“A-aspettate, Maestro!” balbettò Cancer, afferrando l'orlo della tunica del vecchio per richiamare la sua attenzione. “Non starete davvero pensando di...?”
Sage lo prese per il collare dell'armatura e lo alzò in piedi senza alcuna remora, così da poterlo guardare direttamente negli occhi in un modo che avrebbe potuto sciogliere la pietra.
“Ti avevo avvertito, Manigoldo. Adesso assumiti le responsabilità delle tue azioni. È ora di crescere, maledizione! Non posso rischiare che vada tutto a monte ogni volta che ti porto con me! La tua indisciplina, avventatezza e infantilità finiscono per portare solo guai a chi ti sta intorno!”
Lì vicino Thanatos sogghignò, evidentemente compiaciuto.
“Non preoccuparti, Gran Sacerdote, non gli farò del male. Non troppo, almeno"
E Manigoldo impallidì.

È la mia seconda storia, ho letto che alcuni sono stai davvero meravigliati della mia prima storia, in positivo ovviamente.. Vabbè leggete e fatemi sapere se vi piace

" «Umm...Vegeta?»
La voce di Goku lo richiamò con una certa urgenza. Vegeta sospirò: conosceva quel tono.
«Ti prego, Kakarot, dimmi non è quello che penso.»
Il giovane guerriero apparve indeciso.
«Dipende... Cosa ti aspetti esattamente?»
Il principe Saiyan strinse i denti e voltò il capo verso il compagno che, sdraiato accanto a lui, lo fissava con aria colpevole: i suoi capelli da super saiyan erano spariti, così come la sua aura dorata.
«Dannazione, Kakarot, un'altra volta?!» "
Goku e Vegeta, da soli nel deserto a combattere. Due guerrieri e una singolare abitudine. Potrebbe essere un allenamento perfetto, se non fosse per una piccola distrazione...

“Ebbene? Che intendi fare, Dohko, cavaliere di Libra?”
“Farò ciò che vuoi, Aspros.”
Aspros non si mosse, ma continuò a fissarlo con i suoi occhi felini.
“In tal caso, dillo come si deve.”
Dohko non capì, ma ci pensò Gemini a spiegarsi subito meglio.
“Dì che potrò far di te ciò che voglio.”
Nella saga dei Lost Canvas, Dohko non ha potuto incontrare Aspros, sebbene egli fosse apparso dinnanzi a Defteros, poco dopo la dipartita di Libra. Ma cosa sarebbe accaduto se, invece, dopo aver cancellato dalla memoria di Dohko il segreto del sangue di Athena, Defteros avesse lasciato il ragazzo all'ingresso della quarta Casa Malefica, quella di Marte, presieduta proprio dall'ex Gold Saint di Gemini?
Se cercate una storia perversa e malata, avete trovato quello che fa per voi!
Buona lettura! ;)

"Albafica poteva sopportare molte cose. Sopportava le frasi enigmatiche di Asmita, la freddezza di Degel, l'umorismo di Dohko, la pazzia di Cardia, gli sguardi interessati di chiunque lo incrociasse per strada. Sopportava perfino le angherie di Manigoldo.
Ma di un solo uomo non tollerava nemmeno la presenza, una presenza che allo stesso tempo riusciva ad attrarlo come una calamita."

Semplicemente, questi due non dovrebbero fare sesso, e nemmeno stare insieme, ma lo fanno.

Hai sempre saputo di essere gay, non ti sei di certo svegliato un giorno, annunciando: “Buongiorno mondo, mi piacciono gli uccelli”, decidendo di darti al birdwatching. […] Allo stesso modo, hai sempre saputo di essere innamorato di Dean.
(Scritta per il GFE Challenge di shinu) E' una Dean Thomas/Seamus Finnigan

Quella relazione era cominciata in modo davvero imprevisto. Pochi mesi dopo la fine delle guerra, era entrato per caso da Tiri Vispi Weasley con l’idea di dare un’occhiata al negozio e vedere come se la passasse il suo ex-compagno di squadra e, proprio lì, aveva incontrato il Grifondoro dai capelli rossi…ma non quello che si era aspettato.
(Scitta in risposta all’Anti-Canon Meme pubblicato sul mio LJ e per la prima edizione del Bondage Fest.)
E' una Charlie Weasley/Oliver Baston.

“Harry Potter?!” esclamò Pansy fissandolo incredula. Il Salvatore del Mondo Magico le sorrise debolmente e si avvicinò al gruppetto “Vai pure Andy, penso io ai signori... sono... delle mie vecchie conoscenze.” La ragazza si defilò un po’ a malincuore, mentre il Golden Boy si ritrovava ad annegare in quelle pozze di mercurio liquido che avevano sondato ogni parte del suo volto, per poi soffermarsi a sostenere il suo sguardo. Malfoy sembrava incapace di dire alcunché, ma l’amica invece aveva mille domande da fare “Allora, Potter, cosa ci fai tu qui?” chiese con gentilezza, facendo un passo per affiancare il biondino e poter così tenere meglio d’occhio entrambi. (dedicata a Marty, auguri tesoro)

La birreria si trovava a Diagon Alley, quasi all’incrocio con Nocturn Alley ed era frequentato da gente di ogni tipo…gente magica, ovviamente. Maghi rispettati – chi più, chi meno – ragazzi in età da Hogwarts, folletti, goblin…In poco tempo si era fatta la fama di miglior Birreria della Londra Magica ed il nome, sull’insegna in legno, scritto in vivaci lettere scarlatte, rispecchiava ciò che quel posto rappresentava, per tutte le persone che vi entravano: Il Rifugio. Un luogo dove svagarsi, rilassarsi e dimenticare, almeno per un po’, l’amarezza della vita.
E' una Seamus/Severus...lo so il paring è folle, ma non vi fate spaventare, se vi piace lo slash date un'occhiata prima di fuggire ^^

Harry Potter ha deciso di prendersi una pausa di riflessione, Natale dopo la caduta di Lord Voldemort. Da solo in una casetta in montagna, e una tempesta fuori che non accenna a placarsi. Un Natale stufoso così no? Ebbene NO!