-Harry, guardami. – gli dico alzando un sopracciglio. Lui mi guarda. –Io sono italiana. Tu no. Io sono un’aspirante giornalista. Tu no. Io sono la Styles figa. Tu no. Io posso, tu….no. Mi dispiace, fratello. – concludo.
-Tu hai problemi, io no. – risponde mio fratello ridendo.
-------------------------------------------------
“E fu così che finì. Nessun ultimo abbraccio, quello che dovrebbe consolarti e augurarti buona vita, senza bisogno di dar fiato alla bocca. Nessun tipico ultimo bacio che va a bagnarsi di lacrime. Nessun "comunque sei stato la cosa migliore che mi sia mai capitata.” Niente di niente. Finì lentamente e in modo strano, proprio come era iniziata qualche settimana prima. In realtà neppure io saprei dire com’è andata veramente. Era una faccenda confusa. So solo che alla fine ci ritrovammo a non aver più nulla da dirci alla sera, senza il benché minimo interesse su come era andata la nostra giornata. Probabilmente perchè tanto sapevamo che era sempre la stessa, o almeno questo è quel che volevamo credere. So anche che venne una sera in cui ci ritrovammo in uno sguardo, uno di quelli che da tempo ormai evitavamo, e capimmo che ci eravamo persi. Ma forse era troppo tardi per ritrovarsi di nuovo."

Dimenticate i dolci fratelli Cullen, perchè non lo sono affatto.
Sono i classici tipi che si prendono ciò che vogliono e che comandano chi vogliono. Loro giocano con le persone come se fossero oggetti, da veri e propri bulli.
Se ci sono i bulli, a questo punto, non posso mancare i bersagli, e chi meglio delle sensuali, belle e dolci sorelle Swan?
Ma attenzione. Conoscete il detto ''Non svegliar can che dorme''?
Se lo conoscete, vi consiglio di applicarlo, soprattutto se ci sono loro in giro.
Se vi ho incuriosito almeno un pochetto, venite a leggere questa mia storia...
*****************************
Un Bacione a tutte, Lulu_Cullen

Come sono nate le canzoni più belle di Ed Sheeran?
Capitolo 1: "Oggi fa troppo freddo fuori perchè gli angeli possano volare."
Capitolo 2: "Sei come il caffè freddo alla mattina, tu."
Capitolo 3: "E tu sei caduta come una foglia autunnale."
Capitolo 4: "Dovrei, dovrei?"
-
Un ringraziamento a Felurian. Questa fanfiction è (sebbene inconsciamente) ispirata alla sua.

quel ragazzo era speciale. lo conosco fin da piccola.
-perchè sei sola? non vuoi giocare con noi?-
-no, preferisco guardare.-
odiavo quel collegio.
i miei mi hanno abbandonata subito, nessuno mi vuole. mi sono sentita sempre rifiutata.
ero sola, ma poi è arrivato lui. e lui mi ha salvato la vita.

Isabelle Morrison e Amber Jackson sono due ragazze londinesi che hanno alle spalle due storie diverse e difficili e l'incontro con Ed Sheeran e Harry Styles cambierà la loro vita.

[Dal primo capitolo]
Guardò attraverso il vetro che lo separava dalla sua amica. Era pallida e aveva gli occhi chiusi.
Entrò.
Le toccò la mano. Era fredda come il ghiaccio.
La stessa mano che lo riscaldava in inverno, in quel momento era l'essenza dell'inverno stesso.
Sentì gli occhi bruciare mentre si sedeva accanto a lei, in un'altra sedia azzurra.
Le sfiorò il polso sinistro, toccando il suo tatuaggio.
Un punto e virgola. Significava tanto per lei, e sembrava insignificante stretto nella mano di un ragazzo che aveva lo stesso braccio pieno di disegni e colori.
Lei adorava quei tatuaggi. Ogni volta che guardava il braccio del suo amico ne scopriva di nuovi.
Ed le accarezzò il polso, il pollice strisciava sul piccolo tatuaggio dell'amica.
'Perchè non ero con lei?' si domandò, lo sguardo pieno di dolore.

«È questo ciò che vuoi, Mallory?», ansimò pieno di tormento. I suoi occhi richiamavano le tempeste. «Vuoi che io muoia? Che sparisca per sempre dalla tua vita?».
«No!», protestai, gli occhi pieni di lacrime. «È ciò che spero non accada mai».
«E allora perché siamo ancora qui a distruggerci?».
Ignorai la sua domanda, emettendo un respiro più che profondo. Alzai gli occhi al cielo e infine parlai, con le mani che tramavano di paura. «Cosa posso fare... per non farti andare via?».
Lui socchiuse gli occhi per minuti interminabili, poi mi si avvicinò lentamente. Gemette: «Dii ti amo».
Chiusi gli occhi. «Ti amo, Tyler».

[Dal prologo]
"-Buon compleanno!- urlò la ragazza tenendo in mano un pacchetto con un piccolo fiocco di sopra
Il ragazzo sorrise e le accarezzò i capelli bianchi come la neve, prendendo il regalo che lei gli porgeva. Lo aprì, era un piccolo quaderno nero.
-Qui potrai scrivere tutte le frasi che ti vengono in mente, i tuoi pensieri, musica.. tutto quello che vuoi!- disse lei con un sorriso enorme
-E’.. è perfetto. Grazie- la ringraziò abbracciandola
-Ricordati di scrivere che è tuo- prese il quadernetto dalle mani del ragazzo –qui, nella prima pagina- indicò un foglio bianco che aspettava solo di essere riempito di parole, e gli porse una penna
‘Edward “Ed” Christopher’
‘Ecco il mio nome’ pensò il ragazzo leggendo la pagina.
Girò la pagina e vide una scritta che copriva quasi l’intero foglio. Era scarabocchiata, solo alcune parole erano visibili.
Riuscì a leggere solo tre parole.
She, lei.
E, il resto della parola era cancellato.
Ran, corse. Ma era solo una parola usata per correggere la scritta sotto, anch’essa cancellata."