Angeli, Demoni e Umani che vivono l'uno al fianco dell'altro.
Cosa succederebbe se l'arrivo di nuovi nemici minacciasse la pace che si era creata nella cittadina di Holmes Chapel?
Come dovrebbero reagire gli Angeli ed i Demoni che vi abitano?
Il Destino sembra aver in serbo qualcosa per loro; una storia che nessuno avrebbe mai previsto ed a cui nessuno può opporvisi, nemmeno Dio o Lucifero in persona.
Angeli e Demoni lo scopriranno presto: quando il Destino e l'Amore decidono di unire le forze, non esiste più nulla d'impossibile.
[Tratto dal Capitolo 1, Harry POV]
Lei una magnifica creatura della Luce, io un pericoloso essere delle Tenebre.
Lei era la figlia dell’Arcangelo Gabriel, io ero il figlio del Generale Infernale Styles.
Lei era un Angelo, io ero un Demone.

INCOMPIUTA
Quando sentii due colpi alla porta, per poco non cacciai un urlo.
«Chi è?» esclamai.
Non ottenni nessuna risposta.
«Chi è?» chiesi di nuovo; la voce mi tremò un paio di volte.
Non avevo il coraggio di guardare dallo spioncino.
Non rispose nessuno. Mi accasciai a terra, tenendomi la testa tra le mani.
Sentivo il cuore sbattere violentemente contro il petto, il battito mi assordava, mentre le mie gambe iniziarono a tremare.
[...]
«Ti apro» dissi cercando di controllare il tremolio della voce.
Quando spalancai la porta – dopo aver tolto catena, chiavistello e aver dato tutte le mandate possibili – mi ritrovai davanti un Louis stranito.
«Va… va tutto bene?» chiese insicuro.
Seguii il suo sguardo e vidi che stava osservando il coltello che avevo in mano. E il mascara colato sulle guance.
Scossi il capo in modo confuso, per poi annuire decisa e stamparmi un sorriso falso in faccia.
«Benissimo» dissi, sperando non avesse notato la mia voce incrinata.
«Lyn… sei sicura? Insomma… hai un coltello in mano» disse con fare ovvio.
«Oh» mormorai. Dovevo sembrargli una fuori di testa. In fondo lo ero. «Io… stavo cucinando».
«Piangendo?»
Inarcò un sopracciglio.
«Cipolle» dissi in fretta.

Niall andò a dormire nudo,cosi da potersi sentire libero sotto le pesanti coperte marroni. Si stese e non appena mise la testa sul cuscino,sorrise beato.
[..]
«Davvero non ti da fastidio?» chiese Zayn,accanto a lui.
Niall trasalì di nuovo.
«Porco spino - imprecò,portandosi una mano al cuore - Che ci fai qui?»
«Il mio letto è accanto al tuo. Noi quattro siamo gli unici a stare in una stanza. Sotto c'è un casino assurdo.»
«Non hai paura?» chiese Niall,guardandosi le mani.
Zayn alzò le spalle.
«Di cosa?»
«So cosa ha ucciso quel ragazzo. La stesso creatura che ha ucciso il mio migliore amico - mormorò - una vampira.»
«Allora dovresti essere tu quello che dovrebbe aver paura,non credi?»
«E perché?»
«Perché - lo squadrò,nonostante fosse coperto - 'vestito' così,sei molto attraente. In tutti i sensi.»
[Se entrate non vi mordono. Qui i vampiri succhiano qualcos'altro. Tanto Larry/Ziall. Liam's there.]

«Ecco,tieni la tua buonissima birra.» gli sorrise il biondo.
Louis ringraziò e inziò a bere piccoli sorsi.
«Ho visto come guardavi il giovane Harry,prima.» continuò.
Louis si strozzò con la birra e iniziò a tossire,rosso in viso.
«Chi scusa?»
«Harry. Il giovane che sta sempre in disparte. E' arrivato in città da.. A occhio e croce non so dirtelo,credo verso il 29 Agosto.»
Louis si voltò a guardare Harry,il quale sembrava sapere qual era l'argomento in questione,ma era come se ci fosse abituato ad essere il centro dei discorsi.
«Cosa sai dirmi di lui?» chiese Louis,curioso.
«E' solo. Viene sempre da solo,non ha nessuno a quanto vedo.» disse il barista,pulendo qualche bicchiere sporco.
«E' troppo bello per essere solo.» si lasciò sfuggire Louis,finendo il bicchiere di birra.
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«Le hai uccise tutte tu? Non.. Non può essere.» sussurrò sconvolto.
«Quelle donne non.. Illudono la gente,fanno credere agli altri di essere amati quando non è vero. Loro non sanno amare e io.. Non potevo sopportare una cosa simile. Mi dispiace.»
[Anno 1888,quello di Jack lo Squartatore.]

La causa di tutte queste prese in giro? Era ciccione, chiatto o qualsiasi termine simile. Eppure Zayn quando si guardava allo specchio vedeva solo qualche chilo di troppo, non era obeso e non aveva lardo che gli uscisse dalla maglia. Era solo più robusto rispetto agli altri.
***
Le diede le spalle e correndo uscì da quella scuola, lontano da tutti, lontano da Spencer Evans, lontano da Niall che lo guardava con compassione. Lontano da quell’istituto. Istituto in cui non mise mai più piede.
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Scappò per ritornare più forte di prima.