Saemi
Membro dal: 20/12/07
Nuovo recensore (0 recensioni)
Lui si abbatte sul divano puntando il suo sguardo sulla figura che aveva al suo fianco

Lui si abbatté sul divano puntando il suo sguardo sulla figura che aveva al suo fianco.

–Yama ma lo sai che giorno è oggi?-

-Allora…- gettò un’occhiata obliqua alla sua sinistra, lui così composto sul divano, l’altro completamente stravaccato. –E che vuoi?-

-Dico io!- Taichi si strofina le mani con enfasi -Chissà quante persone come noi, hanno lo stesso giorno da ricordare!-

-Già probabilmente ma non l’orario.-

-Sei e zero nove. Mi sembra quasi una cifra magica. Ce la giochiamo al lotto?-

-Uhm…- ed è un uhm che vale più di mille parole, proprio come gli occhi azzurri di lui poggiati con facilità in quelli di Taichi. -Con la fortuna che ti ritrovi tu poi…!- Alzò gli occhi al cielo, come soleva fare con lui solo per il gusto di provocarlo. -Stiamo apposto.-

-Avanti!- Ammiccò sapendo di risultare il solito con il cervello fra le nuvole. -Avanti…!- ripetè dandogli una piccola gomitata.

-Umpf.- Sbuffò Yamato, ma contrariamente a quanto potesse sembrare pacata la sua voce, nei suoi occhi guizzò una scintilla di una profonda allegria.

-Avanti… che se vinco ti ripago di tutti i piatti vegetariani che abbiamo ingurgitato!- si mise a ridere, ancora quella smorfia sulle labbra -Ma anche se non vinciamo lo so che ormai non puoi stare senza di me! Senza i piatti di mia madre!-

-Uhm…se lo dici tu.- Yamato piegò le labbra a metà di un sorriso e di una smorfia. -Mi sta uccidendo. Come quella volta il sei luglio.-

-Bhe quello è stato un caso di auto-avvelenamento…. Che mi dovevi riportare?-

-Il libro di matematica. L’avevi scordato sotto il banco…tsk!-

-Ah era quello di mate? Ne ho scordati così tanti…anche se poi li ritrovavo subito il giorno dopo! Ed anche se di solito, era Sora a ricordarmi di prenderli!-

Yamato sorrise, quel sorriso un po’ sghembo che di rado mostrava. –Allora devi ringraziare lei ancora una volta.-

Tai strabuzzò gli occhi.-Ti mandò lei da me?- eppure nel dirlo e notando l’espressione del biondo, non potè non rispondersi con un silenzio sereno. -Lo sai non avrei potuto lasciarla ad altri che a te.-

-Lo so.- Yamato lo fissò, azzurro nel marrone. -Lo so, Taichi.- '

Saemi non ha ancora lasciato recensioni all'interno del programma recensioni.