Sapevo che non era soltanto un sogno. Ti ho già lasciata andare una volta, non lo farò di nuovo. L’ho giurato. Aspettami, aspettami Oscar, sto arrivando da te.
Attenzione, titolo modificato di “Non sarai mai più sola”.

"Per favore non piangere, sono partita in viaggio per vedere il mondo, ti riscriverò raccontandoti le mie avventure”, diceva la lettera. Seguiva poi un bellissimo racconto di avventure immaginarie, di viaggi e di fantasia. Elsi leggendo quelle parole suggestive che la rimandavano a luoghi lontani, si sentì immediatamente consolata. Alla fine lo scrittore le regalò una nuova bambola, chiaramente diversa da quella perduta. Ma il suo aspetto diverso venne giustificato da un biglietto: “I miei viaggi mi hanno cambiata”.
Qualche anno dopo, la bambina trovò un biglietto proprio dentro la sua bambola che diceva: “Ogni cosa che tu ami è molto probabile che tu la perderai, però alla fine l’amore muterà in una forma diversa”.
Da “Kafka e la bambola viaggiatrice” di Jordi Sierra i Fabra
La pubblicazione prosegue anche "di là”, nelle altre "piazzette scrause" ormai note.
Capo Rouge

Victor Clement de Girodel cavalcava alla testa dei soldati della Guardia Reale, lo sguardo apparentemente attento, e, ad ogni rumore insolito, girava la testa, ora a destra, ora a sinistra.
Maledizione, non posso continuare così! Finirò per impazzire! pensò il militare, angustiato. Gli sembrava, in quel momento, di non appartenere a quel bel mondo dorato, per il quale, fino a pochi mesi prima, aveva combattuto con ferma determinazione.
Cosa gli era successo?
Perché gli sembrava di essere estraneo al suo stesso tempo?
Perché gli pareva di essere una marionetta priva di volontà, mossa dalle abili mani di un burattinaio privo di scrupoli?
Per un errore, ho cancellato la precedente versione.

Aveva lottato strenuamente affinché non accadesse. Aveva chiamato in causa la logica, il buon senso e la lealtà. Aveva maltrattato quell'amore molesto in tutti i modi possibili, mentre, imperterrito, gli si faceva strada nel cervello e gli infiammava il corpo, ma alla fine si era arreso e aveva lasciato, con un senso di liberazione misto a rassegnazione, che gli scoppiasse anche dentro al cuore...
Dopo tanto tempo, torno a parlare dell'amore di Alain per Oscar, tema a me caro. La storia è ambientata dopo la morte del nostro caro André e anche se non so ancora dove mi porterà spero di renderla godibile. Attendo con piacere le vostre recensioni.
Buona lettura da Montblanc.
N.B. Le splendide illustrazioni, che troverete via via nel corso della storia, sono opera della bravissima Sabre che ringrazio di cuore.

Una storia che vede come protagonista la nostra Oscar da adolescente. Seguiremo la sua crescita,le sue gioie,i suoi tormenti..un susseguirsi di emozioni,colpi di scena e altro ancora. La vedremo diventare grande..la vedremo diventare un soldato..la vedremo diventare bella...la vedremo diventare donna...ma soprattutto la vedremo aprire il suo cuore. Questa è la mia prima fanfiction, sono fresca di esperienza, ma spero di riuscire a fornire una visione della storia di Oscar e André fedele all'anime ma con qualche episodio frutto della mia fantasia che mi sarebbe piaciuto leggere nel manga.

Breve storia triste con molte licenze cronologiche e un po' di vago soft porn.
Fersen è tornato, è ospite di Oscar ed ha portato con sé il caos.

Corre voce.
Ne corrono tante. A strappare l’aria. Ad insolentire spiriti. A trafiggere animi.
Questa invece brilla di verità assoluta mentre incontra i coni della luce.
Corre voce. André. Che Madamigella Oscar. Si sposerà. Molto presto.