Megumi va a casa di Itadori per un compito di scuola e rivede Sukuna, il fratello maggiore di Yuji, dopo tanto tempo. Sukuna non è più il ragazzino che ricordava Megumi, ora è un uomo; la sua pelle è ricoperta di tatuaggi e ha anche aperto uno studio di tatuaggi tutto suo.
Megumi, è diffidente nei suoi confronti ma ne è ancora attratto -forse anche più di prima- e un giorno, al rientro da scuola, si ritroverà davanti al suo studio.

Sasuke viene trascinato dal suo amici Suigetsu ad una festa dove lo coinvolge in uno stupido gioco alcolico, il "io non ho mai", sarà proprio grazie a questo che la noiosa vita universitaria del moro verrà scossa dall'apatia.

Wolfstar
Sirius ha un kink particolare di cui si vergogna. Il desiderio di sperimentarlo però vince sulla vergogna e chiederà a Remus di realizzarlo. Riuscirà nell'intento?
Dal testo:
"Remus non gli aveva più parlato di ciò che era successo dentro quello sgabuzzino. Sirius provò un senso di angoscia dilaniarlo. E se ci avesse ripensato? Se se ne fosse lavato le mani dicendogli che andava bene e poi lo avrebbe lasciato così, senza che si riaprisse mai più l’argomento?"

MATCHABLOSSOM | (dal testo) Forse era la consistenza stessa del prodotto solare, ma la sua pelle risultava così liscia e morbida al tocco che Kojiro ne restò assolutamente rapito per un lungo istante. Era calda e setosa, come una sfoglia di pasta fresca appena stesa, e scivolava fluida sotto le sue dita. I suoi occhi non riuscivano a staccarsi dal movimento delle sue stesse mani, scorrendo prima sulle scapole e scendendo poi a tirare la protezione anche verso i fianchi. | Parole: 3.922 |
⚠ QUESTA STORIA CONTIENE SCENE E LINGUAGGIO ESPLICITI ⚠
🔞 ADATTA A UN PUBBLICO ADULTO 🔞
♂️ BOY X BOY ♂️ |
⚠Questa storia è frutto della mia fantasia⚠
⚠Qualunque riferimento a trama, personaggi o eventi narrati in altre fan fiction di altri autori è assolutamente e del tutto casuale, ma vi prego di segnalarmelo se doveste riscontrare tale similitudine⚠
⚠E' assolutamente vietato copiare e riprodurre quanto riportato in questa storia⚠

[SK8 infinity | cherry x joe]
Una vasca calda, un velo di vapore ed i due uomini si ritrovano in una realtà tutta loro, lontani dal loro passato di amicizia, lontani da Adam e da ogni altra cosa. Cosa accadrà?
Spoiler: smut.

[SasuNaru] [PWP]
L’Uchiha afferrò delicatamente i capelli di Naruto avvicinando il suo viso al suo dando vita a un bacio famelico. Non l’avrebbe mai detto ad alta voce, ma quello era il modo che conosceva per fargli sapere che gli era grato di non avergli voltato le spalle, grato di aver sempre creduto in lui e di essere stato sempre dalla sua parte quando tutti lo odiavano.
Grato di non essersi mai arreso.
«Sei un bastardo, lo sai?» disse Naruto amaramente. L’altro uomo non rispose. «Ma ti amo. Non riesco a smettere di amarti.» il biondo lo guardò intensamente. «E non ho nessuna intenzione di rinunciare a te. Ma...» Sasuke appoggiò la fronte contro quella di Naruto chiudendo gli occhi.

NaruSasu | PWP | modern!AU
Dal testo: “Naruto sente il viso in fiamme e non ci può fare nulla; il sussurro di Sasuke è un ordine dolce quanto quel profumo, gli accarezza l’orecchio in modo tanto sensuale da mettergli i brividi.
«Ora scopami», dice – ed è bellissimo quando gli chiede le cose così, di prepotenza, come se gli fosse tutto dovuto”.
Storia scritta per il Secret Santa IV edition: la vendetta dell'uvetta indetto sul gruppo Facebook Naruto FanFiction Italia.

Sturare i cessi di Serpeverde senza magia è stata l'esperienza meno dignitosa di tutta la mia vita, un'esperienza che un Malfoy non dovrebbe mai e poi mai ritrovarsi a fare. Specie se la colpa è di un deficiente dai capelli corvini, occhiali imbarazzanti e quella fottuta cicatrice sempre in bella mostra.
Questa volta Potter me la pagherà cara.
[Dal testo...]
«Non è così che funziona, Potter» mugugna ad un centimetro dalle mie labbra «sono io che faccio le regole»
Rido e per zittirlo gli mordo un labbro con forza portandolo a gemere. Lui agisce di conseguenza strizzandomi i glutei con brutalità, il suo solito ghigno sulle labbra, come ad essere sicuro di aver la vittoria in pugno. Cosa che mi porta a scattare in avanti ed allungare le mani sulla sua cintura con un intento ben preciso.
Sento qualcosa di duro premere contro il mio cavallo dei pantaloni e mi accorgo che il rigonfiamento nei jeans è proprio il suo, mi prende le mani allontanandomi da se.
«Basta così Potter, capisco la tua voglia, ma non mi sembra il caso di farmi una sega qui dove chiunque potrebbe notarci.»
«Potter uno, Malfoy zero»
«Questo è tutto da vedere, sfregiato.»

“John…?” Sussurrò Sherlock. “Sei sveglio?”
L’altro non rispose, non si mosse. Sherlock accarezzò una linea sottile sul dorso della mano del compagno, per poi scendere fino al polso.
“Ho letto un articolo tempo fa… Diceva che quando una persona dorme, si può parlare con lei. La parte cosciente di quella persona non sarà in grado di ascoltare, o di ricordare, eppure il suo subconscio ascolterà, e ricorderà. Mi sono chiesto leggendolo, perché si dovrebbe parlare con qualcuno mentre dorme, perché dirgli qualcosa senza che l’altro se ne accorga. Ma adesso lo capisco, John. Ci sono delle cose che vorresti dire, anche se sai di non poterlo fare. Ci sono delle parole che non puoi pronunciare. Eppure, devo dirle! E’ troppo tempo ormai, che rinchiudo parole in cassetti nascosti, nel mio palazzo mentale. E temo che se continuò così, non ci sarà più posto dove riporle, e un bel giorno non sarò più in grado di tenerle imprigionate. Allora prenderanno vita, come dei mostri famelici, troppo a lungo addormentati.”
Sherlock notò che i battiti di John stavano aumentando, diventando più veloci ad ogni parola. Le sopracciglia si erano lievemente mosse, come quando d’improvviso si realizza qualcosa di importante.

Sherlock arriva al 221B come richiesto da John, pronto a scusarsi o a supplicare. (Serie Dear John, missing moment 2/2)

Harry era un cretino, fin qui non c’era nulla di nuovo.
Ne aveva fatte di cazzate, dal fingersi etero e stare per un po’ con la pel di carota, a litigare con lui per anni mentre potevano impiegare il loro tempo a usare le loro bocche in modi più dilettevoli…
Era vero, ne aveva fatte tante di cazzate. Ma quella la batteva tutte.
(Prima storia)
Racconta di Draco/Harry scritte in occasione del Cowt 2019.

Naruto e Sasuke sono due studenti fuori sede, bloccati da soli nell'appartamento che sub-affitano insieme a Sakura che però, ahimè, è tornata a casa prima che la città fosse bloccata.
Ne seguono siparietti in cui:
- Naruto sclera perché non può uscire a fare skate, è finito il ramen, la chitarra elettrica fa troppo rumore e i vicini si lamentano, non può vedere i suoi amici, è costretto a studiare per passare il tempo infinito
- Sasuke sclera perché Naruto mette musica a tutto volume e ha comprato solo Ramen istantaneo; sta finendo le sigarette, non riesce a studiare, non può inventare scuse per non rispondere alle chiamate stressanti su WhatsApp di Itachi
Complice la vicinanza forzata e una cena a lume di candela (cucinata da Sasuke perché: basta con sto ramen!), a causa di un cortocircuito, i due inizieranno a parlare veramente e a conoscersi di più.
E la quarantena inizierà ad essere molto più interessante

''Non appena chiuse gli occhi iniziò a pensare a diversi modi per provocare Levi. Avrebbe potuto dire qualcosa di sconcertante per lasciarlo senza parole, o magari girare nudo per casa o cercare un contatto fisico con lui. La verità è che Levi gli sembrava qualcuno di impossibile da avvicinare o sedurre ed Eren adorava questo genere di sfide. Entro dieci mesi avrebbe fatto cadere quell’atteggiamento distaccato che l’uomo si portava sempre con sé.''

Harry Potter e Draco Malfoy sono diventati un'improbabile squadra di Auror che si è rivelata vincente. I due passano le giornate a battibeccare e risolvere casi. Finché, un giorno, un baule si materializza su una delle loro scrivanie ed è indirizzato ad entrambi. Il contenuto gli cambierà la vita...
Non in meglio.

Harry e Draco non si odiavano.
Nemmeno si adoravano.
Si detestavano amabilmente.
Una scommessa, un appuntamento non convenzionale, e una trappola.
Storia scritta da un prompt di Laura per la lotteria natalizia del TCTH.