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Autore: Focosa    12/03/2012    8 recensioni
La storia di come si è evoluto il rapporto fra Lily e James.
La storia di un epoca di cui sappiamo poco. La storia di come tutto è nato.
La storia come IO l'ho sempre immaginata.
''Litigavano, si odiavano. Ma non sapevano che si amavano''
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lily Evans era sul pianerottolo che portava all'ingresso della Sala Comune dei Grifondoro, si dirigeva verso il ritratto e dava la spalle alla persona che da tanto tempo era diventata la più importante per lei, l'unico vero amico che aveva ad Hogwarts. Ma non avrebbe mai più potuto appellarlo in questo modo.
Decisa più che mai, con il ricordo ancora
vivido di ciò che era accaduto quel pomeriggio, percorse gli ultimi passi che la separavano dal ritratto della Signora Grassa, non badando alle inutili suppliche di Severus Piton.
Pronunciò la parola d'ordine con quel poco di fermezza che gli era rimasta dopo la discussione, ed entrò nella propria Sala Comune lasciandosi alle spalle la più bella storia di amicizia che aveva avuto, forse per sempre!
Si era sentita così male solo quando sua sorella Petunia aveva deciso di rompere definitivamente i rapporti con lei.
Voleva pingere, solo piangere, senza essere vista da nessuno. Ma ovviamente le sofferenze per quella giornata sembravano non essere abbastanza.
James Potter si trovava al centro della stanza, esattamente fra lei e la scala che portava al dormitorio, come se la stesse aspettando.
Era l'ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento, più che mai.
Proseguì decisa a rintanarsi nel dormitorio ''Ti prego fa che non mi fermi. Ti prego fa che non mi fermi.'' continuava a ripetersi mentalmente, ma già si aspettava che lo avrebbe fatto.
«Ti posso parlare?»disse James.
Ecco appunto.
«No, Potter. Vorrei andare a dormire se non ti dispiace»
Ancora non capiva come faceva a trattenere ancora le lacrime, ma di sicuro non si sarebbe fatta veder piangere da quel odioso bulletto di James Potter.
«Ti prego, Lily»
Erano rare le volte che si chiamavano per nome e forse era per questo che Lily esitò.
«Che vuoi?»
«Volevo solo sapere come stavi, dopo quello che è accaduto oggi...»
«Tu pensi che dopo quello che hai combinato oggi basti fingerti preoccupato per sistemare le cose?»
«Ma di cosa...?»
«E non fare il finto tonto adesso. Sai benissimo che è solo colpa tua se ho litigato con Severus.»
«Colpa mia? Stai insinuando che è colpa mia se LUI ti ha dato della Schifosa Mezzosangue?»
«E di chi dovrebbe essere allora?»
«Beh, magari di Mocciosus, no?»
«Prima di tutto non devi chiamarlo in quelo modo... »
«... Ma lo hai fatto anche tu oggi...»
«Secondo, non è stato lui a cominciare quella discussione. Sei sempre tu che cominci. Tu che lo provochi. Tu che lo spingi a reagire in quel modo!»
«Lo stai difendendo, dopotutto?»
«No! Però...»
Non sapeva perchè se la stava prendendo con Potter. Quelle cose le pensava davvero, certo, ma sapeva anche che non erano vere.
Sapeva che se Severus pensava veramente ciò che ha detto, lo avrebbe detto comunque prima o poi, con o senza Potter.
Ma aveva bisogno di sfogarsi, e di certo un litigio in più con Potter non faceva la differenza.
«Pazzesco!» disse lui d'un tratto. «Io vengo qui a chiederti come stai, ad offrirti il mio supporto, e l'unica cosa che ottengo sono accuse infondate!» fece una breve pausa, durante la quale le scrutò attentamente e fastidiosamente il viso. «Beh, almeno ho avuto una risposta alla mia domanda. Le tue lacrime dicono che non stai affatto bene».
Non se ne era nemmeno accorta. E come poteva visto che la sua testa era piena di ben due fastidiose discussioni di cui una si era conclusa da poco e l'altra era ancora in corso.
Voleva piangere, da sola, e lo avrebbe scaraventato via pur di poter passare.
Ma non ce ne fu bisogno.
James fece uno dei suoi soliti ghigni alla ho-sempre-ragione e se ne andò.
Dopo qualche interminabile istante sola con i suoi pensieri, Lily salì le scale ed entrò nel dormitorio dove per fortuna tutte le sue compagne già dormivano.
Si gettò sul letto ancora vestita e scoppiò a piangere. E quello fu il pianto più interminabile, doloroso e straziante della sua vita.




Spazietto di Focosa:
Non è niente di che, lo so.
Ma è la mia prima FanFiction e non avevo grandi aspettative quando la scrissi.
E' già quasi terminata, saranno circa 30 capitoli. Comunque mi farebbe piacere ricevere delle recensioni.
Possono sempre essere utili per le prossime FanFiction che farò.
Grazie a tutti per aver letto, al prossimo capitolo :)

  
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