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Autore: telesette    20/03/2012    1 recensioni
Madelyn, figlia illegittima di un conte inglese, e Christopher, figlio secondogenito di Sir Doublewall. Giovani, tristi e innamorati... Una storia scritta per approfondire una volta per tutte il passato di due tra i personaggi più interessanti della serie di D'Artagnan, tuttora avvolti dal fascino del mistero.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Con quel marchio sulla sua spalla, Madelyn imparò ben presto il duro significato dell'infamia e della crudeltà umana. Per giorni e giorni dovette percorrere a piedi la lunga strada dell'emarginazione, scalza e senza alcun mezzo di sostentamento. Le guance erano infossate e gli occhi brillavano tristemente sui lineamenti tirati del suo volto pallido e smunto. Se le capitava di chiudere gli occhi per un istante, il ricordo delle frustate sulla sua schiena nuda, così come il ferro arroventato che le attanagliava le carni del braccio, era ancora fin troppo vivo nella sua mente. Quelle immagini terribili continuavano a tormentarla senza sosta, lasciandola in preda all'orrore e all'angoscia di ciò che tutti ritenevano che fosse. 
Dovunque provasse a riposarsi, la gente l'accoglieva con sospetto e diffidenza e, vedendo poi il segno della croce impresso a fuoco sulla sua pelle, il sospetto e la diffidenza verso di lei si tramutavano in paura, odio e repulsione...

- Strega - urlava la gente, raccogliendo pietre e ogni sorta di oggetti per cacciarla. - Vattene via, strega!
- E' una puttana del diavolo!
- Ha il diavolo dentro, uccidetela!

Malgrado la fame e la debolezza, Madelyn fu costretta a correre per mettersi in salvo. Le pietre che le fischiavano attorno erano accompagnate da urla feroci e insulti di ogni genere. Un pezzo di selce la colpì di striscio alla tempia, facendola barcollare per il dolore e la momentanea cecità, e la povera Madelyn finì per ruzzolare al margine della strada. Tuttavia i suoi spietati inseguitori non le diedero neanche il tempo di rialzarsi, temendo che potesse lanciar loro contro qualche stregonerìa, cosicché alcuni contadini scesero di corsa lungo il pendìo erboso brandendo minacciosamente dei forconi appuntiti.
Madelyn riuscì appena a sollevare lo sguardo, il labbro sanguinante e l'espressione attonita del suo volto, ma l'unica speranza che aveva di salvarsi era nel fiume alle sue spalle. Senza pensarci due volte, allungò le braccia e si tuffò appena in tempo per evitare le punte acuminate che i contadini le scagliarono addosso. L'acqua fredda quasi le paralizzò le membra ma, riscuotendola dal torpore della ferita alla testa, Madelyn si costrinse a non lasciarsi andare e prese a nuotare sott'acqua per alcuni metri.
Non vedendola riemergere, i contadini si convinsero che fosse annegata e sorrisero soddisfatti. Quella donna empia e malvagia non avrebbe più potuto nuocere alla gente perbene; giustizia era stata fatta e costei sarebbe sprofondata nuovamente nell'inferno che l'aveva generata.

***

Più volte Madelyn fu sul punto di cedere, più volte il freddo e la stanchezza le suggerirono di lasciarsi andare nel gelido abbraccio della morte... Tuttavia il desiderio e la volontà di sopravvivere erano assai forti in lei. Con la forza della disperazione, Madelyn riemerse in superficie respirando avide boccate di aria fresca. Ormai i suoi inseguitori erano lontani e, una volta raggiunta la riva, avrebbe potuto riprendere il suo cammino.
Ma un cammino verso dove?
La stessa scena si sarebbe ripetuta ovunque: ovunque avrebbero gridato alla strega e ovunque l'avrebbero scacciata; non c'era più posto per lei, in qualunque parte del mondo, e non aveva senso scappare per tutta la vita.
A pensarci bene, la decisione era molto semplice.
Da una parte poteva affidarsi alle sue ultime forze per raggiungere la terraferma e andare incontro al suo destino, dall'altra poteva scegliere di addormentarsi e lasciarsi portare via dalla corrente... L'essere umano è solito aggrapparsi alla vita, quando questa ha anche solo una piccolissima gioia da offrire, ma l'unica vita che Madelyn poteva avere davanti a sé non poteva definirsi tale. In quel momento la fanciulla sentiva solo la stanchezza e lo sconforto di essere rifiutata da chiunque, fors'anche da Dio in persona, e socchiudendo gli occhi con un amaro sorriso scelse il nulla.

 

( continua col prossimo capitolo )...

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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