in cucina e glie la porsi.
- Spero vada bene la taglia-
- Penso proprio di sì, guarda-
- Il bagno è in fondo...- sorrise.
- Vado un attimo a casa di James. Devo anche prendere la borsa. Va bene?-
- Va benissimo- sorrise e si dileguò, lasciandomi sola. Iniziai a preparare la salsa per la lasagna e scongelai velocemente qualche fungo nel pensolino a bagno maria. Iniziai a mescolare il tutto nella pentola con la salsa e mi accorsi di aver esagerato con le porzioni. Ok, avremmo tranquillamente mangiato anche domani, a meno che Victoria nascondesse uno stomaco da elefante nella borsa.
Mi concentrai sulla canzone che MTV stava dando e continuai l'opera distrattamente. Quando cucinavo, lo facevo sempre in modo veloce. Renesmèe mi prendeva sempre in giro, dicendo che sembravo una macchinetta e non un essere umano.
Mi ritrovai a canticchiare When you're gone di Avril Lavigne e sentii subito il sangue andare alla testa.

Always needed time on my own

I never thought I'd need you there when I cry
And the days feel like years when I'm alone
And the bed where you lie is made up on your side.
When you walk away I count the steps that you take
Do you see how much I need you right now?

Già... Vedi quanto ho bisogno di te?
Quanto vorrei averti al mio fianco mentre mi sussurri le parole di una dolce canzone all'orecchio con la tua melodiosa voce, quanto vorrei che fossi andato tu a prendere impazientemente nostra figlia, quanto sarebbe stato bello svegliarmi tranquillamente con te al mio fianco questa mattina?

When you're gone

The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The words I need to hear to always get me through the day and make it ok
I miss you.

Perchè, nonostante la consapevolezza dei miei sbagli, di ciò che avevo fatto quella notte, mi mancava.
Tutti quei momenti passati insieme tanti anni fa, la tranquillità tra noi.
Ma anche solo la tua presenza.
Mi manca, in modo insopportabile.
Che ti fa mancare l'aria, il respiro.
Che ti svuota i polmoni e ti annebbia la mente.
Ti annulla i sensi.
Ti fa battere forte il cuore.

I've never felt this way before

Everything that I do reminds me of you
And the clothes you left, they lie on the floor
And they smell just like you, I love the things that you do.
When you walk away I count the steps that you take
Do you see how much I need you right now?

Le patate tagliate a striscioline, la lasagna e la cucina sporca..
Il profumo ancora impresso tra i miei capelli, nonostante la doccia. I miei vestiti incisi del tuo profumo.
Tutto mi ricorda te.
Ogni minimo particolare, ogni profumo, ogni forma.
Ogni battito del cuore mi fa ricordare il motivo per cui batte.
Ogni respiro mi ricorda il perchè ogni tanto mi manca.
Ogni superfice piana, ogni particella.
Tutto mi ricorda te...

We were made for each other

Out here forever
I know we were, yeah
All I ever wanted was for you to know
Everything I'd do, I'd give my heart and soul
I can hardly breathe I need to feel you here with me, yeah.

Eravamo fatti l'uno per l'altra.
Era scritto sul libro del destino, tra le pagine di un libro che non verrà mai dimenticato.
Come i miei ricordi.
E, forse, anche come i tuoi.
Come i nostri.
Scritto con un inchiostro indelebile. Che non si cancella, anche se il cuore ti verrà strappato dal petto.
E io ho bisogno di quei ricordi.
Ho bisogno che diventino presente.
Che il passato diventi presente e poi futuro.
Ho bisogno, solo, di te.
Solamente di questo.
Nient'altro.




-
Siamo tornati!- annunciò James, sbattendo la porta. Erano passati circa quarantacinque minuti da quando era andato via. Io e Victoria ci eravamo subito date da fare, dopo che era tornata a casa. Lei aveva fatto il pollo e infornato e poi fatto i piselli e le patatine. Io avevo fatto prima la salsa e poi la lasagna e, inifine, infornata insieme al pollo. Adesso stavamo apparecchiando la tavola nel salone, tra una chiacchiera e un'altra. Avevo scoperto che compiva trenta anni il mese prossimo e che era stata fidanzata un paio di volte prima di James. Tutte cose serie, ma mai come queste. Parlava di James in modo adorativo... innamorato, quasi.
Avevamo parlato anche di Renesmèe e di quanto fosse legata a James. Avevo cercato in tutti i modi di avitare la questione padre di mia figlia e ci ero riuscita. Ero sicura, pronta a metterci la mano sul fuoco, che il mio migliore amico non le avesse rivelato nulla riguardo quell'argomento. Mi fidavo di lui e sapevo che quando si trattava di determinate cose era la persona più seria che mi circondasse. E, di certo, raccontarle di me non era da lui.
- Di te non mi importa! Dov'è mia figlia?- urlai, mentre sentivo dei passi nel corridoio. Mi girai ed eccola spuntare, con un sorriso a trentadue denti sul volto.
- Mamma!- mi corse in contro e mi abbracciò forte a sè. Beh... avevo una minima idea di quello che le era successo, visto il suo sorriso. Si allontanò da me e si irò verso Victoria, sorridnedole. Probabilmente James le avevo parlato di lei durante il viaggio.
- Ciao- salutò rimida e sorridendo.
- Caio Renesmèe. Io sono-
- Victoria! Me lo ha detto prima zio James- afferrò la mano che Victoria le aveva porso e sorrisero entrambe.
Dieci minuti dopo eravamo a tavola a mangiare la lasagna. Regnava il silenzio a parte il rumore delle bocche che masticavano la pasta. Da un lato della tavola c'eravamo io e Rensmèe, di fronte a me James e al suo fianco Victoria.
- Allora, come vi siete conosciuti?- chiesi, ricolta al mio migliore amico. Mi lanciò un occhiataccia che ricambiai con un sorriso.
- Beh, diciamo che inizialmente era stato un incontro occasionale. Una sera ad un bar, chiacchierando chiacchierando ci siamo conosciuti. Poi siamo usciti insieme una sera e ogni tanto ci vedavamo. Fino ad oggi- sintetizzò Victoria.
- Ecco come mai ultimamente sparivi, eh- ammiccai, dando una gomitata a Renesmèe. Quest'ultima rise.
- Confessa, ti preoccupavi che fosse arrivato Harry Potter a rapirmi!- alzai un sopracciglio.
- Sai quanto mi stia antipatico Harry Potter, andiamo! Piuttosto mago Merlino, lo preferisco-
- Odi Harry Potter?- chiese Victoria.
- Mi è sempre stato antipatico e non riesco a seguirlo più di tanto-
- Io lo adoro invece-
- Oh oh- fecero da sottofondo Renesmèe e James, contemporaneamente.
- Oh, gente! Mi sta antipatico, punto. Di centro ora non l'ammazzo- ridemmo tutti.
- Tu e James, invece? Come vi siete conosciuti?- ci chiese Victoria, guardando sia me che il suo ragazzo.
- Mm... racconti tu Jam?-
- Nah, mi dispiace. Mi scoccio- rise. - Fai tu. Certe cose sono priorità delle donne- alzai un sopracciglio.
- Se non tagli i capelli, tra poco sembri anche tu una donna- risposi.
- Ah ah ah. Molto spiritosa, Bells. Davvero-
- Grazie, lo sapevo già- scosse la testa. - Scusa Victoria- scosse la testa.
- Siete abbastanza divertenti- rise.
- Comunque, ci siamo conosciuti al college. Facevamo parte dello stesso gruppo di studio. Diciamo che eravamo normali amici, fino a quando io sono tornata a Forks per un breve periodo di tempo senza dir nulla a lui nè a nessuno-
- Oh, come mai?-
- Dovevo... ehm.. partorie- guardai Renesmèe che, fiera, mangiava.
- Ah, capito. Scusami- sorrisi.
- Niente. Quando sono tornata e ho aperto la porta del mio appartamento, mi sono trovata James ad attendermi seduto sul mio letto. Lo avevo avvisato il giorno prima via telefono. Diciamo che quando mi ha vista con un fagottino tra le braccia... per poco non gli veniva un infarto. Da allora gli ho raccontato ogni cosa e mi è sempre stato vicino. Mi ha aiutato a crescere Renesmèe, mentre ero sola. Ci è sempre stato in tutti quegl'anni di college. Poi abbiamo affittato lo stesso appartamento quando abbiamo preso lavoro e ha continuato ad aiutarmi. Il nostro rapporto si è approfondito sempre di più... beh, fino ad oggi-
- Siete legatissimi. Si vede da kilometri di distanza. Non so se essere gelosa o no- confessò, arrossendo.
- Ma figurati! Non potrei mai vedere James da quel punto di vista. Al solo pensiero... bleah. Senza offesa James, eh!-
- Grazie mille! Ho l'autostima alle stelle!-
- Per me è come un fratello, punto. Certo, è una delle persone più importanti della mia vita... ma puoi stare tranquilla- le feci l'occhiolino e la vidi rilassarsi.
Continuammo a mangiare, parlando di tutto e di niente. Parlammo della scuola dove lavoravamo, di Renesmèe, di loro e basta. Era una persona davvero dolce e simpatica e mi dispiaceva aver quasi dubitato di lei all'inizio. Inoltre, vedevo James davvero preso da lei. La guardava profondamene. Ma, la cosa che più mi rendeva felice, era che non si concentrava solo su di lei, ma ci calcolava tutte. Il nostro rapporto non sembrava subire cambiamenti dinanzi a lei e non potevo che esserne felicissima.
Mangiammo il panettone al cioccolato che avevo fatto il giorno prima e Victoria mi fece un sacco di complimenti, mentre James incolpava me del perchè aveva un filo di pancia. 
Erano le cinque quando ci alzammo da tavola. Victoria mi aiutò a portare i piatti in cucina ma poi le dissi di non preocucparsi. Tornammo in soggiorno e trovammo James e Renesmèe spaparanzati sul divando.
- Su, voi due! Che non avete tirato la zappa!- risero e si alzarono. Dopo essersi cambiata in bagno, Victoria mi salutò annunciando di dover andare a casa dai suoi genitori per gli auguri di anno nuovo.
- E' stato un vero picere conoscerti, davvero!- mi abbracciò.
- Posso dire la stessa cosa. Spero di vederti presto- ci scambiammo due baci sulla guancia e si abbassò a salutare Renesmèe.
- Lo spero anche io. Ciao Renesmèe-
- Ciao Vic!- la salutò mia figlia.
- Noi ci vediamo dopo- disse James, serio. Il suo sguard era gelido e mi sorprese. Annuii e sorrisi a Victoria. Quando uscirono di casa mi lasciai scivolare sul divano, chiudendo gli occhi.
- Hai capito zio James! Ma bravo!- esclamò mia figlia, sedendosi sulla sedia. Ridi. - Potevo dircelo un pò più tardi! Traditore!-
- Vabbè dai, voelva essere sicuro. Poi sono successe tante cose....-
- Mhh...-
- Appreposito!- mi alzai a sedere, di fronte a lei.
- Approposito, che?-
- Che è successo a casa di Leah?-
- Ehm... niente... Perchè?-
- Hai passato un pò di tempo con Jacob, confessa!-
- Ehm....-
- Spero che tu abbi atenuta la testa sulle spalle...- tremai al solo pensiero.
- Ma mamma! Ma che dici!! Certo che sì!- urlò, tappandosi le orecchie. Scoppiai a ridere.
- Un giorno me lo farai conoscere, vero?
- Certo- sorrise e mi abbracciò.
- Mi raccomando, si responsabile-
- Ti voglio bene-
- Anche io piccola mia, anche io-




Me ne stavo sul divano a fare zapping in tv. Non c'era mai nulla di decente la sera di Capodanno. Solo film Natalizi che ormai avevo imparato a conoscere a memoria. Programmi televisivi zero e idem telegiornale. Perchè, normalmente, le persone stavano fuori a festeggiare con amici e parenti.
Tranne io.
Renesmèe era appena andata a letto, nonostante fossero solo le undici. James non era ancora tornato e, probabilmente, era rimasto a casa di Victoria. Alice a festeggiare con la sua famiglia e con i suoi genitori, Rosalie ed Emmet lo stesso.
E Edward... Beh, non ne avevo la più pallida idea.
- Mh...- mugugnai, quando sentii alla porta bussare. Mi alzai, chiudendomi nella coperta e andai ad aprire.
James.
- Oh, hai fatto presto!- scherzai, chiudendo la porta alle sue spalle.
- Scusami, ho incontrato dei colleghi per la strada. Poi ho chiamato casa e tutto il resto per gli auguri. Sono riuscito a liberarmi solo adesso-
- Nulla. Era per scherzare, James. Tranquillo, non ho bisogno di spiegazioni- gli sorrisi e tornai a sedermi sul divano.
- Allora?- mi affianco, passando un braccio intorno alle mie spalle.
- Allora che?-
- Che ne pensi di Victoria, intelligentona!-
- Ah! La trovo simpatica e davvero molto carina. Ce la vedo al tuo fianco, davvero-
- Sicura?-
- Sicurissima James. E poi è pazza di te, almeno quanto tu lo sei di lei. Confessa.... ti stai innamorando- mi lanciò un'occhiataccia.
- Ma taci!-
- Oh, dai! Si vede da chilometri di distanza-
- Mi piace... Sto bene con lei...- confessò.
- Sai, non c'è niente di male ad innamorarsi-
- Davvero niente di male? Parla quella che è innamorata da quando è nata e ci soffre ancora- lo guardai di sbieco.
- Ma zitto! A me è diverso! A te non ti ha mai, apparentemente, tradito e non ci hai una figlia con Victoria!-
- Non si sa mai..-
- James, davvero, non fare sciocchezze. Capito?-
- Ho trentaquattro anni, so quel che faccio. Ti pare?-
- Sì, anche io e Edward sapevamo quel che facevamo-
- E stanotte, invece? Sapevate quel che facevate?- sospirai.
- Purtroppo, sì-
- Purtroppo?-
- Avrei preferito essere ubriaca, davvero. Almeno così non avrei mille domande che mi fanno scoppiare la testa!-
- Che genere di domande?-
- Non stavamo parlando di te?- cercai di cambiare discorso.
- Non mi sfuggi tanto. Muoviti e parla-
- Non lo so Jam, davvero. Cioè... so di aver sbagliato a dire quel maledetto sì... ma in quel momento mi sembrava la cosa più giusta da fare. Per la prima volta dopo anni mi sono sentita... ero Bella... la vera Bella. Mi sono sentita bene, completa. Amata, James. Amata-
- Quanto lo ami, Bella? Sinceramente...-
- Tu non puoi nemmeno immaginare quanto, James. So di dovermi pentire di stanotte, ma non ci riesco-
-
Non devi pentirti, Bella. Ti ha fatto stare bene, hai pensato a te stessa e hai fatto benissimo-
- Ma...-
- Niente ma. Certo, ora devi cercare di risolvere al più presto determinate cose, ma intanto avete fatto un passo avanti- riflettei sulle sue parole.
- Non sono pentita, questo no. L'ho detto anche a lui, tanto che... Ehm, lasciamo perdere- affondai il volto nel cuscino, arrossendo.
- Tanto che? Dai, muoviti!-
- Cioè... non ci siamo limitati solo a stanotte....-
- Ok, farò finta di non aver sentito o mi sale la nausea-
- Maddai! Non fare il deficente!-
- Scherzo, scema. Lui che ha detto?-
- Beh... che mi vuole, che farà di tutto per far sì che tutto torni come prima e...-
- E...- presi un respiro profondo, tanto che non mi sembrava nemmeno vero.
- Ha detto di amarmi...- portai le ginocchia al petto.
- Non hai mai smesso di amarti, Bella...-
- Penso di averlo capito stanotte... E' stato così... dolce.. cioè... come quando stavamo insieme- mi carezzò una guancia.
- Tutto si sistemerà. Ne sono certo-
- E io lo spero, davvero James. Lo spero con tutta me stessa- dissi, mentre le note di When you're gone venivano trasmesse di nuovo alla televisione. 
Mentre sentivo i brividi corrermi lungo la schiena.
Il cuore battere all'impazzata, come se avesse voluto uscire fuori dal petto.
Il respiro accellerare, come i polmoni avessero voluto andare a fuoco.
Gli occhi umidi, come le nuvole impazienti di produrre pioggia.
Un battito, un respiro, una lacrima.
Un vuoto al mio fianco.
I need to feel you here with me.














_______________________________________________________
ANGOLO AUTRICE*

Ehm... ehm...
Salve ^^'''
Non mi ammazzate, vi prego. O non potrò mai più aggiornare çç (looool)
Non so perchè ma ecco l'ispirazione di nuovo tornata. Sarà perchè domani ho una gita e allora oggi non ho dovuto studiare e quindi non sono in ansia e ho avuto più tempo. Probabilmente è stato per questo.
Scusate davvero questo enorme ritardo, ma la scuola.... so che è sempre la stessa storia, ma non ne posso più. Alla scuola, inoltre, mi si mettono anche diversi problemi sia familiari che personali ed tutto un casino ç__________ç SCUSATE, DAVVERO!
Se deciderete di non seguirmi più, vi capirò ç_ç e continuerò comuqnue a ringraziarvi *_*

Per quanto riguarda il capitolo, beh... mi è venuto così. L'ho scritto in due ore e mi è uscito questo. Spero che vi piaccia. L'ho scritto col sottofondo di, appunto, when you're gone e anche un po di Pix you. Non sono meravigliose? *-------------*
Ok, non vi tolgo ulteriore tempo e vi lascio agli affaracci vostri lol
Spero, davvero, di tornare presto. Mi ci impegnerò.
Anche se momentaneamente sono moooolto presa dalla
MIA NUOVA FIC. L'adoro e non riesco a staccarmene. Se volete farci un giretto... siete le benvenute u.u *_*
Basta, la smetto di ciarlare u.u
Spero vi sia piaciuto e che continuerete a seguirmi ç_ç
Vi adoro infinitamente, davvero.
Un bacione enorme,
Mary.






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