#Storia scritta a quattro mani con blomst, potete trovarla su entrambi i profili!
Haruka, a differenza dei suoi amici, non sa ancora cosa fare del proprio futuro e questa incertezza lo rende sempre più nervoso. Rin se ne accorge durante una gara di nuoto e, incapace di stare zitto, decide di affrontare Haru nello spogliatoio, ma le cose prenderanno una piega ben diversa e i due si ritroveranno a rivelare ben oltre le loro preoccupazioni.

Fu proprio allora che lo vidi per la prima volta.
Era seduto nell'angolo più lontano ed isolato della mensa. Era solo. Non cercava alcun tipo di contatto, non mangiava, occhi bassi, puntati sul vassoio pieno di cibo, intatto. Lo sguardo disinteressato che premeva contro la tovaglietta verde acido del suo vassoio mi permise di osservarlo tranquillamente, senza incorrere nell'imbarazzante rischio di poter essere squadrato a mia volta e beccato vergognosamente a fissare uno sconosciuto.
Questi ed altri dettagli attirarono la mia attenzione.
***
Il bel ragazzo solitario con la giacca da ribelle, osservò la mia vicina, che aveva appena parlato, non più di una frazione di secondo, il tempo necessario per raccogliere le sue parole, se solo lui non fosse stato così lontano ed avesse potuto sul serio ascoltarla, e poi i suoi occhi verdissimi lampeggiarono nei miei.
Distolse lo sguardo all'istante, così in fretta che quasi non riuscii a sentirmi a disagio nella nudità del verde dei suoi occhi, quasi, perchè più in fretta di lui incollai gli occhi al tavolo, ed il calore mi avvampò alla faccia per l'imbarazzo, il mio capo chino.

Sherlock è un ragazzo troppo solo, troppo intelligente, con un passato orrendo addosso e dentro il cuore, che quasi non batte più, e un fardello sulle spalle da gestire in un mondo di bugie. Viene dato in affidamento a una famiglia nuova, dopo aver subito violenza. Non sarà facile, ma la sua nuova famiglia è il dottor John Watson. E lì, tutto può ancora succedere...
AU teen!lock
Ispirata a "un amore fuori dal tempo" di Kcolrehs_41175

«Entrerai in Aula e per prima cosa ti dichiareranno i tuoi diritti, chiederanno conferma per le tue generalità ed esporranno i capi di accusa» Sirius esita nel vederlo fissare una finestra con sguardo assorto «ehi, non vorrai scappare proprio adesso?»
«E che motivo potrei mai avere ora?»
...
«Per quale motivo sei ancora qui?» gli chiese tracciando con l’indice una linea immaginaria sulle spalle di Harry.
«Parce que Je t’aime» gli rispose sussurrando, e sperando al tempo stesso che lui non abbia sentito quelle parole, perché non sa se possono essere considerare un biglietto di sola andata per l’Inferno.
Le labbra dell’uomo si distesero in un sorriso sincero – forse solo un po’ incredulo.
«Danke».