"Mettiamo che i Tokio Hotel abbiano un giorno libero.
Mettiamo che, grazie alla loro consueta sfiga, quel giorno piova.
Mettiamo che tuoni.
Insomma, fuori da dove si trovano c’è un Monsone, tanto per capirci.
Mettiamo che sia Halloween.
E mettiamo pure che se ne vada la luce.
Il tutto narrato da quel popò di roba che è Tom Kaulitz.
Beh, non siete curiosi di sapere cosa potrebbe succedere?"
Dah, lo so che non è Halloween e che, anzi, è quasi Natale.
Ma cosa posso farci io se la mia mente bacata mi suggerisce Tom Kaulitz in veste di narratore in una gabbia di matti?
E poi, un po' di sano comico/demenziale non ha mai fatto male a nessuno u.u
Perciò, se avete voglia di ridacchiare, spero di aiutarvi con questa mini storia ;)

Tutti conoscono la storia che ha ispirato "Reden". Ma sei io vi dicessi che è andata diversamente? Se vi dicessi che quella storia era solo una rivisitazione da dare al pubblico di quello che è davvero successo nella camera 483? Se vi dicessi che sono stato io a bussare alla sua porta, chiedendo di parlare? Che cosa pensereste voi?
E' stato l'inizio di qualcosa che non può più essere tenuto nascosto. Perchè non è giusto nasconderlo.
Non c'è niente di male nell'amore. Anche se si è un ragazzo, e si ama il proprio migliore amico. Anche se si è Georg Listing e si ama Tom Kaulitz.

Si sentiva ancora una bambina, piccola, immatura. Come poteva solo lontanamente pensare di compiere un salto talmente grande da gravare sulla sua intera vita?

Uno sguardo eloquente e desideroso.
Una presa per mano ed una corsa fuori dal locale.
Anche quella notte lui avrebbe vinto.