Capitolo primo
- Possessive
Se
qualcuno è disposto a cercare, ad analizzare, a ragionare,
troverà un aggettivo
perfetto per descrivere Harry Styles: possessivo.
Da bambino,
ad Holmes Chapel, Harry odiava condividere i suoi giocattoli con gli
altri
bambini della scuola perché erano suoi,
perché gli altri li avrebbero
rovinati, sporcati, trattati con poca cura, non come invece faceva lui,
che li
riponeva sempre nella loro scatola di plastica e li accarezzava con
dolcezza,
per sondare con i polpastrelli le superfici in cerca di ammaccature. Da
adolescente, alle superiori, Harry odiava condividere la mensa con
tutti gli
altri alunni della scuola, odiava mangiare lo stesso cibo di altre
cento
persone e odiava stare seduti allo stesso tavolo e condividere il
pranzo; per
questo se ne stava sempre in un angolino, con i suoi pochi amici
fidati, e guai
a chi toccava il panino che gli aveva preparato la madre!,
l’avrebbe ucciso con
l’ausilio di una sola, potente occhiataccia.
Ora, Harry
non sopporta chiunque si avvicini ai suoi amici. Non è un
fatto vero e proprio
di gelosia, né un odio incondizionato
per il mondo: semplicemente, Harry
non riesce a digerire con tranquillità le persone che
entrano nella vita dei
suoi amici più vicini -e quindi per proprietà
transitiva nella sua- e
cominciano a sconvolgerla.
Per questo
Harry ha scoperto di non sopportare Eleanor. È entrata nella
loro vita -sua e
di Louis- senza neanche prima bussare, senza annunciarsi, senza provare
a dire
“Ehi, mi piacerebbe poter far parte della vostra vita.
È permesso?”
No, questa
ragazza londinese si è infiltrata nel loro appartamento, ha
messo a soqquadro
il loro salotto, ha scombinato tutto il contenuto delle mensole in
cucina e
occupa quasi stabilmente il posto nel letto accanto a Louis.
Harry sta
giusto imprecando contro qualsiasi dio gli abbia lanciato addosso
questa
sciagura, piegato in ginocchio sul pavimento in cerca del telecomando
della
televisione -che quella vipera ha nascosto, se lo sente, se lo sente
proprio,
perché ieri era lì sul divano e ora non
c’è, maledizione, e lui vuole vedere la
televisione!- quando l’oggetto dei suoi pensieri
-l’altro, non di certo
l’agognato telecomando- fa irruzione dalla porta
d’ingresso, sbraita un «Lou,
Lou! Devi sapere cos’è successo amore!»
e poi si fionda su per le scale senza
neanche salutare. Harry la odia, la odia e questo
sentimento non è certo
solo dovuto al fatto che sia la ragazza di Louis -no, un attimo: che
cosa? No,
certo che no, non è di certo dovuto al
fatto che sia la ragazza di
Louis, affatto! È solo perché è
esuberante, fa la falsa carina e la falsa
modesta e gli nasconde il telecomando!, ecco, solo per questo.
Louis e
Eleanor stanno insieme da tre mesi. Louis se n’è
ritornato un giorno a casa -un
giorno dopo quel giorno, che Harry cerca in tutti
i modi di cancellarsi
dalla testa- e ha detto «Harry, voglio presentarti Eleanor,
la mia ragazza»,
sorridendo come un beota e trascinandosi contro quella
ragazza. Quella
ragazza che gli ha sorriso, ha fatto la carina e ha baciato Louis sulle
labbra.
Harry l’ha odiata subito, sia perché era entrata
in casa senza il suo permesso
che perché stringeva la vita di Louis con enfasi e lo
guardava con quegli
stupidi occhi luccicanti. Louis ha cominciato ad ignorarlo, da quando
c’è Eleanor
-e Harry se n’è accorto, assolutamente, e non sono
solo le sue inutili paranoie,
come dice Liam: è tutto vero, verificabile minuto per minuto.
Prima di
tutto, Louis non dorme più con lui. Una volta dormivano
sempre insieme; una
volta perché ormai sono tempi lontani,
perché ora c’è quella
lì e
Harry ogni tanto è costretto ad andare a dormire da Zayn per
non sentirli
scopare come conigli. Come secondo punto, Louis di mattina si svegliava
sempre
dopo di lui, entrava in cucina assonnato, adocchiava la colazione che
gli
preparava Harry e poi gli sorrideva. Adesso, Louis si sveglia con
Eleanor,
entra in cucina, poggia su un vassoio quattro pietanze a caso e torna
in camera
dalla sua amata. Harry la odia, la odia e la odia.
Tornando
al presente troveremo Harry a sbuffare come una locomotiva a vapore,
stufo
marcio di cercare quello stupido telecomando dove evidentemente non
c’è.
Sente dalla tromba delle scale Louis esclamare un «Tesoro!
Che cosa c’è?» e poi
Eleanor gracchiare come una cornacchia -c’assomiglia anche,
ad una stupida cornacchia,
con quei capelli scuri e quel sorriso falso; Harry
la odia, la odia e la
odia.
Si arrende
alla sua ricerca impossibile e decide di andare in cucina: hanno la
televisione
anche là. Entra, si chiude la porta alle spalle -vuole avere
un minimo di
preavviso quando la cornacchia scenderà dal suo nido e
invaderà il suo spazio
personale- e adocchia il telecomando -deo gratias!- sul ripiano della
cucina.
In
televisione non c’è niente di interessante
-com’era ovvio- e Harry sbuffa di
nuovo mentre mangiucchia distratto un paio di Haribo rimaste nella
ciotola a
forma di anatra sul tavolo. Sta riflettendo sul fatto che giusto
mezz’ora prima
lui e Louis stavano guardando un film, ma che poi Louis ha cominciato a
fissarlo, si è alzato e si è barricato in camera.
Che diavolo è successo?
Poi
comincia a sentire dei rumori; spegne la televisione, curioso
-sarà un ladro?
Il postino? Un cane che raschia con le zampette contro la porta di
casa?-, poi
però capisce che quei rumori provengono dal piano
di sopra e sono la
conseguenza di...
Un urlo
interrompe i suoi pensieri. Beh, Harry ha sempre pensato che Louis
dovesse
essere bravo a letto -ma, insomma, Eleanor sta
urlando neanche le
avessero appena conficcato qualcosa di molto, molto lungo... oh, beh,
forse è
meglio andarsene.
Sbuffa di
nuovo -ormai è diventata un’abitudine, in questi
tre mesi- addenta l’ultima
caramella e si sposta in corridoio per prendere la giacca:
andrà dai Zayn, di
nuovo.
A casa di
Zayn c’è anche Liam. Harry si butta stremato sul
divano nel salotto tra i due
amici e mugugna qualche lamentela. Liam lancia un’occhiata
interrogativa a
Zayn, che si stringe nelle spalle e posa una mano sulla
spalla del riccio con espressione
compassionevole.
«Sono
a
casa» sbotta, senza bisogno di essere incitato con delle
domande, le braccia
incrociate e le guance gonfie di disapprovazione. Zayn annuisce e Liam
sospira.
«Stanno
scopando» aggiunge, perché gli sembra
fondamentale, in questo momento. E poi
«Quella stronza mi ha rubato il telecomando».
Se Niall
fosse con lui, in questo momento -e perché non
c’è, comunque?- sarebbe
scoppiato a ridere e gli avrebbe detto qualcosa come «Sei un
idiota, Harry».
Invece con lui ci sono Zayn e Liam e sono un po’
più scemi e un po’ più
stronzi, perché Zayn dice «Lo stanno facendo col
telecomando?» con gli occhi
strabuzzati fino all’inverosimile e Liam, in contemporanea,
se ne esce con un «Smettila
di essere geloso, Harry». Il risultato è che Harry
non ha capito praticamente
niente delle due frasi, ma sbuffa più sonoramente e
dà un pugno sul petto ad
entrambi, perché gli sembra giusto.
«Giochiamo
un po’?» mugugna poi, ignorando gli sguardi di
entrambi che forse si aspettano
una risposta. Indica con il mento i joystick della Play Station
aggrovigliati
sotto il televisore al plasma di Zayn e il mulatto annuisce mentre Liam
gli
lancia uno sguardo di traverso.
Harry
sbuffa, perché è davvero stufo di Eleanor, di
Louis, delle loro scopate da
criceti in calore e delle uscite brillanti di Liam: lui non
è geloso. È solo un
po’ possessivo, ecco.
Ragazze
ragazze sto aggiornando! Perché sto aggiornando? Non
lo so, boh, mi sembra un po’ prestino, ma il capitolo era
pronto e quindi sto
aggiornando, trallallero trallallà! (?)
Penso
sia l’unico aggiornamento lampo che avrete, perché
i
prossimi capitoli voglio postarli in un arco di tempo abbastanza grande
da
permettermi di avere sempre quello dopo pronto prima di postare
-così da non
rimanere in crisi da pagina bianca. Avete capito? No, ma tanto mi sono
capita
io, l’unica cosa che vi serve sapere è che non
aggiornerò presto come è
successo con la raccolta! Che, per chi non la conoscesse, è questa
-pubblicità non-occulta.
Io
volevo dire qualcosa su questo capitolo? Beh, ovviamente
io non ho niente contro Eleanor -ma Harry sì, evidentemente
u.u- e che il suo
carattere probabilmente non è come lo dipingo qui,
perché è tutto filtrato
dalla mente gelosa di Hazza :3 Muble muble... boh,
nient’altro da dire! Scappo,
perché questo capitolo mi piace, quindi probabilmente
è davvero brutto °-°
Ah
no ecco, ovviamente vi ringrazio tutte! Chi aggiunge tra
preferite/ricordate/seguite, chi legge ma ha le mani impegnate a
grattarsi la
pancia e quindi non recensisce, e chi recensisce!,
perché voi siete
davvero importanti, sì :3 Ovviamente rispondo alle
recensioni subitissimo, un
attimo di riordinare le idee e smetterla di rileggere il capitolo in
cerca di
errori che sicuramente ci saranno ma che i miei occhietti stanchi non
notano!
Sciao
belle :D
_ki_