-Conosci la storia di Adamo ed Eva, Jonghyun?-
-..si.-
- C’è un punto in cui: “Ella prese, ne mangiò. Il male può tentare, ma non può forzare; può convincere a buttarci giù ma egli non può buttarci giù”.
-Jonghyun, se tu sei qui è perché ti sei lanciato…
-Jonghyun… io sono il male.-

Tratto dal primo capitolo:
(...) Al suo fianco c’era un ragazzo biondo, corpo e viso perfetti.
"Hey. Tutto risolto. Tae ci aspetta, vieni, coraggio." Minho gli appoggiò una mano sulla spalla, ma quando vide che Jong non dava nessun segnale positivo, seguì il suo sguardo.
"Quello è il tuo fratellastro?" gli chiese infine.
"Si." ma chi se lo stava filando più, Jinki.
"Chi è il biondo vicino a lui?" ebbe infine il coraggio di chiedere.
"Ah, quello è uno checca. Si dice che sia peggio di Taemin. Si chiama Kibum, Kim Kibum. Dicono che dia lezioni… private. Mi sembra di aver sentito che fa i bocchini migliori della scuola." a Minho pareva essere nata una nuova luce negli occhi "se è davvero così, il tuo fratellino nuovo di pacca deve essere un pervertito."

[spoiler 1° capitolo] Alla fine, dopo 10 minuti buoni passati a ‘litigare’, mi alzai dal letto accorgendomi che in effetti eravamo parecchio in ritardo. Mi feci una doccia, mi vestii, preparai in fretta e furia la valigia, cercando di non dimenticarmi niente, e in meno di un ora eravamo già su un aereo diretto a Seoul. Guardare fuori dal finestrino mi metteva tristezza; in fondo eravamo stati a Las Vegas solo due giorni. Avrei tanto voluto starci almeno una settimana però purtroppo Jong mi ricordò la triste realtà che avremmo dovuto affrontare: l’UNIVERSITA’.