Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: phoenix_esmeralda    16/03/2012    4 recensioni
La storia si colloca a cavallo tra la fine di City Hunter e l'inizio di Angel Heart, fungendo quindi da ponte di collegamento tra i due manga e rispondendo ipoteticamente alla domanda "Cos'è successo in quell'anno di cui non si sa niente ? "
Una puntualizzazione : questa fic parte da due presupposti diversi rispetto alle fan fiction che ho letto fin'ora.
1) Ho notato che tutte le fic ambientate dopo la fine di City Hunter, tendono a ignorare l' evoluzione del rapporto tra Ryo e Kaori, considerando la dichiarazione di Ryo nell'ultimo numero come una dichiarazione indiretta di cui lui si scorda quasi subito. Io ho invece inteso diversamente il finale. Basandomi su vari indizi scovati negli ultimi numeri di CH, ho supposto che, in seguito alla famosa dichiarazione, si verificasse un certo cambiamento nel rapporto tra Ryo e Kaori (stanno insieme..?). E la mia fic parte da questo presupposto.
2) Ho notato che nelle fic, in genere, Kaori è perfettamente consapevole del fatto che Sayuri sia sua sorella . Nel manga mi era parso invece che non ci fosse tutta questa chiarezza e sempre questo, presuppongo nel mia fic.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Kaori/Greta, Nuovo personaggio, Ryo Saeba/Hunter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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-Ah...- sospirò Kaori, appoggiando la tazzina del caffè al bancone del bar. Era andata al "Cat's eye" per sfogarsi e per fortuna aveva trovato il bar senza clienti. ("Fortuna per chi?!?" faccina di Miki con un sorriso sbieco). L'attenzione di Miki in questo modo era tutta per lei.
-Allora Kaori - l'incitò l'amica-Che ti ha fatto questa volta Ryo?
- E...ehm - Kaori fece un sorrisino imbarazzato, arrossendo fino alla radice dei capelli. In fondo il mio è un problema stupido - si disse.
- Dai, coraggio! - insistette Miki - Adesso sono curiosa!
- Non dirmi che quel porco corre ancora dietro a tutte le ragazze!!!- s'intromise Umibozu. Stava lavando il pavimento con uno spazzettone : un orso in grembiule, con la fede al dito e l'espressione truce! (Chissà perché non ci sono clienti..? NdA) - Eppure l'avevo avvertito quel maiale!! L'avevo avvisato che doveva smetterla di andare in calore per tutte le gonne che incontrava per strada! E sembrava anche serio quando mi ha risposto che l'avrebbe smessa!! - parlando aveva continuato a passare lo spazzettone sul pavimento, facendo saltar via una mattonella.
- Ma no!! - lo difese Kaori, scuotendo le  mani aperte davanti a sé -"Non è per quello... anzi! Su quel fronte Ryo si sta impegnando molto!
- Dici sul serio????? - esclamarono Umibozu e Miki all'unisono, increduli.
- Sì - Kaori abbassò lo sguardo sul bancone, sorridendo imbarazzata - Beh... in realtà il giorno del vostro matrimonio...quando Ryo è venuto a salvarmi...mi ha anche chiesto scusa per tutte le donne a cui era corso dietro fino a quel momento. E mi ha promesso che avrebbe cercato di trattenersi...
-...e lo sta facendo veramente?!?- domandò Miki scettica. Nella sua testa aleggiava l'immagine di Ryo in versione maniaco-pervertito...la sua versione più abituale...
- Devo ammettere che si sta impegnando...- confessò Kaori, con sempre maggiore imbarazzo. La sconcertava moltissimo pensare che Ryo facesse una cosa del genere per lei. - Non è che adesso sia indifferente alle belle donne- si affrettò ad aggiungere - continua a sbavar loro dietro quando camminiamo per strada, tenta di palpare le clienti e legge ancora quelle riviste di terza categoria, però...è tutto lì. Ha smesso di andare a rimorchiare donne per la strada, non resta più fuori tutta la notte e non ha più tentato di fare visite notturne alle clienti! 
Ma non le fa neanche a me - pensò tra sé.
- Accipicchia!- commentò Miki - Non riesco ad immaginare Saeba che  non complotta più per portare le clienti in albergo!!"
- Già...- fece Kaori.
- E allora? Dov'è il problema?
Kaori chinò il capo. La mente le ritornò all'anno prima, a quando Mick era arrivato in Giappone per uccidere Ryo. Grazie al trambusto che aveva causato, Ryo era arrivato a domandarle di restare con lui per sempre. E poi, qualche mese prima... per il matrimonio di Miki, quando Ryo era corso a salvarla... Lei gli aveva chiesto se la sua voglia di abbracciarlo potesse dipendere dall'istinto di sopravvivenza della razza. E lui aveva risposto..."Sei una sciocca!", con una faccia un po' buffa, per la verità, ma che sembrava dirle "Da questo momento in poi tutto sarà diverso!" Ed era stato diverso realmente, però...
- Kaori? - Miki la guardava preoccupata. Nel mentre era entrato un cliente e  Umibozu gli si avvicinò per servirlo, esibendo il suo sorriso più smagliante. Il poveretto, vedendolo arrivare, assunse un'aria terrorizzata.
- Ecco Miki... il fatto è che io non lo capisco! Io credo che... adesso potremmo considerarci fidanzati, ed è vero che Ryo un po' è cambiato. Per i suoi soliti standard, si sta trattenendo davvero molto, ma... è tutto lì! - avvampò di colpo, sperando che Miki comprendesse senza bisogno di ulteriori approfondimenti.
Umibozu tornò al bancone con aria corrucciata - Vuoi dire che quel porco non ci ha ancora provato con te?- grugnì incredulo. Poi, accorgendosi del significato hard della sua frase, arrossì violentemente, iniziando a fare fumo.
Kaori si torse le mani nervosamente - A volte mi abbraccia - ammise- Ma... il nostro unico bacio è stato quello sulla nave di Kaibara. Da quel momento non ha più provato ad avvicinarsi a me in quel senso...Non so cosa pensare...tranne che non mi trovi abbastanza attraente! - D'altronde me l'ha sempre detto che gli sembro un uomo! - pensò tra sé.
- Eh già - sorrise Miki - Probabilmente trovava molto più attraente la bella ragazza con cui l'ho visto fare il galletto stamattina!
- Che coooosaaaaaaa???? - urlò Kaori, improvvisamente in piedi, i denti aguzzi sporgenti e un martello da 314T in mano.
-S...stavo scherzando!- l'avvertì Miki, già rintanata a metà con Umibozu nella botola dietro al bancone - Volevo solo farti tirar fuori un po' di grinta- ridacchiò giustificandosi - Mi sembravi un po' troppo giù di tono...
Kaori risistemò il martello nella borsetta (!?) e si risedette - Hai ragione, me la sto prendendo troppo!
- Quell'idiota di Ryo!- commentò Umibozu - E' passato talmente tanto tempo da quando è stato con una donna, che ora non sa più neanche come corteggiarle!
Kaori pensò ai mesi trascorsi tra la morte di Kaibara e il matrimonio di Miki... in tutti i mesi in cui lei aveva finto l'amnesia, Ryo si era comportato da dongiovanni come al solito.
- Non credo che sia trascorso poi tutto quel tempo, dall'ultima volta che è stato con una donna - commentò tranquilla. Nel suo intimo i denti aguzzi erano ricomparsi e  Ryo giaceva sotto un martello da 415T.
Miki ridacchiò - Ne sei davvero convinta? Lo sai com'è Saeba con le donne : tutto fumo e niente arrosto!
- La sua faccia da maniaco farebbe scappare chiunque! - commentò Umibozu - Non come me, che sono bello! (Era qui che voleva arrivare... NdA)
- Non è vero! - si trovò a dire Kaori - E' vero che le ragazze che Ryo tenta di abbordare inizialmente scappano, ma non appena si accorgono di cosa c'è sotto la superficie,  finiscono tutte immancabilmente per innamorarsi di lui! - Nella sua mente, il martello era passato a 550T.
- E con quante ti risulta sia andato? - le domandò Miki maliziosa.
Kaori fissò il bancone. Già... tutte le clienti che alla fine accettavano le avances di Ryo, finivano poi in un qualche modo scaricate da lui.
- Io credo che tu possa fidarti di lui! - sentenziò Miki - Sono pronta a scommettere che sono anni che sta aspettando te!
Ma io sono qua!! - pensò Kaori - Non c' è nulla da aspettare! -Risospirò - Forse fisicamente gli faccio veramente schifo...forse gli sembro veramente un uomo e non riesce a stare con me!!
In quel momento la porta del bar si spalancò ed entrarono Ryo e Mick abbracciati, barcollanti e ubriachi.
- Ehilààààà - canticchiò Mick - Che magnifica giornataaaaaaaaaa!
- Abbiamo visto tanti bei sederini!! - annunciò Ryo trionfante - WOW! Ma qua ce n'è un altro! Fatti vedere bel sederino di Miki! - si era sdraiato sul bancone, con la faccia a 2mm dal fondoschiena della barista.
-Aaaaaaaaah!!- urlò Miki, mollandogli un piatto sulla faccia e mandando Ryo a sbattere direttamente sul martello da 314T di Kaori .
- Non cambi mai, lurido pervertito!!- gli gridò lei, spiattellandolo al suolo (nel suo intimo contenta d'aver trovato una scusa per usare il martello). Fece un passo indietro per riprendere l'equilibrio e sentì il sedere sbattere contro qualcosa. Mick aveva il naso affondato nelle sue natiche. Con la supertecnica del lancio del martello all'indietro, Kaori stese anche il secondo maniaco.
- Aggiungi 4 sgabelli ai soldi che ci devono!- fece Miki a Umibozu. Lui estrasse il notes e prese a scrivere.
Miki preparò il caffè per i due nuovi arrivati, pieni di cerotti, ma con facce quasi normali.
Finalmente, dopo una decina di minuti, Kaori si decise ad alzarsi - E' ora che vada, devo preparare la cena!
- Sì, brava! Vai a preparare la cena! - approvò Ryo - Comincio ad avere una fame da lupi!
- Tu non vieni con me?- domandò lei speranzosa.
- Certo che vengo!- sorrise Ryo - Che senso avrebbe se tu preparassi la cena e io non ci fossi?
Kaori lo prese sottobraccio, salutarono e se ne andarono insieme.
I tre rimasti restarono a fissarli finché non scomparvero. Mick iniziò a bere la seconda tazza di caffè. - C'è qualcosa che non va in quella coppia!- sentenziò - Ma non capisco cosa! Ormai tra loro dovrebbe essere tutto a posto no?
-Pare che Ryo abbia ancora qualche riserva - lo informò Miki - Mi chiedo quali problemi possa ancora farsi... Povera Kaori! Innamorata persa del maniaco più maniaco del Giappone, che dopo anni di convivenza con lei non si è ancora deciso a insidiarla...
 
* * * * * * * *
 
Kaori asciugò l'ultimo piatto, poi si volse verso il divano, dove Ryo, sdraiato in maniera scomposta, guardava la TV.
- Ho incontrato una cliente stamattina - gli annunciò Kaori.
- UNA cliente???? - esclamò Ryo, sottolineando il genere femminile. Improvvisamente era inginocchiato sul divano, con le mani appoggiate allo schienale, e scodinzolava come un cane.
Kaori si ficcò le mani sui fianchi e la sua faccia si fece enorme e minacciosa (tiene tutta la vignetta, insomma) -"Una cliente, sì, e tu ti comporterai in maniera decente, capito?
- Sì, sì, capito signora! - guaì Ryo, accucciandosi a mo' di cane sgridato (CAI CAI!!) - E dimmi - fece, riprendendosi subito - Sarà una cliente con la quale mi piacerà lavorare?
Kaori vide aleggiare attorno alla testa di lui, i numerini 93, 58, 87 ( le misure con cui gli piace lavorare...NdA) e lo appiattì con un martello LA GIUSTA PUNIZIONE DEL CIELO.(217T, anche poco, ma era l'unico che aveva sotto mano!).
Ryo finalmente si sedette sul divano con un'espressione un po' più seria - Va bene... parlami di questa cliente.
- E' una modella - spiegò Kaori, ed ebbe una fugace immagine di Ryo che con un "OH!" alzava gli occhi in espressione sognante, apriva la bocca (col filo di bava da parte) e alzava i pugni uniti sotto il mento. Immagine fugace, perché fu lestissimo a tornare serio (anche lui aveva avuto un'immagine volante della GIUSTA PUNIZIONE DEL CIELO in seconda fuori uscita).
- Bene, e che cosa vuole da City Hunter questa modella? - fece serissimo (si sta sforzando).
- Beh, fra tre giorni dovrà fare un'importante sfilata e per la prima volta verrà ripresa in TV. Pare che abbia ricevuto delle lettere di minaccia, se sfilerà le accadrà qualcosa di brutto!
- E non si è rivolta alla polizia?
- Non vuole. Se si sapesse in giro che è stata minacciata, gli organizzatori della sfilata potrebbero impedirle di salire in passerella. E lei non vuole rinunciare a questa occasione!
- E quindi si è rivolta a noi... - concluse Ryo. (Sono già 3 battute che è serio, ha ormai i crampi ai muscoli facciali! NdA)
- Arriverà domattina - annunciò Kaori - Resterà ad abitare da noi fino alla fine della sfilata, spera che nel mentre tu possa scoprire qualcosa. L'accompagnerai al lavoro e la sorveglierai.
- Perché non l'hai portata subito qui? - chiese Ryo perplesso.
Kaori abbassò lo sguardo e non rispose. Perché? Lei sarebbe venuta anche subito, ma io...  Quella modella era una modella a tutti gli effetti e Kaori sospettava che non avrebbe fatto fatica ad avere successo. Se avesse dovuto ipotizzare le sue misure, Ryo sarebbe arrivato alle stelle... e poi... quei capelli lunghi corvini, quel portamento... Ryo sarebbe impazzito! E non era solo quello... dalla prima impressione che aveva avuto, Kaori sospettava che la loro nuova cliente non fosse precisamente pudica e pura. Se Ryo le avesse chiesto "Andiamo in albergo?" Kaori non si sarebbe stupita se lei avesse acconsentito! Ed era proprio per quello che aveva accettato quel lavoro. Voleva mettere alla prova Ryo. Voleva scoprire quanto c'era di vero in quello che le aveva detto il giorno del matrimonio di Miki. Ma allo stesso tempo aveva una paura folle...( e la gelosia la rodeva solo al pensiero!)...e così, al momento di stabilire le cose, le era mancato il coraggio di portarla lì subito.
Alzò gli occhi e vide Ryo in espressione sognante (sempre con bocca bavosa e occhi rivolti al cielo), e le scritte che ronzavano attorno a lui "MI FACCIO LA MODELLA!"
Presa dallo sconforto tirò fuori SEI UN PORCO E UN ANIMALE! (478T) e spalmò al suolo lui e il divano.
- Sei il solito pervertito! Non cambi mai!! - gli urlò furiosa. Sei un idiota! Un insensibile! - pensò chiudendosi in camera.
Ryo rimase steso al suolo a pancia in giù- Ma non stavo facendo niente!- si lamentò. (Ne sei sicuro? NdA)
 
 
La porta si aprì quando Kaori era già a letto da un po'. Non stava ancora dormendo, ma dava le spalle all'ingresso e per un attimo finse di essere immersa nel sonno. Sentì Ryo avvicinarsi al letto e fermarsi lì accanto.
- Kaori... - la chiamò piano.
Già... non poteva ingannare Ryo. Si voltò lentamente.
- Senti...- fece lui. Ridacchiò nervosamente portandosi una mano dietro alla testa- Non devi prendertela per quello che è successo prima! Sono un animale, è vero, e agisco d'istinto... insomma, quello che vedi è istinto!
- Perché il tuo istinto non ti porta mai da me?-si domandò Kaori - Sì, lo so - disse invece.
- Non voglio che tu sia triste  per questa cosa - le spiegò lui.
- Io non sono triste- mentì
- Kaori... - le prese piano una mano - Quello che ho detto quel giorno...per il matrimonio di Miki... è vero.
Kaori sorrise, contenta, ma non del tutto. Perché allora non mi baci? Perché mi stai distante?
-Va tutto bene Ryo - mentì di nuovo
Lui annuì - Buona notte- si alzò dal letto e se ne andò.
 
 
  
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