Un'analisi dello yakuza Akabayashi Mizuki dopo la morte di Sayaka Sonohara, l'unica donna che probabilmente abbia mai amato, la stessa per la quale ha perso l'occhio destro.
Perché a volte anche gli adulti piangono, nonostante per una vita intera abbiano creduto di non esserne capaci.

"Da piccolo ogni tanto mi mettevo davanti ad uno specchio e mi guardavo, chiedendomi cosa ci fosse di sbagliato in me... e la risposta era sempre la stessa: io."
"E avevi ragione."
"...ah sì?"
"Sì. Eri tu sbagliato. Ma questo vale anche per me, e per tutti, perchè siamo umani. L'unico modo per essere perfetti è non esistere."
"Ah...è divertente...avrei potuto dirlo io."
"Hai ragione Izaya, sei sempre stato più filosofo di me."
"E tu più sognatrice di me Yuki-chan. Ancora mi chiedo come te lo immaginavi...il principe azzurro."
"Principe azzurro? Io ho sempre avuto un debole per i lupi famelici."
(Come promesso, ecco il seguito di "True Love?", anche se con un'impronta un po' diversa.)

« Shinra, mi hai svegliato per farmi vedere Izaya? » chiese Shizuo, ancora incredulo, puntando il dito indice verso l’altro ragazzo. « Tu.. Chi sei? » chiese in modo innocente l’Orihara fissandolo.
Con quelle tre semplici parole, il suo mondo si sgretolò in tanti piccoli pezzetti di vetro che nemmeno lui sapeva se sarebbero potuti essere incollati in qualche modo.