Attenzione: leggerissimo spoiler seconda stagione! Poi non dite che non vi avevo avvertito!
-Dedicated to Juls and Carly-
“No...” anche le parole dell'altro sono poco più che un sussurro, ma come la luce di una candela nel buio, vivide, esse spezzano le tenebre fitte del silenzio, dilaniano la trama impenetrabile dell'angoscia e si fanno largo nel suo cuore come il più preciso e potente degli affondi fino a fargli mancare il respiro “No. L'ho già fatto una volta e non avrei dovuto...”

Ogni – e ribadisco: ogni – persona con un briciolo di sanità mentale sarebbe come minimo svenuta, mentre come massimo si sarebbe messa ad urlare istericamente svegliando non solo il coinquilino scellerato e l’amabile padrona di casa che “non sono la vostra governante”, ma anche i dirimpettai, il vicinato e tutta la maledetta Baker Street.
Ma non John Watson. John Watson era un medico, era un soldato, era tornato (quasi) integro dalla guerra e, soprattutto, viveva con Sherlock Holmes (ricordate lo “scellerato coinquilino” di qualche riga fa?).
[Più che altro bromance, ma se cercate bene...]

RESTARE VIVI!
(Spoiler -ma anche no- sulla 02x3)

« Senti, non posso inserirmi in una categoria quando si tratta di te » si risolse nel dire: « proprio perché tu non rientri in nessuna delle categorie che ogni essere umano riterrebbe standard. Ammettiamolo Sherlock, tu ti ritieni gay? » domandò allora, cercando di farlo ragionare.
O desistere.
« Io sono cervello, John ».
« Stai glissando, Sherlock ».

E se Harry e Draco fossero due semplici ventenni londinesi? E se Harry e Draco non si fossero mai conosciuto e di conseguenza mai odiati? E se Harry e Draco si incontrassero per caso in un giorno di pioggia?

Un surreale scambio di messaggi fra Draco, nascosto e confuso, ed un Harry deciso a salvarlo.