''È perfetto'', pensa Taemin ''È perfetto, è il momento.'' pensa, avvicinandosi impercettibilmente.
Minho se ne accorge, e non si allontana, spalanca gli occhi e la sua mente va in blackout. Taemin si avvicina ancora, e Minho non fugge ma fissa le sue labbra, allora l’idol chiude gli occhi -il cuore che batte nel petto così freneticamente da far tremare le ciglia- e socchiude appena le labbra per rilasciare il respiro che aveva intrappolato in gola fino a quel momento. Mai in tutta la sua vita ha sentito nello stomaco un groviglio così denso di emozioni, neppure la prima volta che ha fatto sesso. Il sospiro dolce di cioccolato di Taemin si infrange sul viso di Minho, facendolo quasi rabbrividire d’aspettativa. Un leggero rossore colora le guance di Taemin e Minho si perde ancora a guardare il suo viso, che non ha mai visto così da vicino e che gli fa salire il cuore in gola. Il tempo sembra fermarsi e Minho accarezza dolcemente la guancia di Taemin con il pollice. E si avvicina ancora.
''Potrebbe essere l’ultima occasione.''

"Il fisico androgino era vestito da pantaloni neri aderenti e una giacca dello stesso colore, anche quella
piuttosto fasciante, i capelli erano biondi, corti e mossi; quando si voltò, potè osservarne il viso pieno e dolce, gli occhi che gli sembrarono scuri, anche se non capiva bene date tutte quelle strane luci;le labbra erano...le più belle che avesse mai visto, carnose, ma non troppo grandi, rosee ma naturali".
E' la mia prima fan fiction, spero vi piaccia!

“-Hyung! Mi offendi! Anche io ho un cuore!-
-Si Kibummie… solo quando ti innamori! No… ahah! Avanti… chi è che sta tirando fuori il tuo lato tenero?-
-È il mio nuovo ragazzo! Solo che lui ancora non lo sa!- E scoppia a ridere."
Spin-off di "Honestly... I love him", ma si tratta di una storia indipendente dall'altra, quindi non è necessario aver letto l'altra fan fiction.

~Viviamo in un mondo in cui esistono dei centri dove vengono rinchiusi gli omosessuali per essere curati dalla loro "malattia".~

{Pairing principali: 2min;Jongkey}
Il compito a loro assegnato sembrava semplice: trovare il traditore sarebbe stato un giochetto da ragazzi, lo avrebbero consegnato al loro capo e sarebbero tornati a svolgere i lavori che erano soliti portare a termine. O almeno così pensavano.
 
Dal capitolo terzo:
«Se questo è tutto quello che hai, sei davvero un bravo ragazzo dalle mie parti».
«Tu invece sei un vero tipaccio» lo canzonò il ragazzo caramella.
Il moro decise di sfruttare al meglio questa occasione.
«Beh, così si dice in giro. Se vuoi posso darti io la roba»
«Come ti chiami, pivello?»
«Kim Jonghyun»
«Beh, Kim Jonghyun, hai ufficialmente attirato la mia attenzione».

Il mio nome è Lee Jinki, ho diciannove anni ed in seguito ad alcuni fatti, ho deciso che questo mondo non è mio abbastanza per viverci bene.
Quello che mi è successo, non è altro che la semplice, acida e cruda vita, piena di dolore molto più che del piacere, tranne per alcuni, ma quelli si possono definire... Gli evasori della società.
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" « ... Se io scendessi da questo muretto e decidessi di vivere ancora nonostante la mia vita di merda, cosa farei?»
Ecco, è questa la domanda alla quale voglio rispondere.
Quindi chiudo gli occhi, inspiro per quattro secondi.... Ed espiro per sette. Per tre volte...
Una volta svuotata la mente, immagino la mia vita, se io decidessi di viverla ancora."
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/Trama/ Onew si trova sul bordo del palazzo dove ha appena concluso la seduta dalla psicologa, decide di buttarsi e porre fine alla propria vita, tormentata da un'anno da continue sventure e tragedie. Come ultima ancora di salvezza, in uno squarcio di umanità rimasta in lui, si aggrappa all'immaginazione, immaginando come sarebbe vivere in diversi modi e con scelte diverse.
[ Il protagonista della storia per una volta è Onew. Accenni alla OnJong e non solo. ]