Amo il rumore della pioggia. Amo immaginare come possa essere dare il primo bacio al vero amore, sotto la pioggia. Amo osservare dalla finestra della mia cameretta le tante goccioline d’acqua che si disperdono nell’aria prima di frantumarsi violentemente sul suolo. Amo osservare i fasci di luce che vengono liberati improvvisamente nel cielo dall’aria cupa, durante una tempesta, e un po’ meno udire il frastuono che provocano mentre sfiorano il suolo. Amo immaginare cosa si prova nel restare tra le braccia della persona che si ama, e se dovrei credere veramente alle farfalle nello stomaco. Amo domandarmi sempre come possa essere avere una persona al proprio fianco, che ti protegge, ti ama e ti consola nei momenti più infelici della vita.
Amo sognare, lo amo davvero. Amo sognare perché è l’unico modo per toccare il cielo con un dito, quando si è soli. Amo la solitudine, perché è l’unico sistema per non rimanere delusi; ci si fida di sé stessi e basta, senza dare in prestito il tuo cuore a qualcuno per poi riaverlo indietro graffiato.
Amo la musica proprio come amo scrivere, leggere, sorridere.
Amo la sua voce, perché è inconfondibile.
La voce di Kidrauhl.
La sua voce mi sfiora il cuore proprio come un fulmine sfiora il suolo durante l’estate: all’improvviso. 


Lo scrittore originale non è quello che non imita nessuno, bensì quello che nessuno può imitare.
- François-René de Chateaubriand, Il genio del Cristianesimo, 1802.