A un certo punto, il grigiore e l'apatia furono spezzati da un suono. Per la prima volta da un sacco di tempo, le sue orecchie misero a fuoco qualcosa: era una risata pura, spensierata, semplice e cristallina.
Questa storia è iniziata come una Mollamy e alla fine è diventata più che altro la storia di Brian. Però Matt ha un grande ruolo, quindi merita la sezione Crossover!

[Lettera di Etienne Carjat a Gustave Courbet]
Dunque finalmente sono riuscito a buttare giù nella patetica forma di confessione tutto ciò che ho vissuto negli ultimi due anni, anni splendidi, di fervente attività artistica, di audaci ideali e gentili, appassionate amicizie che ormai sembrano essersi sfaldate miseramente - e custodisco ancora gelosamente le poche che mi sono rimaste, e la persona a me più cara sicuramente sei tu, in questo momento di dolore- .
[Dramatis Personae: Etienne Carjat, Gustave Courbet, Arthur Rimbaud, Paul Verlaine, Parnassiani vari]

1996. Londra. I Placebo muovono i primi passi della loro carriera, in una Londra nel pieno della sua passione per il britpop. Brian Molko ama vestirsi da donna. Damon Albarn ama le bellezze androgine. e Londra è piena di feste. ( Placebo/Blur)

Gabriel non pretendeva che lei capisse. Nessuno aveva capito. Peter vi aveva assistito in prima persona e aveva fatto uno sforzo immane solo per accettare l'idea. E francamente, non gliene fregava niente. Non c'era posto, per uno come lui, nella nuovissima ed esclusiva sottocultura dei mutanti, proprio come non ce n'era stato prima. Non era cambiato niente. Non c'era mai stato un posto per lui, né prima né dopo la fottuta eclissi.
Claire non pretendeva che esistesse un posto per lei. Se l'era bruciata quella possibilità e non si tornava indietro. Ma doveva sopravvivere in qualche modo. Aveva lottato con le unghie e con i denti, in silenzio, per ritagliarsi quell'angolo tutto per sé. Era responsabile delle sue scelte e non accettava che la si giudicasse. E sopratutto, non accettava di dover ringraziare il suo macellaio.

Dividere una mansarda con un estraneo è sempre impegnativo. Se però l'estraneo sveglia mezza città alle tre di notte perché facendo sesso grida come un pazzo, ti fa trovare i suoi calzini sporchi nel frigorifero, si dimentica di riciclare la plastica e ha i capelli tinti di rosa, la situazione diventa davvero complicata.
“E tu, Demian,” chiese Leonora “non hai paura di essere solo?”
“Io... no. Solo è chi chiude il suo cuore. Ciò che temo non è di non essere amato, ma di non trovare qualcuno a cui dare il mio amore.”
Il tema di questa storia è la devozione d'amore: quando si dona il cuore a una persona senza chiedere niente, ma proprio niente in cambio. E allora, se un ragazzo speciale ha dimenticato se stesso come in un lungo sonno, esiste qualcuno capace di ricordargli che, oltre il tetto, ci sono ancora le stelle. Perciò non fatevi ingannare dalle apparenze: comincia come una commedia leggera e frivola, ma se le date tempo, diventa molto di più. Come i suoi protagonisti.
[Finora (forse) la mia storia completa più bella]

Matt è un ragazzino come qualsiasi altro: hai suoi amici, la sua musica, i suoi sogni, il suo quartiere. E poi ha un'ossessione. Una ragazza che sa di sesso proprio come gli animali.

Profondendosi in un inchino teatrale, afferra al volo un fascio di banconote e infila la porta, prontamente accolto dall’inatteso sole inglese.
Walk away to save your face...
In testa un solo pensiero.
Ha bisogno di farsi.
... you never were a genius.
[Brian Molko * Matthew Bellamy]
[Attenzione! Tematiche delicate.]