Uno, tre, cinque ospedali psichiatrici.
Natalie Corso, 24 anni, pazza non meglio identificata, sballottata da un reparto all’altro perché non hanno il coraggio di dirmelo, di dirmi che la canzone che mi tormenta da mesi per loro non ha alcun significato.
Uno, tre, cinque continenti. Daniel mi segue ovunque, l’insostituibile amico di famiglia; che di amichevole non ha proprio niente… avrei dovuto saperlo.
Uno, tre, cinque minuti. Ma la canzone, portatami dallo stesso uomo che l’ha scritta, la riconosco al primo istante. Un senso ce l’aveva… avrei dovuto capirlo.
Una pazza, un amico di famiglia e il Re del Pop, insieme in una casa che seppur grande non sa mantenere i segreti. Tutti vedono tutto.
E quella gelosia lentamente scivola fuori dalla canzone e entra nelle nostre vite, mentre io, seguendo l’irrazionale logica del cuore, ogni notte viaggio da un letto all’altro. Ma, ripeto, Neverland non sa mantenere i segreti…

Quando il passato prende il sopravvento, quando i dolori non riescono a farsi da parte e quando due mondi, apparentemente così diversi, si incrociano, sapete cosa accade?
Nasce una storia che rompe i muri, che va al di là dei soliti schemi e dei soliti sentimentalismi, una storia che spolvera l'adolescenza facendo emergere la dura realtà che spesso la caratterizza e che si nasconde sotto atteggiamenti aggressivi o fin troppo tranquilli. Due adolescenti, Gabriel e Seth, due modi di guardare la realtà, due modi di amare, due modi di vivere. Li ritroverete in queste pagine messi uno difronte all'altro, un mix di: competizione, sfida, odio, inconsapevolezza, paura, intrigo, passione.

Un livido.
Una costola incrinata.
Il braccio gonfio.
Il naso rotto.
E le umiliazioni, le parole, le urla, la paura.
La paura.
Shot divisa in due parti.

Un ragazzino bello da fare male, troppo sicuro dell'effetto che fa agli altri. Un giovane uomo, deciso, ostinato, impudente, che non ha mai perso neppure una volta, nella vita.
Due individui, nella notte americana soffocante e appiccicosa, tra la periferia che diventa deserto e le luci della città.

Lavoro originale datato 1998 e ambientato nei dintorni di Milano a metà degli anni '90, è una storia inedita (circolata finora solo in versione cartacea tra gli amanti dello "yaoi-spaghetti") che tocca argomenti forti. Uno studente di botanica di buona famiglia decide di fare un'esperienza lavorativa in un parco storico, diventando giardiniere; e conosce così qualcuno che non ha proprio nulla da spartire con lui. Ma è proprio così? In un crescendo di eventi drammatici il protagonista è costretto a perdere tutte le sue certezze... tranne quelle che contano. E saranno quelle a dargli la forza di combattere.