Kim Kibum è un non udente. Ha perso l'udito da piccolo e non ricorda le voci dei suoi genitori, anche se in una parte nascosta del suo cervello sente un suono, una voce che lo chiama quando è triste. Si ricorderà solo QUEL giorno di chi è... come QUEL giorno desidererà ardentemente udire. Ma c'è davvero una speranza per lui? E se lui volesse "sentire" perchè c'è qualcuno d'importante nel suo cuore?
[JongKey]

Non solo Kim Kibum era in grado di destreggiarsi con l’energia pura, un’abilità innata estremamente rara, ma era anche la chiave d’accesso al trono di Chosun. Cose che un ambizioso e scaltro come Heechul non poteva ignorare.
(dal prologo)
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- Io…mi sento vuoto. – disse semplicemente.
Vuoto? Non c’era niente di vuoto in quello sguardo ammaliante, in quelle labbra del colore dei fiori di ciliegio, in quegli sguardi decisi e al contempo imbarazzati. Come poteva essere vuoto, Key, quando era tutto il suo mondo?
Sopra di loro le nubi si stavano aprendo, rivelando sprazzi di un cielo puntellato di stelle. Jonghyun fissò gli occhi neri e profondi di Key, insondabili e affascinanti quanto la notte più misteriosa. Così belli che anche le stelle avevano decisi di specchiarvisi.
-Tu non sei vuoto, Key - disse Jonghyun, -io vedo l'universo nei tuoi occhi. - (dal capitolo 9)
jongkey, accenni 2min

{Insp. Manga/Anime - Nana}
[I due ultimi capitoli sono stati cancellati per motivi "tecnici", la storia proseguirà senza gli ultimi avvenimenti, in modo diverso.]
Kibum e Jonghyun si amarono, un tempo, in un paesino di Daegu. Entrambi orfani e sotto lo stesso tutore ebbero modo di conoscersi, per poi, dolcemente, innamorarsi. Condividevano, grazie ad un legame quasi malato, parte delle cose. Dalle sigarette al gusto non più così personale di indossare gli stivali di pelle, alle chitarre, alla musica.
Taemin e Minho era soltanto dei ragazzini quando si conobbero, su una spiaggia di Busan. Si amarono, e per Taemin quello fu un punto di svolta. Si amarono davvero, sebbene così giovani, si amarono profondamente, un po' come Kibum e Jonghyun.
Eppure un giorno Jonghyun partì per Seoul, per inseguire un sogno che si erano prefissati insieme.
Eppure, un giorno, Minho sparì, senza lasciare tracce.
Caso o destino, Kibum e Taemin si incontrarono sullo stesso treno, entrambi per andare a Seoul, entrambi ventenni, entrambi col cuore ancora pieno di quelle persone che crudelmente li avevano abbandonati.
{JongKey - 2Min [Taoris - Kaisoo - HunHan (successivamente)]}
{SHINee, Exo e altri artisti dell'ambiente kpop, la storia non è soltanto concentrata sugli SHINee.}

Avete presente le storie che narrano di uomini lupo… licantropi?
Le leggende narrano che il licantropo sia un essere umano condannato da una maledizione (o secondo alcuni lo sono già dalla nascita) a trasformarsi in una bestia feroce ad ogni plenilunio: la forma di cui si racconta più spesso è quella del lupo.
Inoltre si dice che queste creature possano essere uccise solo con un’arma d’argento e che trasmettano la loro condizione ad un altro essere umano dopo averlo morso.
Sapete che vi dico? La maggior parte delle cose che sentite su di loro sono...

JongHyun correva per la piccola cucina, entusiasta, sgattaiolava tra le gambe della sua noona e tirava il grembiule di sua madre con le piccole manine paffute. Dal tavolo gli giungeva un profumino invitante, così si sollevò sulla punta dei piedi e provò a dare una sbirciatina. C’era un vassoio lì in alto, non molto grande, ma sembrava custodisse qualcosa di davvero delizioso.

- Pensi che non ci abbia provato?!
Quante volte vuoi ancora che te lo ripeta, per far sì che tu lo capisca?
Ti desideravo accanto a me, volevo che tu fossi lì con me.
E forse nemmeno capisci quanto sia stato difficile accettarlo per me, sai quanto etero pensavo che fossi, come credi che mi fossi sentito a desiderare di nuovo le tue labbra, le tue carezze e il tuo corpo vicino al mio?
Pensavo di essere sbagliato, pensavo di poter deludere la mia famiglia; sono un uomo, Kibum, ho il compito di proteggere la mia famiglia.-
Confessò il biondo tentando di avvicinarsi a te, ma tu subito ti allontanasti da lui.
- Io avrei lasciato tutto per te.
Non sopportavo più nemmeno il fatto che non potevamo vederci tutti i giorni.
Nel senso che mi mancavi davvero, anche se erano trascorse soltanto alcune ore.
Non puoi immaginare il vuoto che hai lasciato dentro di me quando sei andato via, c'era un dolore così lancinante, proprio qui sul petto.
Tu eri andato via e l'unica cosa che mi era rimasta era il tuo profumo sul cuscino.
E. . Dio me ne scampi, ho pianto come una ragazzina quando anche quello è scomparso.-