Avvertì il fiato caldo solleticargli la base della nuca prima delle labbra morbide che andavano a poggiarsi sulla pelle accaldata. I denti affondarono nella carne e dovette premere una mano contro le labbra per non lasciarsi scappare un gemito troppo alto.

Alessandro è un bambino autistico.
Sonia è una giovane madre che segue il parere di molte, troppe persone. Fa tutto quello che le viene detto dagli psicologi, ma la verità sottaciuta rimane solamente una: non accetta affatto la sindrome del figlio.
▸ Seconda classificata a parimerito al contest "November Rain" indetto da MaryLondon e valutato da Juriaka sul Forum di EFP.

Piccola Klance ambientata il giorno della Vigilia.
“E poi, è freddo. Sente freddo fuori, sulla punta del naso e sulla guance, però anche dentro, fin sotto il pesante giaccone felpato. Lo deve ammettere, è stato stupido a rifiutare la proposta di Shiro così, di stucco, dopo anni che trascorrono il Natale insieme, mentendogli per di più. Si sente sporco e ingiusto, Keith, sotto quella neve candida che inizia a cadere sottoforma di piccoli fiocchi.”
[One-shot scritta per il Calendario dell'Avvento di Fanwriter.it e del gruppo “Voltron: Legendary Defender ITA”]

"Anche se Kid non fosse stato Kaito, anche se non l’avesse mai conosciuto nella sua vita privata, lasciandogli quell’alone di mistero che per anni lo aveva fatto silenziosamente ammattire, non avrebbe mai permesso a qualcuno di aiutarlo a mettergli le manette.
Kaitou Kid era una questione personale.
Lo era dal loro primo incontro, quando gli aveva chiesto perché rubasse: Kid aveva sorriso, appollaiato come un uccello del malaugurio sulla finestra, schernendolo.
«Questo è tuo dovere scoprirlo, grande detective di Londra» aveva esordito «attenderò che tu ci riesca».
L’aveva preso in parola: aveva scoperto tutto quello che c’era da sapere su di lui, aveva sviscerato completamente la sua vita e l’aveva messo con le spalle al muro. "
Se Saguru Hkuba avesse la certezza definitiva che Kaitou Kid e Kuroba sono la stessa persona, come reagirebbe?

{ SinJa | Hurt/Comfort }
Ja'far alle prese con un Sinbad travolto da un post-sbornia forse un po' troppo sentimentale.
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« È il settimo bicchiere, Sinbad. Lo sai che i vini di Remano sono forti. »
Non c’era altro da aggiungere. Non ci sarebbe stato altro da aggiungere, se solo quella frase non fosse stata rivolta proprio a Sinbad.
« Il re di Sindria non si ubriacherà con così poco, Ja’far! »
Ecco come aveva risposto.
E quando si rivolgeva a sé stesso in terza persona, chiamandosi “il re di Sindria” – o talvolta il grande, glorioso, maestoso re di Sindria, dipendeva dalla gravità della situazione – gli effetti della sbornia già incombevano.

Attenzione: Spoiler de "La nave dei morti"
Magnus pensava di poter trascorrere una Vigilia di Natale in totale tranquillità lì, allo Space Chase con i bambini senzatetto. Insomma, tutto stava andando a meraviglia tra giochi, risate, biscotti e...fermi tutti. Era una richiesta per un bacio quella?
Dal testo:
[...]
Lizzy prese a giocare con le sue ciocche bionde, cercando di intrecciarle tra loro senza risultato.
-A Natale ci si bacia sotto il vischio. E tu e Alex vi baciate sempre. Vi ho visti, qualche volta.
-Oh- Magnus ringraziò di star dando le spalle alla bambina, perché era diventato dello stesso colore del fuoco. Sperò soltanto che Lizzy non li avesse visti mentre Alex lo spingeva contro il primo muro che trovava e gli infilava le mani sotto la maglietta. Si augurò che la bambina avesse almeno assistito ad uno dei loro baci più casti perché si sentiva già terribilmente in colpa al solo pensiero di aver rovinato uno dei momenti più puri della sua vita.
[...]
Buona lettura!

Da bravo osservatore del genere umano, Izaya non perde mai un'occasione per esaminare con la dovuta attenzione i comportamenti e le reazioni che questi manifestano in una grande varietà di situazioni, non ultima quella che prelude un rapporto.
Inoltre, il soggetto su cui è riuscito a mettere la mani -metaforicamente e non- questa sera, è quanto di meglio potesse desiderare.
[Top!Izaya | PWP]

Nico si era ritenuto soddisfatto e certo che non avrebbe mai trovato qualcuno da detestare più di Percy Jackson. Questo, finché un bel giorno Leo Valdez non era ricomparso miracolosamente al Campo. Allora, dopo un piccolo momento di felicità iniziale nel vedere che anche l’ultimo della “combriccola dei Sette” era sano e salvo, Nico si era ricordato di tutte le cose che lo infastidivano del messicano. Ed erano davvero troppo numerose.
[Valdangelo][Accenni Solangelo, Pernico e Caleo][Non tiene conto di The Trials of Apollo]

“Maledizione!!!” sibilò Izaya, ancora carponi sul gabinetto, mentre con la mano destra si riavviava i capelli, cercando di darsi un tono. L’inconscio e da un paio di settimane anche la vita gli avevano giocato nuovamente un brutto scherzo, riesumando dal passato stralci di memorie che aveva cercato di reprimere in ogni modo. Da un po’ di tempo la realtà stava sgomitando prepotentemente per tornare a galla e stavolta non avrebbe ceduto.

Dapprima aveva riso quando sua sorella Bianca, nel momento in cui aveva annunciato di voler abbandonare l’umida Venezia per andare a studiare giornalismo a Roma, aveva enunciato la suddetta frase. Quando l’aveva ripetuta mentre suo padre, con tono funereo, aveva deciso che sì, sarebbe potuto andare a studiare nella capitale a patto che trovasse degli inquilini con cui dividere l’affitto, aveva cominciato a tentennare.
Nel momento in cui aveva incontrato i due ragazzi che avevano risposto all'annuncio e Bianca si era avvicinata al suo orecchio come un fantasma per sussurrargli un divertito e malefico: “se qualcosa può andar male, lo farà”, era decisamente rabbrividito, ma aveva deciso di non lasciarsi sconvolgere.
A distanza di un anno, Nico aveva avuto modo di provare che quella massima descriveva in modo fin troppo preciso la sua vita universitaria e, soprattutto, quella casalinga.

Tony e Steve stanno insieme da un pò di tempo. Nonostante siano una coppia di supereroi soffrono degli stessi problemi delle persone normali. Il lavoro si mette in mezzo e per due cocciuti uomini come loro passarci sopra risulta complicato.
Tutto è possibile con un pò di romanticismo.

«Sicuro che mentre la riparo non appare un esercito di zombie alla The Walking Dead?»
[Valdangelo][Partecipante alla Corsa delle 24 ore - II° Edizione]

Il suo raziocinio trionfava, ancora una volta, orgoglioso su chiunque. Perfino su se stesso.
[Partecipa alla Corsa delle 24 ore - II° Edizione]

"[...]Pensavano che con la sconfitta di Ultron, avrebbero avuto diritto ad un sano e meritato riposo.
Tipo da passare a casa, tutti e due insieme… o meglio: tutti e tre insieme!
Tony nel suo laboratorio a riposare, inventando nuovi aggeggi tecnologici, uscendone ad orari improbabili, elemosinando un bacio e una coccola e tante, tantissime attenzioni, come il bambinone troppo cresciuto che era.
Lui, il grande Capitan America, ad allenarsi nella palestra, che Tony aveva costruito nel piano sottostante all’attico nella Stark Tower, godendosi qualche pugno al sacco e sollevamento pesi, rilassando i nervi e calmando lo spirito ferito dalla guerra e dalle troppe morti che aveva visto sul suo cammino.
E poi Peter!
Piccolo, dolce ed indifeso Peter.[...]"
[Superfamily/Stony+Peter]

Nero è un'artista sempre sull'orlo della bancarotta che per sopravvivere fa quadri su richiesta a chiunque lo richieda.
Dante è un collaudatore di macchine da rally di giorno e automobilista nelle corse clandestine di notte.
Che cos'hanno questi due in comune? Assolutamente nulla! Ma presto capiranno che nessuno dei due può vivere senza l'altro.
Introduzione modificata per tag br finale.
Charlie_2702, assistente admin