Entri nel tuo camerino sbattendo la porta. Ti siedi davanti
allo specchio sperando di rincontrare nel tuo riflesso la vecchia Naya, quella
che fino a pochi istanti fa eri certa di conoscere. Ti abbandoni sullo
schienale della tua comoda sedia sperando di riuscire a prendere pieno possesso
delle tue funzioni vitali: riesci a percepire i brividi che pian piano
abbandonano il tuo corpo, il respiro che inizia a regolarizzarsi, il cuore a
battere più lento e le miriadi di farfalle che poco prima assediavano il tuo
stomaco ora sembrano essere volate via lontano. Hai quasi riacquistato la tua
solita lucidità e nascondendo il viso tra le mani, senza curarti del trucco che
potrebbe rovinarsi, lasci che i pensieri ritornino indietro ad analizzare
quanto ti è successo: stavi registrando il duetto di Michael con Grant, quando
all’improvviso la tua priorità non era più concentrarti sull’esibizione ma
perderti nel verde degli occhi del ragazzo. Sei confusa, hai lavorato altre
volte con lui ma non ti sei mai sentita così in sua presenza, in verità non ti
senti così con nessuno ormai dai tempi della tua prima cotta alle superiori.
Un’illuminazione ti coglie nel mezzo dei tuoi pensieri: devi esserti lasciata
influenzare dall’atmosfera del duetto e dall’energia dei personaggi che stavate
interpretando e hai fatto si che ti condizionassero e ti facessero sentire
amplificata quella che era, in verità, solo l’adrenalina che come sempre si
impadroniva di te quando ti esibivi. Nel silenzio di quella minuscola stanza ti
nascondi dietro i tuoi pensieri e dietro di essi nascondi anche la verità, ora che
hai trovato una soluzione razionale a quello che ti è successo ti senti più
tranquilla e ti godi la tranquillità del tuo camerino e la pace ritrovata. La
quiete però, viene rotta da un bussare deciso alla porta: “Avanti!” dici con
voce roca certa che si tratti del registra che viene per urlarti in faccia la
pessima figura che hai fatto.
“Naya stai bene?” non è il tono di rimprovero che ti
aspettavi, è una voce delicata, calda e amichevole. Vedi entrare Heather lentamente,
con un accenno di sorriso sul bel volto e uno sguardo preoccupato si riflette
nei suoi occhi azzurri.
“Si, stai tranquilla Hemo. Sto… sto bene!” cerchi di
rassicurarla rivolgendole il tuo radioso sorriso e chiamandola con quel
nomignolo che ti piace tanto.
“Cosa ti è preso prima sul set?” la voce della tua amica ora
è più serena, ti si avvicina sorridente sedendosi di fronte a te sul ripiano
dello specchio.
“Non lo so… Probabilmente non avevo
preparato bene la coreografia ed il brano” inventi una scusa valida mettendo in
campo tutte le tue migliori doti da attrice per nascondere la verità.
“Ah si può capitare!” dice la bionda facendo spallucce e
posandoti la sua mano sulla spalla. “Ma sembravi davvero sconvolta!” aggiunge
poi con una smorfia.
“Già…” ti limiti a rispondere
rivolgendo lo sguardo a terra ripensando a quanto stupido sia stato il tuo
comportamento.
“Ci siamo preoccupati tutti! Non è da te comportarti in quel
modo” continua a dire Heather che forse ha percepito che le stai nascondendo
qualcosa.
“Mi dispiace! Si saranno arrabbiati tutti sul set…” dici seriamente dispiaciuta senza avere il coraggio
di alzare lo sguardo da terra.
“No tranquilla! Quando hanno saputo che venivo da te mi hanno
detto di dirti che se non te la senti di girare oggi puoi tornare a casa. Hanno
detto che si dedicheranno al duetto di Chord e Amber
e che Smooth Criminal lo girerete la prossima
settimana.” Ti ritrovi ad ascoltare quella notizia con un insolito sollievo,
sai che non saresti riuscita a tornare di nuovo a girare quella scena.
“Oh bene!” rispondi sospirando e rivolgendo un sorriso alla
tua amica, che dopo aver rivolto lo sguardo all’orologio la vedi alzarsi di
fretta e dirigersi verso la porta.
“Devo scappare!Ho le prove! Mi raccomando domani rivoglio la
vecchia Naya di cui sono innamorata!” ti dice sorridente cercando di rialzarti
su il morale e lanciandoti un bacio, tu la saluti con un cenno della mano
ridacchiando e la guardi sparire nel corridoio. Dopo nemmeno un secondo rivedi
la sua testa bionda affacciarsi alla porta del camerino e senza mai perdere il
luminoso sorriso ti chiede ancora una volta: “Naya, sicuro di stare bene?”
“Si te l’ho detto! Sto benissimo HeMo!” ripeti volgendo i
tuoi grandi occhi scuri verso al cielo.
Resti di nuovo sola, sbottoni la giacca del costume e ti
togli le scarpe, sei pronta per tornare a casa e dimenticare questa assurda
giornata. Riprendi la borsa che avevi appeso alla sedia e vi rimetti il
cellulare, stai per sbottonarti il vestito quando senti di nuovo bussare alla
porta.
“Heather ti ho detto che sto bene!” urli spazientita certa
che si tratti della tua amica.
“Sono Grant. Naynay posso entrare?” quella che ti risponde
non è la voce che ti aspettavi, è la suadente voce che sei abituata ad ascoltare
ma che solo oggi fa accapponare la tua pelle. Di certo quella è l’ultima visita
che avresti voluto ricevere in quel momento, poi ritorni alla tua convinzione:
la tua è stata tutta suggestione prima e adesso non hai niente da temere. Ma non
sei abbastanza forte per scoprire se quella sia effettivamente la verità e
preferisci respingerlo piuttosto che trovarti di nuovo faccia a faccia con lui.
“Non è un buon momento!” rispondi avvicinandoti alla porta
con la tentazione di aprirgli che ti assale.
“Ma io sono preoccupato. Stai bene?” ed ecco ancora questa
domanda. Senti la sua voce supplichevole dall’altra parte della porta e non
puoi fare a meno di immaginare i suoi occhi che guardano accorati la porta
chiusa davanti a loro,con questi immagine marchiata nella mente sospirando ti
arrendi e apri la porta. Davanti ti compare Grant che indossa ancora il costume
di scena, la divisa degli Usignoli, con cui eri solita vederlo sul set ma che stranamente oggi trovi gli stia in
maniera impeccabile, sul volto il solito beffardo sorriso e i suoi occhi che
per te quella mattina brillavano più del solito.
“Si, sto bene! Ma preferirei restare sola” rispondi con
tranquillità rivolgendo i tuoi occhi per terra per non incrociare il suo sguardo,
ma ti ritrovi a fissare i suoi piedi e gli eleganti mocassini neri che indossa
non riuscendo a trattenerti dal trovare dannatamente affascinante anche il suo
modo di calzarli.
“Su adesso non farne un dramma! Può capitare a tutti…” ti dice ridacchiando posando la sua mano fredda
sulla tua spalla adesso nuda. Un brivido percorre quel lembo della tua pelle e
qualcosa ti dice che non si tratta di brividi di freddo.
“Si, vedrai la prossima settimana andrà meglio!” dici
sorridendo mentre azzardi a guardarlo negli occhi.
“Ne sono sicuro! E poi devo ringraziarti, oggi non avevo
molta voglia di lavorare!” ti confessa ridacchiando contagiando anche te.
“Non ti ci abituare però!” rispondi fingendoti accigliata
senza smettere di ridacchiare nervosamente.
“Si, preparati per domani! Dobbiamo registrare le nostre
scene. Il Sebastian che è in me non vede l’ora di litigare con te!” esclama
sorridente sfiorandoti amichevolmente il naso con l’indice.
“E la mia Santana non vede l’ora di prenderti a calci!”
rispondi con l’intonazione del tuo personaggio ridacchiando e godendo di quel
leggero contatto con la sua pelle.
“Bene! Allora io vado…” ti saluta aprendo la porta. Ti affacci
per guardarlo allontanarsi da te senza riuscire a smettere di sorridere e senza
poter impedire alle tue guance di arrossire. Lungo il tragitto lo vedi girarsi
verso di te e rivolgerti un sorriso, quando ormai è sparito dalla tua vista ti
chiudi la porta alle spalle, e poggiando la testa contro di essa ricadi di
nuovo nei tuoi pensieri. Ora sei sicura che non si è trattata suggestione;
rivedendolo hai provato le stesse cose di quando l’hai sentito cantare sul set.
Qualcosa deve essere cambiato in te, anche se ancora non sai cosa. Hai scoperto
di sentirti estremamente attratta da un tuo collega che fino a dodici ore fa
consideravi solo un amico, e ti chiedi può una canzone risvegliare certi
sentimenti nelle persone?
Perdonate il ritardo! Ma scrivere questo capitolo è stato un
parto, e non ne sono neanche soddisfatta! Ma va beh, poteva venir fuori meglio
ma sicuramente anche peggio ^_^ mi rifarò nei prossimi.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo, tutti
quelli che hanno messo la storia tra le seguite-preferite-ricordate
e un grazie speciale a chi ha speso un po’ del suo tempo a lasciarmi una
recensione! Sono proprio contenta contenta contenta che vi sia piaciuto! Vi aspetto al prossimo
capitolo che se volete, pubblicherò entro questa settimana, altrimenti ci “scriviamo”
lunedì prossimo! Baciii!!