Ero sola. Completamente, unicamente sola. Con chi potevo parlare del mio problema?
Migliore amica? No, era in Italia.
Mamma? No, era morta.
Papà? No, lui non poteva sapere questa storia.
Fratellastro? Oh. No, era da escludere. Lui era il mio problema.

La prima volta l’avevo sempre immaginata come la più bella, quella che non ti dimenticherai mai.
Bè io questa non la dimenticherò mai, ma non per la felicità che provavo mentre la facevo o perché la stavo facendo con la persona che amo.
Solamente la ricorderò come la volta in cui ho subito uno stupro dopo essere stata al concerto delle persone che amo.
Che bel ricordo ._.

E adesso,alle dieci e trenta del mattino,mi ritrovo nello stesso letto di questo idiota,che russa tra l’altro.
Cosa devo fare?
La risposta,per mia fortuna,arriva subito dalla mia mente contorta.
Ovviamente rivestirmi e lasciarlo lì,mentre ancora dorme. E’una bastardata sicuramente,ma rientra nel mio stile e rende la sconfitta meno dolorosa.
Decido di non lasciare nemmeno una traccia di me,a parte uno stupido bigliettino scritto di fretta e lasciato sulla scrivania del deficiente.
‘-Fai pena a scopare,Tomlinson-’

questa FF è il continuo di una mia precedente OS rossa su Zayn.
tratto dal testo:
"Era passato quasi un anno dall'incontro dei due giovani ragazzi che, entrambi con la voglia di divertirsi, si erano trovati insieme in uno sgabuzzino a consumare. I due aveno archiviato la cosa da molto tempo ormai, non si ricordavano più l'uno dell'altra."
se vi ho incuriosito almeno un po' leggete questa storia ;)

Il mio nome è Mia, Mia Darcy Styles e sono qui per raccontare la storia di mio padre.
Un uomo fantstico, unico. Che qalche giorno fa ha raggiunto mia madre in cielo.
Il suo nome era Harry Edward Styles e tutto iniziò in una calda estate del 1984...

Ero stata costretta a mandare a puttane la festa dell’ anno, per cosa poi?
Per una stupida ed inutile cena con Anne ed il suo stupido ed inutile figlio.
-Cerca di mostrarti sorridente per una volta- diceva mia madre con gli occhi sulla strada.
Cacciai un fintissimo sorriso che sembrava il sorriso di quello psicopatico dello stregatto.
-Alaska!?- chiesi alzandomi nuovamente dalla sedia, cosa che fece anche Harry.
-Fateci finire!-
-Voi non verrete con noi. Siamo dell’ idea che vi responsabilizzereste molto. Vi abbiamo comprato un appartamento, che condividerete.
Se starete insieme, non saremo preoccupate-
Non poteva essere vero, non doveva essere vero, stavo andando a convivere con la persona che ho cercato di evitare per anni e fino ad allora, ci ero sempre riuscita.