«Adesso è la notte tra il sette e l’otto dicembre. Ti trovi a casa di Akira, nell’attico del caffè Leblanc. Hai dormito ininterrottamente per cinque giorni. Se senti dei pizzicori alla gamba destra, è normale, la dottoressa Takemi ha avuto il suo bel daffare a disinfettare la ferita e applicare le garze. Ha detto che sei stato molto fortunato, la pallottola non ha colpito nessuna vena o arteria e anche l’osso è intatto. Ad ogni modo, se il dolore dovesse diventare insopportabile diccelo subito, abbiamo degli antidolorifici…»
Che tipo di evoluzione avrebbe avuto la sua vita ora che, in qualche modo, era sopravvissuto a se stesso? Odiava ammetterlo, ma se era ancora in quel lurido mondo, lo doveva unicamente ai Phantom Thieves. Eppure forse la morte sarebbe stato un sollievo migliore degli antidolorifici che Akira gli dava la sera poco prima di dormire.
Spoiler: Novembre e Dicembre interni al gioco.

Era il 19 Giugno, un giorno come un altro per i due componenti di quella che una volta veniva chiamata Soukoku. Un'altra notte che si sarebbe aggiunta alle molteplici dimenticate per convenienza, l'ennesima parentesi nel loro rapporto ormai troncato da quattro lunghi anni, tenuto insieme da logori e consumati fili del destino che continuavano a brillare del colore scarlatto del sangue.

{P0rnFest #10 // Prompt:[Hatesex, violenza, No-con/Dub-con (a scelta)]'Perchè mi fai questo?' 'Perchè tu ami una persona che detesto' 'E chi sarebbe?' ‘Me' // Pairing: Dazai Osamu x Chuuya Nakahara }
Era la seconda bottiglia di vino che finiva e non vedeva l’ora di crollare e di lasciarsi tutto alle spalle, di nuovo, per l’ennesima volta.
Ormai era diventata una routine tornare a casa ad orari improponibili per poi bere fino ad addormentarsi.
Quell’abitudine andava avanti da settimane, da quando aveva deciso di tagliare definitivamente i ponti con Dazai.