Erano compatibili solo da un piano prettamente fisico, in virtù di un anatomia che non lo rendeva diverso da un terrestre qualunque e che nascondeva egregiamente la sua intima alterità.
E, come ogni presa di coscienza dell’altro, anche quella era stata seguita repentinamente, se non era stato in vero simultaneo, da un giudizio troppo frettoloso e ovviamente discriminante: Vegeta era cattivo.
Ma da quella costatazione non aveva saputo allontanarsi, semplicemente non aveva voluto, e, per la prima volta in vita sua, si era data per sconfitta, sapendo inutile provare a cambiarlo, a farlo diventare come lei.
Sembrava ad un occhio distratto, forse troppo idealista, che era lei che pian piano aveva ceduto a certi comportamenti biasimevoli, non solo accettandoli, ma anche condividendoli e praticandoli.

“Quella dolcezza gliel’ha regalata lui; come se Harry, durante il loro primo bacio, avesse riversato in lui un piccolo seme di sensibilità, di zucchero, che poi è sbocciato col trascorrere del tempo insieme.
Harry lo ha reso dolce, gentile, più affettuoso.
Lo ha reso migliore.
Louis è in grado di apprezzarsi, piacersi e amarsi di più, se si guarda attraverso gli occhi di Harry.
Riesce a far emergere la versione più bella di sé.”
Un percorso tra i ricordi di Louis tramite le parole della canzone "Sweet Creature" di Harry.