Sotto il cielo dei Caraibi, nell'affascinante e avventurosa epoca dei pirati, vivranno una controversa storia d'amore due personaggi che non possono essere più diversi.
Hermione Granger, ricca figlia del Governatore del paese e Draco Malfoy, uno tra i più spericolati pirati.
Sordidi intrighi, lotte per il potere, vendette e amori più o meno corrisposti, faranno da sfondo alla loro unione.
Tra loro ci saranno scontri, liti, lotte e una passione sconvolgente che vi conquisterà fin dall'inizio.
Dal capitolo 7:
Draco aveva detto a Luna: " Perchè diavolo l'hai portata qui? Lei non deve avere niente a che fare con questo posto!".
Hermione, con un tono di voce furioso, aveva risposto: " Ehi biondino, cerca di calmarti, va bene? Se sapevo che eri così cafone, non avrei perso di certo il mio tempo!
Capisco da sola quando non sono bene accetta, quindi me ne vado ma sta attento, spera solo di non incrociare più il mio cammino, perchè la prossima volta non sarò così buona!".
Questa storia è scritta a quattro mani da Lorian e Blu_river.
I personaggi non ci appartengono, sono creature della geniale zia Rowling e la nostra fiction non è a scopo di lucro.

«Hermione...»
Tre anni. Erano trascorsi tre anni. Millenovantacinque lunghi giorni senza di lei. Senza un suo gufo, senza una sua telefonata, senza una notizia.
La credevano morta. Tutti.
Tutti la credevano morta.
[...]
Ed ora era lì, di fronte a lui.
Uguale a come la ricordava, ma tremendamente diversa.
Non sapeva cosa dire.
Voleva abbracciarla e gridarle dietro.
Voleva lanciarle una fattura e coprirla di baci.
«Ciao Harry.»
Ciao Harry. Tre anni che non ti fai vedere, tre anni che sei praticamente scomparsa, tre anni nei quali è stato sguinzagliato ogni Auror per trovarti… e tu mi dici “Ciao Harry”?

Chiudo gli occhi e porto il mio pensiero a lui, a quegli occhi grigi, freddi. Poso il mio ricordo su quella notte che mi ha cambiato la vita.. Mi nutro di quell’essenza, del ricordo del suo profumo sulla mia pelle.. Mi sento un’ape ingorda su un fiore …

[Dal primo capitolo]
La rabbia esplode nonostante tutto.
-Scordatelo, io con lei non ci lavoro neanche se mi paghi più del dovuto.-
-Sarai costretto a farlo, Draco.- Disse il capo, pacato e lento nei suoi movimenti. –O perderai il tuo cliente.-
-Preferisco mille volte perdere il mio cliente, piuttosto che stare con lei.-
-Vuoi perdere la tua fama? Non capisci? Tutto questo ti potrebbe portare più su, più in alto di ora.- Si passa una mano tra i capelli, mentre lo guarda con la coda dell’occhio. –O fai quello che ti dico, o non ti voglio mai più qui dentro.-
-Mi ricatti?- Chiede Draco, disgustato e rabbioso.
Chi si è mai permesso di ricattare un Malfoy?
Lui non si fa piegare da nessuno, tanto meno che dal suo capo.
-No, ti sto offrendo una bellissima possibilità. E in più ti godi una vacanza gratis, cosa vuoi di più?-
-Voglio la Granger fuori dai piedi.-
[Dal quarto capitolo]
Accelerò il passo man mano che si avviavano all’azienda in cui lavora la vittima, mentre Draco dietro di lei cerca di stare al suo passo, ghignante ma stufo di doverla rincorrere.
-Mezzosangue, puoi rallentare?-
-Voglio stare il più lontano possibile da te.-

-Avrai vinto questa battaglia Mudblood, ma di certo non hai vinto la guerra-
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-Sei solo un bambino Ronald, è tutta colpa tua- La ragazza prese fiato ricacciando indietro le lacrime -Non rivolgermi piàù la parola, mi fai ribrezzo- Si voltò e uscì trascinandosi dietro il suo orgoglio e privando il rosso della sua fiducia, ma soprattutto della sua amicizia.
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-Quanto ancora dovrà durare questa agonia?- Le parole erano uscite come un sussurro e il ragazzo stesso fece fatica a sentirle. Rilesse lentamente l'ultima frase di quel biglietto "Fino a che non rimarrai solo". Aveva perso tutto, cos'altro poteva succedere?
Fino a che non rimarrai solo. Draco si alzò di scatto col sudore che freddo gli imperlava la fronte.
Fino a che non rimarrai solo.
-Diamine...Hermione-
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-Quanto andrà avanti questa storia Malfoy?-
-Abbastanza-
-Abbastanza non mi basta-
-Si invece-
-Quanto tempo ancora potrà interessarti una mudblood come me?-
-Quando il cuore di Salazar tornerà a battere, Solo in quel momento io smetterò di...amarti-

La fine della guerra era finalmente giunta...
un nuovo anno stava per ricominciare...
...questo nuovo anno sconvolgerà Hermione...
lui la reclama...
lui la vuole...
lui la desidera...
Ma lui non è l'unico....

Tratto dal capitolo 7:
-Cazzo ,guardami !- disse lui urlando
-Non posso .- dissi io ripensando a quanto mi spaventassero i suoi occhi
-Merda , Annie fallo!- disse lui continuando ad alzare la voce, io lentamente alzai gli occhi verso di lui, le gambe era come se non reggessero il mio peso. Non potevo reggere quello sguardo.
-Non posso tenerti al sicuro, cazzo guardati ti ho fatto del male con un solo bacio. Annie devi capire che non posso salvare te quando non riesco a salvare nemmeno me stesso.- continuò a guardarmi, sta volta con un tono più calmo ma sempre fermo. Aveva ragione, ero a terra , mi aveva distrutta, e per quanto mi avesse fatto male , ne ero sicura , ero sicura che lui distruggendomi mi avrebbe salvata.

“Oh, non ti tirerai indietro adesso, Granger”, le disse con tono serio, che non prevedeva repliche. “Girati”, le ordinò.
E' sottile il confine tra una notte di piacere, e una notte di dolore.

Dalla Storia:
...Le calze di nylon le conferivano una carnagione piuttosto scura, sotto la gonna grigia della scuola, sempre un po’ troppo lunga rispetto alla media delle altre studentesse...
... Appoggiato svogliatamente contro una colonna, le gambe lunghe e snelle incrociate, la testa riversa indietro con i capelli che gli scendevano scomposti sul viso...
Spero di avervi incuriosito: Buona Lettura.
Può considerarsi il seguito di Sfida, la mia altra Fan Fiction (ma può essere letta singolarmente)

*STORIA REVISIONATA E PUBBLICATA SU AMAZON*
Chiara accusò malamente il colpo, sapendo che lui l’aveva azzeccata in pieno. Era proprio così: oscillante tra i grandi autori che studiava e le banali storielle d’amore su cui sognava – libri di scarse pretese, Harmony, fanfictions -, lei aveva dovuto ammettere che la realtà non poteva mai competere con l’immaginazione, e non era riuscita ad accontentarsi, nella sua esistenza. Così, aveva finito per non avercela quasi, un’esistenza: pochissimi amici, con cui non usciva molto, poche relazioni naufragate di fronte alla sua incapacità di amare gli uomini di carne come amava quelli di carta, poco di tutto. Tranne che di parole. E di amore, che finiva per riversare sulle parole.