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Autore: TooLateForU    17/03/2012    31 recensioni
'Quando ti vedo mi viene voglia di gettarmi dalla finestra.'
'Non frenare le tue voglie, Malik.'
Il talebano pronto a farci saltare tutti in aria – meglio conosciuto come Zayn Malik - era il capitano di pallanuoto più stronzo che la Lincoln High School di Londra avesse mai conosciuto. Oltre questo era anche fastidioso, insulso, patetico e più stupido di un Lama.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ho una buona notizia ed una cattiva notizia: la buona notizia è che lunedì parto per il campo-scuola in Sicilia per tornare venerdì, la cattiva notizia è che non posterò fino a sabato a prossimo #OOOOPS.
Mi dispiace raCazze, ma sarò troppo impegnata ad abbordare (?) ragazzi siciliani per postare AHAH. No sul serio, non potrò proprio. Al massimo potrei postare lunedì mattina, se ci riesco..Ma non so.
Detto questo, spero che questo capitolo vi piaccia, perché è mucho importante :)
 

 
 
 
 
 
“Adesso tu mi spieghi per filo e per segno quello che stai facendo.” Mi ordinò Jude, sistemandosi meglio sul suo letto.
Io smisi di togliermi le sopracciglia, e sbuffai. “Mi sto togliendo le sopracciglia in modo da non assomigliare ad un orangutango.” Risposi.
“Sai che non intendevo quello.”
Posai le pinzette sul comodino, mentre prendevo a muovermi per la stanza in sella alla sua fighissima sedia girevole.
“Jude, lasciatelo dire, sei paranoica! Non sto facendo assolutamente niente!” insistetti, cercando di sembrare convincente.
Lei si aggiustò le pieghe del pigiama rosa con le anatre, prima di afferrare la mia sedia e farmi smettere di girare.
Mi fissò dritta negli occhi, e mi parve quasi di sentire la musichetta di Pshyco in sottofondo.
“Ti conosco meglio della collezione autunno-inverno di Jimmy Choo, quindi non tentare di prendermi in giro. Cosa-mi-nascondi?” scandì bene le ultime parole, ed io mi morsi un labbro, in difficoltà.
“Bhè, diciamo che..ehm, ho fatto una..mm” borbottai, tentando di prendere tempo.
“Hai fatto una cosa?
“Una scommessa. Una scommessa stupida.”
“Quanto stupida?”
Passai una mano tra i miei capelli, con una smorfia “Abbastanza stupida.” Decretai.
“E con chi?” continuò.
“Con Malik.” Mormorai, quasi me ne vergognassi.
Vidi la faccia di Jude impallidire, poi diventare di un rosso accesso, poi porpora, poi vermiglio..
“Con ZAYN MALIK?” urlò, strozzata.
“No, l’altro.” cercai di sdrammatizzare, abbozzando un sorriso.
“Tu sei fuori, Elizabeth! Dimmi almeno che è una scommessa innocente!”
Feci schioccare le labbra, riflettendo su quale potesse essere la sua percezione di ‘innocente’.
“Dipende da cosa intendi per innocente..”
Ridusse gli occhi a due fessure “Che. Scommessa. E’?” chiese, tra i denti.
“Diciamo che se lui mi pregherà per primo di baciarlo io avrò vinto, e dovrà urlare che è gay nel bel mezzo della mensa..” cominciai.
“E se invece tu perdessi?”
Feci una pausa, prendendo un respiro “Se lo pregherò io per prima di baciarmi potrà portarmi a letto.” Conclusi velocemente, guardando verso il basso.
Un tonfo sordo mi fece intendere che Jude era scivolata dal suo letto.
Sarebbe stata una lunga notte.
 
“Allora Jude, non sei contenta? Finalmente conoscerò il misterioso ragazzo della metro!” esclamai, cercando di farla sorridere.
Lei mi lanciò un’occhiataccia, continuando a camminare impettita per la metropolitana.
Era da ieri sera che mi teneva il broncio. Bhè, in realtà prima mi aveva fatto una sfuriata che probabilmente avevano sentito anche i nostri amici in Papuasia, dicendo che ero stata un’idiota, che stavo giocando con il fuoco, che non si scherza sul sesso e blabla.. Poi aveva iniziato la maratona del broncio.
“Eddai Jude, sei ancora arrabbiata?” chiesi, pizzicandole un braccio. Le si scansò, infastidita.
“Non sono arrabbiata, sono preoccupata.” Precisò, passando la tessera mensile della metro sul display e superando la barriera di controllo.
La imitai, e corsi fino a ritornare al suo fianco “Andiamo, è vero che il talebano ha il terrorismo nei geni, ma alla fine non è così mostruoso.” Cercai di tranquillizzarla.
Lei fece una smorfia poco convinta “E quel Will che hai rimorchiato per le scale?”
“Quello è stato un incidente di percorso. E comunque gli ho dato il numero di Carol.” Ridacchiai al pensiero della mia amica che veniva importunata da William Wright.
“Bhè, questa situazione non mi piace comunque. Quindi vedi di stare attenta e di vincere quella fottuta scommessa.” Concluse, prima di scivolare tra le porte della metro, con me al seguito.
Ci aggrappammo ad uno dei tanti pali, mentre la metro ingranava la marcia e partiva.
“A che fermata sale lui?” cambiai discorso.
“Alla prossima!” rispose entusiasta, tornando a sorridere.
Chissà com’era questo famigerato Harry. Considerando gli ex ragazzi di Jude poteva avere qualsiasi aspetto, anche quello di un gobelin.
Dio santo, mi ricordavo il suo primo fidanzato. Si chiamava Bobby Cox, ed era davvero un tipo strano. Non solo non era il massimo dal punto di vista estetico, con quella massa informe di ricci rossi, ma era anche fissato con i videogiochi di guerra e i fumetti di Batman.
Pregai almeno che questo Harry fosse vicino alla normalità. A sentir Jude era una specie di divinità, ma non ci facevo troppo affidamento.
La metro prese a rallentare, segno che stava arrivando la prossima fermata.
“Ecco ecco, è questa!” squittì su di giri Jude, stringendomi una mano.
Le porte si aprirono con il familiare ‘mind the gap between the train and the platform’ ed una folla di persone cominciò a salire.
Ad un tratto un ragazzo riccio fece il suo ingresso, e per poco non caddi stecchita a terra.
Il ragazzo in questione era una specie di dio greco sceso dritto dritto dall’Olimpo, con dei ricci castani perfetti che ricadevano sulla fronte, due occhi verde acceso, un fisico asciutto e un sorriso brillante.
Ossignore, è uno spettacolo. Basta, d’ora in poi si chiamerà Mr Sexy.
È una mia impressione o qualcuno sta suonando ‘I’m too sexy’ in sottofondo?
“Ciao Harry!” la voce acuta di Jude mi riportò sulla terra, e distolsi lo sguardo da Mr Sexy, che sicuramente mi aveva preso per un’idiota.
“Ciao Jude.” Rispose lui, con una voce perfettamente melodiosa, anche se profonda.
Devo ricordarmi di non fare la deficiente, devo ricordarmi di non fare la deficiente, devo ricordarmi di non fare la deficiente, devo ricordarmi di non fare la deficiente..
“E tu sei?” portò i suoi verdi su di me, con un sorriso.
“Deficiente.” Risposi, senza pensare. Mr Sexy scoppiò a ridere, mettendo in evidenze due fossette adorabili, mentre Jude mi lanciava un’occhiata confusa.
“Ehm, no no scusa, ero sovrappensiero..” tentai di giustificarmi “Io sono Liz.”
“E’ una mia amica, andiamo a scuola insieme.” Continuò Jude, mentre non finiva di mangiarsi con gli occhi Harry.
Provai un improvviso moto di fastidio verso di lei, decisamente ingiustificato.
Non fare l’idiota, Liz. Lo conosci da appena sette secondi!
“Non ti ho mai vista sulla metro.” Osservò Harry, tornando a guardarmi.
Oddio, che occhi stupendi..Non erano verdi insulsi come i miei, erano verde acceso, verde prato, verde collina verde di Windows, verde verde verde..
 “Ehm, sai, io abito da tutt’altra parte..Ma ieri ho dormito con Jude, cioè a casa di Jude e quindi..” lasciai la frase in sospeso, perché mi ero già  umiliata a sufficienza.
Fece un sorrisetto divertito, probabilmente pensando a quanto potesse essere rincoglionita l’amica-di-Jude.
“Tu a che scuola vai?” domandai, in un momento di rara lucidità.
“All’Academy of Arts.” Rispose, e riuscii a sentire un pizzico di fierezza mentre lo diceva.
Oooh, era un artista! Mr Sexy sarebbe stato come uno di quei pittori maledetti francesi, che facevano la vita Bohemi-qualcosa..
“Davvero? Che forza! E cosa fate nella vostra scuola?” domandò tutta entusiasta Jude, mettendo in mostra il suo sorriso perfetto.
“Oh, bhè..Ci sono le materie normali come negli altri licei, solo che ci sono molte più ore dedicate alla pittura, al canto, alla danza..” fece un gesto vago con la mano “A me piace particolarmente cantare.”.
“Anche a me piace cantare!” esclamò subito Jude.
“Purtroppo per le mie orecchie.” Aggiunsi.
Mi fece la linguaccia, e sentimmo la risata di Harry. Quello era davvero il colpo di grazia.
La metro rallentò, e Mr Sexy lanciò un’occhiata fuori dalle porte.
“Io scendo qui ragazze.” Ci disse, mentre le porte si aprivano davanti a lui.
“Ciao!” lo salutammo in coro, facendolo di nuovo ridere. Si aggiustò la sciarpa bianca attorno al collo e scese con un salto, insieme ad altre tre persone. La metro ripartì lentamente, e un attimo prima di sparire nel tunnel lo vidi girarsi di nuovo verso di noi.
Abbozzai un sorriso, e lui mi fece l’occhiolino.
Mr Sexy era davvero magnifique .
 
 
“Allora, che ne pensi?”
Rigirai la lattuga che avevo nel piatto con una smorfia “Sa di erba da campo di calcio.” Risposi, disgustata.
Jude alzò gli occhi al cielo “Scema, parlavo di Harry!”
“Oh..” dissi, abbandonando la forchetta sul piatto “Bhè, è carino..” mi mantenni sul vago.
“Solo carino? E’ bellissimo, è fantastico, è unico! Secondo te mi guardava?”
“Jude, eri a quindici centimetri dal suo naso, come avrebbe potuto non guardarti?”
“Bhè, ma guardava più te o me?”
In quel momento vidi Malik fare uscire dalla mensa, stranamente solo. Mi alzai, facendo strusciare rumorosamente la sedia.
“C’è Zayn, devo andare.” La liquidai velocemente, prima di oltrepassare la sua sedia.
Mi ero scervellata tutta la notte per trovare un modo che l’avrebbe portato a volermi baciare. E non l’avevo trovato.
Perciò avrei improvvisato.
“Ciao Malik.” Lo salutai, piazzandomi davanti a lui. Mi squadrò dall’alto in basso, con un sopracciglio alzato.
“Oggi niente abbigliamento da spogliarellista?” chiese, ironico.
“Ti è piaciuto? Avevo in mente di lanciarti anche le mutande, poi mi sono ricordata di non averle messe e quindi..” lascia in sospeso la frase, ad effetto.
Lui fece un sorrisetto accattivante, prima di mordersi un labbro. Poi mise una mano dietro la mia schiena, avvicinandomi a lui.
“Con le parole ci sai fare, ma sono i fatti che mancano..” mormorò vicino al mio orecchio, prima di prendere a designare il contorno della mia schiena con un dito.
Trattenni il respiro, e cercai di non pensare a quanto il suo tocco fosse..fosse…perfetto.
Dannato Malik, tentava di indurmi a peccare sfruttando le sue doti da manipolatore.
Mi allontanai, e ripresi a respirare regolarmente “Non vincerai mai questa scommessa.” Dissi, decisa.
“Vincerò molto più che quella.” Rispose enigmatico, prima di voltarmi le spalle e prendere a camminare verso la fine del corridoio.
Perché avevo il batticuore?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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